Paola Scola,
La Stampa, 08/03/23
Ogni martedì mattina uno spazio di ascolto nella sede de La Stampa in corso Nizza 11
La targa c’è, accanto al portone della redazione di Cuneo de La Stampa, al civico 11 di corso Nizza, nel cuore della città: «Specchio dei tempi». E ora la novità: la Fondazione del quotidiano torinese apre una sede nella Granda. Per essere sempre più vicino alle esigenze di tutti. E ha scelto come «casa» la redazione del territorio, a testimonianza del forte legame che esiste con La Stampa.
A Cuneo lo sportello ha esordito ieri mattina. Sarà attivo ogni martedì. Un’opportunità per incontrare un operatore o uno dei volontari di Specchio dei tempi, pronto ad accogliere chiunque voglia mettersi in contatto con la fondazione, fornire segnalazioni e richieste di aiuto, oppure conoscerne meglio le finalità (informazioni a La Stampa e telefonando allo 0171-452411).
Da quando è nata, partendo da una rubrica delle lettere negli Anni ’50, quella di Specchio dei tempi è diventata una grande catena di solidarietà, che dal Nord Ovest si è estesa a tutta l’Italia e al mondo, andando a intervenire in modo concreto in situazioni di povertà, ma anche nelle grandi emergenze (alluvioni, carestie, terremoti, tsunami). Tutto questo, però, senza dimenticare i problemi di chi vive nella porta accanto. Ed ecco, ad esempio, le «Tredicesime dell’Amicizia», storica iniziativa di contributi agli anziani per il Natale, così come «Forza Nonni!», «Forza Mamme!» o le «colazioni della solidarietà».
Una delle caratteristiche della onlus è quella di «arrivare subito», per dare un aiuto immediato. La sua storia ne è la testimonianza – per parlare soltanto del periodo recente -, scritta per esempio attraverso gli assegni ai negozianti alluvionati nel 2020, da Limone all’alta valle Tanaro. Oppure i fondi per ripristinare il parco giochi Pollicino a Ormea, la struttura polivalente del Gurei a Nucetto, la dotazione degli Aib del territorio, il Cfp, l’asilo e la Passerella a Ceva. E Ceva ha detto grazie anche dell’aiuto erogato per la messa in sicurezza della «piccola cittadella della carità» della San Vincenzo. Oppure della fornitura di dispositivi di protezione Covid donata alla Croce Bianca. Nella pandemia Specchio dei tempi ha portato avanti anche la campagna di sostegno ai negozi chiusi. Ed è stato generosamente in prima linea fin dallo scoppio della guerra in Ucraina: là ha allestito due villaggi e trasportato tonnellate di materiale (in tandem con varie aziende del Cuneese e la preziosa collaborazione di Confartigianato Cuneo); in Italia ha accompagnato e assistito centinaia di profughi, soprattutto madri con figli. Da non dimenticare, in terra cuneese, la sottoscrizione per l’allevatore di bovini a Sommariva Bosco, che perse un terzo della mandria, uccisa dal sorgo che stava brucando. E quella in corso per Susanna, l’ex insegnante di Pezzolo Valle Uzzone che ha perso la casa.
Infine lo sguardo alla scuola: la campagna di sicurezza stradale per le biciclette e il corso di giornalismo in classe.