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Un ospedale per salvare la vita a centinaia di neonati

Hargeisa è la capitale del Somaliland. Terra difficile, di grande povertà, assalita dalle desertificazioni di tante aree limitrofe. Qui, Specchio dei tempi ha costruito nel 2012 un ospedale pediatrico. Cinquanta posti letto, oltre cinquanta dipendenti. Qui ogni giorno decine di bambini vengono cu...

Hargeisa è la capitale del Somaliland. Terra difficile, di grande povertà, assalita dalle desertificazioni di tante aree limitrofe. Qui, Specchio dei tempi ha costruito nel 2012 un ospedale pediatrico. Cinquanta posti letto, oltre cinquanta dipendenti. Qui ogni giorno decine di bambini vengono curati, i più gravi ricoverati. Ogni giorno viene salvata qualche vita. Qui Specchio dei tempi ha messo a punto ed avviato anche un programma triennale, per sostenere il nuovo Reparto di Neonatologia, che gode del contributo di presenza e di insegnamento di neonatologi e infermiere torinesi. 

L’ospedale, che ha curato oltre 55.000 bambini dall’inizio dell’attività, è diretto dal dottor Piero Abbruzzese, già primario di cardiochirurgia del Regina Margherita di Torino. La nostra fondazione ha coperto oltre l’80% dei costi di realizzazione e di gestione della struttura, per i primi tre anni. Nel 2016, come previsto dal memorandum firmato con il governo del Somaliland ancor prima dell’inizio della costruzione, l’ospedale è stato trasferito al Ministero della Sanità di quel paese. 

Dal 2018, anche attraverso la onlus piemontese Terre Solidali, si sono ricreate le condizioni per un importante ritorno della nostra fondazione in questa zona, che è una delle più povere e più difficili dell’Africa. Ecco quindi l’impegno nel reparto di Neonatologia, dove ogni giorno sono ricoverati in media 5 neonati, di cui almeno 2 prematuri di basso peso.

 Con l’aiuto di un neonatologo e di due infermiere neonatologiche italiane abbiamo insegnato ai sanitari locali e ottenuto risultati rilevanti nella sopravvivenza ospedaliera. Le carenze di Hargeisa, infatti, sono soprattutto nella formazione del personale medico e paramedico, oltre che nelle apparecchiature. Questa situazione, tradotta nei risultati, vuol dire decine di bambini perduti ogni anno. Morti che sono evitabili. Vite che noi vogliamo salvare.

14 Febbraio 2024
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