Lloyd a Torino: "Ecco cosa mi lega a questa città e al suo giornale"

«Torino è la città della magia. Torino è la città dei re. Torino è la città della Slam Poetry e del Cinema. Torino è la città in cui lavoratori e studenti si incontrano dando origine a un’energia propulsiva che rende questo cuore di Piemonte pulsante di vita. Non so quantificare quanto ci sia di torinese e piemontese nel maggiordomo Lloyd, il mio immaginario, ma so che l’idea di vivere in una grande magione, in compagnia di un maggiordomo, guardando inverni bianchi di gelo e autunni brumosi mentre intorno il mondo cambia in maniera sempre troppo drastica, arriva da qui. Da Torino. «C’è poi un’altra cosa che mi lega a Torino. Pochi sanno che le mie radici famigliari affondano nell’Alta Valle Stura, in un paese a confine con la Francia che si chiama Pietraporzio. A Pietraporzio, dove ho passato lunghe estati in compagnia dei miei nonni tra passeggiate, tè con i biscotti e interminabili partite a scacchi, non avevamo la televisione. Non avevamo la radio. Il telefono nemmeno a parlarne. Ma avevamo La Stampa, l’unico quotidiano che arrivasse nell’unica edicola del paese. La Stampa per me è stata, per anni, sinonimo di casa. Ancora oggi, nel vedere quel titolo che spunta in edicola, mi ricordo di mio nonno Giglio, un uomo riconosciuto universalmente come buono, che sfogliava quel giornale, umettandosi di tanto in tanto il dito, senza proferire parola che potesse rompere quella quiete sottile come bava di ragno. Essere domani, mercoledì, a La Stampa, a presentare il mio libro a favore di Specchio dei tempi, è per me un orgoglio grande più di quanto si creda perché penso a mio nonno. E penso che lui, oggi, sarebbe molto contento di me».

[TorinoSette] Il maggiordomo Lloyd per Specchio dei tempi

Articolo di Angelo Conti

Dialoghi fra un uomo spaesato e la sua coscienza in livrea. Certamente. Ma soprattutto perle di saggezza e di vita, dispensate da Lloyd, maggiordomo austero e a tratti ingessato, ma depositario di un patrimonio semplice eppure raro, il buonsenso.  Ne sono usciti libri di successo, un successo meritato sia dallo stile e sia anche dal modo, con la massiccia condivisione su Facebook dove Lloyd ha trovato decine di migliaia di fans.

Dopo i grandi successi editoriali di “Vita con Lloyd” e “In viaggio con lloyd”, Simone Tempia torna ora con una nuova selezione dei dialoghi surreali, agrodolci e delicatamente profondi. “Un anno con Lloyd”  (365 giorni in compagnia di un maggiordomo immaginario)  è un libro ricco di inediti che accompagna i suoi lettori giorno dopo giorno, stagione dopo stagione, regalando una quotidiana pillola di saggezza, talvolta ironica ma talvolta anche profonda sino a far male: sono 365 lampi di genio e dolcezza per riconciliarsi con il mondo, o almeno per tentare di comprenderlo.

Simone Tempia, piemontese di Biella, scrive su Vogue e sul Corriere della Sera. E’ un uomo dai sentimenti profondi, legato alla sua terra, vicino agli ideali di Specchio dei tempi. E così la Fondazione de La Stampa lo ospiterà nell’Auditorium di via Lugaro 15 mercoledì 6 febbraio alle ore 18, per un “Incontro con l’autore” davvero singolare. Simone ci racconterà di lui, dei suoi libri e del maggiordomo. Risponderà alle domande dei suoi lettori. E lascerà anche un tangibile aiuto a Specchio dei tempi, visto che parte del ricavato delle vendite dei libri (gestite da Binaria del Gruppo Adele) verranno destinati alla iniziativa “Madri e figli”, che aiuta 100 famiglie monogenitoriali in gravi difficoltà economiche.

Tempia ci ha anche raccontato di uno speciale legame: “Torino è la città della magia. Torino è la città dei re. Torino è la città della Slam Poetry e del Cinema. Torino è la città in cui lavoratori e studenti si incontrano dando origine a un’energia propulsiva che rende questo cuore di Piemonte pulsante di vita. Non so quantificare quanto ci sia di torinese e piemontese nel mio maggiordomo immaginario, ma so che l’idea di vivere in una grande magione, in compagnia di un maggiordomo, guardando inverni bianchi di gelo e autunni brumosi mentre intorno il mondo cambia in maniera sempre troppo drastica, arriva da qui. Da Torino.  C’è poi un’altra cosa che mi lega a Torino e a questa presentazione. La storia è un po’ lunga, ma non troppo. Pochi sanno che le mie radici famigliari affondano nell’alta Valle Stura, in un paese a confine con la Francia che si chiama Pietraporzio. A Pietraporzio, dove ho passato lunghe estati in compagnia dei miei nonni tra passeggiate, tè con i biscotti  e interminabili partite a scacchi, non avevamo la televisione. Non avevamo la radio. Il telefono nemmeno a parlarne. Ma avevamo La Stampa, l’unico quotidiano che arrivasse nell’unica edicola del paese. La Stampa per me è stata, per anni, sinonimo di casa. Ancora oggi, nel vedere quel titolo che spunta in edicola, mi ricordo di mio nonno Giglio, un uomo riconosciuto universalmente come buono, che sfogliava quel giornale, umettandosi di tanto in tanto il dito, senza proferire parola che potesse rompere quella quiete sottile come bava di ragno. Essere a La Stampa è per me un orgoglio grande più di quanto si creda perché penso a mio nonno. E penso che lui, oggi, sarebbe molto contento di  me”.

Il 6 febbraio Simone Tempia e il maggiordomo Lloyd all'Auditorium La Stampa

Articolo di Angelo Conti

Non sarà la presentazione di un libro… Anche se i libri ci saranno, e parleremo anche tanto del maggiordomo Lloyd, ma sarà soprattutto un incontro fra amici. Un amico di Specchio dei tempi, Simone, che incontra tanti altri amici di Specchio dei tempi, i nostri donors e i nostri sostenitori.Un momento di festa, di allegria, di serenità. E chi vorrà acquistare uno dei libri di Simone sarà contento di sapere che una parte del prezzo di copertina sarà devoluto a Specchio dei tempi per il progetto “Madri e figli”, che aiuta 100 madri povere e sole.
Mercoledì 6 febbraio alle 18 in via Lugaro 15. A Torino. 
Salvate la data e l’ora. Con Simone, vi aspettiamo.

Protesi dentarie gratuite, stanziati 40.000 euro da Specchio per il 2019

Articolo di Angelo Conti

Salirà a 40.000 euro il contributo annuo per il 2019 di Specchio dei tempi all’Associazione Protesi Dentarie Gratuite. La decisione è stata presa dal CdA della nostra fondazione in relazione al grande impegno dei professionisti dell’associazione di via Negarville (tutti dentisti e odontotecnici volontari oppure in pensione) che cura gratuitamente ogni anno centinaia di indigenti. E’ stato anche siglato un accordo per l’assistenza gratuita dentistica alle famiglie del progetto di Specchio dei tempi “Madri e figli” che aiuta cento famiglie monogenitoriali in gravi difficoltà, quasi tutte madri sole con bimbi.

Progetto Madri & Figli, partita la educazione alla spesa

Di Angelo Conti

In due incontri a Casa Santa Luisa, Specchio dei tempi incontra oggi 100 mamme sole in difficoltà. Per spiegare loro come continueremo ad aiutarle nei prossimi mesi e per un incontro con Antonio Cajelli il nostro esperto nella corretta spesa del denaro, soprattutto quando i soldi sono pochi. Tanti consigli preziosi per le mamme, insieme al nostro aiuto concreto che oggi consiste nella distribuzione di Buoni Spesa per 300 euro ciascuna, donati da Specchio dei tempi.

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Sola, senza lavoro, due figli: Specchio accanto alle mamme come Antonella

Articolo di Angelo Conti pubblicato su “La Stampa” del 13 agosto

Antonella (la chiameremo così) è una di quelle donne che non si danno mai per vinte. Giovane, forte, tenace ha alle spalle storie complicate: “Ho incontrato due uomini sbagliati, i padri dei miei due figli, un maschio e una femmina, 2 e 7 anni. Ho lasciato il primo quando ho scoperto che aveva problemi di droga, il secondo perché si ubriacava tutte le sere e dopo l’alcol erano botte. Situazioni insostenibili. Ma mi sono rimasti loro, i miei piccoli. Sola, con loro per mano, ho capito presto quanto fosse difficile sopravvivere, in una società che lascia sole le donne come me”.

A tante di queste donne non manca però la volontà di fare. “Certo. Personalmente non ho mai smesso un attimo di cercare lavoro. Ho il diploma di un istituto tecnico.  Prima dei bimbi ho fatto la commessa e l’impiegata. Me la cavavo bene. Poi, dopo i bimbi, ho avuto solo occasioni per brevissime sostituzioni. C’è poco da fare: al colloquio di lavoro ti chiedono quanti figli hai, e lì parte la prima smorfia, poi quando ti chiedono la loro età, parte la seconda. E in pratica il colloquio di lavoro finisce lì. Due bimbi piccoli stanno a significare varicelle, morbilli, influenze e tutto il resto… Con rischi di ritardi ed assenze dal lavoro delle mamme…”. E poi c’è pure il problema degli orari: “E’ vero che c’è il prescuola e il doposcuola, ma ci sono alcuni lavori che non è proprio possibile fare con i bambini piccoli”.

Una soluzione sono le nonne: “Già, la mia nonna è stata preziosa sino a quando non è mancata, due anni fa. Purtroppo mia madre è seriamente malata, passa frequenti periodi in ospedale, vive con un pacemaker e forse dovrà essere trapiantata di cuore. Insomma, non mi può certo essere di aiuto con i bimbi”.

Ma quali sono le entrate garantite dalla struttura sociale alle mamme come Antonella? “Ci sono 302 euro della carta Rei mensile più circa 40 euro al mese della Carta Acquisti. Quindi la mia disponibilità è di 342 euro al mese. Più il pacco viveri che ricevo di suor Cristina, di Casa Santa Luisa. I padri dei bambini non mi versano nulla. Il primo ha anche subito una ingiunzione dal giudice perché contribuisca con 200 euro al mese. Ma non ha adempiuto. Il secondo è praticamente sparito. Non riesco più a trovare nemmeno le sue tracce. Ovvio che così  si comincia a fare debiti, non si pagano più le bollette, e nemmeno l’affitto. Ma non è una questione di scelta. Io non scelgo di non pagare. Io semplicemente non posso”. Porte chiuse anche all’Atc: “Non basta essere due volte ragazza madre, con due figli piccoli e senza lavoro per avere un alloggio popolare…”.

La povertà è una brutta bestia da affrontare, soprattutto con i bambini piccoli. “La vita scolastica ha comunque un costo: è un problema persino acquistare le matite colorate. Non parliamo delle gite… Sotto Natale, praticamente cerco di non uscire di casa. I bimbi vedono le vetrine illuminate, i giocattoli, i regali. E io non posso comprare assolutamente niente per loro. Qualche volta per questo piangono. E sono momenti di dolore grandissimo anche per me”.

Specchio dei tempi ha inserito Antonella nel programma “Madri & figli”: riceverà 350 euro al mese per i prossimi tre mesi. “Un aiuto di cui sono profondamente grata ai lettori de La Stampa, che voglio ringraziare tanto”. Ma a 31 anni sta cercando soprattutto la fiducia di qualcuno. “Solo un lavoro potrà cambiare la mia vita, anche modesto, umile.  Non pretendo nulla di particolare e non ho paura di faticare. Perché io una ricchezza comunque ce l’ho: i miei bambini meravigliosi