La lettera di Chit Ye Zaw, il nostro medico a Kawthaung, in Birmania:
«Cari amici di Specchio dei tempi, lavoro come dottore alla Basic Health Clinic di Kawthaung, in Myanmar, e effettuo due volte la settimana visite sanitarie, nei villaggi rurali, con la Clinica Mobile donata dalla vostra fondazione. Desidero ringraziare Specchio dei tempi per il fondamentale sostegno economico che offre a MedAcross Onlus per i suoi progetti in Myanmar. Come voi sapete , l’ospedale di Kawthaung offre servizi del tutto inadeguati ai bisogni della popolazione. Così la gente è costretta a pagare tutte le cure e spesso non dispone delle risorse necessarie. Diventa così importantissimo offrire gratuitamente, come facciamo noi, prestazioni sanitarie ed anche la fornitura dei farmaci.
«Sono davvero orgoglioso di lavorare all’Ambulatorio e sulla Clinica Mobile. Credo che aiutare gli ultimi e i più disperati sia la mia missione. E vi sono grato per avermi scelto così da far parte del vostro team”.
«Grazie per il vostro prezioso supporto. Specchio dei tempi, con MedAcross, consente di dare più garanzie di vita a migliaia di persone in questa povera parte del mondo. E sarà così anche in futuro».
Specchio dei tempi ha iniziato una collaborazione con la scuola di Nganzo, in Rwanda, in una zona poverissima. La frequentano 744 bambini (132 bambini di scuola materna e 612 di scuola primaria), in costante aumento. La struttura è formata da 13 classi che versano in condizioni fatiscenti. E, sino alle settimane scorse, era anche priva di un cortile e di uno spazio per i giochi. Specchio dei tempi è intervenuto, grazie al lavoro della torinese Anna Maria Zavagni, ed il cantiere è stato aperto, con la collaborazione di tutti, docenti ed allievi compresi. Una bella cosa, in un paese lontano, accanto ai bambini più poveri del mondo. Un contatto che non si esaurirà con questo intervento.
È quasi pronta la clinica mobile di Specchio dei tempi che la torinese Medacross Onlus ha attrezzato per operare nell’area più povera del Myanmar. Ecco le immagini che mostrano l’allestimento quasi completato. Presto vi documenteremo l’attività del mezzo in soccorso di popolazioni poverissime.
In Corno d’Africa (Somalia, Etiopia orientale, Eritrea, Gibuti) l’acqua sta prima di tutto. Prima della casa, prima del lavoro, prima delle scuole, persino prima della salute. E’ l’elemento che regge tutto, che dà garanzia all’oggi e speranza al domani. E’ l’elemento cardine per indurre questa gente a restare, a costruire, a crescere nella terra dei propri padri. Se non c’è acqua, non c’è niente. Nemmeno la pastorizia, che è l’unica ricchezza delle popolazioni che vivono ad esempio nello sterminato deserto dell’Afar, ogni giorno più grande perchè piove sempre di meno. Aspettando che gli agronomi riescano, anche con sementi geneticamente modificate, a far crescere mais, cereali, frutta e verdura.
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Questo lo sanno sia gli uomini della nostra Cooperazione Internazionale, sia i tanti rappresentanti delle Ong italiane che operano qui. Creando pozzi, stazioni di pompaggio, abbeveratoi e soprattutto creando energia elettrica per sostenere queste attività. Con il fotovoltaico che potrebbe essere la soluzione di tutto, ma che necessità di un percorso lungo e di investimenti mica lievi. In questi giorni che sto trascorrendo proprio nella terra desertica degli Afar, tutto questo mi appare sempre più chiaro. Scriverò un reportage, ma soprattutto lo terrò ben presente. Quando tornerò a parlare di Africa, di povertà, di migrazioni, ma anche di gente che resta e che vuol restare. E che dobbiamo aiutare.
Cristina Rossi è stata la prima inferniera pediatrica torinese (del Regina Margherita) che ha lavorato, da volontaria, subito dopo la inaugurazione di 7 anni fa, nell’ospedale costruito da Specchio dei tempi ad Hargeisa in Somalia. La ricordiamo con profondo affetto e con questa foto che la vede, all’interno del nostro ospedale, mentre insegna alle infermiere somale.
Quattro amici e un sogno: girare lo Sri Lanka a bordo di uno scuolabus, armati di videocamere. Produrre un documentario. Incontrare le bimbe abusate del villaggio di Specchio dei tempi a Ibbawale. E donare loro il pullmino dell’impresa, perché possano crescere viaggiando, grazie alla solidarietà dei lettori de “La Stampa”. Si chiama “Mini magic bus” l’ultimo progetto nato per sostenere la fondazione benefica del nostro giornale, un’iniziativa promossa da tre videoreporter e un blogger, quattro influencer con migliaia di follower e un cuore grande, decisi a spendere la loro popolarità in Rete e la loro professionalità per aiutare le piccole cingalesi.
I bambini che frequentano la scuola elementare di Santa Catarina di Tochimilco, ricostruita da Specchio dei tempi dopo il terremoto dell’anno scorso, festeggiano in queste ore la ricorrenza dei Santi, particolarmente sentita in Messico. La dirigente scolastica Angelica Jimenez ci ha mandato queste belle immagini che condividiamo con i sostenitori di Specchio. Ai nostri bambini messicani, alla preside Angelica ed agli insegnanti che lavorano lassù, un grande abbraccio dall’Italia.
(Il video edito dalla TV messicana dopo l’inaugurazione della scuola di Specchio ad agosto)
La scuola di Santa Catarina di Tochimilco in Messico, ricostruita da Specchio dei tempi dopo il terremoto di un anno fa con la preziosa logistica del Gruppo Umana Solidarietà, era perfettamente efficiente sin dal giorno dopo l’inaugurazione, lo scorso 19 agosto. Ma adesso abbiamo terminato anche gli ultimi ritocchi con le insegne (molto visibile quella di Specchio dei tempi) e con la costruzione di un’area coperta che consentirà di giocare quando dal cielo pioverà acqua e magari anche cenere e lapilli (fatto piuttosto usuale perchè la bocca del vullcano Popocateptl è ad appena 14 chilometri).
Hargeisa è la capitale del Somaliland. Terra difficile, di grande povertà, assalita dalle desertificazioni di tante aree limitrofe. Qui, Specchio dei tempi, 6 anni fa, ha costruito un ospedale pediatrico. Cinquanta posti letto, oltre 50 dipendenti. Qui ogni giorno decine di bambini vengono curati, i più gravi ricoverati. Ogni giorno viene salvata qualche vita. Qui Specchio dei tempi ha messo a punto ed avviato anche un programma triennale, per sostenere il nuovo Reparto di Neonatologia, che gode del contributo di presenza e di insegnamento di neonatologi e infermiere torinesi. Sotto la direzione di Piero Abruzzese e con la partnership logistica della ONG piemontese Terre Solidali.
Ecco qualche foto (scattata nei giorni scorsi) del nostro impegno in Somalia, dove ogni giorno salviamo qualche vita.
Giornata importante per i nostri bambini di Santa Catalina di Toihimilco in Messico. Abbiamo infatti gettato le basi per un allargamento del progetto di Specchio dei tempi “Connettiamo i bambini del mondo” anche ai piccoli allievi della scuola che la nostra fondazione ha appena ricostruito e inaugurato in Messico. Programma ambizioso perchè tutta quell’area montagnosa intorno al vulcano non solo è priva di connessione dati via cellulare, ma anche di segnale telefonico e di qualsiasi altra connessione via cavo. Si tratta quindi di inventare una soluzione che, almeno in una prima fase, non potrà prescindere dal satellite.
Specchio dei tempi e Università di Puebla (abbiamo incontrato anche il rettore Alfonso Esparza, entusiasta dell’idea, che vedete nella foto) sono comunque determinati a portare il segnale non solo ai piccoli allievi della scuola ma anche ad una comunità poverissima che non ha mai conosciuto Internet. Almeno sul piazzale antistante la nostra scuola il segnale sarà disponibile per tutti. Nei prossimi giorni si passerà ai dettagli, poi il via alla progettazione e all’esecuzione dei lavori. Ci piacerebbe poter mandare, a Natale a quei bimbi, una mail con i nostri auguri…. E connetterli con i bimbi delle altre scuole protagoniste del progetto: con i torinesi della Pertini, con i bimbi curdi di Mosul, con i piccoli sherpa di Namche Bazaar sull’Everest oltre che con gli allievi di altre località italiane che ci anno chiesto di aderire (Alagna Valsesia e Filicudi). Per un grande girotondo lungo decine di migliaia di chilometri.
Undici mesi dopo il sisma che ha colpito il Messico, provocando oltre 360 morti, molti dei quali bimbi che si trovavano in edifici scolastici fatiscenti, Specchio dei tempi ha inaugurato la scuola che ha ricostruito a Santa Catalina di Tochimilco, un piccolo centro abitato da un migliaio di poveri campesinos, a 2500 metri di altezza, sulle pendici dell’attivissimo vulcano Popocatepetl, a circa 100 chilometri da Puebla ed a 200 da Città del Messico. E’ la ventiseiesima scuola ricostruita dalla fondazione nella sua storia di solidarietà: una quindicina in Italia, le altre in pesi lontani (sempre dopo calamità naturali) come India, Sri Lanka, Thailandia, Bangla Desh ed adesso Messico.
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L’intervento di Tochimilco è stato reso possibile da una sottoscrizione popolare fra i lettori de La Stampa, lanciata lo scorso autunno. In questa zona gli edifici gravemente danneggiati erano la grande maggioranza e, fra essi, quasi tutte le scuole. I bambini avevano dovuto interrompere l’anno scolastico ad appena un mese dall’inizio e non erano poi più tornati sui banchi. La decisione di intervenire è maturata anche in considerazione del fatto che il terremoto in Messico aveva coinciso, il settembre scorso, con l’inaugurazione della scuola di Arquata del Tronto. “Ci era parso giusto – ha spiegato Lodovico Passerin d’Entreves, presidente della Fondazione La Stampa Specchio dei tempi – proprio in un momento di gioia per quei bambini italiani, essere anche vicini ai piccoli messicani, posti di fronte ad una durissima prova, per giunta in un paese dalle limitatissime risorse”.
La scelta era così caduta su Santa Catalina Cuilotepec una frazione sperduta, lontana diciassette difficili chilometri da Tochimilco, raggiungibile solo seguendo una viabilità tortuosa ed in più devastata dal terremoto. Nessun segnale, nè telefonico, nè televisivo, niente Internet. Il paese (500 abitanti nel centro, qualche centinaio sparsi per le campagne, agricoltori e piccoli allevatori) è disteso su un altipiano che sale lentamente da 2500 a 3450 metri. La scuola elementare (in Messico sette classi) è frequentata da un centinaio di studenti, fra i 6 ed i 13 anni, ed è composta da due diversi edifici, ad un piano. Il primo edificio, danneggiato ma recuperabile, ha goduto di una radicale ristrutturazione, oltre che di un opportuno consolidamento antisismico. Il secondo edificio, il più grande, del tutto irrecuperabile, è stato prima demolito e poi ricostruito. L’intervento, completamente sostenuto economicamente da Specchio dei tempi, ha avuto come partner tecnici le facoltà di Ingegneria e Architettura della Università BUAP di Puebla (progetto e direzioni lavori) e come partner logistico il GUS, Gruppo Umana Solidarietà di Macerata. Il controllo sul cantiere è stato garantito dagli inviati di Specchio dei tempi, che hanno condotto le trattative per l’affidamento dei lavori alla impresa Benitez. La tempistica del cantiere è stata puntualmente rispettata.
L’inaugurazione, alla presenza della presidente della Regione di Tochimilco, Albertana Calyeca Amelco, è stata una lunga festa popolare, culminata con una rodeo che ha visto scendere in pista giovani locali, impegnati a cavalcare i tori allevati sulle pendici del vulcano. In un mare di musica, riconoscenza e gioia.
Specchio dei tempi continuerà a stare in contatto con questa scuola con l’obiettivo di inserirla nel progetto “Connettiamo i bambini del mondo” che consente agli allievi delle scuole elementari costruite o ristrutturate o comunque assistite dalla fondazione in Italia e in paesi lontani di vedersi, parlarsi, scambiarsi informazioni e colmare curiosità. Abbattendo distanze e confini, creando così piccoli cittadini del mondo.
Grazie alla televisione nazionale messicana per questo servizio, davvero bello e da vedere.
Orgogliosi di essere stati utili anche lassù, a Santa Catarina, sul vulcano Popocatepetl.