Elisa ha il suo cane speciale, grazie alla solidarietà dei lettori per l’addestramento

Giaimo Antonio.
La Stampa, 13/11/2023

Una cordata fatta di atti di generosità e di contributi economici che, grazie alla sottoscrizione lanciata dalla Fondazione Specchio dei Tempi, ha raggiunto l’obiettivo: raccogliere la somma necessaria per poter sostenere la famiglia di Elisa Ribetto nel lungo e costoso percorso di educazione di un cane guida.

Un Golden Retriver, che saprà starle accanto per intervenire quando arrivano le improvvise crisi tipiche della sindrome di Lennox-Gastaut, una patologia che le hanno diagnosticato poco dopo la nascita e che le provoca improvvise perdite di coscienza. Luna sarà sempre al suo fianco per attutire le cadute a terra o abbaiando per richiamare l’attenzione quando la crisi sta per manifestarsi Elisa ha 22 anni, vive in una casetta immersa nel verde delle campagne di Bibiana, circondata dagli affetti della mamma, del papà e dei nonni I genitori, entrambi operai, si sono organizzati con i turni per non lasciarla mai sola, la sua patologia richiede un’assistenza continua.

La macchina della solidarietà ha scaldato i motori quando Freedrift, un team di piloti di auto da rally di Bricherasio, hanno dato vita ad un’ iniziativa per raccogliere i primi aiuti, poi è stata la volta dei colleghi della mamma e del padre, che lavora nella fabbrica di cuscinetti di Villar Perosa che, con i lavoratori di Airasca, hanno organizzato una cena in bianco e una lotteria. In questo modo si era raggiunto il primo obiettivo: acquistare un cucciolo che avesse le caratteristiche adatte a diventare un cane da allerta medica e avviare il suo percorso formativo. Ma serviva di più per far fronte alle successive spese, quelle legate all’addestramento, che deve essere condotto da un istruttore cinofilo esperto e che può durare anche due anni, la somma preventivata alla famiglia non era inferiore a 20 mila euro. Obiettivo raggiunto.

La sottoscrizione lanciata dalle colonne de «La Stampa» ad oggi è arrivata a 22mila euro. Ottantacinque lettori hanno voluto dimostrare con i versamenti la loro vicinanza alla famiglia, sino a pochi giorni fa si era arrivati a quota l0mila poi si è fatto un balzo in avanti: un bonifico arrivato da una torinese di altri 10 mila euro. Dietro a questo importante aiuto c’è una storia che merita di essere raccontata: Carola Rancati Ganelli ha condiviso 15 anni della vita con Andy, un bellissimo Labrador i cui occhi erano lo specchio del suo cuore. «E quando dopo una lunga malattia è arrivato quell’ultimo battito ho capito che dovevo ricambiare l’affetto che aveva donato alla mia famiglia. Per lasciare un suo ricordo

Crisi umanitaria in Somaliland siccità, dengue e la corsa per la sopravvivenza: cosa stiamo facendo

Angelo Conti

Nel cuore del Corno d’Africa, il Somaliland – regione autonoma della Somalia settentrionale, che ha dichiarato la propria indipendenza nel 1991, ma ancora oggi non riconosciuta dalla comunità internazionale – sta affrontando innumerevoli sfide umanitarie, che stanno compromettendo la resilienza della popolazione. Qui Specchio dei tempi lavora da 12 anni: è stato il principale finanziatore nella costruzione dell’Ospedale Pediatrco di Hargeisa (54 posti letto) che continua a sostenere pagando stipendi ai medici ed agli infermieri del pronto soccorso, garantendo appoggio e risorse alla Neonatologia, mantenendo il servizio di cliniche mobili nei campi profughi. Per cercare di rendere vivibile l’esistenza di queste povere popolazioni, migliorando la qualità di vita del paese in cui vivono.

Quest’area da tempo segnata dalla siccità ha scongiurato per poco la carestia con la precedente stagione delle piogge, tuttavia l’allerta resta alta. Le sei stagioni consecutive di precipitazioni al di sotto della media continuano a segnare pericolosamente le condizioni di vita della popolazione. Centinaia di famiglie sono state costrette ad abbandonare le proprie abitazioni in cerca di cibo e acqua per se stesse e per il proprio bestiame – spesso unica fonte di reddito.

Eppure le piogge, quando arrivano – anziché portare sollievo – causano allagamenti e danni alle infrastrutture già fragili, rendendo alcune aree completamente inaccessibili. Con l’arrivo della stagione delle piogge, si è diffusa rapidamente l’epidemia di dengue, mettendo ulteriormente sotto pressione il sistema sanitario già debole. La dengue è un virus trasmesso da un particolare tipo di zanzara, ad oggi qui non esiste né vaccino né cura. La malattia è spesso asintomatica, ma qualora si presentassero i sintomi, i principali sarebbero: febbre molto alta, dolori articolari, vomito, diarrea, con il serio rischio di disidratazione. La dengue può portare anche alla morte se diventa emorragica e non viene trattata in tempo.

A tutto questo si è aggiunto – ad Hargeisa – l’innalzamento dei prezzi del carburante di circa l’11%, causando il conseguente aumento dei costi di trasporto e l’aumento dei prezzi dei generi alimentari. La popolazione così già colpita dalle conseguenze della crisi climatica e da un’epidemia di dengue, vede sempre più la riduzione del proprio potere d’acquisto, che significa maggiore insicurezza alimentare. A farne le spese sono sempre le fasce più vulnerabili della popolazione, tra cui i bambini.

In questa situazione complessa ed estremamente critica le organizzazioni umanitarie svolgono un supporto fondamentale. Le cliniche mobili di Specchio dei tempi, grazie alla logistica di Medacross, raggiungono i campi profughi, rendendo accessibili le cure essenziali. I due enti sono altresì impegnati nel rafforzamento dell’unico ospedale pediatrico del Somaliland, attraverso la donazione di attrezzature mediche pediatriche e neonatali e formazione del personale medico e infermieristico locale.

La situazione in Somaliland è un grido d’aiuto che non può essere ignorato. Ogni donazione – piccola o grande che sia – può fare molto!

Per i bambini di Bari c’è l’Accademia dei pirati

La Repubblica Bari, 14/11/2023
Beppe Minello

Dall’amore per il turismo e i beni culturali raccontati giocando con i visitatori dentro musei, castelli, centri storici, al gioco inteso come crescita sociale che coinvolge  gli attori principali e naturali dei giochi stessi: i bambini e, per naturale estensione, i loro genitori. È questo il cuore e l’originalità del progetto “Forza Bimbi” finanziato dalla Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi nel quartiere Libertà, uno dei più problematici di Bari.

Problematico come i quartieri Barriera di Milano e Lingotto-Filadelfia di Torino, la Città vecchia di Crotone, il Bastogi della Capitale e il Sant’Antonio Abate a Napoli, dove analoghi progetti di “Forza Bimbi” vengono portati avanti grazie a Specchio dei tempi, un progetto selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile e cofinanziato da Fondazione Giuseppe e Pericle Lavazza, Associazione BeChildren, Fondazione Carlo e Maria Pia Ballerini ONLUS, Critical Case Srl, oltre a due realtà coperte da anonimato.

Da quell’amore per il turismo culturale e il gioco pedagogico, nel 2016 è nato ‘Tou.Play’ – ricorda il fondatore Andrea Natale, 35 anni -. Ben presto però, gli eventi semplicemente culturali degli esordi, su richiesta del quartiere barese dove si registrano i tassi di povertà e multiculturalità più alti, si sono evoluti in attività di animazione socio-educativa rivolti ai bambini, in particolare quelli che frequentano le scuole elementari e medie dei quattro plessi dell’istituto comprensivo ‘Garibaldi’ diventato nostro partner”.

Forti dell’esperienza maturata nel tempo a livello sia nazionale sia internazionale con i tanti scambi favoriti dal programma Erasmus, il primo progetto creato da “Tou.Play” è stato un centro estivo, il “Pirate Game Camp”, dove a dominare, come si evince dal nome, è il gioco educativo ispirato alla figura dei pirati. Un “camp” dove “addestriamo giovani pirati – spiega Andrea Natale – suddivisi in ‘ciurme’ e con un ‘capo ciurma’, tutti impegnati a raccogliere ‘gemme’ che si conquistano in base alle dinamiche comportamentali dei singoli. È stato un successone e, finita l’estate, le famiglie dei ragazzi ci hanno chiesto: e adesso, cosa si fa?”.

Da quell’interrogativo, smesso il cappello estivo e indossato quello invernale, è nata “l’Accademia dei pirati” rivolta, come dicevamo, principalmente, ma non solo, alle centinaia di ragazzini che frequentano le scuole dell’Istituto comprensivo “Garibaldi” e che rappresenta il cuore del progetto “Forza Bimbi”. Anche in questo caso la metodologia adottata da “Tou.Play” di Andrea Natale è quella consolidata dall’esperienza: un racconto creativo applicato alla ludo-pedagogia per trasmettere valori.

“E dunque, ogni pomeriggio della settimana, tranne il sabato e la domenica – racconta Natale – i nostri giovani pirati, sempre suddivisi in ciurme e seguiti anche da una psicologa e una pedagogista, affrontano prima il doposcuola, in molti casi coordinato con gli insegnanti di riferimento. Questo momento, importantissimo, è però una sorta di antipasto delle attività di ludo-pedagogia che chiudono il pomeriggio”.

Per valutare quanto queste attività incideranno sui giovani del quartiere Libertà, è stato anche avviato uno studio sia sui giovani che frequentano l’Accademia, sia sugli altri “che si protrarrà nei due anni seguenti il termine del progetto previsto nel 2025”. A completare il lavoro di coinvolgimento di bambini e genitori del quartiere Libertà, ogni settimana si tiene una festa, la Play Academy, “aperta a tutti, anche chi non frequenta doposcuola e ludo-pedagogia: un modo per ampliare la platea”. Così come, una volta alla settimana e per tutte le 8 settimane di luglio e agosto, “apriamo uno sportello chiamato ‘L’ora del tè (freddo)’ dedicata a incontri individuali con la nostra psicologa e aperto in particolare alle mamme e ai papà, unito a laboratori di arte terapia di gruppo”.

Mille visite specialistiche donate da Specchio dei tempi a chi deve attendere troppo

Comunicato Stampa

Per le visite specialistiche c’è chi aspetta un mese, chi aspetta un anno, chi ottiene prenotazioni ancora più in là. La sanità pubblica è in crisi, incapace di reggere i ritmi delle richieste. E se, per chi se lo può permettere, la strada è quella della sanità privata, per tanti altri questa opzione è impossibile, fuori dalle proprie possibilità e spesso significa una vera e propria rinuncia alle cure.  Specchio dei tempi ha così pensato di offrire mille visite proprio a queste persone che, con una situazione certificata dal proprio Isee, non possono spendere. Per fare questo ha convenzionato tre istituti medici: Cellini, Affidea C.D.C., CIDIMU.

Le persone potranno accedere ad una visita gratuita con la prescrizione del medico di base. Il servizio di prenotazione sarà attivo dal 13 novembre,  dal lunedì al venerdì, dalle 14:30 alle 17:30 chiamando il numero 366-6765663 o mandando una mail a millevisite@specchiodeitempi.org . Oppure recandosi all’Infospecchio in via Madama Cristina 35 dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 13.  Sono necessari, all’atto della prenotazione: tessera sanitaria, impegnativa del medico e ISEE, oltre ad un documento di identità. 

Mille persone avranno così la possibilità di sottoporsi, in tempi brevi, alla visita che è stata loro prescritta, grazie alla totale copertura delle spese da parte di Fondazione Specchio dei tempi.

Per informazioni:
millevisite@specchiodeitempi.org

 

Specchio dei tempi cerca volontari

Da molti anni la Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi supporta l’Associazione Protesi dentaria gratuita, finanziandone le attività rivolte ai più poveri ed ai più fragili.

Cerchiamo come volontari:

  • medici odontoiatri specializzati in protesi e in cure dentistiche
  • amministrativi

L’associazione si trova in Via Negarville 8/28 a Torino, per informazioni scrivere a specchiodeitempi.ets@lastampa.it

La difficile vita di Antonio fra solitudine e disabilità

Un’ingiustizia della natura durata una vita, finora mai davvero riparata. Ma nella vita Antonio, un combattente vero dell’esistenza, anche a 83 anni guarda avanti sperando in un tempo migliore. Nonostante un’invalidità congenita (piede equino), per la quale ha sofferto sempre e subito vari interventi, nonostante la cecità da un occhio e appena 3,5 decimi dall’altro, nonostante due ictus e lunghi periodi di riabilitazione.

Ad Antonio abbiamo portato la tredicesima di Specchio dei tempi per gli anziani soli: gli servirà ad alleviare l’ansia continua di non farcela, di non arrivare a mangiare tutti i giorni, comperare le medicine e quel poco altro di indispensabile.

Dona ora

“Vi ringrazio, non sapete quanto. Questo è il mio Natale. Proprio stamattina è arrivato l’affitto con il riscaldamento, come ogni mese, e la bolletta della luce: in tutto 400 euro, della pensione resta niente. Meno male che ci siete voi di Specchio che mi portate la borsa della spesa”, dice Antonio, entrato qualche tempo fa nel progetto Forza Nonni. Lui di nipoti non ne ha, figli nemmeno. Della sua famiglia non gli resta nessuno.

“Sono nato a Lavello, in provincia di Potenza, ho fatto il liceo classico a Salerno, dai Salesiani. Sembrava – racconta Antonio – che la mia vita dovesse fiorire: dopo il diploma sono venuto a Torino e mi sono iscritto al Politecnico. Purtroppo ben presto mia madre non ha più potuto aiutarmi e ho lasciato gli studi. Ma ciò che soprattutto mi brucia è essere arrivato tra i primi al concorso della Finanza e non essere stato preso a causa della mia disabilità”. Una beffa del destino. Oggi, un giovane brillante com’era Antonio, verrebbe assunto, potrebbe fare una bella carriera. “Nella vita ho aiutato in una agenzia di pratiche auto – spiega – ma sempre con difficoltà legate alla mia condizione”. E senza vero inquadramento, come dimostra la sua pensione sociale unita a 200 euro per l’invalidità.

Dona ora

Ora Antonio vorrebbe ottenere l’indennità di accompagnamento: quando ce la fa, esce dall’alloggio popolare di via Sansovino, dove nell’ingresso spicca un bellissimo modello di veliero fatto da lui molti anni fa, il modellismo è stato una sua passione, un’altra è tuttora raccogliere bambole e pupazzi “che danno serenità”, e va. Con il deambulatore, faticosamente, si presenta all’assistente sociale, al Caf. “Vado a vedere se ci sono novità”. Sorride Antonio, nonostante tutto. “Ormai al Caf mi chiamano per nome”.

Come donare:

Per sostenere le Tredicesime dell’Amicizia è possibile donare qui

Oppure tramite bonifico bancario intestato a Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi ETS, Iban IT67 L0306909 6061 0000 0117 200.

O ancora, Bollettino su Conto Corrente Postale n. 1035683943. Causale: “Tredicesime dell’Amicizia”.

È infine possibile versare di persona all’InfoSpecchio:

  • Torino, via Madama Cristina 35 (Lun-Ven 10-13);
  • Ufficio Abbonamenti La Stampa: Torino, via Lugaro 21 (lun-ven 9.30-13);
  • Agenzia Centrale di Reale Mutua: Torino, p.zza Castello 113 (lun-ven 8.30-12.30/14.45 -17.30);
  • Specchio Point Pinerolo, via del Pino 70 (mer 9-13).

Eventi organizzati per raccogliere fondi da destinare alle Tredicesime sono anche:

Forza Bimbi! a Torino: nei quartieri più difficili per aiutare i ragazzi a crescere

Beppe Minello – La Repubblica, 08/11/2023

In realtà problematiche come Barriera di Milano e Lingotto a Torino, piuttosto che a Bari e a Napoli, o a Bastogi di Roma e nella Città Vecchia di Crotone, non riuscire a finire la scuola dell’obbligo è una delle principali cause dell’emarginazione, talvolta della microcriminalità. Un fenomeno che si accentua là dove è maggiore la diseguaglianza sociale. Aiutare questi bambini e ragazzini seguendoli nel doposcuola, coinvolgendoli con le loro famiglie in progetti mirati, sostenerli nel confronto tra loro e con adulti di riferimento, sono ritenute le strategie migliori per sviluppare il pensiero critico e generare opportunità.

Il progetto Forza Bimbi! della Fondazione La Stampa – Specchio dei Tempi, oltre a Torino, è attivo anche a Roma, Bari, Crotone e Napoli. Selezionato da ‘Con i Bambini’ nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile e cofinanziato fino al 2025 da un’”Invincibile armata” alla quale Specchio dei tempi partecipa forte dei suoi sostenitori: Giuseppe e Pericle Lavazza, Associazione BeChildren, Fondazione Carlo e Maria Pia Ballerini, Critical Case Srl, oltre a due realtà coperte da anonimato.

Il percorso di crescita che si sta realizzando a Torino, che coinvolge scuole e famiglie, è portato avanti, in Barriera Milano e nella vicina Aurora, da Acmos  e al Lingotto e Borgo Filadelfia, là dove un tempo l’occupazione dell’ex-Moi aveva generato più di un problema, da Lvia. Un centinaio di bambini da una parte, qualcuno di meno dall’altra, più tutte le famiglie e una decina di scuole delle due zone, costituiscono, diciamo, il “core business” delle associazioni che collaborano con Specchio dei tempi e che mobilitano oltre una ventina tra animatori e volontari. In entrambe le realtà, la maggioranza dei bambini è straniera e sia a Nord sia a Sud di Torino il piatto forte è il doposcuola. “Al quale dedichiamo 3 pomeriggi della settimana e il sabato mattina – spiega Carlo Mustaro, referente di Acmos -. Sono momenti importanti che coordiniamo con le 7 scuole nelle quali studiano i bambini”. Al Lingotto “gli Istituti comprensivi ‘Sidoli’ e ‘Pertini’ hanno aderito al progetto di ‘Forza Bimbi’ e gli insegnanti supportano i bambini nello studio anche fuori dall’orario scolastico”, spiega Francesco Miacola di Lvia.

L’importanza dello studio è indubbia, ma a far crescere i ragazzini sono anche le attività ricreative ed educative, “dai giochi collaborativi per imparare a stare insieme a eventi realizzati in concomitanza di date particolari per parlare, ad esempio, di legalità o, ancora, laboratori sulle emozioni: se non si impara a definirle, capirle difficilmente si riuscirà a gestirle” dice il trentenne Carlo Mustaro.  Il coinvolgimento delle famiglie, soprattutto le mamme, è facilitato da incontri su tematiche più urgenti come i permessi di soggiorno, piuttosto che sulla gestione delle bollette, “ma anche – aggiunge Miacola, profondo conoscitore della realtà del Lingotto – con feste come a Carnevale, travestiti con costumi e maschere fatte in casa, o la cena di fine Ramadan con la condivisione di cibo di ogni nazionalità”. Ora che è estate, le scuole sono chiuse, molte famiglie sono tornate in Patria e l’attività si concentra al sabato. “Si può far conoscere il centro di Torino organizzando una caccia al tesoro, magari incontrando qualche personaggio storico in costume o anche solo gironzolando in Barriera di Milano per osservare il quartiere da punti di vista diversi – sorride Mustaro –. Nulla di straordinario perché l’importante è… stare insieme”.

Il 24 novembre a Orbassano, degustazione di vini piemontesi per le Tredicesime dell’Amicizia

Venerdì 24 novembre 2023, gli amanti del vino e con un’attenzione al sociale avranno l’opportunità di partecipare a una degustazione ad Orbassano (Via Nazario Sauro 37) a partire dalle ore 19:00. L’evento è organizzato a supporto delle Tredicesime dell’Amicizia di Specchio dei tempi, storica sottoscrizione della Fondazione per aiutare gli anziani poveri e soli.

La quota di partecipazione è di 33 € a persona, di cui 5 € saranno devoluti direttamente a Specchio dei tempi. Non solo questo, ma anche il 12% delle vendite dei vini presentati durante la degustazione sarà devoluto a sostegno della causa.

La serata sarà guidata dalla Sommelier Arianna De Santis, che presenterà una selezione di 5 vini provenienti dalla rinomata cantina piemontese Deltetto. Degustazione che sarà accompagnata da taglieri di prodotti tipici piemontesi, offrendo un’esperienza completa e coinvolgente per i partecipanti.

Un’occasione perfetta per gustare eccellenti vini locali e supportare una nobile causa sociale, rendendo la serata un momento di condivisione, cultura enologica e solidarietà. Un’opportunità da non perdere per coloro che apprezzano il buon vino e desiderano contribuire a un’iniziativa benefica.

Prenotazione obbligatoria entro il 17 novembre

CONTATTI:

333 65 16 196

335 58 82 884

Tredicesime dell’Amicizia, quando una sottoscrizione diventa un legame con chi non c’è più

Angelo Conti

Ci sono legami molto particolari, strani, eppure fortissimi. Come quello che lega le Tredicesime dell’Amicizia di Specchio dei tempi a Torino ed ai torinesi. Da quasi 50 anni, tutti gli autunni la fondazione si presenta alla città, con una proposta semplice: “Aiutiamo gli anziani più poveri e più soli. A scaldare la loro casa ed a passare un Natale meno triste”. I torinesi, compatti, non hanno mai mancato di rispondere consentendo, ogni anno, di aumentare il numero degli aiuti: appena 30 nel 1986, quasi 2000 quest’anno. E, negli ultimi anni, questa oda solidale ha raggiunto anche le altre province piemontesi, da Cuneo a Verbania, da Novara a Vercelli, dove distribuiamo diverse altre centinaia di aiuti.

Ma cosa spinge a donare? Sicuramente la credibilità che abbiamo meritato negli anni, cercando di sbagliare il meno possibile, e raccontando sempre tutto ai nostri sostenitori. Ma anche una forte tradizione, che ormai possiamo dire tramandata da padre in figlio, da madre in figlia. “Donava papà, dono anche io. Nel suo ricordo”: è il messaggio, suppergiù sempre uguale, che accompagna tante, tantissime donazioni. Attestazioni che commuovono e di cui siamo intimamente orgogliosi. Garantendo a chi dona, come avevamo fatto con i loro genitori e magari ai loro nonni, che quel denaro andrà a buon fine, a buon segno, subito. Proprio dove c’è bisogno.

Come donare:

Per sostenere le Tredicesime dell’Amicizia è possibile donare qui

Oppure tramite bonifico bancario intestato a Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi ETS, Iban IT67 L0306909 6061 0000 0117 200.

O ancora, Bollettino su Conto Corrente Postale n. 1035683943. Causale: “Tredicesime dell’Amicizia”.

È infine possibile versare di persona all’InfoSpecchio:

  • Torino, via Madama Cristina 35 (Lun-Ven 10-13);
  • Ufficio Abbonamenti La Stampa: Torino, via Lugaro 21 (lun-ven 9.30-13);
  • Agenzia Centrale di Reale Mutua: Torino, p.zza Castello 113 (lun-ven 8.30-12.30/14.45 -17.30);
  • Specchio Point Pinerolo, via del Pino 70 (mer 9-13).

Eventi organizzati per raccogliere fondi da destinare alle Tredicesime sono anche:

Il cuore batte per otto ore prima del trapianto grazie all’apparecchio donato da Specchio

Alessandro Mondo,
La Stampa, 29/10/2023

Un viaggio straordinario, per un trasporto straordinario, grazie ad un apparecchio straordinario. In corsa contro il tempo per mettere in sicurezza la vita di un uomo. Se ogni trapianto rappresenta un evento irripetibile, quello di cui parliamo oggi ha un di più. E’ la storia di un cuore che ha compiuto un lungo viaggio, via terra e in aereo, per raggiungere Torino: continuando a battere, novità assoluta, come se si trovasse all’interno del corpo umano.

Ecco la straordinarietà di un’avventura più avventurosa delle altre. Inizia con la segnalazione di un potenziale donatore da Caen, in Normandia. Il suo cuore, per la rarità del gruppo sanguigno, non trova un utilizzo in Francia e quindi i colleghi d’Oltralpe, per non perdere il prezioso dono, lanciano un appello europeo. Il Centro Trapianti di cuore dell’ospedale Molinette diretto dal professor Mauro Rinaldi, allertato dal Centro Nazionale Trapianti diretto dal dottor Massimo Cardillo e dal Centro Regionale Trapianti del Piemonte diretto dal professor Antonio Amoroso, coglie al volo l’occasione: accetta l’organo, che però si trova ad oltre 1000 chilometri; anche organizzando un volo speciale, la durata del trasporto sarebbe incompatibile con il trapianto. Gettare la spugna o tentare il tutto per tutto. Di fronte a questo bivio i medici delle Molinette decidono che l’unico modo per far arrivare in sicurezza l’organo è trasportarlo nella sua condizione “fisiologica”, ovvero mantenendo il flusso nelle coronarie, lasciandolo battere liberamente al di fuori del corpo umano.

Qui entra in gioco l’apparecchio recentemente donato alla Città della Salute dalla Fondazione La Stampa – Specchio dei Tempi (presieduta da Lodovico Passerin d’Entrèves), grazie alla donazione di Giuseppe e Gabriella Ferrero, Gruppo Ferrero Spa, da sempre vicini alle iniziative della Fondazione: una nuova tecnologia che permette di mantenere l’organo perfuso e battente, senza più trasportarlo fermo e freddo come avviene normalmente, permettendo di evitare un’ischemia cardiaca prolungata e di allungare notevolmente i tempi di trasporto. E’ il primo test, tra l’altro in condizioni critiche. I tempi di viaggio sono molto lunghi perché il volo charter che porterà l’équipe addetta al prelievo potrà atterrare solo all’aeroporto Charles de Gaulle di Parigi, da lì un van proseguirà il viaggio su strada fino a Caen per circa tre ore, con una durata complessiva del viaggio di oltre sei ore.

Partiti a mezzanotte, i medici arrivano a Caen verso le sei del mattino e alle sette possono prelevare l’organo, immediatamente attaccato all’apparecchio. A quel punto inizia il trasporto del cuore, che batte normalmente ma in una macchina. Arrivato all’aeroporto l’organo viene alloggiato sul jet privato che attende in pista e, dopo circa un’ora e mezza di volo, finalmente atterra a Torino, dove in pista lo attende un secondo van su cui concluderà il suo lungo viaggio con destinazione finale la sala operatoria della Cardiochirurgia delle Molinette di Torino. Ad attenderlo, un paziente di 65 anni colpito da una grave cardiopatia terminale, in attesa di un trapianto di cuore. Il trapianto viene eseguito senza problemi dal professor Massimo Boffini, sotto la guida del professor Rinaldi e coadiuvato dal dottor Marco Ellena. Pochi giorni dopo l’uomo sta bene, è sveglio e respira da solo.

Un lieto fine merito di una tecnologia preziosa, e di un lavoro di squadra: i cardiochirurghi Erika Simonato e Matteo Marro, sotto la supervisione di Mauro Rinaldi e Massimo Boffini, il rianimatore, Andrea Costamagna, sotto la guida di Luca Brazzi e Anna Trompeo, il responsabile del Servizio di Perfusione Cardiovascolare, Gennaro Izzo. «Ringraziamo la Fondazione Specchio dei Tempi per la donazione di questo nuovo macchinario, che ci proietta nel futuro della trapiantologia – commenta Giovanni La Valle, direttore generale Città della Salute -. È stato un intervento figlio dell’esperienza dei nostri professionisti, mai come in questa occasione hanno avuto il coraggio di provare e di riuscire ad abbattere frontiere che finora non avevano permesso di effettuare trapianti di cuore oltre un determinato numero di ore. Cosa mai neanche immaginata, fino ad ora». Straordinario, appunto.

Specchio dei tempi torna ad Imperia per Olioliva

Imperia vuol anche dire olio di oliva, che in questa area della Liguria sa catturare sapori delicati ed una apprezzata leggerezza. Da venerdì 3 a domenica 5 novembre, la cittadina ligure si trasformerà in un grande expo: l’occasione è Olioliva, la manifestazione che da 24 anni celebra l’extravergine appena franto e riporta anche l’attenzione sui sapori e sulle fragranze di stagione. Una vera e propria festa, unica nel suo genere, con un significato profondo per tutti gli imperiesi.

Per il secondo anno ad Olioliva ci sarà anche Specchio dei tempi. Presenza che si è rafforzata grazie al Protocollo di intesa firmato tra la Confcommercio di Imperia e la Fondazione, con l’obiettivo di sensibilizzare gli imprenditori alla solidarietà e alle problematiche sociali.

Specchio dei tempi sarà quindi charity partner dell’evento e, presso il suo stand, in Calata Gian Battista Cuneo, sarà possibile versare per le Tredicesime dell’Amicizia, i tradizionali aiuti di Natale che vengono distribuiti agli anziani più poveri e più soli anche in Liguria.

Dona ora per le Tredicesime dell’Amicizia

Due nuove poltrone odontoiatriche per le protesi di Specchio dei tempi

L’Associazione Protesi dentaria gratuita nasce nel dicembre 1987, grazie alla disponibilità e all’impegno di volontari odontoiatri ed odontotecnici  con lo scopo di assistere persone affette da gravi problemi odontoiatrici. Negli anni l’attività della Associazione si è ampliata anche a livello provinciale e regionale, predisponendo di un laboratorio odontotecnico interno, una locale di sterilizzazione e una sala di attesa per accogliere i pazienti.

 Dal 2017 la Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi supporta l’Associazione protesi dentaria gratuita, finanziandone le attività. Siamo fieri di sostenere questo progetto – commenta il Presidente Lodovico Passerin d’Entrèves – che col passare degli anni ha raggiunto numeri importanti: quest’anno sono state donate oltre 500 protesi agli anziani e 700 apparecchi correttivi ai bambini. Complessivamente saranno più di 10.000 le visite offerte dai nostri medici dentisti volontari”.

 Cefla, gruppo industriale impegnato in differenti ambiti produttivi, tra cui quello delle apparecchiature medicali con specifico focus sull’odontoiatria, ha contribuito a migliorare la dotazione tecnologica dell’Associazione Protesi Dentaria Gratuita di Torino. Grazie alla donazione di due riuniti odontoiatrici di ultima generazione, i professionisti che operano gratuitamente all’interno dell’Associazione, potranno avvalersi di strumentazione all’avanguardia per fornire alla popolazione un servizio clinico di eccellenza.

L’operazione, giunta a buon fine anche con il contributo della Fondazione Specchio dei tempi, parte attiva nella gestione dell’Associazione Protesi Dentaria Gratuita, si colloca all’interno delle strategie che Cefla ha verso chi si pone attivamente a disposizione, in ambito medico, della popolazione meno abbiente. Il dr. Paolo Bussolari, Direttore della BU Medical nonché Direttore Generale di Cefla s.c., commenta: “Making your life better” è la promessa al mercato che ispira  Cefla ogni giorno nel suo lavoro.  Trovo che “Rendere migliore la vita delle persone” ben si coniughi con quanto l’Associazione Protesi racconta della sua attività quotidiana. C’è una storia dietro ogni sorriso”.

Il 24 ottobre si è svolta una breve cerimonia di inaugurazione a cui hanno partecipato i responsabili delle aziende Henry Schein e Umbra, distributori dei prodotti Cefla Medical, che hanno fattivamente contribuito, a titolo gratuito, alla parte operativa delle operazioni di installazione e collaudo delle apparecchiature. Per la Fondazione Specchio dei tempi sono intervenuti il Presidente Lodovico Passerin d’Entrèves, la consigliera d’Amministrazione Tiziana Nasi, il Responsabile Operativo Angelo Conti. Sono inoltre intervenuti l’imprenditore Fiorenzo Borrello di Borello Supermercati, Roberto Scalafiotti, il Presidente Michele Basso e il Consiglio Direttivo dell’Associazione Protesi Dentaria Gratuita.

Una grande rete solidale che ha permesso di donare due riuniti, già in funzione per le fasce fragili della nostra città.