Il defibrillatore di Specchio salva l’uomo colto da infarto

La Stampa Torino
11/07/2023

Balme, il provvidenziale intervento di due ragazzi. Un 62enne di Ciriè è ricoverato nel reparto di terapia intensiva delle Molinette dopo essere stato vittima di un infarto che l’ha colpito l’altra sera, mentre si trovava nella sua casa di villeggiatura, in località Molette di Balme, in val di Lanzo. Stavolta è davvero il caso di dire che l’intervento tempestivo di tre persone e il defibrillatore donato da Specchio dei Tempi nel dicembre 2020 e sistemato all’esterno del municipio di Balme, hanno salvato una persona. O almeno, hanno fatto ripartire il suo cuore che si era fermato da qualche minuto facendo temere il peggio.

L’uomo – che tra l’altro è un provetto alpinista, in ottima forma fisica – è poi stato recuperato dall’eliambulanza del 118 con un volo notturno, quelli che dal 1 giugno raggiungono tutte le zone del Torinese. L’allarme è scattato poco prima delle 23 quando il 62enne è stato male, iniziando ad avere un respiro sempre più affannoso e rantolante. La moglie e il figlio hanno dato l’allarme. Per fortuna nella piccola frazione c’erano due giovani uomini, di cui uno volontario del soccorso alpino, che hanno iniziato le manovre di rianimazione con un massaggio cardiaco. Uno di loro ha chiamato la sorella che è corsa a Balme e ha recuperato il defibrillatore. Tutto nel giro di pochi minuti, mentre il cuore del 62enne si era fermato. La scossa dell’apparecchio, però, lo ha fatto ripartire. Nel frattempo è arrivata l’ambulanza con l’elicottero del 118. I medici e gli infermieri hanno intubato l’uomo, che è poi volato alle Molinette con l’elisoccorso atterrato nel piazzale di località Albaron.

«Ancora una volta abbiamo avuto la conferma che i defibrillatori possono salvare delle vite, soprattutto oggi che possono essere utilizzati da tutti- spiega Marcello Segre, presidente dell’associazione Cuore e Rianimazione Lorenzo Greco onlus che, insieme a Specchio dei Tempi ha sistemato in giro per il Piemonte circa 350 apparecchi -. In questi casi, il tempo è fondamentale. È stato calcolato che, grazie ai defibrillatori, si possono “recuperare” il 60% degli arresti cardiaci».

Gemma salvata da Specchio, “Così casa mia torna sicura”

Beppe Minello,
La Stampa, 03/07/23

Gemma ha 60 anni e non vive ma sopravvive. Di giorno si arrabatta per racimolare un po’ di soldi per integrare la misera pensione di 260 euro. Di notte, l’unico momento che ha per poter staccare da tutto, vive nella paura, nell’angoscia di essere derubata e aggredita. Già due volte i ladri, gente disperata quanto lei, non in grado cioè di ambire a bottini più consistenti, hanno tentato di entrarle in casa che è un buco di una quarantina di metri quadrati che non custodiscono nulla di valore.

Ci provano perché entrare nel rifugio di Gemma è facile. Siccome si trova al piano rialzato di una delle palazzine Atc di via Verolengo, non ci vuole nulla a scavalcare la ringhiera del balconcino e forzare la porta finestra dietro la quale, su una brandina e un sottile materassino di gommapiuma, dorme la donna.

D’inverno, a proteggerla, c’è una debole saracinesca di plastica. D’estate nemmeno quella, ché il caldo insopportabile è affrontabile solo tenendola almeno un po’ sollevata. Certo, la porta finestra si affaccia su un cortile interno che dovrebbe essere chiuso agli estranei, ma il portone è rotto e sempre spalancato.

Ogni rumore la spaventa. Ogni scricchiolio la sveglia. “Quando, tre anni fa, e dopo altri 4 anni di vagabondaggio da un dormitorio all’altro, da una comunità alloggio all’altra, mi è stato assegnato da Atc questa casa mi è sembrato di toccare il cielo con un dito” ricorda Gemma che è divorziata da un decennio (“Mai visto un soldo per il mantenimento”) , ha due figlie gemelle ormai adulte ed entrambe infermiere alle Molinette, e che affronta quotidianamente il tormento di un tumore ad entrambi i seni.

“Quando arrivai – racconta – sia la porta di casa, sia la finestra sul cortile erano sbarrati per evitare un’occupazioni abusiva. Tolsero tutto lasciando sia sulla porta di casa, sia sulla saracinesca un cartello con il quale si avvertivano i malintenzionati dell’esistenza di un allarme collegato con le forze di polizia”. Cartelli che Gemma si è ben guardata dal rimuovere  “anche se è da un sacco di tempo che l’allarme non funziona: li lascio, illudendomi che qualche ladro più fesso di altri ci creda”.

Gemma, che vive afferrando ogni occasione di lavoro, in particolare quelle che la portano nelle cucine di qualche circolo (“Sono brava, sa! Sono tutti contenti quando cucino io… ovviamente sempre pagata in nero…”), avrebbe trovato la soluzione: montare una saracinesca a maglie, come ne ha viste tante alle finestre di altre case di via Verolengo, anche là dove i ladri, per arrivarci, dovrebbero essere acrobati. “Ho chiesto informazioni al fabbro che mi avevano mandato i Servizi sociali per inforzare la porta d’ingresso che s’apriva con una spallata, e mi ha chiesto 3-400 euro: quasi una pensione e mezza che, comunque, se la mangia quasi tutta l’affitto. Una spesa che non posso permettermi. Ma non posso nemmeno continuare a vivere così, a non dormire, a vivere nella paura”.

Gemma si è rivolta a Specchio dei tempi che pagherà tutte le spese che dovrà affrontare per installare la saracinesca e dormire finalmente tranquilla. “E’ un sogno, piccolo per tanti, enorme per me, che si realizza e vi ringrazio” dice Gemma che, nella lettera inviata a Specchio per chiedere aiuto, si definisce una donna “molto solare” che, “nonostante le difficoltà della vita”, ha “sempre lottato per non perdere il sorriso”. Gli amici di Specchio, i lettori de La Stampa, sono con lei.

“La Stampa è con voi”: tra ospiti e dibattiti di martedì alle Ogr ci saremo anche noi

Bernardo Basilici Menini,
La Stampa, 21/03/23

“La Stampa è con voi”, dopo un tour attraverso tutte le province del Piemonte, approda a Torino per la sua ultima tappa. Un’intera giornata di confronto e incontro con i lettori che da oltre 150 anni sfogliano le pagine del giornale per sapere (e capire) cosa succede nel mondo. Tra sei giorni, martedì 27 giugno, il tour sbarca con un doppio appuntamento al Binario 3 delle Ogr di corso Castelfidardo, alle 10, 30 e alle 17: un’intera giornata per approfondire e confrontarsi sui temi del momento con il direttore Massimo Giannini, che dialogherà con il pubblico e risponderà alle domande dei lettori. Previsto un lungo panel di interventi, con le interviste dei vice direttori Andrea Malaguti, Federico Monga e Marco Zatterin, che dialogheranno con i protagonisti del territorio e le firme del giornale.

Ci saranno Alberto Cirio, presidente della Regione, e Stefano Lo Russo, sindaco di Torino che parteciperanno a un faccia a faccia in cui si parlerà dei principali temi che riguardano il territorio. Sempre guardando alla sfera politica e istituzionale, prevista anche la presenza di Gilberto Pichetto Fratin, ministro dell’Ambiente. E poi figure di primissimo piano del mondo economico-finanziario, sempre legate al territorio: come Francesco Profumo, presidente della Fondazione Compagnia di San Paolo, e Fabrizio Palenzona, presidente della Fondazione Crt che si incontreranno anche loro in un faccia a faccia; e poi il numero uno di Iren Luca Dal Fabbro, e di Massimo Tononi, presidente di Banco Bpm.

Il palcoscenico sarà anche degli editorialisti del giornale, da Elsa Fornero (ex ministra, professoressa di Economia), ad Alessandra Paola Ghisleri, direttrice di Euromedia Research fino ad Antonella Viola, biologa e divulgatrice. Infine Piero Chiambretti, uno dei volti torinesi dello spettacolo e della televisione più noti nel panorama italiano.

Noi di Specchio dei tempi, fondazione del quotidiano torinese, saremo presenti alla kermesse con un banchetto dove vi racconteremo dei nostri progetti e raccoglieremo eventuali donazioni.

La partecipazione per il pubblico è libera e gratuita fino ad esaurimento posti, previa registrazione. Per iscriversi bisogna utilizzare il link https://eventi-live.gedidigital.it/

Specchio ricostruirà scuole e asili

Angelo Conti

Continua il lavoro di Specchio dei tempi nell’area colpita dall’alluvione. L’obiettivo è quello di sostenere le comunità colpite attraverso interventi capaci di ridare “normalità” alla vita e quindi slancio alla ricostruzione.

Specchio sa bene, grazie all’esperienza maturata in decine di calamità naturali,  che la ripresa passa inizialmente attraverso i bambini: se le scuole restano chiuse o forniscono servizi solo parziali capiterà che anche i genitori ed i nonni saranno “bloccati” nell’accudire i più piccoli, tralasciando il lavoro a sostegno della ripresa.

Un rapido ripristino di asili e scuole ha quindi come primo obiettivo il ritorno alla normalità famigliare. Identico discorso per le piccole e piccolissime attività: se il panettiere riapre, se il bar torna a fare i caffè, se l’agenzia delle assicurazioni comincia ad esaminare le richieste danni, se il veterinario torna a curare i cani ma anche mucche e pecore in campagna, se l’edicola è di nuovo in grado di vendere i giornali, ecco che la ripresa diventa reale.

Sono queste le motivazioni del bando per 150 contributi a fondo perduto da 3.000 euro ciascuno che Specchio dei tempi (in collaborazione con Satispay) ha messo a disposizione di piccoli commercianti, artigiani ed agricoltori di tutti i comuni alluvionati. I contributi verranno assegnati entro la fine di giugno ed immediatamente consegnati.

Senza dimenticare i più fragili, come ad esempio i sedici ragazzi disabili della Cooperativa L’Orto di  Budrio, subito aiutati a trovare una nuova sistemazione già all’indomani dell’alluvione, o famiglie ed anziani in particolare stato di indigenza. Una serie di concrete iniziative sul territorio, tutte in sinergia fra di loro, che attualmente interessano Modigliana, Tredozio, Faenza, Forlì, Lugo, Massa Lombarda, Bagnacavallo, Russi e Conselice.

Ogni euro, fra i 1.845.423 già raccolti (anche grazie all’importante contributo della comunità di Satispay) viene impiegato con la massima oculatezza, senza voler strafare ma anche senza perdere tempo. Sappiamo bene che occorre fare in fretta. Così, ai primi aiuti già consegnati alle scuole, stiamo aggiungendo in questi giorni gli interventi strutturali. I più complessi anche perché onerosi.

I danni e le aree di intervento di Specchio dei tempi

La scuola dell’Infanzia Capucci di Lugo di Romagna è frequentata da 150 bambini. Qui i danni li ha fatti l’acqua, che è ristagnata per molte ore, devastando la pavimentazione in legno e le sottostanti serpentine del riscaldamento, oltre ovviamente a tutti gli arredi.

Danni ai pavimenti, agli arredi, a porte ed infissi anche nella scuola primaria Torchi di Massa Lombarda: qui l’intervento dovrebbe avviarsi entro la fine del mese.

A Bagnacavallo contribuiremo al ripristino della centralina elettrica e della centrale termica, che erano nella cantina della scuola primaria, quindi finiti sott’acqua.

Da due istituti comprensivi di Forlì, attraverso l’Ufficio Scolastico Regionale dell’Emilia-Romagna, ci sono invece richieste per beni di consumo didattico: purtroppo almeno un centinaio di allievi (appartenenti alle famiglie sfollate negli ex hotel Covid) hanno perso i libri e le attrezzature didattiche. L’Istituto Comprensivo Forlì 4 ha anche subito l’allagamento di aule con perdita di banchi, lavagne elettroniche e devices di vario tipo. Le consegne di tutti questi materiali sono in corso.

Specchio dei tempi non poteva dimenticare le comunità più marginali, quelle lontane dalle grandi arterie di comunicazioni: siamo così saliti a Modigliana dove abbiamo incontrato sindaco e dirigente scolastico per programmare un aiuto per la scuola media e poi ancora più su, nella minuscola Tredozio, in Valle Tramazzo, al confine fra Emilia e Toscana, dove la piccolissima scuola elementare  ha patito gravi danni agli arredi.

Questa l’area di intervento di Specchio dei tempi e questi sono i progetti di pronto recupero che abbiamo cominciato a realizzare. Nelle prossime settimane racconteremo passo passo la realizzazione delle opere e la consegna degli aiuti materiali. Con puntualità, rigore e trasparenza.

Come donare per gli alluvionati di Emilia Romagna

Donazioni online su questa pagina.

Bonifico bancario intestato a Fondazione La Stampa Specchio dei tempi ETS, Iban IT67 L0306909 6061 0000 0117 200.

Bollettino su Conto Corrente Postale n. 1035683943.

Causale: Alluvione Emilia Romagna.

Si può anche donare su Satispay.

E’ possibile versare di persone all’InfoSpecchio:

  • Torino, via Madama Cristina 35 (Lun-Ven 10-13)
  • Ufficio Abbonamenti La Stampa: Torino, via Lugaro 21 (orario 9.30-13)
  • Agenzia Centrale di Reale Mutua: Torino, p.zza Castello 113 (Lun-Ven 8.30-12.30/14.45-17.30)
  • Specchio Point: Pinerolo, via del Pino 70 (Mer 9-13)
  • Redazione di Cuneo in corso Nizza 11, il martedì dalle 10 alle 13

La storia di Simona, vedova con cinque figli: “Ogni giorno lotto per loro”

Beppe Minello,
La Stampa, 17/06/23

Sarà perché la casa è piccola e loro sono in sei, ma mamma Simona quando si muove circondata dai figli sembra una chioccia. Ha 43 anni, è vedova da quasi sei, da quando un melanoma le ha portato via il marito, e se c’è una cosa chela indispettisce è lo stupore di chi le chiede: «Ma come fai? Mai tuoi figli vanno tutti bene a scuola?». Quasi che una giovane vedova non possa che essere disperata e i figli degli sbandati. Non è così. Nella minuscola, linda e luminosa casa di Simona i ragazzi, dai 6 ai 13 anni, dormono in una cameretta con letti a castello e una sola scrivania dove ruotano per studiare e fare i compiti. L’ultima figlia, Celeste di 3 anni e mezzo, frutto di una relazione complicata («Quanti giudizi e occhiate severe ho ricevuto quando è nata…»), dorme con la mamma nell’altra stanza. Quando si siedono attorno al tavolo per giocare a Monopoli, riempiono la cucina.

Simona, fino ad oggi, ha combattuto con le unghie e coni denti per tirare avanti. Quando venne diagnosticato il tumore al marito, dipendente di una cooperativa che lavora per Smat, i ruoli in casa si invertirono: Simona a lavorare in un call center, il marito a occuparsi di casa e figli. Fino a quando il cancro ha avuto il sopravvento con Simona incinta del penultimo figlio. «Con il congedo di maternità ho tirato avanti fino al febbraio scorso – racconta Simona – e ora viviamo con la pensione agli orfani di mio marito invalido e la disoccupazione che però scadrà a novembre».

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Un’impresa difficile per chiunque, complicata dalla logistica per gestire figli che devono essere portati e ripresi all’asilo, alle elementari alle medie: «E al pomeriggio fanno anche sport», sorride Simona che il prossimo autunno vedrà il figlio più grande, Thomas, frequentare il primo anno al “Pininfarina” che, però, è in piazza Bengasi, dall’altra parte della città rispetto a casa, in corso Toscana. «Abbiamo partecipato a tutti gli open day ma al Pininfarina Thomas ha trovato l’indirizzo a lui più congeniale. Ci andrà con il 62 e la metro». Raccontata così, la vita di Simona e i suoi cuccioli sembra tutto sommato serena. E in fondo lo è, ma solo per merito di Simona e dei suoi ragazzi.

Lei dice che ai ragazzi «l’indispensabile, facendo ovviamente delle scelte, non manca». Ma per la “pizzata” di fine anno scolastico, hanno chiesto tutti il permesso, non per andare, ma per sapere se la mamma si poteva privare di qualche euro. Alle feste, se i nonni regalano loro qualche soldo, li consegnano tutti a Simona. Quando ad Alex si sono rotti gli occhiali, è rimasto senza per un mese e mezzo. Ancora Alex e Nicholas avrebbero bisogno del logopedista: per il primo la mutua sta provvedendo, per l’altro, balbuziente, non è previsto se non a pagamento: «Sono 50 euro a seduta che non possiamo permetterci. Lui soffre. Gli piace leggere a voce alta ma si innervosisce, si vergogna. A scuola non ha problemi, ma fra poco andrà alle medie con nuovi compagni che chissà come lo accoglieranno. Non poter dare il necessario ai propri figli è qualcosa che distrugge il mio cuore così come dover quotidianamente stilare una graduatoria tra loro e decidere se spendere quel poco che abbiamo per uno o per l’altro».

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La cosa che non definiremo sorprendente, ché altrimenti Simona si offende, è che si fa un punto d’onore di pagare puntualmente le spese. Un impegno non semplice che le si sta ritorcendo contro: «Non riesco a entrare in graduatoria per una casa Atc perché non sono né morosa né sotto sfratto… Ma le pare?». «Comunque – riflette mamma Simona – non posso vivere per sempre sull’aiuto degli altri. I ragazzi crescono e crescono le loro esigenze. Devo trovare un lavoro, dare loro una prospettiva. Ma quando chiedo e dico che ho 5 figli, immancabilmente mi rispondono “Le faremo sapere”».

Specchio dei tempi ha accolto Simona e i suoi ragazzi nel progetto “Forza Mamme” che, oltre a garantire la quotidianità (borse della spesa, buoni carne), contribuisce a costruire un percorso di crescita sostenendole anche nel difficile lavoro di genitore, offre percorsi formativi finalizzati a trovare un lavoro. Per ora, Specchio ha invitato i figli di Simona ai soggiorni marini per i bambini le cui famiglie non possono permetterselo: «Che bello! Grazie! Un dono inaspettato: così i miei bambini potranno andare al mare».

Come donare per Forza Mamme

Tutti possono sostenere le Forza Mamme. Si può donare cliccando qui con carta di credito e Paypal. Oppure si può versare con un bonifico bancario sul conto corrente intestato a Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, codice Iban IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, indicando nella causale “Forza Mamme”.

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Sei cuochi per la Romagna con “But gourmet” a Riale il 1° luglio

I. Fo
La Stampa Verbania-VCO

Nonostante non sia ancora stato svelato il menu (per questi dettagli si deve attendere l’inizio della settimana), è già stata assegnata la metà dei posti disponibili a «But gourmet», il pranzo benefico organizzato nella piana di Riale sabato 1° luglio. Sono sei gli chef che firmano questo «pic-nic d’autore» che si inserisce nella tre giorni del Festival dei fiori e anticipa di una settimana le gare del Bettelmatt ultra trail. La grande tavolata (sono a disposizione 100 posti, per cento euro ciascuno) sarà allestita nel prato davanti al villaggio di Riale, e tutti i cuochi faranno riferimento alla cucina della Walser Schtuba di Matteo Sormani, che per l’occasione ha invitato i colleghi Marco Sacco (Piccolo lago, Verbano e Piano 35), Renato Bosco (Saporè), Corrado Scaglione (Lipen), Sabina Villaraggia (Villa Pizzini), e Norman Berini (Le vie del Borgo).

Spese vive a parte, che gli organizzatori (Formazza eventi e Pro loco) cercano di ridurre all’osso, il ricavato sarà devoluto alla Fondazione La Stampa-Specchio dei tempi per aiutare artigiani e commercianti della Romagna alluvionata.

Per le prenotazioni è possibile chiamare il 338.6924418 oppure scrivere a butgourmetriale@gmail.com.

“In classe si può”, Pet therapy per l’inclusione in 25 scuole piemontesi

Il progetto “In classe si può” è il più grande intervento italiano di EAA (Educazione Assistita con Animali) nella scuola con il cane sostenuto da Specchio dei tempi, Regione Piemonte e Ministero Del Lavoro E Delle Politiche Sociali.

Nell’anno scolastico appena concluso, oltre ai 25 istituti di Torino e provincia coinvolti, il progetto ha raggiunto anche la provincia di Cuneo. L’obiettivo, in tutti gli interventi,  è l’inclusione scolastica dei bambini con disabilità per migliorare la loro percezione nel gruppo classe, oltre a potenziare le loro abilità.  Il progetto, che segue strettamente le direttive del Ministero della Salute, è stato tracciato dall’Associazione Aslan, che è la più consolidata realtà italiana del settore, insieme alla Fondazione Specchio dei tempi, che da molti anni sostiene economicamente queste esperienze educative e di crescita.

Con il contributo del

Quel dolore trasformato in bellezza, il parco fluviale di Cuneo ha il Bosco di Camilla

Poetto Giulia,
La Stampa, 08/06/23

Le idee di Camilla Bessone, il desiderio dei suoi familiari di tradurre un dolore enorme in bellezza e speranza per la collettività, la generosità degli amici e di tante persone colpite dalla storia dei «ragazzi delle stelle», un’area di 5 mila metri quadrati vicina all’orto e alla serra didattica del Parco fluviale Gesso e Stura a Cuneo: dietro al Bosco di Camilla, che sarà inaugurato domani alle 18, c’è tutto questo. Se dall’autunno del 2020 il Sentiero di Camilla, con partenza da borgata Colletta sottana di Entracque, fa riecheggiare l’amore per la montagna della giovane scomparsa in un incidente sopra Castelmagno il 12 agosto del 2020 con quattro amici, adesso il Bosco di Camilla testimonierà un’altra sua grande passione: quella per la natura.

L’urgenza avvertita dai familiari di ricordare Camilla attraverso la realizzazione di un’area boschiva si è fatta progettualità grazie al contributo di diversi attori, dall’architetto progettista Silvia Oberto, che ha redatto il progetto e ne ha seguito la realizzazione, al Comune di Cuneo, che ha individuato e messo a disposizione l’area, alla Fondazione La Stampa-Specchio dei tempi, che l’ha dotata di una panchina smart.

Dopo un lungo percorso il Bosco di Camilla è quindi realtà e da domani, con la consegna al Comune di Cuneo, sarà di tutti. Oltre al bosco, la cui piantumazione verrà effettuata domani mattina dalle scuole, il progetto ha portato alla realizzazione di un anfiteatro verde che potrà essere utilizzato per momenti di socialità di vario genere, dall’intrattenimento, come quello di questa sera alle 20,30 con l’Astercheer Festival e alle 22 con lo spettacolo «I custodi del fuoco» a cura della Compagnia «I Calidè», agli eventi sportivi. E della «collina dell’amicizia», dove coricarsi nell’erba, riflettere, riposare, guardare le stelle. «La “collina dell’amicizia” è nata con l’obiettivo di mettere in comunicazione il percorso alto e quello basso del Parco e di riflettere la personalità di Camilla, con la parte che definisce l’area dell’anfiteatro che rimanda al movimento e allo sport, e la pendenza naturale che è la zona della contemplazione, ideale per l’osservazione delle stelle – racconta l’architetto Silvia Oberto . Un intervento realizzato con un approccio non invasivo: la collina è stata letteralmente plasmata come creta con della terra portata appositamente in loco».

Il Bosco di Camilla sarà anche smart, proprio come era Camilla: già inserito in Google Maps, nei prossimi mesi verrà dotato di un percorso di videosorveglianza e da subito metterà a disposizione dei suoi frequentatori una panchina, appunto, intelligente. «Si tratta di una panchina di design dotata di due prese da 220 volt, due prese Usb e una ricarica wireless ad appoggio – spiega Alberto Mandrile, fondatore e amministratore delegato di Tecno World, azienda cuneese che l’ha prodotta contribuendo anche all’installazione. Se le prese Usb e la ricarica wireless ad appoggio saranno sempre attive per la ricarica di dispositivi e elettronici, per utilizzare le due prese da 220 volt sarà necessario scaricare l’app “i-Gate”, quella adottata dal Comune di Cuneo per il Distretto urbano del commercio, e scansionare il qr code presente vicino alle prese per selezionare quella desiderata».

La piccola Mirabel ha esaudito il sogno di incontrare Elsa di Frozen

Paola Scola,
La Stampa, 06/06/2023

Cinque anni. Ancora troppo pochi per avere a che fare con il dolore, la malattia, il peso delle cure massicce in ospedale. La fatica di un viaggio non per andare in gita a ridere e correre come dovrebbe accadere a quell’età, ma per raggiungere il reparto del «Regina Margherita» di Torino, dove altri cuccioli come lei combattono la stessa battaglia: contro una rara forma di tumore al cervello. Eppure Mirabel è forte, coraggiosa, tenace. Un «leoncino», che quando riesce a sorridere lo fa in modo contagioso. Capace di coinvolgere anche i fratellini Isabel e Rafael. Per quel sorriso mamma Giulia – uno scricciolo di donna con un’energia incredibile – farebbe qualsiasi cosa.

Per rimanere ogni istante vicino alla sua piccola «Mira», lei ha lasciato il lavoro. Papà Zoltan fa l’operaio. Ma in casa, tra le cure e le trasferte, le spese sono tante. Qualche mese fa il consigliere regionale Franco Graglia ha conosciuto la famiglia e condiviso la loro storia. E Mirabel è diventata una «bimba di Specchio dei tempi».

La solidarietà e la generosità dei lettori de La Stampa, attraverso la sua fondazione, si sono presto concretizzate con un sostegno da oltre 21 mila euro, destinato alla famiglia. Ma a volte Specchio dei tempi riesce anche a esaudire i piccoli, grandi sogni. Come quello di far incontrare a una bambina il personaggio del cuore. Mirabel ama i protagonisti di «Frozen», il celebre film d’animazione prodotto dalla Disney. In particolare adora la principessa Elsa (liberamente ispirata alla regina delle nevi dell’omonima fiaba di Hans Christian Andersen). «Elsa di Frozen», risponde mamma Giulia, quando le si chiede quale personaggio dei cartoni Mirabel vorrebbe conoscere.

Detto fatto. Attraverso Specchio dei tempi, che ha organizzato e assicurato l’animazione, domenica mattina una Elsa in carne e ossa ha bussato alla casa di «Mira», a Dronero. Con stupore e meraviglia, la bimba e i fratellini hanno aperto la porta alla principessa dei ghiacci, con l’inconfondibile, lunga treccia bionda, il mantello e l’abito azzurri e lo smagliante sorriso. Non si è presentata, però, da sola: con lei Olaf, il pupazzo di neve creato da Elsa e Anna nella loro infanzia e animato grazie alla magia, che segue le due sorelle nelle avventure con il suo ottimismo e i suoi consigli. «Ciao a tutti. Io sono Olaf. E amo i caldi abbracci!»: al tradizionale saluto del pupazzo Mirabel non si è sottratta.

Bellissima, tutta vestita di rosso, la «principessa di Specchio dei tempi» ha festeggiato fra giochi e palloncini colorati. Con tutta la gioia e le forze possibili per lei. La mamma: «La mia Mira e i fratelli sono stati molto felici e si sono divertiti. Non so come ringraziare quanti ci aiutano. Noi andiamo avanti a far conoscere la nostra storia, confidando in un altro sogno: che, fra tutti quelli che la conosceranno, esista una persona in grado di trovare una cura per Mirabel. E per tutti i bambini come lei».

Come diventare Negozi Amici per Specchio dei tempi

La Stampa, 24/05/2023

Sono un riferimento fondamentale sul territorio. Tanto nei paesi piccolissimi, dove a volte tengono viva una comunità, quanto nelle città. Ai negozi, che «possono diventare uno straordinario motore di solidarietà», è rivolta la nuova iniziativa di Specchio dei tempi, lanciata ora anche sul territorio vercellese: un invito a diventare Negozi amici della Fondazione e a promuovere le iniziative. Dopo Torino, Cuneo e Asti il progetto Negozi amici arriva infatti anche in provincia: in Piemonte sono già oltre trecento i punti di vendita che fanno parte del circuito nato due anni fa.

Che cosa significa essere Negozi amici di Specchio dei tempi? Significa rendere più visibili le iniziative solidali che caratterizzano la Fondazione esponendo le locandine e i volantini dei progetti e delle campagne in corso: si comincia in queste settimane con il 5×1000, per proseguire in autunno con la campagna legata alle Tredicesime dell’Amicizia, l’iniziativa storica di
Specchio dei tempi, destinata agli anziani soli, che proseguirà sino aNatale. Una vetrofania da esporre indicherà che il punto di vendita appartiene al Circuito dei Negozi amici ed è attento alla solidarietà sociale.

Per ringraziare chi gli è accanto, Specchio dei tempi offre a sua volta una vetrina: su La Stampa e su Specchio notizie, il periodico della Fondazione spedito a casa dei donatori almeno una volta l’anno, viene pubblicato l’elenco dei negozi aderenti all’iniziativa. Anche sul sito di Specchio dei tempi compare una sezione Negozi amici in cui i negozianti possono iscriversi in modo autonomo mentre i visitatori possono cercare i Negozi amici nelle loro città.

Per aderire al Circuito, si può visitare questa pagina.

“Specchio dei tempi” raccolti 775.460 euro per gli alluvionati dell’Emilia Romagna

La Stampa, 22/05/2023

Ogni giorno più in alto la sottoscrizione di Specchio dei tempi, spinta dai lettori e dagli ascoltatori dei media del Gruppo Gedi ma anche dalla straordinaria opportunità offerta dalla app di Satispay che ha promosso e semplificato le donazioni. Sono già state 48.126 le persone che hanno deciso di sostenere le popolazioni alluvionate attraverso una offerta a Specchio dei tempi od a Specchio d’Italia, la fondazione gemella che opera su tutto il territorio nazionale ed all’estero. Intanto è partita la fase 2, cioè quella degli interventi sul territorio. Una volta dimensionate le risorse (che cresceranno comunque ancora nei prossimi giorni) , si passa ora alla selezione degli interventi: per questo abbiamo interpellato i 13 sindaci di comuni fra i più colpiti offrendo immediata disponibilità.

Che cosa si vuole realizzare? Interventi capaci di aiutare un rapido ritorno alla normalità. Cioè sostegni per la bonifica di scuole, asili, ambulatori, piccole attività essenziali (il panettiere, l’ortolano, l’edicola, il macellaio…). Ma c’è anche la disponibilità a valutare singole situazioni critiche, di famiglie o di anziani.

L’importante, in questi casi, è fare presto, e Specchio dei tempi sta lavorando in questa ottica, senza ovviamente trascurare le attenzioni che meritano i quasi 50.000 donatori, a cui garantisce massima serietà e trasparenza nelle erogazioni sul territorio.

 

Come donare per gli alluvionati di Emilia Romagna

Donazioni online su questa pagina.

Bonifico bancario intestato a Fondazione La Stampa Specchio dei tempi ETS, Iban IT67 L0306909 6061 0000 0117 200.

Bollettino su Conto Corrente Postale n. 1035683943.

Causale: Alluvione Emilia Romagna.

Si può anche donare su Satispay.

E’ possibile versare di persona all’InfoSpecchio:

    • Torino, via Madama Cristina 35 (Lun-Ven 10-13);
    • Ufficio Abbonamenti La Stampa: Torino, via Lugaro 21 (orario 9.30-13);
    • Agenzia Centrale di Reale Mutua: Torino, p.zza Castello 113 (Lun-Ven 8.30-12.30/14.45-17.30);
  • Specchio Point: Pinerolo, via del Pino 70 (Mer 9-13).