Cuneo, sorrisi di mamme e bimbi ucraini

Scola Paola
La Stampa, 29/03/22

Irina ha otto anni. Magra, i capelli biondi e sottili raccolti in una coda. Guarda l’uovo di Pasqua aperto sul tavolo, ma scrolla la testa. «No». Quando, però, una mano amica spezza un angolo di cioccolato e glielo porge, cerca lo sguardo della mamma, poi i suoi occhi azzurro cielo si illuminano. Afferra quel pezzetto, lo divora con il sorriso che ogni bambino della sua età dovrebbe sempre avere sul viso.

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Come Irina, ieri nella redazione de «La Stampa» a Cuneo sono arrivati altri bimbi. Quelli delle prime trenta famiglie ucraine a cui Specchio dei tempi ha consegnato l’aiuto da 500 euro ciascuna, quale «sostegno di benvenuto» a chi è giunto qui nelle scorse settimane. In fuga dalla guerra e dai bombardamenti. Madri con i figli, qualche volta insieme alle nonne. Come Tonia, che per tre anni ha lavorato da badante a Trappa di Garessio e, quando è scoppiato il conflitto, si è rivolta agli amici di allora. Che, senza esitare, le hanno messo a disposizione un alloggio, anche per ospitare la figlia e i due nipoti. Ed è lei ad aiutare nella traduzione, mentre il team di Specchio controlla che ci siano il passaporto e la registrazione al Consolato di Torino, dov’è necessario telefonare per richiedere il contributo. Una verifica che la fondazione de «La Stampa» fa con tutte le famiglie, per garantire la regolarità della situazione e il diritto all’aiuto.

Alcune donne, che vivono in Italia da tempo, collaborano a ricevere in redazione i profughi. A spiegare la procedura c’è anche don Alessio Budziak, riferimento della comunità ucraina cattolica di rito bizantino nel Cuneese. «Quasi nessuno dei miei connazionali che arriva parla l’italiano – spiega -. In pochi conoscono qualche parola di inglese. Ma fare sentire che parliamo la loro lingua li fa sentire a casa. E ne hanno più che mai bisogno».

Don Alessio (che si presenta come «don Alessio di Garessio», perché abita nel paese della val Tanaro ormai da anni) sottolinea: «Tutte le famiglie che hanno raggiunto l’Italia e questa terra vi ringraziano per quanto la gente fa per loro. Sono commosse. Hanno ricevuto tanto, ma hanno anche il desiderio di tornare al più presto in Ucraina, dove è rimasto il loro cuore, accanto ai familiari che non hanno potuto o voluto allontanarsi». Come gli uomini tra i 16 e i 60 anni, che non possono lasciare il Paese. Mentre è autorizzato a farlo, ad esempio, chi ha tre figli.

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Mentre racconta, il sacerdote fa l’appello, spiega come ritirare la busta di Specchio, scambia qualche battuta in ucraino e saluta chi arriva. Alcune famiglie già le conosce: «A Peveragno hanno accolto una nonna con due figlie, di cui una dentista, e tre bambini. Lei dirigeva un’orchestra ed era nel mondo dell’arte. Poi, parlando inglese, dalle notizie internazionali ha cominciato a temere l’uso di armi chimiche da parte degli aggressori. Così sono scappati. Laggiù facevano una bella vita, agiata, ma per salvare il futuro dei loro figli hanno scelto di rinunciare a tutto e fuggire. Questa è la ragione della fuga per tanti miei connazionali: mettere in salvo la vita dei figli».

La consegna

Per raggiungere l’Italia, «un gruppo ha pagato mille euro un pulmino – aggiunge don Alessio -. Altri sono partiti su due macchine piene. Ma come si fa a stipare una vita in così poco spazio?». Le mamme ucraine hanno un sorriso dolce – e grande dignità -, quando si cimentano a dire «grazie» in italiano. O sentono la risata dei piccoli. In redazione sgattaiola anche un «ometto» di un anno, incantato sul balcone dal passaggio delle auto in corso Nizza. Oppure una «farina» con il broncio, che non si separa dall’orsetto di peluche. Li tengono stretti, i loro bambini, fra le braccia o per mano. Quasi come se quegli abbracci nati in fuga dovessero proteggerli da tutto.

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Farli sentire a casa. Quella casa che, per esempio, a Canale in sei hanno avuto grazie alla generosa ospitalità di una coppia, che vive di uno stipendio solo (e neppure così lauto), ma ha un cuore enorme. Come quelli delle migliaia di lettori de «La Stampa», che con le offerte hanno permesso a Specchio dei tempi di essere ancora una volta protagonista nella solidarietà concreta.

Come donare per i profughi della guerra

Si può donare cliccando qui con carta di credito e Paypal. Oppure si può versare con un bonifico bancario sul conto corrente intestato a Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, codice Iban IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, indicando nella causale per la gente dell’Ucraina.

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Un villaggio al confine rumeno grazie a 6000 donatori

Angelo Conti
La Stampa

Quasi 1,3 milioni di euro da circa 6.000 donatori. Non si arresta lo slancio solidale dei lettori de La Stampa verso Specchio dei tempi. E intanto, in Ucraina, si lavora per concludere i lavori del villaggio profughi di Cernivci, a quaranta chilometri dal confine con la Romania: la prima tensostruttura è stata montata nei giorni scorsi, la seconda è in fase di montaggio e sarà ultimata oggi. Entro un paio di giorni potremo cominciare a dare assistenza alla gente in fuga dalle città bombardate.

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Qui saranno diretti, d’ora in poi, la quasi totalità degli aiuti raccolti da Specchio dei tempi a Torino (info, orari e indirizzi dei centri di raccolta qui). E a Cernivci si attende anche un’impennata del numero dei profughi ucraini che, dopo il bombardamento di Leopoli, potrebbero preferire la via rumena, sino ad oggi più tranquilla. Su questa direttrice, Specchio dei tempi è impegnato già da due settimane offrendo assistenza al confine di Siret, in collaborazione con la onlus Remar Spagna.

Specchio dei tempi ha superato, ieri, quota 600 famiglie assistite (ognuna con un contributo da 500 euro), in tutto il Piemonte, mentre si sta sviluppando il progetto Forza Mamme Ucraine con molteplici attività. Proprio le donne ucraine, giovedì sera alle Fonderie Ozanam di Torino (via Foligno 14), saranno le ispiratrici di una cena tipica ucraina, organizzata per raccogliere fondi per gli aiuti.

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Come donare per i profughi della guerra

Si può donare cliccando qui con carta di credito e Paypal. Oppure si può versare con un bonifico bancario sul conto corrente intestato a Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, codice Iban IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, indicando nella causale per la gente dell’Ucraina.

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Gli aiuti di Sant’Anna e Monge per i profughi ucraini

Angelo Conti
La Stampa

Il villaggio per i rifugiati ucraini sta prendendo forma a Cernivci. Nasce grazie alla generosità dei lettori de La Stampa e a Specchio dei tempi. La Fondazione del giornale ha attivato una fitta rete di trasporti per rifornire il villaggio del materiale necessario al suo funzionamento: nei giorni scorsi è partito da Fossano un Tir con bancali di acqua minerale Sant’Anna e pet food Monge, offerti dalle due aziende piemontesi.

Tir con bancali di acqua minerale Sant’Anna e pet food Monge

Aiuti umanitari per il nostro villaggio in Ucraina

I rifornimenti arriveranno a Siret, sul confine romeno, nel week-end. Gli ultimi trenta chilometri in territorio ucraina verso Cernivci verranno percorsi su furgoni più piccoli, anche per non «attirare» l’attenzione dei russi. Il sovraccarico degli acquedotti rende indispensabili queste migliaia di bottiglie d’acqua donate dall’azienda di Vinadio.

E in generale il bisogno di derrate alimentari, prodotti per l’igiene personale e farmaci resta altissimo nella zona: per questo Specchio dei tempi ha attivato diversi punti di raccolta che consentono l’immediato invio dei materiali non solo sui confini ma anche in Ucraina. Migliaia di profughi hanno lasciato le loro case portando con sé i loro cani e gatti: a loro saranno destinati i cibi forniti da Monge.

Che cosa stiamo facendo in Italia

Specchio dei tempi continua ad essere attivissimo anche in Italia. Ogni giorno vengono distribuiti aiuti a famiglie di profughi: oltre 600 hanno già ricevuto il contributo economico di benvenuto, 500 euro. La distribuzione avviene in tutte le province del Piemonte, specialmente in quelle più orientali dove maggiore è la presenza degli ucraini. Oggi, ad esempio, 100 sussidi sono stati consegnati ad altrettante famiglie, a Novara.

Le famiglie aiutate oggi a Novara

Come donare per i profughi dell’Ucraina

Si può donare cliccando qui con carta di credito e Paypal. Oppure si può versare con un bonifico bancario sul conto corrente intestato a Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, codice Iban IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, indicando nella causale per la gente dell’Ucraina.

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Cani e gatti dei bimbi ucraini vaccinati all’Asl

Angelo Conti

Molti bambini ucraini, con le loro mamme, arrivano in Italia con un animale. Scelte coraggiose, che implicano un viaggio difficile. Ma l’amore verso gli animali è sempre forte. Così il servizio vaccinazioni dell’Asl ha pensato a loro, anche perché nei paesi dell’Est la rabbia è relativamente diffusa. In via San Domenico 22/A (nel palazzo dell’Ufficio d’Igiene di via della Consolata) è attivo un ambulatorio per sottoporre gratuitamente gatti e cani a vaccinazioni ed inserimento microchip, oltre che ad offrire consulenze veterinarie.

E’ necessario prenotarsi allo 0115663195. Specchio dei tempi mette a disposizione cibo per animali attraverso il progetto “Forza Mamme Ucraine!”.

Come donare per i profughi dell’Ucraina

Si può donare cliccando qui con carta di credito e Paypal. Oppure si può versare con un bonifico bancario sul conto corrente intestato a Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, codice Iban IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, indicando nella causale per la gente dell’Ucraina.

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Maison Siccardi, una staffetta di solidarietà per l’Ucraina

Comunicato Stampa

Per tutto il mese di Marzo lo stesso filo continuo che lega gli artigiani di Maison Siccardi a chi sceglie una delle loro creazioni, sarà prolungato fino alle mani dei profughi ucraini. Il team della Maison, eccellenza torinese dell’alta pelletteria, sosterrà concretamente la Fondazione Specchio dei tempi, che si è mobilitata per offrire aiuti sia alle persone che vogliono fuggire sia a quelle che scelgono di rimanere ai confini. 

Quindi, su tutte le prossime vendite, una percentuale sarà donata alla Fondazione Specchio dei tempi, contribuendo alla raccolta fondi per l’iniziativa “Per la gente dell’Ucraina”. Un gesto reale, per non lasciarsi sopraffare dal senso di impotenza. Perché quando tutto sembra inghiottito dal buio, l’unica strada percorribile è condividere umanità e solidarietà. 

Come funziona l’iniziativa

  • entro una spesa di €100,00 sarà donato il 15%
  • da € 101,00 fino a €200,00 sarà donato il 20%
  • per ogni acquisto oltre i €201,00 sarà donato il 30% e le spedizioni saranno gratuite

Tutti i donatori riceveranno da Specchio dei tempi un’attestazione dell’avvenuta donazione.

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La cucina delle donne ucraine alle Fonderie Ozanam per dire grazie

Angelo Conti

Una cena ucraina con piatti tradizionali di quel Paese cucinati dalle mamme fuggite qui a Torino insieme a cuochi piemontesi. Un momento di condivisione, di solidarietà, anche un po’ di restituzione: “Siamo contente – ci hanno spiegato le donne ucraine coinvolte nell’iniziativa – di farvi assaggiare due piatti davvero nostri. E’ anche un modo per dirvi grazie”.

Specchio dei tempi ha sposato l’idea ed ha organizzato per giovedì 31 marzo alle Fonderie Ozanam di via Foligno 14 una cena a tema dove tutto sarà ucraino, persino la birra e il vino. La quota è di 40 euro in cui è compreso anche un contributo di solidarietà che si tradurrà, già il giorno dopo, in aiuti in partenza per l’Ucraina. Saranno un paio d’ore spese bene. Con Cooperativa Crescere 1979 e Fonderie Ozanam. Nel quadro del progetto di Specchio dei tempi “Forza Mamme Ucraine!”.

Prenotazioni al 371 428 7911 in orario ufficio (anche WhatsApp h24) oppure mammeucraine.specchio@crescere1979.org.

 

Cernivci, un villaggio in Ucraina per chi non vuole partire

Angelo Conti

Specchio dei tempi sta costruendo a Cernivci, in Ucraina, un villaggio di tensostrutture (nella foto scattata stanotte) per ospitare i profughi che vogliono attendere in patria la fine della guerra. Specchio dei tempi è attivo dal 27 febbraio a sostegno del popolo ucraino: ha raccolto sinora circa 5200 donazioni per oltre 1.100.000 euro che sono stati in parte utilizzati per sostenere la spola continua di pullman, pullmini, furgoni e autotreni dall’Italia ai confini di Polonia e Romania. Tutto questo ha consentito di muovere sinora quasi 100 tonnellate di aiuti offrendo a 600 persone (circa 400 i bambini) l’opportunità di venire in Italia.

Aiuti in partenza da Torino

 

Questa attività non si è fermata e non si fermerà, ma è destinata a registrare numeri in discesa. Perché dopo la prima ondata (composta da ucraini che sapevano già dove andare, cioè a casa di parenti e conoscenti che vivono in Italia) e la seconda (quelli che sono partito con il terrore delle bombe che stavano cadendo sulle città) si assiste ora ad un cambiamento di rotta.

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Aiutiamo gli ucraini in Ucraina

Sono sempre più gli ucraini che, confidando anche nelle trattative in corso, non vogliono partire: “Preferiamo stare qui, sui confini, ad aspettare che la guerra finisca. Poi dovremo ricostruire, ma questo non ci spaventa. Avvertiamo la solidarietà del mondo. Magari impiegheremo mesi a ritornare nelle nostre case, purtroppo tante sono danneggiate, ma alla fine torneremo ad una vita normale”.

Specchio dei tempi ha subito recepito queste nuove istanze ed ha risposto aumentando gli aiuti ai campi profughi in Polonia ed in Romania (in Ungheria c’è una valida assistenza dello Stato ed in Moldova il flusso di profughi è molto ridotto, stante anche qualche frizione di vecchia data con quel popolo).

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Ma da qualche giorno abbiamo anche accettato un’altra sfida: costruire un villaggio profughi a Cernivci, in Ucraina, a circa 30 chilometri dal confine con la Romania, in un’area baricentrica fra Odessa e Leopoli ed inoltre raggiungibile (bombe permettendo) anche da Kiev con circa 7 ore di viaggio.

Il villaggio in costruzione

Un villaggio in Ucraina, in un paese in guerra dunque, per ospitare gli ucraini che non vogliono lasciare il loro Paese. Non è un progetto facile, ma siamo già partiti con il supporto logistico di Remar Spagna: il montaggio della maxi tensostrutture è in corso e la municipalità locale, con la quale è stato sottoscritto un memorandum, ci ha messo a disposizione una scuola dotata anche di rifugio antiaereo. Entro una settimana avremo circa 1500 metri coperti da tensostrutture con area accoglienza, ambulatori e cucine.

Intanto in Piemonte continua il sostegno economico alle famiglie in arrivo: sono già stati distribuiti 250 aiuti da 500 euro ciascuno. Ed è stato avviato il Progetto Forza Mamme Ucraine! che prevede momento di gioco e svago per i bambini, possibilità di accedere gratuitamente ad attività sportive (grazie a PoDiCiotto), assistenza alle mamme con corsi basici di italiano, momenti di scoperta del territorio che li ospita (con Turismo Torino), sostegno psicologico, attività fisica nei parchi torinesi, momenti di scambio e conoscenza fra la cucina piemontese ed ucraina.

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Cinquemila donazioni per l’Ucraina: la raccolta continua

Angelo Conti

Superate le 5000 donazioni a Specchio dei tempi e Specchio d’Italia per un immediato aiuto ai profughi in fuga dalle bombe. Il totale delle risorse ha parallelamente superato quota 1,1 milioni di euro. E ieri abbiamo anche superato quota 200 famiglie aiutate con un contributo economico (solo ieri a Novara sono state 60) e quota 600 persone trasportate in Italia con pullman e pullmini. Oltre 100 tonnellate la merce trasferita dall’Italia sui confini.

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Un villaggio in Ucraina per ospitare mille profughi

Tutte le attività sono in corso e questi numeri sono tutti destinati ad aumentare nelle prossime ore. In prima linea, e cioè in zona di guerra, Specchio dei tempi e Specchio d’Italia sono attive nella realizzazione del “Villaggio Specchio” di Cernivci, 30 chilometri all’interno dell’Ucraina rispetto al confine di Siret in Romania. Qui abbiamo sottoscritto un accordo con la municipalità ucraina che ci ha concesso in uso una scuola (dotata di rifugio antiaereo) e ci ha messo a disposizione due piazze per il montaggio di tensostrutture per circa 1500 metri quadrati che ospiteranno aree di prima accoglienza, cucine e ambulatori per aiutare i profughi.

Tutto questo è possibile grazie alla forte intesa con Remar Spagna, la onlus che da anni collabora con Specchio dei tempi e che si occupa della logistica di questi interventi.

Lavori in corso a Cernivci

Il villaggio sarà montato entro una settimana e dovrebbe avere una piena operatività già entro 10 giorni. Sono tanti gli ucraini giunti in questa città perché è una delle pochissime rimaste ai margini della guerra e mai bombardata. Questa relativa tranquillità induce molti profughi a fermarsi a Cernivci, più vicini che non in Europa alle loro case bombardate o comunque adesso irraggiungibili. Specchio dei tempi e Specchio d’Italia sono qui, uniche fondazioni italiane a costruire strutture stabili all’interno dell’Ucraina e cioè in zona di guerra.

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Le navette e gli aiuti umanitari

Intanto non si ferma la spola fra l’ltalia ed i confini. Ieri c’è stata, da Milano e per Specchio d’Italia, la partenza di una coppia di taxisti accompagnati da una interprete che raggiungeranno Oradea in Romania con un pullmino carico di aiuti e torneranno poi con due famiglie ucraine.  Sono ancora in viaggio il pullman partito martedì verso Medyka in Polonia ed il pullman da 66 posti partito mercoledì da Fossano diretto in Romania. Mentre un camion di aiuti, con a bordo anche un’infermiera, è in viaggio verso la Polonia.

Continua la raccolta di derrate alimentari, acqua minerale, cuscini, coperte, generi per la cura della persona. In questo contesto Acqua Sant’Anna fornirà entro domenica migliaia di bottiglie che verranno avviate verso i confini già lunedì mentre la RoverAir donerà migliaia di confezioni di shampoo. Verranno stoccate a Fossano, nel magazzino messo a disposizione da Confartigianato Cuneo, ed a Torino per proseguire verso Cernivci nei primi giorni della prossima settimana.

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Ucraina, 60 aiuti per le famiglie ospitate nel novarese

Angelo Conti

Continua la distribuzione di aiuti economici alle famiglie in arrivo dall’Ucraina. Già centinaia hanno ricevuto il contribuito da 500 euro per le prime spese in Italia. Oggi pomeriggio invece la consegna ha toccato 60 famiglie che hanno trovato ospitalità nel Novarese.

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Gli assegni sono stati consegnati nella redazione di Novara de La Stampa. «Poter dare gioia a bambini sfuggiti ai bombardamenti e al terrore è una soddisfazione impagabile. Grazie a tutti gli amici di Specchio dei tempi che ci stanno sostenendo nella sottoscrizione dedicata alla gente dell’Ucraina» commenta il presidente di Specchio Lodovico Passerin d’Entrèves.

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Il mago Luca Bono incontra i bimbi dell’Ucraina

Angelo Conti

E’ partito ieri pomeriggio il progetto “Forza Mamme Ucraine!” ideato e sostenuto dalla Fondazione Specchio dei tempi con la logistica della cooperativa Crescere 1979. Una ventina di mamme ed una trentina di bambini si sono dati appuntamento nel cortile di Casa Santa Luisa, in via Nizza a Torino,  per uno spettacolo di magia condotto da Luca Bono e Marco Aimone del Circolo Amici della Magia di Torino.

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Molta emozione e molte risate fra i bambini ucraini che, per la prima volta dopo il loro arrivo in Italia si ritrovavano insieme a connazionali della loro età. Grazie alla collaborazione della interprete Tatiana, dello staff del Consolato di Torino, i piccoli ucraini hanno potuto partecipare ai giochi con entusiasmo ed allegria.

Presenti anche i 16 bambini ospitati dalla Croce Rossa di Susa nel Polo Logistico di Bussoleno.  Alla fine c’è stata una abbondante merenda per tutti ed un piccolo regalo da portare a casa. Presenti, fra gli altri, anche il presidente di Specchio, Lodovico Passerin d’Entreves: “Poter dare gioia a bambini sfuggiti ai bombardamenti ed al terrore è una soddisfazione impagabile. Grazie a tutti gli amici di Specchio dei tempi che ci stanno sostenendo nella sottoscrizione dedicata alla gente dell’Ucraina”.

Il progetto “Forza Mamme Ucraine!” prevede, nelle prossime settimane diversi altri appuntamenti: dal giro turistico della città (grazie a Turismo Torino) a momenti di fitness nei parchi, ad un piccolo corso di italiano (pochissimi fra gli ucraini parlano inglese e praticamente nessuno la nostra lingua), a momenti di “scoperta” delle rispettive cucine. Mentre ai più piccoli l’associazione PoDiCiotto offre la possibilità di partecipare gratuitamente ai propri corsi di calcio.

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Sul fronte ucraino, mentre procede la realizzazione del Villaggio di Cernivci, sono in viaggio il pullman partito martedì verso Medyka in Polonia ed il pullman partito ieri da Fossano (con gli aiuti raccolti da Confartigianato Cuneo) diretto ad Orodea in Romania. Mentre un camion di aiuti, con a bordo anche un’infermiera, è in viaggio verso la Polonia.

Continua la raccolta di derrate alimentari, acqua minerale, farmaci, articoli sanitari. Possono essere consegnati in via Lombroso 16 (dal lunedì al sabato dalle 10 alle 12,30), in Largo Turati 49 (Confartigianato) dal lunedì al venerdì (9-12,45; 14.15-16,30) e in strada Pallerina 25 (Remar) tutti i giorni (9-13, 15-19). Analoga raccolta è in atto, sino a venerdì mattina, fra gli allievi del Liceo Alfieri. Oggi Acqua Sant’Anna ha consegnato a Fossano migliaia di litri di acqua minerale, richiestissima nei campi profughi dove non esiste acqua potabile. Partiranno nei prossimi giorni con un Tir in allestimento.

Il villaggio in costruzione vicino al confine rumeno

Continua anche la distribuzione di aiuti economici alle famiglie in arrivo. Già centinaia hanno ricevuto un contribuito da 500 euro per le prime spese in Italia. Oggi pomeriggio è toccato a 60 famiglie nella redazione di Novara.

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Confartigianato Torino lancia una raccolta di aiuti per l’Ucraina

Comunicato Stampa

La solidarietà va a braccetto con l’artigianato. Il drammatico conflitto in Ucraina ha immediatamente attivato lo spirito di solidarietà che, da sempre, contraddistingue Confartigianato Torino e i suoi associati per destinare nei territori di confine, dove è in atto una guerra atroce, aiuti umanitari alla popolazione ucraina in fuga. Infatti, Confartigianato Torino in collaborazione con la Fondazione “Specchio dei tempi” del quotidiano La Stampa ha avviato tra i suoi associati una raccolta di beni di prima necessità che partiranno da Torino verso il confine della Polonia.

«Di fronte a questo dramma Confartigianato Torino – commenta Dino De Santis Presidente di Confartigianato Imprese Torino – vuole dimostrare concretamente, come solo un artigiano sa fare, solidarietà e vicinanza ai profughi che stanno scappando dalla atrocità di un conflitto, attraverso un appello che abbiamo lanciato ai nostri associati. Siamo sicuri che gli artigiani sapranno dimostrare la loro sensibilità attraverso donazioni di beni di prima necessità”.

Cosa raccogliamo

Verrà organizzato un “ponte umanitario”, gestito direttamente dalla Fondazione “Specchio dei tempi”, per recapitare direttamente ai profughi ucraini, beni di prima necessità. Tra il materiale richiesto, vi sono farmaci da banco, farmaci per curare ferite (bendaggi), siringhe, cibo a lunga conservazione (scatolame), latte a lunga conservazione, beni per l’infanzia (pannolini ecc), coperte ecc.

Indirizzo e orari

Il punto di raccolta dei beni è la sede centrale di Confartigianato Torino in Largo Filippo Turati, 49 dal lunedì al venerdì dalle ore 9-12:45/14:15-16:30.

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Donazioni Ucraina: raccolto 1 milione di euro per i profughi

Angelo Conti
La Stampa

Un milione di euro, il traguardo è stato superato ieri.  Dal 27 febbraio, in 15 giorni, la sottoscrizione di Specchio dei tempi e di Specchio d’Italia ha registrato oltre 4.500 donazioni. E’ stata una sottoscrizione prevalentemente popolare: a parte i 100.000 euro donati inizialmente dalle due fondazioni, non ci sono state altre cifre a 5 zeri e quelle a 4 zeri sono state poche. Questa è infatti una sottoscrizione sostenuta dalla gente, da chi è rimasto colpito dalle atrocità della guerra ed ha offerto un aiuto economico colmo di solidarietà ed anche di speranza.

A questi fondi devono essere aggiunti (e ringraziati) i tanti che hanno invece partecipato alle nostre raccolte di derrate alimentari, di farmaci, di arredi per le strutture di emergenza. Ecco tutti i centri dove si può contribuire, a Torino e in Piemonte.

Come stiamo usando le donazioni per l’Ucraina

Cosa abbiamo fatto e cosa stiamo facendo con queste risorse? Innanzitutto abbiamo immediatamente attivato le navette verso i confini dell’Ucraina. Prima in Polonia, nella zona di Jaroslaw, e poi anche in Romania, al valico di frontiera di Siret. I pullmini sono stati decine, poi affiancati anche da pullman da 54 e 66 posti. Sono circa 500 le persone che abbiamo ospitato sui nostri mezzi. Le partenze hanno cadenza quotidiana e continueranno, ogni giorno, anche per tutta la settimana in corso e per la prossima.

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Specchio dei tempi interviene, in caso di situazioni famigliari particolarmente complesse, anche con immediati contributi economici: a tutt’oggi risultano essere state aiutate oltre un centinaio di famiglie, in tutte le province piemontesi. Ognuna ha ricevuto un contributo da 500 euro.

Un villaggio per i profughi a Cernivci

Ma gli ucraini abbandonano malvolentieri il loro Paese. La stragrande maggioranza vorrebbe restare là, possibilmente nella zona dell’Ucraina non ancora interessata dai bombardamenti, o in alternativa sui confini. E così abbiamo studiato anche interventi mirati a questo scopo. Da lì l’idea di costruire si Cernivci, una città piena di storia, a 30 chilometri dal confine rumeno, un complesso di tensostrutture che si appoggerà anche ad una ex scuola, concessaci dall’amministrazione locale per ospitare il magazzino ed i volontari.

I lavori sono già iniziati e il polo assistenziale sarà completamente operativo entro i prossimi 10 giorni. L’intervento è completamente finanziato dalla nostra onlus sorella Specchio d’Italia e si avvale della collaborazione logistica di Remar Spagna, una onlus che da tempo collabora con le nostre due fondazioni anche in Italia.

Il villaggio in costruzione a Cernivci

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