«Chef in quota» per le Tredicesime, tutto esaurito

Ivan Fossati
La Stampa, 01/09/2022

A pochi giorni dall’appuntamento a tavola al Lusentino, «Chef in quota» ha ovviamente fatto l’esaurito. Benché l’elenco completo dei cuochi e del menu sia stato tenuto riservato fino all’ultimo, le chiamate sono state incessanti al numero della stazione Domobianca 365. Anche perché l’appuntamento gastronomico ha una importante finalità benefica. L’incasso, tolte alcune spese (ma va considerato che tutti gli chef lavorano gratuitamente e molte materie prime sono state donate), sarà devoluto alla Fondazione La Stampa—Specchio dei tempi per sostenere il progetto delle «Tredicesime dell’amicizia».

Si tratta di contributi di 500 euro l’uno che verranno consegnati tra fine novembre e inizio dicembre a persone in difficili condizioni economiche. Un aiuto per regalare un sorriso in un periodo dell’anno in cui chi soffre, soffre un po’ di più. Ancora di più il prossimo inverno, caratterizzato da aumenti di bollette e beni di consumo.

Ma adesso è tempo di pensare alla cena, con il consiglio, per chi è senza posto, di tentare comunque una telefonata. L’unica chance per lunedì 5 settembre è entrare all’ultimo se ci saranno defezioni, ma ci si può mettere in lista per il secondo appuntamento a tavola legato al buon cibo, quello di lunedì 19 settembre con la cena di Domosofia, che avrà sempre la collaborazione di Domobianca 365, l’incasso devoluto alle «Tredicesime dell’amicizia» e Marco Sacco come principale protagonista.

Lunedì 5 invece l’ospite (lavorante) d’onore è il pluristellato Enrico Bartolini, ma questo si sapeva. Così come era noto il secondo chef, lo stellato di Domodossola Giorgio Bartolucci. A non essere ancora svelati erano invece gli altri nomi. Ecco allora il programma completo della serata alla Baita Motti. Ad aprire le danze sarà proprio Bartolucci dell’Atelier di Domo con «Tatin di zucca, gelato al pane nero e fonduta al Bettelmatt». Si passa poi alla «Battuta di gamberi rossi, burrata e pepe della val Maggia con crescione di piselli e corallo» di Norman Berini delle Vie del Borgo di Toceno; Stefano Allegranza della Stella di Domo propone «Baccalà in oliocottura su patata soffice al cioccolato bianco e verdurine frizzanti al lime»; tocca poi a Sabina Villaraggia di Villa Pizzini (Mottarone) con «Cardinali al parmigiano, burro d’alpeggio e tartufo nero». Qui arriva il momento della guest star Enrico Bertolini (che, tanto per citare un locale, ha tre stelle al Mudec di Milano) con «Risotto rape rosse e gorgonzola “evoluzione”». Matteo Sormani della Walser Schtuba di Riale propone «Coda di manzo laccata con il suo fondo, patate affumicate, funghi di stagione». Chiusura con il dolce di Antonio Doria «Charlotte al pistacchio di Sicilia e vaniglia bourbon con cuore ai lamponi su base di biscotto ossolano».

Per tentare la fortuna e trovare un posto c’è un solo modo: chiamare il numero 345 3060561.

Forza Nonni!, così siamo vicini tutto l’anno agli anziani più fragili

Angelo Conti

Nato nell’estate 2020, il progetto Forza Nonni! di Specchio dei tempi ha trovato subito il forte appoggio dei sostenitori della fondazione concretizzatosi in centinaia di singole donazioni e nell’importante apporto della Fondazione Bersezio, che ha sposato la mission di questa iniziativa sin dalla sua progettazione.

Oggi Forza Nonni segue 100 anziani over 80 a Torino, oltre 50 nelle altre province piemontesi e, da questo autunno, comincerà ad operare anche nella Liguria di Ponente. La fondazione gemella di Specchio dei tempi, Specchio d’Italia, ha nell’ultimo anno allargato il progetto a 6 altre città italiane (Genova, Trieste, Bari, Milano, Roma e Palermo) dove assiste complessivamente altre 50 persone.

Oltre 200 anziani in Italia possono dunque fruire del supporto di questo progetto che prevede l’invio a casa di due capienti borse della spesa ogni mese, due visite di 2 ore ciascuna di una colf sempre ogni mese, un rifornimento di verdura e frutta fresca ogni venerdì, il supporto settimanale di un volontario che verifica le condizioni di salute di ogni singolo con una telefonata, un help-desk pressochè continuo che offre interventi in caso di emergenze domestiche, la disponibilità di un sostegno psicologico su richiesta.

Tutti gli assistiti ricevono poi a Natale un contributo economico attraverso la consegna di una Tredicesime dell’Amicizia.

Con Aslan per imparare a dare aiuto a chi ne ha bisogno

Antonella Mariotti
Specchio, 28/08/22

Antonia ha sempre avuto un sogno: lavorare con i cani. Aveva fatto di tutto: studiato, frequentato corsi con i migliori esperti e trovato Aslan. Aslan era un golden retriever color panna. Aslan morirà un giorno per strada per un attacco di cuore, lasciando Antonia disperata. Ma non certo abbattuta.

«L’associazione Aslan-Il legame con gli animali nasce il 28 gennaio 2015 ad Alpignano – racconta Antonia – in memoria di Aslan che è morto a soli nove mesi. Dopo quel primo dicembre del 2013 è trascorso un periodo buio, credevo di aver perso tutto: anche quel futuro che avevo cercato con tanta determinazione».

Ma l’arrivo di Noah, un altro Golden, ha significato il riprendere quel cammino. «Con Noah – ricorda Antonia – arrivò tutta la sua energia e vitalità, ridandomi speranza». Nasce così l’associazione “Aslan – Il legame con gli animali” che si occupa a 360 ° di Interventi Assistiti con Animali (IAA), noti con il nome Pet Therapy, realizzando progetti a sostegno dei più fragili con la mediazione del cane, occupandosi di ricerca scientifica nell’ambito e formando i professionisti umani e a 4 zampe nella Scuola Asian, con corsi riconosciuti dalla Regione e validi su tutto il territorio nazionale.

La Pet Therapy migliora la salute e il benessere delle persone ed è riconosciuta dal Ministero della Salute che consente la terapia con cani, gatti, conigli, cavalli e asini. Per Antonia Tarantini «la carta vincente è la relazione affettiva che si crea tra il paziente e l’animale, un rapporto autentico che porta sostegno, serenità e sollievo, che aiuta a reagire davanti alle difficoltà. L’animale trasmette un sentimento di accettazione incondizionata, indipendente da età, etnia, problemi fisici o psicologici della persona con cui interagisce ».

Aslan conta un’équipe di lavoro di 21 professionisti umani e 11 cani e un team di 10 docenti specializzati, tutor e assistenti per la formazione degli allievi. Molti i progetti finanziati dalla Fondazione Specchio dei Tempi de La Stampa. Pet school, il più grande progetto italiano di Educazione Assistita con Animali nella scuola: l’obiettivo è l’inclusione scolastica dei bambini con disturbi del neurosviluppo; “4 Zampe per sorridere” a sostegno degli anziani nelle RSA; “Therapy dog” a sostegno dei pazienti oncologici dell’IRCSS di Candiolo; e infine “4 zampe all’Alzheimer caffè” a sostegno dei malati di Alzheimer e i loro caregivers con l’associazione Asvad .

Mucche uccise, già 30 mila euro all’allevatore

Matteo Borgetto,
La Stampa 25/08/22

Trentamila euro da 300 lettori-donatori, per la maggior parte del Cuneese, ma anche da fuori provincia, da Torino e dalla Liguria. I contributi vanno da un minimo di 5 ad un massimo di mille euro (in tre casi) . C’è chi ha donato 20 euro dalla Germania: «Un piccolo aiuto, una goccia nel mare, ma spero serva».

Tantissimi altri versamenti sono accompagnati da messaggi di sostegno, incoraggiamento. «Ti sono vicino — scrive un lettore di Manta -: nel mondo agricolo è sempre esistita la solidarietà e spero che continui». «Mi raccomando, continui a trattare le mucche come ha fatto finora e in bocca al lupo». E ancora: «Gli agricoltori vengono dimenticati da chi ci governa, ma noi non vi dimentichiamo»; «Ce la farete, forza, non scoraggiatevi». Fra i colleghi, c’è la figlia di un margaro che ricordale sue radici: «Capisco il grande dramma che vi ha colpiti».

Una catena di solidarietà da «Specchio dei Tempi» per Giacomino Olivero, 52 anni, l’allevatore di cascina San Marcellino a Sommariva Bosco dove sabato 6 agosto cinquanta mucche di razza Piemontese sono morte in meno di mezz’ora, al pascolo in un campo di sorgo giovane «avvelenato» dalla forte carenza idrica.

Dalla Fondazione de «La Stampa» è partita una raccolta fondi che ha già permesso a Olivero di acquistare 15 nuove manzette, grazie ai primi due bonifici di 14.200 e 10.000 euro, mentre il saldo finale (per 30 mila euro totali) arriverà nel giro di una decina di giorni. Le ha comprate all’azienda agricola «La Monnalisa» di Laura Beltrando a Sant’Antonio Baligio di Fossano e all’allevamento dei fratelli Ferrero a Ceresole d’Alba. Entrambi gli allevatori, peraltro, gli avevano già regalato una vitella ciascuno, e una terza sarà donata da un collega di Centallo. Risultato: 18 nuove femmine da allevare per ricostruire la mandria.

L’iniziativa di Specchio prosegue. Raggiunto telefonicamente, Giacomino era commosso: «Non ho più parole per esprimere la gratitudine della mia famiglia a tutte le persone che hanno deciso di aiutarci. Nessuno poteva immaginare una cosa del genere, che ci sprona ad andare avanti con maggior fiducia. La tragedia che ci ha colpito sarà molto difficile da superare (si stima un danno complessivo di oltre 150 mila euro, ndr), ma piano piano credo che riusciremo a rialzarci». —

Consegneremo i primi aiuti all’allevatore Giacomino già lunedì

La Stampa, 11/08/22

Prosegue la macchina della solidarietà per aiutare la famiglia Olivero che ha visto distrutto un terzo della sua mandria. Una tragedia senza precedenti in Italia, un danno stimato in 150 mila euro. La fondazione «Specchio dei Tempi», sempre radicata sul territorio piemontese e da sempre protagonista di significativi interventi nella Granda, ha deciso lo stanziamento immediato di 5 mila euro (valore di due delle mucche perdute) e lunedì farà avere all’allevatore colpito una prima donazione.

In seguito, Olivero riceverà altri contributi che i lettori de La Stampa e gli amici di Specchio dei tempi vorranno aggiungere con contributi alla fondazione. Infatti, decine di versamenti stanno arrivando in queste ore a Specchio dei tempi per aiutare Giacomino Olivero, l’allevatore di Sommariva del Bosco che ha patito l’avvelenamento di una cinquantina di mucche, tutte di razza piemontese. Sono donazioni arrivate da tutto il Piemonte: in maggioranza dal Cuneese, ma anche da Torino, Vercelli, Asti e Verbania.

C’è voglia e desiderio di condividere un dramma che ha colpito chi, con la coltivazione della terra e l’allevamento, continua a dare vita alle nostre campagne. Tante anche le domande arrivate a Specchio dei tempi sul sorgo, questa pianta killer da giovane e strumento di vita quando supera il metro di altezza, unica risorsa coltivabile nei periodi di estrema siccità, quale è quello che stiamo vivendo.

Guerra Ucraina, cosa abbiamo fatto e cosa faremo

Angelo Conti

Il 24 febbraio scoppia la guerra. Il giorno dopo Specchio dei tempi (con Specchio d’Italia) apre un fondo e inizia ad aiutare l’Ucraina. Dopo cinque mesi i numeri raccontano una storia di interventi importanti: 200.000 pasti, 50.000 pacchetti spesa, tre villaggi di profughi, a Mostyska, Lviv e Chernivtsi, 330 tonnellate di cibo, oltre 100 viaggi con camion, bus e minibus. Con il sostegno di 6.793 donatori è stato possibile raccogliere 1,73 milioni di euro.

Il lavoro della Fondazione già a marzo ci permette di avere un quadro preciso. C’è chi vuole uscire dall’Ucraina, scappare dalla guerra, e Specchio organizza autobus che recuperano famiglie al confine polacco e rumeno. Così oltre 500 profughi riescono così ad arrivare in Italia. Ma c’è anche chi vuole restare, chi non vuole lasciare il proprio Paese. La Fondazione intercetta questa esigenza ed è la prima in Italia a costruire un villaggio a Chernivtsi, all’interno dei confini ucraini. Mille metri quadrati di tensostrutture, una mensa, un’area giochi e una zona per la distribuzione di scarpe e vestiti.

Poi la Fondazione trasferisce da Torino due ambulatori mobili, con lo Specchiobus, per far fronte alle emergenze sanitarie. Acquista una cucina da campo, il furgone che la ospita e un minibus a nove posti per lo sfollamento dei profughi. Ogni giorno rifornisce il villaggio di cibo e generi di prima necessità. Poi guarda a Nord allarga i suoi confini di intervento. Prima a Mostyska, qui Specchio dei tempi fornisce al villaggio attrezzature, generatori di elettricità e totem di calore per il prossimo inverno quando le temperature toccheranno i -15 gradi. Quindi sceglie di intervenire a Leopoli, attivando un programma di sostegno per la fornitura dei pasti e per il miglioramento delle strutture di accoglienza.

Allo stesso tempo Specchio dei tempi sostiene anche gli ucraini espatriati che hanno raggiunto l’Italia negli ultimi mesi. Le prime 1.000 famiglie arrivate in Piemonte ricevono, in accordo con il Consolato dell’Ucraina a Torino, 500 euro in contanti per coprire le prime spese. Viene attivato anche il progetto “Forza Mamme Ucraine”, per favorire l’integrazione delle donne single di Torino, arrivate nel Paese con i loro figli. L’iniziativa prevede corsi di italiano, animazione per bambini, consulenze psicologiche, gite per conoscere meglio il territorio e attività sportive nei parchi. Il progetto ha coinvolto 210 madri e 387 bambini.

Adesso, sei mesi dopo l’inizio della guerra, c’è anche chi vuole tornare. Proprio per questo, in collaborazione con l’Ambasciata dell’Ucraina a Roma, ha avviato all’inizio di giugno un intenso programma di rientro a casa dei profughi. Nei primi due mesi partivano da Roma e Torino due allenatori a settimana. Finora sono stati rimpatriati 1.000 ucraini. Il programma di ritorno dovrebbe continuare in autunno.

Come donare per i rifugiati e per i rimpatri

Tutti possono sostenere il rientro in patria delle famiglie ucraine. Si può donare cliccando qui con carta di credito e Paypal. Oppure si può versare con un bonifico bancario sul conto corrente intestato a Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, codice Iban IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, indicando nella causale “Per la gente dell’Ucraina”.

Dona ora

 


Ad Arquata del Tronto è nata Ginevra, anche a lei il nostro assegno

Angelo Conti

Specchio dei tempi, da 3 anni, accoglie ogni bimbo che nasce ad Arquata del Tronto (il comune marchigiano pesantemente terremotato cinque anni fa – con 51 morti – dove Specchio ha ricostruito le scuole e la palestra) con un assegno da 2 mila euro. Un aiuto concreto per i giovani genitori in un comune che sta cercando lentamente di tornare alla vita.

Ginevra vive in una delle casette prefabbricate Sae a Borgo 1. Un abbraccio anche a mamma Adele e papà Antonio. 

Gli audiolibri di Specchio: quando i libri parlano ai bimbi dell’asilo

La Stampa, 05/08/2022

«Un momento che non dimenticherò mai e che ha sorpreso tutte noi maestre è stato quando i bambini hanno ascoltato le storie dal registratore: erano tutti stesi per terra, a pancia in giù, a seguire la narrazione attentamente e in assoluto silenzio». Un momento dolce e intimo che ci racconta con tenerezza Mariangela Manera, insegnante di scuola dell’infanzia presso l’Istituto Comprensivo Centro Storico di Alba: uno dei sette istituti che ha preso parte al progetto dedicato agli audiolibri e alle emozioni “Quando i libri ci parlano”, promosso nel 2021 da Associazione Nessuno e Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi. Una sinergia avviata due anni fa, in piena pandemia. «Quando abbiamo aperto l’Audiolibreria 16H al Polo Culturale Lombroso16 – spiega lo psicoterapeuta Alessandro Mercuri, presidente dell’Associazione che ha sede proprio presso il centro di via Cesare Lombroso 16 –, abbiamo notato che tra i fruitori vi erano moltissime madri con i propri bambini».

L’urgenza della crisi sanitaria e la necessità di dare un senso al caos di quel frangente hanno, allora, condotto Specchio a immaginare un progetto pensato per i più piccoli e dedicato al tema delle emozioni e al loro ruolo di rilievo per il nostro benessere. È nato, così, “Quando i libri ci parlano”, iniziativa articolata in una serie di laboratori, incontri con i bambini, racconti e giochi sviluppati con lo scopo di aiutare i più piccoli a riconoscere le proprie emozioni, a verbalizzarle e a saperle gestire.

Conosci la nostra audiolibreria a Torino?

«In ogni scuola abbiamo, infatti, portato una scatola con all’interno un kit per affrontare i laboratori, anche negli anni a venire – precisa l’attrice Viola Sartoretto, coordinatrice del progetto e voce della maggior parte delle storie registrate –, in cui vi erano: le “ocarine” per ascoltare le audiostorie, libri, giochi sulle emozioni, tavole da disegno con storyboard e molto altro ancora».

L’obiettivo: insegnare ai bambini di 5 anni a dare un nome alle proprie emozioni, privilegiando il senso dell’udito e utilizzando storie “raccontate” che potessero consentire loro di dipingere mentalmente le proprie impressioni, senza l’ausilio di video. Un progetto che, oltre agli insegnanti coinvolti, ha visto anche il supporto fondamentale dei genitori e, soprattutto, dei nonni e delle nonne, narratori di tante delle fiabe e favole presenti nelle ocarine consegnate alle scuole partecipanti. Come Patrizia Cossalter, nonna di Dylan ed entusiasta autrice di una delle storie inedite del progetto, incentrata sulla percezione della “diversità” e sull’importanza dell’inclusione. «Dylan era incuriosito e felicissimo – spiega Patrizia –, e, grazie al progetto, abbiamo notato che ora si avvicina all’ascolto con molto più interesse. Penso che questo sia uno dei vantaggi più evidenti del lavoro svolto grazie ai laboratori e in classe».

Tutte le 70 storie utilizzate sono state registrate presso l’Audiolibreria 16H di via Cesare Lombroso 16, aperta il lunedì e il venerdì dalle 10.30 alle 13.30

 

Con il contributo del

In collaborazione con

Tornano le “Colazioni dei poveri” a Casa Santa Luisa

Angelo Conti

“Sentirsi a casa è non essere lasciati soli, è sentirsi valorizzati, è sapersi attesi, curati e accompagnati…” racconta sempre suor Cristina. Sono riprese questa mattina, 1° agosto, dopo la pausa di luglio necessaria anche per alcune sistemazioni logistiche, i nostri servizi per gli amici senza dimora: colazione, doccia e taglio capelli, ambulatorio, biblioteca… Una bella notizia fra le tante molto tristi, disumane, di questi giorni.

Specchio dei tempi sostiene l’attività di Casa Santa Luisa dal 2011, quindi da 11 anni: in questo lasso di tempo sono state distribuite oltre 400.000 colazioni ai poveri della città di Torino. E, ovviamente, andiamo avanti.

Grazie se ci darete una mano!<

Forza Mamme 2022, quest’anno sarà possibile chiedere aiuto anche online

Elisabetta Rosso

Da quest’anno è possibile richiedere direttamente online, attraverso un modulo di iscrizione, di partecipare all’iniziativa “Forza mamme!”. Le madri sole, residenti nel torinese, che desiderano candidarsi al progetto potranno farlo compilando la domanda di adesione.

Da quattro anni il progetto di Specchio dei tempi  “Forza Mamme”  sostiene le madri sole e i loro bambini. Un’iniziativa che vuole aiutare le famiglie monogenitoriali in difficoltà di Torino. Situazioni difficili, caratterizzate spesso da un passato di violenza e di esclusione.

Scopri il progetto

Verranno selezionate 100 mamme per volta. Durante l’anno di assistenza, oltre agli aiuti alimentari e assistenza per i figli, riceveranno anche una formazione specifica per l’avviamento o il ritorno al lavoro.

Le madri che aderiscono al progetto avranno la possibilità di partecipare ai corsi di formazione genitoriale e professionale offerti dalla fondazione, dalle lezioni di informatica a quelle sulla gestione del denaro per le spese della famiglia. Non solo, i bambini potranno partecipare alle attività organizzate dalla Fondazione, dall’aiuto per i compiti alle attività di animazione. Un modo per permettere alle madri sole di dedicare del tempo alla formazione e alla ricerca di un impiego.

defibrillatore perosa

Donato defibrillatore a Perosa Argentina

Angelo Conti

Specchio dei tempi ha donato la scorsa settimana al Comune di Perosa Argentina un defibrillatore automatico. E’ stato posto davanti al Municipio, in piazza Europa, a due passi dal parco giochi, dai giardini pubblici e dalle scuole. Alla cerimonia sono intervenuti il sindaco di Perosa Nadia Brunetto, l’assessore Romina Meytre ed esponenti della Società Operaia.

Sono ormai oltre 360 i defibrillatori donati da Specchio dei tempi a scuole, impianti sportivi, comuni e associazioni. Grazie a Marcello Segre dell’Associazione Lorenzo Greco per il consueto supporto logistico.

Restaurata la raggiera dell’altare della Sindone

Elisabetta Rosso

È la notte dell’11 settembre 1997. Il cielo sopra piazza Castello si fa rosso, l’ala ovest del Palazzo Reale è in fiamme. La sindone viene portata via in spalle dentro la sua teca, la Cappella del Guarini è distrutta.

Venticinque anni dopo anche l’ultimo tassello viene restaurato. La raggiera dell’altare di Antonio Bertola prende nuovamente vita. La Cappella apre le sue porte, e può farlo anche grazie ai fondi raccolti da Specchio dei Tempi, 644 mila euro che hanno permesso di recuperare alcuni dei danni causati dall’incendio. In collaborazione con l’Associazione Amici di Palazzo Reale, è stato possibile recuperare anche l’ex capannone di prelettura e dei monumenti sepolcrali.

L’inaugurazione è fissata per mercoledì 13 luglio alle ore 11.

“La generosità dei lettori de La Stampa sostiene non solo i numerosi progetti di solidarietà sociale in corso, ma è attenta ai simboli dell’identità storica e civile della nostra città”, ha dichiarato Lodovico Passerin d’Entrèves, Presidente della Fondazione. (E.R.)