Di Lucia Caretti
Pubblicato su La Stampa il 20 febbraio 2020
Lo chiamano “pensiero laterale”. E dicono che per un mago sia una delle capacità più importanti. “Devi andare da un punto A verso un punto B? Non c’è una sola strada. Ce ne sono tante. Basta guardare le cose in un modo diverso”. Come fa Luca Bono, il giovane illusionista che in pochi minuti ieri è diventato l’idolo dei bambini di Specchio dei tempi. Torinese, 27 anni, erede di Arturo Brachetti, Luca è già il volto simbolo di “A casa dei maghi”, nuovo progetto con cui la fondazione porta 500 allievi delle scuole elementari al Circolo Amici della Magia di via Salerno. Un ciclo di lezioni sui giochi di prestigio, in cui si scopre che ha ragione Bono: “La magia ci fa sognare e ci apre la mente. Ci porta in un mondo dove tutto è possibile”.
Non è questione di superpoteri, ma di arte, destrezza, tecnica e allenamento. Ieri mattina lo hanno imparato gli alunni degli istituti Parini, Anna Frank e Leonardo Da Vinci, i primi 75 coinvolti. “La magia è studio e cultura – ha spiegato loro Carlo Bono – ma è soprattutto impegno e passione. Vi insegna che siamo tutti uguali, che dobbiamo scegliere cose che ci piacciono e che per ogni problema esistono due soluzioni”. Carlo cura l’iniziativa finanziata da Specchio e collabora con il Circolo sin da quando il figliò vi entrò per il suo primo corso. Luca ormai gira l’Italia con i suoi show e da domani a domenica sarà in scena nella sua Torino, al Teatro Baretti, con il cabaret comico “Wow!” (biglietti su lucabono.com).
Ieri ne ha regalato un assaggio ai bimbi e ha promesso che tornerà ad esibirsi sabato 18 aprile, al Valdocco, nello spettacolo finale “Specchio Magico”. Tutti gli appuntamenti del progetto sono gratuiti e destinati a promuovere “Madri & figli in difficoltà”, la sottoscrizione a sostegno di 100 mamme sole.
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