Biella: aperto uno sportello per aiutare chi è in difficoltà

La Stampa, 06/04/2023

Specchio è da molti anni vicino a Biella ed alla sua provincia con la distribuzione di contributi economici alle famiglie in difficoltà e la consegna di Tredicesime dell’amicizia ogni Natale. Durante il periodo Covid-19 a Biella è stato donato un ecografo polmonare al pronto soccorso dell’Ospedale degli Infermi, sono state consegnate 450 borse della spesa alle famiglie bisognose e donati migliaia di dispositivi di sicurezza alla Protezione civile che ha distribuito in tutto il territorio.

Nel 2022 abbiamo donato, oltre alle Tredicesime dell’amicizia, 500 euro a numerose famiglie di profughi ucraini fuggiti dalla guerra ed organizzato il convegno di educazione finanziaria “Come sopravvivere alle bollette”.

Nel 2023 Specchio aumenta il suo impegno inaugurando uno sportello aperto al pubblico per raccogliere le lettere di segnalazione per la rubrica e le richieste di aiuto di persone ed enti, per raccogliere donazioni. Dal 27 aprile, ogni quarto giovedì del mese, dalle 11 alle 14 in via Via XX Settembre 17, presso la Redazione La Stampa. 

“Jupe culotte”: raccontiamo agli studenti i valori della costituzione

Beppe Minello

I valori della Costituzione viaggiano sulle gambe di tutti noi. “La Costituzione – cioè – siamo noi” come disse Alcide De Gasperi all’alba della nostra Repubblica. Parole sempre attuali che sono risuonate tra i 250 studenti delle scuole Engim, Ilaria Alpi, Pacinotti e Morelli che hanno riempito il Teatro Juvarra, ospiti di Specchio dei tempi organizzatore del progetto “Sana e robusta Costituzione” attraverso la rappresentazione, quasi interattiva, di “Jupe culotte”, letteralmente gonna-pantalone, interpretato dal duo Giulia Berto e Rita Laforgia.

Uno spettacolo che racconta la storia di due donne che vivono il forte cambiamento sociale avvenuto nel dopoguerra con il diritto di voto per tutti. Uno spettacolo seguito con passione dagli studenti – che sarà replicato 4 volte di fronte agli allievi di altre scuole torinesi – e preceduto dal ricordo di Bruno Caccia, il procuratore della Repubblica di Torino, assassinato dall’Ndrangheta 40 anni fa, al quale l’evento è dedicato. Uomo integerrimo, la cui integrità nel perseguire il crimine gli costò la vita come hanno ammesso i suoi stessi carnefici.

Ma Caccia era anche un padre affettuoso “che quando era con noi e sentiva una melodia che gli piaceva abbracciava la mamma e la faceva danzare nel corridoio di casa” l’ha ricordato, commossa, la figlia Cristina che con la sorella e il fratello si battono ancora oggi perché piena luce venga fatta sulla morte del genitore. Un ricordo intimo che ha catturato i giovani in sala e al quale è seguito quello dell’ex-magistrato Giancarlo Caselli, amico prima ancora che suo allievo: “Un privilegio che ha segnato la mia vita di magistrato e cittadino”.

120 ragazzi di Cuneo “A scuola di bici” con Giorgio Viberti e Valter Gerbi

R.S.
La Stampa, 26/03/23

Grande partecipazione di studenti al progetto «A scuola di bici» di Specchio dei Tempi, la onlus de La Stampa. L’appuntamento era stato programmato all’istituto comprensivo Viale Angeli a Cuneo con alcune classi della scuola media «Massimo D’Azeglio», circa 120 ragazzi che si sono alternati in quattro ore di «lezioni» sul fascino dell’uso della bicicletta e sull’importanza della sicurezza stradale. A tenere desta l’attenzione degli allievi c’erano il giornalista specializzato di ciclismo Giorgio Viberti (38 annidi carriera a La Stampa durante i quali ha seguito, tra l’altro, 22 Giri d’Italia, 10 Tour de France,15 Mondiali su strada e decine di edizioni delle principali grandi corse internazionali) e Valter Gerbi, commissario e storico volto televisivo della polizia municipale di Torino. Con loro la dirigente scolastica Donatella Platano e numerosi docenti, fra i quali i professori Mania Congiu, Giuseppe Costamagna, Maria Casula e Barbara Reghezza, tutti appassionati di bicicletta, alcuni anche buoni praticanti.

L’incontro è avvenuto all’interno dell’istituto comprensivo, che ospita oltre mille ragazzi. Teatro della lezione è stata l’aula magna, che tra l’altro in questi giorni accoglie la mostra degli elaborati realizzati dagli studenti nell’ambito di un concorso sulla mobilità sostenibile, in collaborazione tra l’istituto comprensivo Viale Angeli, il Comune di Cuneo e l’Istituto tecnico superiore per Geometri «Bianchi-Virginio». Con quante mani si deve guidare una bicicletta? Il casco è obbligatorio o solo consigliato? In strada si può procedere affiancati in bicicletta? Com’è fatto il cartello che indica l’obbligo di dare la precedenza?

Queste sono state soltanto alcune delle domande alle quali i ragazzi si sono sottoposti con partecipazione e simpatia, spesso mettendo in evidenza anche buone cognizioni sul Codice della strada, nonostante la legge italiana non preveda veri e propri corsi di formazione sull’educazione stradale per chi usa biciclette o monopattini, il che spesso causa numerosi incidenti con vittime in particolare fra gli utenti più «deboli», come pedoni. «Io dico sempre – ha sottolineato Valter Gerbi, commissario della polizia municipale di Torino – che andare in giro con una bicicletta assomiglia un po’ a una partita di scacchi: bisogna stare molto attenti alle mosse che si fanno, ma anche, e forse soprattutto, cercare di prevedere e intuire le mosse altrui», cioè le possibili manovre degli altri utenti della strada, in particolare automobilisti e camionisti.

«La bici è un mezzo di locomozione straordinario – ha aggiunto Giorgio Viberti, giornalista sportivo e appassionato cicloamatore -. Può essere usato da tutti e in tutte le sue varie espressioni, che siano city bike o bici da corsa, mountain bike o gravel, bmx o bici a scatto fisso. Cuneo si è sempre dimostrata una città ideale per le bici e anche per il ciclismo professionistico, che tra l’altro nel 2008 ospitò il giorno di riposo e una tappa di partenza del mitico Tour de France, la più grande manifestazione ciclistica del mondo, e soltanto la scorsa stagione una tappa di arrivo del Giro d’Italia, vinta in volata dal francese Arnaud Démare».

L’iniziativa «A scuola di bici» è stata allestita e organizzata da Specchio dei tempi, la Fondazione onlus sostenuta dalla solidarietà dei lettori de La Stampa. Nacque dalla omonima rubrica pubblicata sulle pagine del quotidiano, uno spazio di dialogo dove confrontarsi, denunciare ingiustizie, ma anche chiedere e offrire aiuto, eda11955 èunriferimentoprezioso e sicuro per i lettori che vogliono dare un sostegno concreto e immediato a chi si trova in difficoltà. Fra le varie iniziative realizzate in Italia e nel mondo (come di recente quelle in Ucraina travolta dalla guerra o nelle zone terremotate di Turchia e Siria), quest’anno è stata appunto organizzata «A scuola di bici», una serie di 40 «lezioni» per gli studenti delle scuole medie di tutto il Piemonte per incentivare l’uso corretto e in sicurezza della bicicletta.

L’incontro cuneese all’istituto comprensivo Viale Angeli è stato particolarmente voluto e seguito e culminerà fra tre mesi circa (probabilmente il 23 o 24 giugno), parallelamente alla famosa granfondo di ciclismo «La Fausto Coppi», con un biciclettata di studenti cicloamatori per le vie ciclabili di Cuneo, in compagnia dei giornalisti «ciclofili» Giorgio e Paolo Viberti e di alcuni campioni del pedale.

Scopri il progetto.

Specchio dei tempi apre una sede anche ad Aosta per offrire aiuto

La Stampa,
19/03/2023

Specchio dei tempi apre una sede in ogni capoluogo di provincia di Piemonte, Liguria di Ponente e anche in Valle d’Aosta, per essere sempre più vicino alle esigenze di tutti.

La Fondazione de La Stampa, nata da una rubrica delle lettere negli Anni Cinquanta, è diventata una grande catena di solidarietà che dall’Italia si è estesa al mondo, senza dimenticare i problemi di chi vive nella porta accanto, ha scelto come sede le redazioni del territorio. A testimonianza del legame forte con il quotidiano.

Da martedì 21 marzo Specchio dei tempi apre ad Aosta, negli uffici de La Stampa di piazza Chanoux 28. Gli incaricati della Fondazione saranno in redazione una volta al mese per informare sulle attività della fondazione, raccogliere le segnalazioni dei cittadini per la rubrica Specchio dei tempi, le donazioni di chi vuole offrire aiuto o le richieste di chi invece ne ha bisogno. Verranno poi raccolte anche le richieste di aiuto proposte per le Tredicesime dell’amicizia, i contributi agli anziani per il Natale che rappresentano una delle iniziative storiche della Fondazione.

Lo sportello di Specchio tempi sarà aperto dalle 11 alle 14 di martedì, pronto ad accogliere chiunque voglia mettersi in contatto con la Fondazione o anche solo semplicemente conoscerne meglio le finalità.

Borello salva le Colazioni dei poveri di Specchio dei tempi

Angelo Conti

Cresce ogni giorno il numero dei poveri e dei senza fissa dimora che si presentano alle Colazioni dei Poveri di Specchio dei tempi a Casa Santa Luisa, in via Nizza 24.

Alle 7 del mattino spesso c’è già la coda, in attesa dell’apertura del servizio. Nonostante la cambusa sia tenuta sempre rifornita, si possono creare anche situazioni di emergenza. Come ieri, quando la forte richiesta ha azzerato le riserve di latte. Ma è bastata una telefonata, da Specchio dei tempi a Fiorenzo Borello, per trovare un’immediata risposta. Centinaia di litri di latte sono stati immediatamente donati dai Borello Supermercati e l’emergenza è stata tamponata.

Anche stamattina latte e cappuccini erano pronti ad accogliere chi fatica a vivere.

Grazie a suor Cristina e grazie a Borello.

Da dodici anni, Specchio dei tempi sostiene le Colazioni dei poveri. Potete aiutarci tutti qui.

Uno spettacolo per le scuole sui valori della Costituzione

Specchio dei tempi ha da sempre a cuore i valori della Costituzione. E ritiene che la  sua conoscenza debba essere favorita e sostenuta soprattutto fra i ragazzi delle scuole. Utilizzando ogni mezzo, compreso quello teatrale. Ha così promosso cinque rappresentazioni teatrali di “Jupe Culotte” che si terranno al Teatro Juvarra a cura del duo Giulia Berto e Rita Laforgia.

“Jupe Culotte”, letteralmente gonna-pantalone, è il titolo dello spettacolo che racconta la Costituzione Italiana. Oggi, scegliere di parlare della conquista di diritti, che sono uguali per tutti senza distinzione di genere, non solo aiuta a ricordare ciò che è stato acquisito in passato, ma ci porta anche a riflettere su una serie di domande. Quanti diritti e doveri dei cittadini sono realmente rispettati e salvaguardati? I principi e i valori della Costituzione, indispensabili per il nostro futuro, godono dell’importanza che meriterebbero? Quanto sta crescendo la disapplicazione di questi principi?  Abbiamo raggiunto davvero la parità di genere? La storia di Jupe Culotte indaga attorno a queste domande affidando ad un incontro, a due voci femminili, la storia di quegli anni.

La Costituzione non è stata soltanto una novità, ma un’alternativa possibile, e questo è un concetto fondamentale per continuare ad educare le nuove generazioni ad una visione cosciente dell’essere umano nella società: l’eguaglianza oggi più che mai è un principio che dobbiamo salvaguardare.

Scopri tutte le date dello spettacolo

CONTENUTI DI “JUPE CULOTTE”:

Jupe Culotte” intende raccontare la storia di due donne che vivono un forte cambiamento sociale avvenuto nel dopoguerra: il diritto di voto per tutti e la possibilità anche per le donne di essere protagoniste della politica italiana. Una delle due è Rosa Costantini, personaggio di fantasia. È una ragazza cresciuta in campagna, contadina e con una minima istruzione. Per un evento fortuito viene a sapere che il 2 giugno 1946 ci saranno il referendum e le elezioni politiche e che anche le donne maggiorenni potranno votare. La sua ingenuità la porta a credere che quest’azione,  come una magia, darà una svolta radicale alla sua vita. Dopo una momentanea delusione, comprenderà che il cambiamento avviene lentamente e che il voto è solo uno dei mezzi per migliorare la propria situazione.

La seconda donna è un personaggio storico, Lina Merlin. Lei ha studiato all’università di Padova e ha deciso di andare ad insegnare in provincia, considerando l’educazione la prima arma da fornire ai meno abbienti. Lina conosce molto bene l’iter che ha portato al 2 giugno 1946, ha infatti partecipato attivamente durante la Seconda Guerra Mondiale ai movimenti partigiani e ora le si prospetta un futuro in politica.

La vita delle due donne si interseca proprio in quel 2 giugno 1946, fuori dai seggi elettorali, e il loro confronto vuole essere un dipinto fresco ma sincero della vita di quegli anni difficili, una riflessione sul valore del diritto al voto e un mezzo per ricordare i principi fondamentali della nostra Costituzione.

Le rappresentazioni teatrali si svolgeranno al Teatro Juvarra Via Filippo Juvarra, 13, 10122 Torino TO.

Le scuole possono scegliere  una data fra:

  • 28 Marzo dalle 10.00 alle 12.30
  • 17 Aprile dalle 10.00 alle 12.30
  • 18 aprile dalle 10.00 alle 12,30
  • 29 Maggio dalle 10 alle 12,30
  • 30 Maggio dalle 10.00 alle 12.30

Possono partecipare gratuitamente le classi secondarie di primo grado della città di Torino per un massimo di 250 ragazzi e insegnanti a incontro.

Le prenotazioni possono essere effettuate, sino ad esaurimento posti, inviando una mail a specchiodeitempionlus@lastampa.it entro e non oltre domenica 19 marzo ore 00:00.  Indicando la data preferita, il numero delle classi, il numero complessivo degli alunni, il numero degli accompagnatori ed eventuali disabilità.

In ognuno dei 5 spettacoli è previsto un ricordo del procuratore capo di Torino Bruno Caccia ucciso dalla ’ndrangheta quarant’anni fa.

Benin, salvata bimba albina e con lei quaranta coetanee

Albina, quindi bianca. Respinta dalla sua comunità, incapace per retaggi culturali e tribali di accettarla, Isabel stava semplicemente per essere allontanata dal suo villaggio e di fatto condannata a morte. Ma non è successo. Sulla sua strada ha trovato padre Servais ed i volontari italiani dell’Onlus Amici di Cinzia, che l’hanno accolta in una struttura con decine di altre bambine sfortunate. E che oggi vanno fatto vivere e crescere, pensando anche al loro inserimento in una società che resta povera e difficile, ma che nella quale andranno inserite con un minimo di preparazione e di formazione, così da rendere più semplice il loro accesso ad un lavoro.

Tutto questo accade in Benin, dove vivono le bambine, ed un po’ in Italia dove gli amici di Cinzia, guidati da Silvano Bonato si impegnano per trovare risorse. “Il  centro d’Accoglienza e Sviluppo per Bambine Amici di Cinzia” di Boukoumbè – spiega Silvano Bonato – è situato nel villaggio di Natta ed è attivo dall’ottobre del 2020. Oggi ospita 40 bambine. La popolazione della città di Boukoumbè, situata a nord-ovest del Benin nel  dipartimento dell’Atakora, secondo l’ultimo censimento del 2018, contava 500.000 abitanti, moltissimi dei quali in situazione di grave povertà.

Il centro di Accoglienza “Amici di Cinzia” dista 8 Km dalla città ma la sua posizione è strategica per l’istruzione delle piccole ospiti che possono frequentare una scuola pubblica situata a soli 100 metri di distanza, una situazione che le pone al sicuro dai pericoli. L’accoglienza delle piccole ospiti avviene con la collaborazione di un’assistente sociale che interviene anche nel seguire le  bambine che le famiglie spontaneamente portano al centro, non potendo seguirle e spesso nemmeno sfamarle.

Attualmente sono in corso i lavori di recinzione dello spazio del centro (in muratura) e a breve inizieranno i lavori per la costruzione del nuovo dormitorio che permetterà di estendere la capacità ricettiva del centro stesso. I lavori si svolgono sempre in “stile africano” ovvero secondo 4 tappe: fabbricazione dei mattoni, scavo fondamenta, costruzione dei muri, posizionamento tetto”. La nuova recinzione garantirà la sicurezza delle bimbe, il nuovo dormitorio consentirà di poterne accogliere un numero maggiore. Ma per fare tutto questo occorrono risorse”-

«Specchio Nord», lo sportello per mamme e bimbi in Barriera a Torino

Leonardo Di Paco,
La Stampa, 03/03/23

Specchio dei tempi trova una nuova casa in Barriera di Milano, quartiere simbolo delle periferie, epicentro del meltin pot di Torino, area in perenne trasformazione dal punto di vista urbanistico e anche custode di problemi di integrazione, criminalità e descolarizzazione. L’impegno di «Specchio Nord», il quarto sportello in città, aperto in via Cimarosa 26 all’interno di locali messi a disposizione dall’Atc, l’ente delle case popolari, si concentrerà soprattutto su quest’ultimo aspetto.

In questi locali a due passi da via Bologna, con scorcio in lontananza del palazzone dimenticato ex Poste di via Monteverdi, il fulcro dell’attività sarà rappresentato dal progetto “Forza bimbi!”. Si tratta di un percorso rivolto ai più giovani offrendo attività formative nel tempo libero dalla scuola, per evitare frequentazioni di altro tipo, e il progetto “Forza Mamme!” che sostiene 100 donne sole capofamiglia e i loro 198 bambini.

Il centro sarà aperto in concomitanza delle attività. Cioè tutti i pomeriggi della settimana e il sabato mattina per i doposcuola mentre diverse mattine la settimana per gli incontri di Forza Mamme. A partire da aprile il centro sarà aperto anche la domenica: ospiterà una serie di laboratori dedicati ai ragazzi.

Ieri mattina il presidente della fondazione, Lodovico Passerin d’Entreves, assieme al direttore de La Stampa Massimo Giannini ha presentato i locali al prefetto Raffaele Ruberto, al sindaco Stefano Lo Russo, al comandante provinciale dei carabinieri, il generale Claudio Lunardo, e all’assessore regionale alla Sicurezza Fabrizio Ricca. «Le sfide di Specchio si stanno ampliando sempre di più – ha spiegato Passerin e crescono di pari passo con un contesto sociale sempre più sofferente, stretto fra i rincari del costo della vita. C’è sempre più solitudine, anche da un punto di vista civile. Siamo venuti in Barriera perché è uno dei quartieri dove la nostra rete ha raccolto più richieste di aiuto e qui metteremo in campo due interventi decisivi dedicati a due grandi sfide per il futuro delle nuove generazioni e per la crescita civile della nostra città».

Concetti ripresi anche dal sindaco di Torino: «Questa zona della città, proprio per la sua complessità, è terreno fertile per la nascita di luoghi e progetti che possano aiutare a sostenere la crescita del quartiere e migliorarne la vivibilità» ha detto Lo Russo, che parlando delle trasformazioni urbanistiche di Barriera di Milano ha indicato i12023 come l’anno della svolta per la nuova linea della metropolitana con l’arrivo dei primi bandi. «Il rilancio della zona Nord – ha aggiunto il primo cittadino – è uno degli obiettivi della nostra amministrazione e passa anche attraverso i fondi legati al Pnrr (oltre 800 milioni per la Città, ndr) che per il 60% riguarderanno progetti legati all’inclusione sociale e alla sicurezza per aumentare la qualità della vita di chi vive e lavora in questo tipo di quartieri».

Su questo tema il direttore de La Stampa, Massimo Giannini, ha parlato della riscoperta «anche da una parte della politica della lotta alle disuguaglianze e questa non può che essere una buona notizia perché le periferie possono diventare luoghi per ripartire. Quello che ancora manca, a volte, è la presenza di strutture che consentano a chi vive ai margini di poter avere dei luoghi dove riconnettere una trama solidale interrotta».

 

“Un soffio ti può salvare la vita”, contro le stragi del sabato sera

Angelo Conti

“Un soffio ti può salvare la vita” nasce con l’obiettivo di contrastare i troppi incidenti del sabato sera dovuti all’abuso dell’alcool. I carabinieri del Comando Provinciale di Torino e la Fondazione Specchio dei tempi hanno messo a punto un progetto comune per ridurre questi rischi programmando una serie di presidi notturni, prevalentemente in aree della movida o presso discoteche e locali notturni, dove i giovani che lo desidereranno potranno sottoporsi all’alcool test, così da accertare le proprie condizioni già prima di mettersi alla guida.

L’idea di questo progetto è nata dopo che un lettore de La Stampa aveva scritto alla rubrica di lettere Specchio dei tempi raccontando e lodando la sua esperienza davanti ad una discoteca del Sestriere: “ Era sabato sera quando, uscendo dal Tabata di Sestriere mi veniva chiesto da un carabiniere in divisa se avessi bevuto. Gli rispondo “due drink”. Lui mi dice: “Vuole provare a soffiare prima di mettersi al volante?”. Questa sua risposta mi ha scaldato il cuore, finalmente si è realizzato il mio sogno, fuori da un locale le forze dell’ordine con l’obiettivo di prevenire e non di punire”.

Quell’iniziativa, che era stata realizzata dalla stazione carabinieri di Sestriere, verrà ora estesa sistematicamente nei prossimi mesi alla città di Torino ed alla provincia con l’utilizzo di un ambulatorio mobile, di un medico e di un infermiere volontari e di alcool test messi a disposizione dalla Fondazione Specchio dei tempi. I carabinieri garantiranno un appoggio logistico e, insieme ai volontari di Specchio, sensibilizzeranno i giovani sui rischi della guida in stato di ebbrezza, invitandoli ai test di prevenzione.

L’intervento partirà sabato 11 marzo nei fine settimana e si svilupperà nelle piazze davanti alle discoteche e ai locali più frequentati del centro Torino ( Piazza Vittorio, Piazza Santa Giulia, San Salvario, Via Carlo Bossoli) e della provincia (Sauze d’Oulx, Carmagnola ).

Sostegno a Susanna dopo l’incendio, “Aspetto gas, elettricità e acqua”

Arami Manuela,
La Stampa, 10/03/23

«Ringrazio tutte le persone che mi stanno dando una mano, da chi porta coperte per me e i miei animali a quanti mi ospitano nelle loro case in attesa che i tecnici effettuino gli allacciamenti agli impianti della casetta prefabbricata che i volontari hanno posizionato nel punto vicino alla mia abitazione. Sono grata anche per le sottoscrizioni che hanno avviato Specchio dei tempi e Comune di Pezzolo. In questo momento, però, mi servono anche guanti, scope e pale per togliere la neve dalla macchina e dalla strada che si congiunge alla provinciale e che qualche caseificio sia disposto a ritirare il latte che ogni giorno mungo dalle mie capre».

Susanna Wüst ha perso tutto nell’incendio che ha distrutto la sua casa in località Porcavio a causa di un guasto alla stufa a legna, ma non la speranza. Perché la pensionata di origine svizzera che martedì scorso ha compiuto 80 anni (in Italia da 37) riesce a trovare sempre il lato positivo in tutte le cose. Anche quando la neve rende tutto più difficile. «Dormo dai vicini, ma l’altra sera ho voluto rimanere nel prefabbricato, nonostante gli impianti non funzionassero – dice Susanna -: avevo paura che la neve mi impedisse di tornarci. Mi scaldavano i cani e i gatti che
dormivano vicino alle mie gambe. Poi al mattino un amico mi è venuto a prendere perché si stava preoccupando. La neve non mi fa paura, è necessaria, è una manna per la natura».

L’ex insegnante rimasta vedova 21 anni fa non si perde d’animo nonostante il freddo e i disagi. Cerca di organizzare le giornate e di non far mancare nulla ai suoi animali. Parla della sua «piccola arca di Noè» formata da cani, gatti, galline, galli e capre. «Sto aspettando che mettano in funzione il riscaldamento, l’elettricità e l’acqua – continua -. Intanto mungo le capre in una stalla provvisoria e regalo il latte a una famiglia che ha un bimbo piccolo e alle amiche che cucinano budini e torte: non voglio che vada sprecato. Ho anche provato a fare il formaggio da loro, ma non so ancora come verrà. La mia attrezzatura, purtroppo, è rimasta distrutta nell’incendio».

Quando osserva il mucchio di macerie che un tempo era una cascina in pietra e in legno, scrolla la testa e dice: «Chissà cosa starà pensando mio marito dal cielo di fronte a un disastro così. Ci aveva messo l’anima a costruire questa piccola fattoria». Poi, però, si consola: «Non ho grosse esigenze, tutto si può aggiustare». E quando qualcuno le propone di andare per un periodo in albergo, risponde: «Non ci penso nemmeno, il mio posto è qui».

Specchio dei tempi a Vercelli, il 2 marzo apre lo sportello in redazione

Specchio dei tempi aprirà una sede in ogni capoluogo di provincia di Piemonte, Lombardia e Liguria di Ponente, per essere sempre più vicino alle esigenze di tutti. La Fondazione de La Stampa, nata da una rubrica delle lettere negli Anni Cinquanta è diventata una grande catena di solidarietà, che dall’Italia si è estesa al mondo, senza dimenticare i problemi di chi vive nella porta accanto, ha scelto come sede le redazioni del territorio. A testimonianza del legame forte con il quotidiano.

Da giovedì 2 marzo Specchio dei tempi apre a Vercelli, negli uffici de La Stampa di via Duchessa Jolanda 20. Gli incaricati della Fondazione saranno in redazione una volta al mese per informare sulle attività della fondazione, raccogliere le segnalazioni dei cittadini per la rubrica Specchio dei tempi, le donazioni di chi vuole offrire aiuto o le richieste di chi invece ne ha bisogno. Verranno raccolte anche le richieste di aiuto per le Tredicesime dell’amicizia, i contributi agli anziani per il Natale che rappresentano una delle iniziative storiche della Fondazione.

Lo sportello di Specchio tempi sarà aperto dalle 10 alle 13 di giovedì, pronto ad accogliere chiunque voglia mettersi in contatto con la Fondazione o anche solo semplicemente conoscerne meglio le finalità.

Specchio dei tempi formato provincia, su La Stampa Cuneo più spazio per le Lettere

Specchio dei tempi, rubrica ideata dal direttore Giulio De Benedetti, è stata inserita la prima volta il 17 dicembre 1955 nella pagina di cronaca di Torino del quotidiano La Stampa, dove continua ad essere pubblicata. È la parte del giornale rigorosamente riservata ai lettori che possono scrivere pareri, raccontare esperienze personali, denunciare ingiustizie e disfunzioni della società o degli apparati pubblici e privati.

Ma è anche il cuore dei lettori, che apprendendo dalle pagine della cronaca o dalle lettere stesse episodi di sofferenza, decidono di offrire un aiuto concreto a chi si trova in difficoltà.

Negli anni la rubrica ha generato una straordinaria catena di solidarietà tra i lettori, da cui è nata la fondazione Specchio dei tempi: una onlus che ha ormai 65 progetti attivi in tutto il Piemonte, in Italia e nel mondo. Anche in provincia di Cuneo, Specchio dei tempi assiste gli anziani soli, le famiglie bisognose, i malati, i senzatetto, i bambini e le popolazioni vittime di calamità. L’ultima gara di solidarietà lanciata pochi giorni fa servirà per aiutare Susanna Wüst, la pensionata di origine svizzera che nei giorni scorsi ha perso la sua casa di Pezzolo Valle Uzzone in un incendio.

Le lettere vengono selezionate quotidianamente da Angelo Conti, giornalista e consigliere d’amministrazione della Fondazione La Stampa-Specchio dei tempi. Le migliori verranno pubblicate.

Per inviare le vostre Lettere, potete seguire le indicazioni che trovate cliccando qui.