Ucraina, già inviati i primi aiuti dopo l’attacco russo al villaggio di Specchio dei tempi.

Angelo Conti

Costruito da Specchio dei tempi, il villaggio profughi collocato nella piazza centrale di Cernivci in Ucraina è sempre stato un orgoglio per i lettori de La Stampa. Da quando ha iniziato a funzionare, nella primavera di due anni fa, appena 40 giorni dopo l’invasione, ha assistito decine di migliaia di ucraini in fuga dalle zone occupate ed ha preparato oltre 1 milioni di pasti consumati da bambini, famiglie ed anziani disperati.

L’attacco russo della settimana scorsa era inatteso, ma la strategia degli occupanti, volta a colpire tutte le infrastrutture che forniscono servizi alla popolazione, non ha risparmiato nemmeno Specchio dei tempi ed i volontari di Remar Sos, che gestiscono con coraggio questa attività. Qui, ogni giorno, vengono preparati almeno mille pasti caldi (anche la cucina di campo è stata un dono di Specchio dei tempi), accolti centinaia di bambini per attività ludiche e didattiche, forniti capi di abbigliamenti e scarpe a chi ne ha necessità.

I danni dell’attacco russo sono stati pesanti: l’incendio ha devastato le due tensostrutture, da 1500 metri ciascuna, che sono il cuore del villaggio. Ma ora comincia la ricostruzione: ieri sono partiti da Torino i primi 15.000 euro, raccolti da Specchio in una settimana. Ne seguiranno altri, man mano che giungeranno donazioni. E Israel Galvez, il capo villaggio, spagnolo di nascita e moglie italiana, ha potuto cominciare i lavori di ripristino: “La spesa più grande è quella per il tendone che deve coprire le tensostrutture. Appena avuto notizia di questa preziosissimo aiuto, lo abbiamo ordinato. Speriamo di poterlo avere qui nel giro di pochi giorni. È indispensabile anche perché all’esterno si può fare poco: il clima è rigidissimo e la neve cade copiosa”.

Specchio dei tempi continuerà la raccolta anche nelle prossime settimane così da rendere meno drammatico il Natale di centinaia di famiglie in fuga dalla guerra.

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Consegna Tredicesime

Le Tredicesime dell’Amicizia di Specchio dei tempi: un dono che fa bene al cuore

Sono centinaia, ben oltre duemila, i nonni e le persone più fragili e bisognose che anche quest’anno ricevono il dono che riscalda il cuore. Di chi ha voluto donare e di chi è grato di ricevere.

È la Tredicesima dell’Amicizia che tutti gli anni a Natale la Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi, con il contributo di quasi 2300 donatori, consegna nelle principali località del Piemonte e della Liguria.

A Torino l’appuntamento per la consegna delle Tredicesime era per giovedì 12 dicembre in via Luserna di Rorà al civico 8. Tutte le persone che hanno fatto richiesta e che sono state valutate idonee sono state accolte dai volontari della Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi e hanno ricevuto un assegno di 500 euro.

Le offerte dei donatori, dei lettori de La Stampa, di tanti privati cittadini, enti e istituzioni intanto continuano proprio in questi giorni che conducono alle Festività, confermando una volontà diffusa e l’efficacia dell’impegno collettivo per contribuire al sostentamento delle persone più deboli. L’obiettivo e la speranza infatti è quella, non solo di consegnare tutte le 2000 Tredicesime, ma anche di riuscire a soddisfare tutte le 2.550 richieste pervenute a Specchio dei Tempi e tutte meritevoli.

Una parte delle persone anziane che sono state accolte in via Luserna di Rorà sono anche supportate con un altro dei numerosi progetti sostenuti e sviluppati da Specchio dei Tempi: Forza Nonni! I numerosi altri beneficiari delle Tredicesime dell’Amicizia sono persone segnalate da parrocchie, enti e istituzioni, come la Caritas, che operano sul territorio.

Il Progetto Tredicesime dell’Amicizia è giunto alla 49esima edizione con quasi 82.000 anziani aiutati e oltre 33 milioni di euro distribuiti.

Nato nel 1976, quando la Tredicesima ammontava a 30 mila lire e veniva consegnata a 30 anziani in grande stato di indigenza, da allora il progetto è cresciuto in modo esponenziale e questo 2024 è il terzo Natale che il progetto Tredicesime è giunto ad interessare anche tutte le province piemontesi e in Liguria.

Il cammino della solidarietà per le Tredicesime dell’Amicizia inizia in piena estate ad agosto, quando la macchina delle donazioni si mette in moto con la raccolta fondi in molteplici iniziative che coinvolgono donatori e cittadini come concerti gospel, eventi, tornei sportivi, banchetti di raccolta fondi.

La solidarietà e la partecipazione per le Tredicesime, l’impegno per sviluppare benessere e inclusione, rispetto per le persone più deboli grazie alla forza di un contributo, grande o piccolo o piccolissimo, sono alla base dei progetti che la Fondazione Specchio dei tempi sviluppa e sostiene.

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Distrutto il villaggio di Specchio dei tempi in Ucraina: attacco russo devasta la struttura

Angelo Conti

Cernivci. Non ci sono più città sicure in Ucraina. Stamattina alle 2 di notte un attacco russo ha colpito una delle due tensostrutture che ospitano il “Villaggio Specchio dei tempi” a Cernivci, nel sud del paese, a un centinaio di chilometri dal confine con la Romania. Qui ogni giorno vengono sfamate oltre mille persone, tutti profughi in fuga dalle provincie più orientali, quelle che sono giù state in parte occupate dalle milizie russe.

Il villaggio di Specchio si trova nella piazza più centrale di Cernivci, una cittadina con circa 300.000 abitanti, che era stata scelta da Specchio dei tempi (che qui opera in stretta sinergia con i volontari di Remar Sos) per il suo primo intervento in terra d’Ucraina. Le strutture colpite erano state acquistate da Specchio subito dopo l’invasione per consentire ai profughi che non voleva lasciare l’Ucraina di disporre di un punto di accoglienza. Qui Specchio aveva fornito la cucina da campo, l’ambulatorio mobile e le due grandi tensostrutture che ospitano, oltre alla mensa, anche l’area giochi per i bambini e il punto distribuzione di scarpe e vestiti.

L’entità dei danni

Israel Galvez, il presidente di Remar Ucraina ci ha inviato ieri mattina all’alba un messaggio accorato: “I danni sono pesantissimi, per riprendere l’attività dobbiamo sostituire una delle due tensostrutture e ripristinare tutti servizi: un danno quantificabile in almeno 50.000 euro. Tutto questo in un periodo in cui le temperature sono scese bruscamente ed ogni notte registriamo moti gradi sottozero”.

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Urban Escape a Torino: risolvi l’enigma di Scrooge e salva il Natale

Domenica 1° dicembre lasciati coinvolgere in un’emozionante Urban Escape ispirata alla storia di Ebenezer Scrooge.

La città è diventata un gigantesco labirinto, dove ogni angolo nasconde un indizio, ogni dettaglio un segreto. Vestirai i panni di un detective alla ricerca del celebre personaggio di A Christmas Carol, risolvendo enigmi e svelando misteri nascosti tra le vie di Torino. Ogni passo ti avvicinerà alla verità e ti rivelerà qualcosa di sorprendente su te stesso e sul mondo che ti circonda.

Il tuo compito sarà quello di rintracciare Scrooge, seguendo una serie di indizi disseminati lungo il percorso. Ogni tappa rappresenta un momento chiave della sua storia, e dovrai risolvere enigmi tematici per proseguire nella tua missione. Gli attorinei panni dei personaggi di A Christmas Carol, ti guideranno e metteranno alla prova la tua abilità da detective, facendoti immergere completamente nello spirito della storia. Ogni enigma risolto ti porterà un passo più vicino al ritrovamento di Scrooge e al ripristino dello spirito natalizio.

Questa Urban Escape non è solo un’avventura emozionante: è un’opportunità concreta per fare la differenza. L’80% dei proventi dell’evento (IVA esclusa) sarà devoluto a Specchio dei tempi, per garantire un Natale più sereno ai pensionati e alle famiglie meno fortunate della nostra comunità con le Tredicesime dell’Amicizia.  La tua partecipazione non sarà solo un’avventura, ma un modo concreto per aiutare chi ha più bisogno durante le festività.

Info e prenotazioni qui

InfoSpecchio

Apertura straordinaria InfoSpecchio: Natale con Specchio dei tempi

Dal 2 al 22 dicembre, saremo presenti ogni giorno dalle 10 alle 13 presso la nostra sede di Via Madama Cristina 35/C, Torino: vieni a conoscere da vicino le nostre attività, incontrare i volontari e dare un supporto concreto a chi è in difficoltà.

Con una donazione puoi contribuire attivamente ai nostri progetti solidali, come le Tredicesime dell’Amicizia, per offrire un Natale sereno agli anziani più fragili. Ogni gesto può fare la differenza e regalare speranza a chi ne ha più bisogno.

Vi aspettiamo per condividere insieme il valore della solidarietà.

Nonna Giuseppina

Tredicesime dell’Amicizia: Nonna Giuseppina

Giuseppina sta per compiere 67 anni. La vita, la salute cagionevole l’hanno segnata profondamente. Ma non sono riusciti a spegnerle due occhi chiari, luminosi. Il disegno delle labbra ancora piene, spicca sul volto rugoso. La fotografia appoggiata sul frigorifero dell’alloggetto popolare delle Vallette, restituisce l’immagine di una Giuseppina ancora splendida nei suoi trent’anni.

«Ho due figli ormai cinquantenni che sento poco e poco si fanno sentire, ma che per fortuna lavorano» racconta la donna che ancora non si capacita dei 500 euro della Tredicesima dell’Amicizia di Specchio dei tempi che stringe, emozionata, fra le dita. Una somma che per lei, che vive con il reddito d’inclusione e con una piccola pensione d’invalidità, è «enorme» dice.

Sa già che parte di quei soldi, frutto della generosità dei lettori de La Stampa e dei tanti amici di Specchio, allevieranno il peso delle bollette e dei costi del riscaldamento. «Ma forse è la volta buona che mi prendo un divanetto vero» sussurra voltando lo sguardo verso la brandina sbilenca appoggiata al muro della cucina. Nonna Giuseppina sembra vergognarsi un po’ di quel desiderio superfluo per chi, come lei, arriva a stento a fine mese.

Pugliese di Stornarello, in provincia di Foggia, è arrivata a Torino da sola, quando aveva 15 anni. Senza papà dall’età di 7 anni, non sopportava di essere mal sopportata dalla sorella più anziana alla quale era stata affidata dalla mamma, pure lei morta appena cinquantenne.

«Avevo tre fratelli e il più grande viveva a Torino. Ho vissuto un po’ con lui e la moglie con la quale ho iniziato a litigare subito» ricorda Giuseppina che non è mai stata con le mani in mano: «Mi alzavo alle 4 per andare a lavorare in un pastificio industriale. Pulivo pentoloni enormi. Da allora non ho più mangiato pasta ripiena» sorride, divertita, di quella piccola malignità.

È ventenne quando conosce il marito. «Era ludopatico con moderazione – ricorda nonna Giuseppina – e vivevamo abbastanza bene. Finché ha fatto la scommessa peggiore della sua vita. Ha investito tutti i soldi che aveva racimolato nella costruzione di una casa in Puglia. É andata male e da quella avventura siamo usciti più poveri di prima».

La famiglia ha così ripreso il “treno della speranza” verso Torino. «Mio marito ha iniziato a star male e qualcuno doveva lavorare. Ho fatto per anni la donna delle pulizie. Lui è mancato e io, pochi anni fa, ho avuto una crisi epilettica dalla quale non mi sono mai ripresa completamente. Ho l’80 per cento d’invalidità e, con la cataratta a entrambi gli occhi, quasi non vedo più. Tremo all’idea di dover entrare in un ospedale. Però oggi, grazie a voi sono felice. Mi raccomando, ringrazi tutti quelli che mi stanno aiutando.»

alluvione-valencia

Conclusione della sottoscrizione d’emergenza per Valencia e la sua regione

In risposta alla catastrofica alluvione che ha colpito Valencia e le aree circostanti, Specchio dei tempi, insieme alla Fondazione Laps, ha mobilitato in soli 15 giorni una raccolta fondi di 60.000€, resa possibile grazie alla generosità dei nostri donatori.

Grazie a questo contributo, destinato alla Cruz Roja Española e a Caritas, siamo stati in grado di rispondere rapidamente ai bisogni urgenti di centinaia di famiglie colpite da questa crisi, donando loro un primo supporto per rimettersi in piedi.

Le risorse raccolte sono state destinate a coprire necessità essenziali come cibo, acqua potabile, alloggio temporaneo e assistenza psicologica per le persone più vulnerabili. Il piano di intervento, messo in campo dalla Cruz Roja Española, si struttura in tre fasi – risposta immediata, recupero e rafforzamento della resilienza – e mira a garantire un sostegno costante e mirato, capace di accompagnare le comunità in tutto il percorso di ripresa.

Siamo profondamente grati ai nostri donatori, la cui sensibilità e generosità ci hanno permesso di agire tempestivamente. È grazie a loro se oggi possiamo offrire non solo assistenza immediata, ma anche le basi per una ripartenza solida, in grado di restituire dignità e sicurezza a chi ha perso tutto.

Ogni singolo euro donato sta portando speranza e sollievo alle persone coinvolte, con la certezza che il loro sostegno avrà un impatto reale e duraturo.

Insieme, abbiamo dato una luce di speranza a chi ha vissuto momenti drammatici. Uniti, continuiamo a fare la differenza, passo dopo passo, per costruire un futuro più sicuro e solidale per tutti.

Maria Grazia

Tredicesime dell’Amicizia: Maria Grazia, la badante dei ricchi

Beppe Minello

L’orizzonte di Maria Grazia segna ormai gli 82 anni. Ha trascorso la vita a curare con amore anziani che, con i loro famigliari, intuivano, sapevano, che solo la morte li avrebbe liberati da quel letto di dolore.

Maria Grazia era brava, onesta e seria. Se solo possedeva un decimo della dolcezza che ora riserva agli amici di Specchio dei tempi che le hanno consegnato la Tredicesima dell’Amicizia, doveva essere considerata, più che una badante eccezionale, un’amica amorevole.

Indossa una mascherina che le copre anche il naso perché ha un brutto raffreddore: «Non voglio mica attaccarvelo» dice. Quel “paravento” esalta ancora di più i suoi occhi vivaci.

Biellese di origine, nel suo curriculum lavorativo Maria Grazia potrebbe elencare i nomi delle famiglie torinesi più in vista. «Mi trasferivo a casa loro ad assistere un genitore, un nonno al termine ella loro vita. Vivevo con loro. Sono sempre stata trattata benissimo. Qualcuno mi telefona ancora oggi per farmi gli auguri, avere notizie» racconta.

Una “missione”, quella di Maria Grazia, scoperta per caso lavorando, giovanissima, in una famosa clinica privata torinese. «Non avevo nessuna qualifica. Davo una mano – ricorda -. Un giorno ho sentito una paziente che chiamava, senza successo, l’infermiera. Sono entrata nella stanza per, se possibile, rendermi utile. Quella donna continuava a chiedere “Dov’è la mia infermiera? Dov’è la mia infermiera?” Alla fine s’è rassegnata e mi ha permesso di sistemarle il cuscino. Nient’altro. Be’, non ha più voluto altri accanto a sé».

È in quel momento che nasce la leggenda di Maria Grazia: «Quando finivo in una casa, mi chiamavano in un’altra. E così è stato per tutta la vita.»

Una vita dedicata agli altri che non ha impedito alla donna di mettere al mondo una figlia che le ha regalato tre nipoti, ormai adulti, che adora e le cui gigantografie riempiono la parete davanti al letto. Ne parla con amore, ma non va oltre. Così come parla con amore e gratitudine dei suoi tanti datori di lavoro, ma non può negare che la sua attuale esistenza è stata pesantemente condizionata dal fatto che nessuno l’ha mai assunta regolarmente.

Ma lei non si lamenta. Condivide la sua solitudine con qualche amica che vive, come lei, nel palazzone popolare delle Vallette. Chiede al Signore che il frigorifero non smetta di funzionare «ché non saprei come fare a sostituirlo.»

Tra affitto, riscaldamento e medicine per il cuore che fa i capricci e il diabete «mi resta poco e oggi mi avete veramente dato un grande aiuto».

alluvione valencia

Sostegno a Valencia: aperta raccolta fondi per le popolazioni colpite

Le alluvioni che hanno recentemente colpito Valencia e le zone circostanti hanno portato devastazione e sofferenza, lasciando molte famiglie senza casa e mezzi di sostentamento. Per fronteggiare questa emergenza, Specchio dei tempi ha lanciato una raccolta fondi destinata a fornire aiuti immediati alle popolazioni colpite.

In collaborazione con Fondazione Laps, Specchio dei tempi ha avviato la sottoscrizione con un contributo iniziale di 10.000 euro. I fondi raccolti verranno utilizzati da Cruz Roja Española e Caritas per offrire assistenza concreta e immediata, supportando chi ha perso tutto e si trova ora in una situazione di grave difficoltà.

 

Un Aiuto Concreto e Immediato

Il numero di vittime e sfollati è purtroppo elevato, con oltre 200 persone decedute e migliaia di famiglie evacuate dalle proprie abitazioni. Le autorità e i soccorritori stanno lavorando incessantemente per cercare i dispersi e assicurare rifugio a chi ne ha bisogno. Tuttavia, l’entità della catastrofe richiede il sostegno di tutti noi per rispondere adeguatamente ai bisogni urgenti della popolazione.

 

Come Contribuire

La raccolta fondi di Specchio dei tempi è aperta a chiunque voglia contribuire per aiutare le persone colpite a superare questa tragedia. Ogni donazione rappresenta un segno di solidarietà e vicinanza, un modo per ridare speranza e aiutare nella ricostruzione delle vite e delle comunità devastate dall’alluvione.

 

Donazione Online

È possibile effettuare una donazione in modo sicuro e semplice attraverso il sito web di Specchio dei tempi. Utilizzando il fondo 589 – Alluvionati a Valencia, puoi donare con carta di credito; Satispay o PayPal. Segui le istruzioni sul sito per completare la donazione.

 

Bonifico Bancario

Se preferisci donare tramite bonifico bancario, effettua un versamento sul conto corrente intestato a Fondazione Specchio dei tempi. Sul sito troverai tutte le informazioni necessarie nella sezione dedicata alle donazioni tramite bonifico. Specifica nella causale il numero del fondo 589 o il nome dell’iniziativa (Alluvione Valencia).

Puoi donare attraverso bonifico bancario sul conto corrente intestato a:

 

FONDAZIONE LA STAMPA – SPECCHIO DEI TEMPI ETS
INTESASANPAOLO SPA
PIAZZA PAOLO FERRARI 10 – 20121 MILANO (MI)

IBAN: IT67 L0306909 6061 0000 0117 200

BIC: BCITITMM

 

Altri Metodi di Donazione

  • Bollettino Postale: Effettua un versamento sul Conto Corrente Postale n. 1035683943 con causale “In aiuto di Valencia
  • In Presenza: Puoi donare di persona presso gli sportelli a Torino:
    • Info Specchio Torino – Via Madama Cristina 35 (Lun-Ven 10-13)
    • Ufficio Abbonamenti La Stampa – Via Lugaro 21 (orario 9.30-13)
    • Agenzia Centrale Reale Mutua – Piazza Castello 113 (Lun-Ven 8.30-12.30/14.45-17.30)
    • Specchio Point – Pinerolo, Via del Pino 70 (Mer 9-13)

Per ulteriori dettagli, Tutti i metodi di donazioni sono spiegati a questa pagina: Come effettuare una donazione.

 

Solidarietà che Raggiunge i Bisognosi

Attraverso questa iniziativa, Specchio dei tempi vuole far sentire le famiglie colpite meno sole, supportando con beni di prima necessità, servizi di assistenza e aiuti concreti per affrontare il difficile percorso della ripresa. Le donazioni non sono solo un aiuto materiale, ma anche un messaggio di speranza e un gesto di unione.

Unisciti a noi per sostenere le popolazioni di Valencia. Ogni contributo è prezioso. Dona ora e porta un raggio di speranza a chi ha perso tutto.

Forza Mamme!

Al via la settima edizione di Forza Mamme!

Questa mattina si è tenuto il primo incontro di coordinamento con le 100 mamme aiutate anche quest’anno grazie al progetto Forza Mamme!

Il progetto di Specchio dei tempi, attivo da sette anni a Torino, supporta 100 mamme sole e i loro bambini, spesso in difficoltà economiche e lavorative.

L’iniziativa offre assistenza quotidiana e promuove la crescita personale e professionale delle donne coinvolte, attraverso attività di sviluppo dell’autostima e delle competenze lavorative.

Sono previsti incontri con altre donne che hanno avviato attività imprenditoriali, oltre a servizi di logopedia, supporto psicologico e cure dentistiche gratuite per i figli.

Per i bambini coinvolti sono invece disponibili doposcuola, attività ricreative e soggiorni estivi, con il sostegno continuo dei volontari del progetto.

Dona ora per sostenere Forza Mamme! e supportarci nella nostra missione quotidiana dalla parte dei più fragili.

Marco Sacco

Intervista a Marco Sacco per Chef in quota

Beatrice Archesso

Sei chef per un menu a più mani intrecciando tradizione e innovazione, Ossola e Oriente.

L’inizio è alle 19:00 sulla terrazza della Baita Motti dell’alpe Lusentino, da raggiungere con la seggiovia di Domobianca365. La quota – 150 euro inclusi aperitivo, vini in abbinamento, dopocena e viaggio in seggiovia, sostiene le Tredicesime dell’Amicizia assegnate nel Vco da Specchio dei tempi.

Le due stelle Michelin di chef Marco Sacco, anima del Piccolo lago di Verbania, si riflettono nell’antipasto.

La parola d’ordine di Chef in quota 2024 è “Identità in cucina”, concetto a lei caro.

“È così, ho sempre amato profondamente il mio territorio e questo affetto lo trasmetto nei piatti, dalla materia prima alla fase creativa”.

A Chef in quota porta un suo grande classico, il Flan di Bettelmatt. Identitario?

“Non potevo che portare il flan, nato andando a scoprire gli alpeggi del Bettelmatt in Ossola, parlando con gli alpigiani che producono questo eccellente formaggio. Trent’anni fa siamo andati da loro d’estate, prendendoci il tempo per conoscerli. Come nasce il piatto? Il flan è tipico piemontese, di solito con verdure, il cardo, il peperone. Noi l’abbiamo interpretato con il formaggio “nostro” abbinato alle pere, che sovente da queste parti si mangiano in mostarda, e ai mirtilli (in salsa speziata, ndr), che si vedono camminando d’estate in Ossola”.

Il piatto, se ha resistito nel tempo, significa che ha avuto successo.

“Quando “La Cucina italiana” l’aveva pubblicato ero tornato dagli alpigiani portando la rivista e facevo vedere come il loro formaggio si era trasformato in una proposta d’eccellenza: il prodotto si vedeva riconosciuto il proprio valore, era apprezzato dal grande pubblico. È un ruolo che uno chef deve avere. Da lì, ormai tanti anni fa, ricordo poi l’incontro al Piccolo lago in cui si gettarono le basi per la nascita del consorzio di produttori di Bettelmatt”.

Lei è sempre stato molto legato al territorio. Lago a parte, la montagna come si rispecchia nella sua cucina?

“Nella pesca, quindi il pesce di lago e di fiume (Sacco è anche presidente dell’associazione Gente di lago e di fiume, ndr), nella carne e, in modo particolare, nel formaggio. Invece di fare arrivare il prodotto in cucina siamo noi che andiamo a cercarlo. Ci capita di uscire con la barca con un pescatore di notte o di organizzare una passeggiata in montagna per scoprire prodotti: conoscere il territorio è importante per avere consapevolezza del prodotto”.

Questa è anche un’occasione per ritrovarsi tra colleghi. Come vive questi momenti?

“Con tutti c’è una relazione costante nel tempo e si creano legami che fanno anche nascere nuovi concetti di cucina. Ognuno presenta il territorio con il suo format ma la visione è unica. Un territorio deve uscire unito e non frammentato”.

È sempre stato vicino a Chef in quota dalla prima edizione. La beneficienza è, parlando di cucina, la ciliegina sulla torta?

“Tutto ciò che abbiamo detto finora è importante, se poi il ricavato va in beneficienza si chiude il cerchio. Partecipiamo per spirito di collaborazione ma la vera gloria è lo scopo benefico”.

L’ospite “esterno” al Lusentino è chef Giancarlo Morelli, suo amico.

“Ormai Giancarlo è diventato un “lacustre” anche lui. Anzi, sciaboleremo insieme per festeggiare il suo compleanno!”

La Stampa è con voi_Asti

Tredicesime dell’Amicizia: astigiani in prima fila nella corsa alla solidarietà

Valentina Fassio

“Il bello della Fondazione Specchio dei tempi è che è l’espressione della solidarietà delle comunità, delle persone che rispondono e donano per aiutare gli altri”. C’era anche Specchio dei tempi all’evento La Stampa è con voi: sul palco, a raccontare le iniziative della Fondazione, c’era Paola Casacci, responsabile Raccolta fondi.

“Sono tanti i progetti sul territorio piemontese” – ha ricordato Casacci – “Tra le tante iniziative, ricordo la sottoscrizione lanciata nell’emergenza Covid, che ha raccolto 11 milioni di euro”.

Ogni giorno la Fondazione è accanto a chi soffre, trasformando le donazioni in aiuti concreti. È il caso della raccolta a sostengo delle Tredicesime dell’amicizia: sono gli assegni di 500 euro che ogni anno vengono consegnati agli anziani in difficoltà, capaci di donare un sorriso e un momento di serenità in concomitanza delle feste.

“Un progetto nato nel 1976” – ha spiegato Casacci – “a lanciarlo fu Marco Marello, caporedattore de La Stampa. Un bellissimo progetto a sostegno degli anziani, all’epoca per aiutarli a pagare le bollette del riscaldamento. Adesso gli over hanno questi e altri bisogni, per esempio le spese per i medicinali”.

Una forza solidale che, in 47 anni, ha abbracciato oltre 78mila anziani. A tutti loro sono arrivati complessivamente 32 milioni di euro, tenuto conto che le prime tredicesime erano di 30mila lire e che, nel ’76, vennero distribuite a 30 nonni.

Da otto anni le Tredicesime dell’Amicizia vengono consegnate anche ad Asti: 30 l’anno scorso, mentre il prossimo Natale ne sono previste 50. Ad Asti le donazioni per le Tredicesime sono passate dalle 68 del 2021 (per 7.561 euro) alle 100 del 2022 per 10.092 euro, con un incremento dell’86%.

“Aiutaci ad aiutare” è lo slogan della Fondazione: tutti possono contribuire tramite il sito di Specchio dei tempi. Confermato l’impegno sulle Tredicesime, nel futuro di Specchio dei tempi c’è la volontà di aumentare il numero degli anziani assistiti, ma anche di introdurre il progetto Forza Mamme!, per sostenere donne rimaste sole con i loro bambini.