Accoglienza profughi Ucraina, Specchio dei tempi con la Regione Piemonte per raccolta donazioni

Matteo Borgetto
La Stampa, 01/03/22

«Solidarietà con i fatti verso chi vive una guerra ingiustificata e ingiustificabile, che scuote le coscienze di tutte le persone che credono nella libertà e nella democrazia». Così Alberto Cirio, governatore del Piemonte, all’uscita ieri da un vertice operativo con l’ambasciatore dell’Ucraina in Italia, Yaroslav Melnyk (in videoconferenza da Roma), e il console onorario dell’Ucraina in Piemonte, Dario Arrigotti, al quale hanno partecipato il presidente del Consiglio regionale, Stefano Allasia, dirigenti degli assessorato a Sanità, a Politiche sociali e del Dirmei (Dipartimento interaziendale malattie ed emergenze infettive).

Quattro le misure attivate, le prime due a regia regionale, con l’apertura di una manifestazione di interesse per stilare un elenco di persone e famiglie (sia ucraine, sia italiane) disposte a fornire ospitalità temporanea a chi ha abbandonato le zone di guerra. «Pensiamo a forme di accoglienza di tipo familiare – ha precisato Cirio – e stiamo definendo una forma di voucher o assegno quotidiano, per aiutare nelle spese chi darà la disponibilità all’accoglienza». Il coordinamento ha inoltre raccolto la disponibilità, da parte della Fondazione La Stampa Specchio dei Tempi, a fare da punto di riferimento per le donazioni in denaro alle famiglie ucraine in arrivo in Piemonte.

Sarà, inoltre, realizzato un progetto, coordinato dall’assessore Chiara Caucino, per assistere i bambini ucraini, coinvolgendo anche l’Agenzia regionale per le adozioni internazionali e l’ospedale Regina Margherita di Torino. «Sarà creato un ponte di collegamento con gli ospedali ucraini – ha spiegato Cirio – per accogliere i piccoli malati di tumore e altre patologie. Risulta che tanti siano scappati con i loro genitori e ora si trovino in strutture di confine non idonee alle cure. Ringrazio Franca Fagioli, direttore del dipartimento Patologia e cura del bambino al Regina Margherita. Mi ha chiesto quanti ne riusciremo a ospitare, ho risposto: tutti quelli che potremo curare».

Altre due iniziative a regia nazionale. Verrà avviata una raccolta di farmaci curata da Dirmei, assessorato alla Sanità e Federfarma tramite Farmaonlus, da inviare tramite i canali individuati dal Governo agli ospedali ucraini. E sarà messo a disposizione del Dipartimento di Protezione civile l’ospedale da campo europeo della Maxiemergenza 118 di Levaldigi, da posizionare ai confini dell’Ucraina per curare i feriti di guerra. Un invito a sostenere le iniziative a favore dei profughi sarà contenuto anche in un ordine del giorno che domani verrà discusso in Consiglio regionale, cosa peraltro già approvata dalle assemblee consiliari di Alba e Busca.

La Prefettura di Cuneo, intanto, registra le prime mobilitazioni dei Comuni per offrire accoglienza ai rifugiati in strutture di proprietà. A Monteu Roero, il primo centro pronto ad aprire due alloggi nella Casa delle Associazioni, per 4 famiglie, ieri si è aggiunta Boves, con il sindaco Maurizio Paoletti che ha annunciato «l’immediata disponibilità» di un appartamento in frazione Castellar, per un nucleo familiare di 4-6 persone. Ieri i primi arrivi di ucraini a Bagnasco, poi affidati allo Sprar a Mondovì, che si è occupato della loro sistemazione.

Dona Ora

Come puoi aiutare il popolo ucraino

Raccolta fondi per l’Ucraina, Specchio dei tempi a fianco della Regione Piemonte

Comunicato Stampa

La Regione Piemonte ha deciso di istituire un coordinamento per prestare soccorso ai profughi in arrivo dall’Ucraina.

Nel corso di una riunione operativa che il presidente della Regione Alberto Cirio ha voluto convocare con l’ambasciatore dell’Ucraina in Italia Yaroslav Melnyk, collegato in videoconferenza, e con il console onorario dell’Ucraina in Piemonte Dario Arrigotti, alla quale ha partecipato il presidente del Consiglio regionale Stefano Allasia, presenti anche dirigenti degli Assessorati alla Sanità e alle Politiche sociali e del Dirmei, sono stati affrontati diversi temi:

– la Regione emanerà entro pochi giorni una manifestazione di interesse per la formazione di un elenco di persone e famiglie disposte a fornire ospitalità temporanea a chi ha abbandonato le zone di guerra;

– verrà avviata una raccolta di farmaci curata da Dirmei, Assessorato alla Sanità e Federfarma attraverso Farmaonlus da inviare tramite i canali individuati dal Governo agli ospedali ucraini;

– sarà messo a disposizione del Dipartimento della Protezione civile l’ospedale da campo della Maxiemergenza 118, da posizionare ai confini dell’Ucraina per curare i feriti di guerra;

– sarà chiesta all’ospedale Regina Margherita di Torino la disponibilità ad ospitare i bambini ucraini malati di tumore che in questo periodo non possono ricevere le cure adeguate;

– verrà realizzato un apposito progetto per assistere i bambini ucraini vittime della guerra, coordinato dall’assessore ai Bambini Chiara Caucino, che ha dichiarato di voler coinvolgere anche l’Agenzia regionale per le adozioni internazionali per lavorare in sinergia con essa.

Inoltre, è stata raccolta la disponibilità della Fondazione Specchio dei tempi a fare da punto di riferimento e collettore per le donazioni in denaro destinate a sostenere le famiglie ucraine in arrivo in Piemonte.

Dona Ora

Un invito a sostenere le iniziative a favore dei profughi sarà anche contenuto in ordine del giorno che mercoledì verrà proposto all’approvazione del Consiglio regionale.

“Siamo convinti – ha sostenuto il presidente Cirio rivolgendosi all’ambasciatore Melnyk – che alla solidarietà espressa con le parole debba seguire quella che si manifesta con i fatti. Ed è quello che vuole fare il Piemonte di fronte ad una situazione che scuote le coscienze di tutte le persone che credono nella libertà e nella democrazia e che il Governo italiano ha definito ingiustificata e ingiustificabile”.

“Ringrazio il Piemonte che, prima tra tutte le Regioni italiane, ha lanciato azioni umanitarie per sostenere l’Ucraina – ha dichiarato l’ambasciatore Melnyk – e offriamo la massima disponibilità a sostenere ogni iniziativa che possa rafforzare i nostri rapporti”.

Il console Arrigotti ha annunciato che sono già 500 le famiglie che lo hanno contattato per ospitare profughi e si è detto “sicuro che sarà raggiunto il migliore risultato nei tempi più brevi”.

Haiti, il nostro impegno per i terremotati continua

Angelo Conti

Il container di Specchio dei tempi, giunto a Port Au Prince la vigilia di Natale, ha portato un briciolo di speranza nelle comunità di Haiti a cui siamo vicini dopo il recente terremoto, ma che già erano state destinatarie di importanti aiuti in passato.

Haiti è infatti, anche per la sua fragilità politica e per la totale assenza di sicurezza, uno dei paesi più poveri del mondo. Continueremo anche nel 2022 a stare vicini a questa gente, in stretta collaborazione con i Padri Camilliani di Torino che laggiù gestiscono anche un ospedale a cui Specchio dei tempi non ha mai fatto mancare aiuti e strumentazioni sanitarie.

Dona per i terremotati di Haiti

Il nostro container è arrivato ad Haiti

Angelo Conti

Gli aiuti umanitari di Specchio dei tempi, partiti un mese fa con un container da Torino, sono arrivati ieri notte ad Haiti. Si tratta di derrate alimentari, medicinali e apparecchiature per le camere operatorie dell’ospedale Saint Camille di Port Au Prince, gestito dai padri camilliani di Torino. Grazie per aver donato!

container haiti

Haiti, partito il container per i terremotati

Angelo Conti, La Stampa 31/10/2021

Ad Haiti la situazione resta molto critica. Paese poverissimo e in più con vasti territori controllati da bande criminali, non riesce a risollevarsi dopo il terremoto di Ferragosto. I circa 2500 morti hanno trovato sepoltura, ma sono ancora centinaia i feriti che necessitano di cure e terapie. Ed accanto a questo c’è la grande povertà che il terremoto ha reso più grave e spaventosa.

Specchio dei tempi e Specchio d’Italia sono stati vicini da subito a questa gente, che conosciamo per avere operato laggiù anche dopo il terremoto del 2010 (quando ristrutturammo le sale operatorie dell’Ospedale Saint Camille di Port-Au-Prince), grazie agli 88.000 euro raccolti in poche settimane.

Ma ora vogliamo continuare ad aiutare questa gente e venerdì 29 ottobre abbiamo fatto partire un grande container colmo di apparecchiature sanitarie, dispositivi di protezione individuale (mascherine, guanti, gambali, camici) oltre a riso, pannolini, scatolame. Tutti possono aiutarci (anche aziende che volessero mettere a disposizione i loro prodotti), con una donazione, a rendere più cospicua questa spedizione e quelle che seguiranno. In coordinamento con i Padri Camilliani di Torino, con l’Ospedale Saint Camille di Port Au Prince, con l’associazione Lakay Mwen di Maurizio Barcaro.

Sri Lanka, casi di Covid nel nostro villaggio delle bambine

Angelo Conti

Il nostro villaggio di Ibbawale (dove Specchio dei tempi ha costruito, 15 anni fa, cinque case famiglie per ospitare le bambine vittime di abbandoni, violenze ed abusi) è stato raggiunto dalla pandemia: alcune delle bimbe e delle ragazze sono positive e, stamattina, si è proceduto ad ulteriori tamponi di controllo.

Nessuna delle bimbe è grave, ma molte sono colpite da sintomi (febbre e tosse). Ovviamente Specchio segue da vicino la situazione, costantemente informata dall’Associazione buddhista Oba Mama di Matara, nostro partner nell’intervento.

Tutti potete aiutarci nell’assistenza di queste bambine.

Haiti, raccolti 74 mila euro: cosa stiamo facendo

Un mese fa il terremoto di Haiti. Il bilancio è davanti a tutti: 2500 morti, almeno quattro volte tanti i feriti, decine di migliaia i senza tetto, 500 persone ancora disperse. Specchio dei tempi (anche con il brand nazionale Specchio d’Italia) si è mosso subito: conosciamo la povertà di quell’isola, anche per averci lavorato a lungo nel 2010, dopo un altro catastrofico sisma. E conosciamo anche le grandi difficoltà di quel sistema sanitario (quasi inesistente) e della rete stradale, già precaria ma collassata dopo le scosse.

Ai nostri sostenitori abbiamo chiesto di darci una mano con tre obiettivi: sostenere l’ospedale Saint Camille di Port Au Prince, aiutare la ricostruzione di Jeremee (il centro più colpito, sulla costa occidentale), essere vicini ai tanti bambini di questa terra, che di fronte alle catastrofi hanno bisogno di ogni tipo di sostegno. Nonostante il mondo (e tutti i media) guardassero in quei giorni soprattutto all’Afghanistan, in tanti hanno accolto il nostro appello.

Dona

Così, ad oggi, abbiamo raccolto 73.547 euro da 493 donatori. Di questa somma 40.000 euro sono già stati impiegati sul campo per i primi soccorsi e per le prime cure. Questa fase dell’intervento è stata condotta in stretta collaborazione con i padri camilliani che operano da anni in quel paese, alcuni dei quali sono piemontesi.

Ora puntiamo a sostenere, con i restanti 33.547 euro e con quanto riusciremo ancora a raccogliere, la ricostruzione delle abitazioni (una casa, capace di ospitare una famiglia numerosa, laggiù costa fra 7 e 9 mila euro) e ad aiutare le scuole, così da avvicinare il più rapidamente possibile genitori e bambini ad una vita normale.

Ad Haiti c’è ancora tanto da fare. Continuate a darci una mano.

Haiti, aperta una raccolta fondi per i terremotati

Angelo Conti

Centinaia di morti, sistema sanitario pressoché inesistente, bande armate che ostacolano i soccorsi con rapine e rapimenti, lo spaventoso terremoto (di 7,1 gradi) che ha devastato Haiti la vigilia di Ferragosto richiede l’attenzione di tutti. Soprattutto per noi che abbiamo già vissuto il dramma del precedente terremoto (meno violento, ma con epicentro la capitale Port Au Prince, quindi con migliaia di morti). Per questo, insieme alla nostra fondazione sorella Specchio d’Italia, abbiamo aperto una raccolta fondi e iniziato a lavorare per portare aiuti concreti come undici anni fa.

Allora intervenimmo per sostenere l’attività dell’Ospedale Saint Camille di Port Au Prince, contribuendo anche alla realizzazione di un ambulatorio a Jeremee, nella parte più meridionale dell’isola, che risulta essere oggi anche la zona più colpita dall’ultimo terremoto.

DONA ORA PER HAITI

“Al momento le priorità sono due – spiega padre Antonio Menegon – l’assistenza ai feriti che spesso si trovano in villaggi completamente privi di strutture mediche di base e il reperimento di alternative abitative alle case distrutte. La prima emergenza è resa più critica sia dalle strade che attraversano la tormentata e montuosa area colpita e la dalla presenza di bande di criminali che, dopo le recenti traversie politiche del paese, hanno preso forza e che compiono continuamente rapine, rapimenti e violenze. Accanto al dramma del terremoto, qui dobbiamo dunque fare i conti anche con un profondo dramma sociale”.

Padre Robert Daudier è il direttore dell’Ospedale Saint Camille: “La scossa è stata violentissima anche nella capitale, ma è nella zona di Jeremee che la situazione è davvero tragica. Di fatto, è difficile potare soccorsi via terra perché l’area di Martissant, lungo il percorso, è in mano ai banditi da più di 2 mesi: sparano alle auto di passaggio, aggrediscono i passanti, rapiscono chi può pagare qualcosa, ed i bianchi sono i più a rischio. Abbiamo bisogno di aiuto per superare queste situazioni difficili, magari cercando di utilizzare anche un elicottero. La popolazione non ce la faceva già più di fronte a queste terribili condizioni socio-politiche. Ed ora è arrivato il terremoto, con centinaia e centinaia di morti, migliaia di case distrutte, decine di migliaia di famiglie in gravissima difficoltà, anche alimentare”.

DONA ORA PER HAITI

La Fondazione Specchio d’Italia è il braccio solidale delle testate del Gruppo Editoriale Gedi. Nasce dall’esperienza torinese di Specchio dei tempi ma è autonoma e diffusa in tutta Italia. Specchio d’Italia ha sede a Milano e realizza progetti a Roma, Bari, Genova, Trieste, Venezia, Palermo, Crotone e Sassari. All’estero è presente in Sri Lanka, Ruanda, Somaliland, Messico e Brasile. Vive della solidarietà di chi vuole dare concretamente una mano per rendere il mondo un pochino migliore.

Tutti possono aiutarci con una donazione online cliccando qui. Oppure con bonifico bancario sul conto corrente intestato a Fondazione – La Stampa Specchio dei tempi Iban IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, Banca Intesasanpaolo. Oppure tramite conto corrente postale numero 1035683943, intestato a Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi. Oppure ancora agli sportelli presso l’Ufficio Abbonamenti de La Stampa in via Lugaro 21 a Torino (anche con carta di credito o bancomat) in via Lugaro 15 dal lunedì al venerdì ore 9.30-13.00 (sabato e domenica chiuso). In orario di ufficio è possibile versare anche negli uffici di Reale Mutua, Agenzia Principale Torino Castello, Piazza Castello 111/113. Nella causale va indicato “Per Haiti”.

*Foto Ansa / La Stampa

Orto, frutteto, serre e galline per le famiglie libanesi

Angelo Conti

Il primo polo di agricoltura solidale pensato e realizzato da Specchio dei tempi con la Brigata Alpina Taurinense è attivo dalla scorsa settimana ad Al Mansouri, nel Libano meridionale. Il progetto è stato realizzato, in particolare grazie alla collaborazione con il reggimento Nizza Cavalleria (inquadrato nella Taurinense), ed ha permesso di realizzare un’isola agricola pilota con orto, serre, frutteto e allevamento di animali da cortile.

E’ una concreta azione volta a contrastare la grande povertà di chi vive in questi difficili territori: l’obiettivo è di dare una autonomia alimentare a famiglie indigenti, cercando di offrire loro anche la possibilità di modesti ricavi con la vendita delle produzioni agricole e delle uova. Specchio dei tempi ha sviluppato il progetto (sostenendone tutti i costi) d’intesa, oltre che col Comando della Taurinense, anche con la Imam Sadr Foundation, che ha due sedi: una a Beirut ed un’altra nella provincia di Tiro. Questa fondazione, riconosciuta dalle Nazioni Unite, è impegnata soprattutto nell’assistenza scolastica ai bambini delle famiglie più povere e ad alla formazione delle donne.

La collaborazione dei Caschi Blu del contingente italiano con le realtà locali ha permesso di individuare le famiglie maggiormente bisognose di aiuto, mentre i terreni sono stati selezionati dall’ufficiale agronomo della Riserva, scegliendoli in base alla qualità e alla resa del terreno, nonché alla reale possibilità di utilizzo da parte dei destinatari. La particolarità di questo progetto, che lo rende prezioso quanto esemplare, è la sua completa autosostenibilità, essendo dotato di cisterne per l’approvvigionamento idrico e aree di compostaggio, un motocoltivatore, incubatrici per uova, mangiatoie ed abbeveratoi per il pollame. Non necessitando di ulteriori apporti esterni, il progetto potrà quindi diventare un modello replicabile anche per altri enti e per le associazioni che operano per il supporto alle fasce più deboli della popolazione.

Alla cerimonia di inaugurazione hanno preso parte il Comandante del Sector West Generale di Brigata Davide Scalabrin, il Comandante di ITALBATT Colonnello Paolo Scimone, il Direttore Generale della Fondazione locale e il Sindaco di Tiro. L’obiettivo è ora quello di realizzare altre aree di agricoltura solidale in questa area del Libano.

Libano, al via i lavori di agricoltura solidale

Angelo Conti

Sono cominciati nei giorni scorsi a Al Mansouri, in Libano, i lavori di agricoltura solidale a favore delle famiglie più povere di un’area che resta fra le più pericolose e difficili del mondo. Specchio dei tempi è partner della Brigata Alpina Taurinense e, in particolare, del Nizza Cavalleria, inquadrato nella brigata.

Specchio dei tempi sta operando nella realizzazione di “isole agricole” con orti, serre, frutteti e allevamenti di animali da cortile, per contrastare la grande povertà di chi vive in questi territori. L’obiettivo è di dare una autonomia alimentare ad ogni famiglia indigente, cercando di offrire loro anche la possibilità di modesti ricavi con la vendita delle produzioni agricole e delle uova.

Specchio dei tempi ha sviluppato il progetto grazie alla collaborazione, oltre che del Comando della Taurinense, anche della Imam Sadr Foundation, che ha due sedi: una a Beirut ed un’altra nella provincia di Tiro. Questa fondazione, riconosciuta dalle Nazioni Unite, è impegnata soprattutto nell’assistenza scolastica ai bambini delle famiglie più povere ed alla formazione delle donne.

Specchio dei tempi realizzerà delle isole di agricoltura sociale, ognuna delle quali disporrà di una serie di moduli, ampliabili e replicabili: una serra, un orto in pieno campo, un pollaio integrati da un frutteto, un’area servizi ed un’area compostaggio. Primo step sarà la serra, dotata di impianto di irrigazione a goccia: il progetto prevede una estensione da 80 a 300 metri quadrati. Secondo step sarà la realizzazione di un pollaio (con 90 galline ovaiole e 10 galli) su una superficie di circa 100 metri quadrati con annesso ricovero notturno a protezione dai predatori. Il pollaio sarà dotato di reti ombreggianti ed antipioggia oltre a mangiatoie ed abbeveratoi. In un’area collegata verranno sistemate due incubatrici da 200 uova complessive, così da garantire un costante apporto di pulcini.

L’orto verrà realizzato in pieno campo con pratiche di agricoltura biologica (per quanto possibile in un’area complessa) con l’obiettivo di una progressiva riduzione di concimi e fitofarmaci. La concimazione verrà gradatamente integrata con l’humus prodotto nell’area di compostaggio (dotata di biotrituratore). L’isola agricola verrà inoltre dotata di un motocoltivatore, di un serbatoio per la riserva d’acqua, delle relative tubature e di attrezzi agricoli.

L’obiettivo è quello di avviare una valida produzione destinata all’autoconsumo, offrendo contemporaneamente alle famiglie interessate l’acquisizione delle conoscenze necessarie alla gestione dell’area agricola e di quella allevatoria. Per questa ragione è anche prevista una attività formativa da parte degli agronomi della Taurinense.

Libano, così aiuteremo le famiglie più povere

Angelo Conti

E’ stato firmato ieri ad Al Mansouri l’accordo fra il contratto Specchio dei tempi e la Brigata Alpina Taurinense da una parte ed una organizzazione di Tiro per la realizzazione di un progetto di agricoltura sociale a favore delle popolazioni più povere del sud del paese.

Specchio opererà con i militari del Nizza Cavalleria (inquadrati nella Turinense) e realizzerà delle “isole agricole” con orti, serre, frutteti e allevamenti di animali da cortile, per contrastare la grande povertà di chi vive in questi territori. L’obiettivo è dare una autonomia alimentare ad ogni famiglia indigente, cercando di offrire loro anche la possibilità di modesti ricavi con la vendita delle produzioni agricole e delle uova.

Specchio ha sviluppato il progetto grazie alla collaborazione, oltre che del Comando della Taurinense, anche della Imam Sadr Foundation, che ha due sedi: una a Beirut ed un’altra nella provincia di Tiro. Questa fondazione, riconosciuta dalle Nazioni Unite, è impegnata soprattutto nell’assistenza scolastica ai bambini delle famiglie più povere e ad alla formazione delle donne.

Specchio realizzerà delle isole di agricoltura sociale, ognuna delle quali disporrà di una serie di moduli, ampliabili e replicabili: una serra, un orto in pieno campo, un pollaio integrati da un frutteto, un’area servizi ed un’area compostaggio. Primo step sarà la serra, dotata di impianto di irrigazione a goccia: il progetto prevede una estensione da 80 a 300 metri quadrati. Secondo step sarà la realizzazione di un pollaio (con 90 galline ovaiole e 10 galli) su una superficie di circa 100 metri quadrati con annesso ricovero notturno a protezione dai predatori. Il pollaio sarà dotato di reti ombreggianti ed antipioggia oltre a mangiatoie ed abbeveratoi. In un’area collegata verranno sistemate due incubatrici da 200 uova complessive, così da garantire un costante apporto di pulcini.

L’orto verrà realizzato in pieno campo con pratiche di agricoltura biologica (per quanto possibile in un’area complessa) con l’obiettivo di una progressiva riduzione di concimi e fitofarmaci. La concimazione verrà gradatamente integrata con l’humus prodotto nell’area di compostaggio (dotata di biotrituratore).

L’isola agricola verrà inoltre dotata di un motocoltivatore, di un serbatoio per la riserva d’acqua, delle relative tubature e di attrezzi agricoli.

L’obiettivo è quello, nel giro di un mese, di avviare una valida produzione destinata all’autoconsumo, offrendo contemporaneamente alle famiglie interessate l’acquisizione delle conoscenze necessarie alla gestione dell’area agricola e di quella allevatoria. Per questa ragione è anche prevista una attività formativa da parte degli agronomi della Taurinense.

Capodanno cingalese, auguri ai nostri bimbi di Matara

Angelo Conti

Un abbraccio forte ai nostri bambini dell’Orphanage di Matara ed alle nostre bambine del Villaggio di Ibbawale, che oggi festeggiano il capodanno cingalese.
Grazie anche al venerabile Kegalle Rathanasa, la massima autorità buddista dello Sri Lanka del sud, che ha visitato entrambi i nostri progetti.