Bando psicologi, aperte le candidature

Comunicato Stampa

Sono aperte da oggi, Primo settembre 2021, il bando a favore degli psicologi promosso da Specchio dei tempi. La Fondazione dei lettori de La Stampa ha infatti ricevuto un lascito testamentario da destinare a sei sussidi per Psicologhe e Psicologi, iscritti all’Ordine degli Psicologi del Piemonte, che intendano iscriversi ad una Scuola di specializzazione in Psicoterapia psicodinamica.

PARTECIPA

Ciascun sussidio avrà un importo massimo di Euro 20.000€ (ventimila/00 Euro) da corrispondere in tranche di 5.000€ (cinquemila/00 Euro) per ogni anno di corso frequentato con esito positivo. Per assegnare i sussidi viene indetto un bando, a cui possono partecipare Psicologhe e Psicologi che diano prova di possedere i seguenti requisiti:

  1. Residenza in Piemonte;
  2. Laurea in Psicologia con votazione minima di 105/110
  3. Abilitazione professionale già conseguita
  4. Non essere già iscritti a una Scuola di specializzazione

Per partecipare è necessario compilare il modulo online disponibile disponibile al fondo di questa pagina, allegando tutti i documenti indicati nel regolamento. Le candidature chiuderanno alle 24:00 del 19 settembre. Ai partecipanti si richiede inoltre la disponibilità ad effettuare 10 ore di volontariato per ogni anno di erogazione del sussidio, per finalità filantropiche presso un progetto della Fondazione.

I candidati che verranno selezionati in base alla documentazione presentata, verranno sottoposti a colloquio individuale con la commissione, che definirà l’assegnazione dei sussidi. I colloqui sono previsti tra il 21 e il 30 settembre. L’esito della selezione verrà comunicato ai vincitori e vincitrici entro il 15 ottobre 2021.

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Arquata, da cinque anni vicini ai terremotati

Angelo Conti

Stanotte il cuore di Specchio dei tempi è ad Arquata del Tronto. In quella veglia che ricorderà, anche stanotte, le 51 vittime arquatane del terremoto di 5 anni fa. Noi arrivammo all’indomani della tragedia, cominciando subito a pensare a cosa avremmo potuto fare con le risorse che tantissimi lettori de La Stampa e tanti sostenitori della nostra fondazione ci stavano affidando. Trovammo subito un’intesa naturale con Aleandro Petrucci e Michele Franchi, sindaco e vicensindaco ma un po’ i papà di quella che sarebbe stata e che sarà la ricostruzione. Noi, anche grazie a loro, non perdemmo tempo. Ricordo le nostre promesse ad Aleandro: “A settembre i bambini di Arquata entreranno nella nuova scuola, e sarà una scuola bellissima”. Lui annuiva, ma non ci credeva (come ci confessò poi con il suo indimenticabile sorriso). Invece il 15 settembre la nuova scuola aprì i battenti, fra le lacrime di tutti. E forse, proprio in quel momento, ad Arquata è ricominciata la vita.

Poi, lo sapete, siamo rimasti. Non ce ne siamo andati. E così alla scuola abbiamo aggiunto la palestra, l’assegno di benvenuto a tutti i nuovi arquatani, l’aiuto alle piccole imprese locali, il sostegno ai progetti didattici, presto il nuovo portale web per far conoscere all’Italia ed al mondo le eccellenze di questa terra.
Per tutto questo, anche se trattenuti lontani dai mille impegni della fondazione, saremo col cuore alla veglia di stanotte. Orgogliosi di quanto siamo riusciti a fare, fiduciosi nel percorso che ci attende. Con Arquata.

*Nella foto: il primo giorno di scuola del 2016, sotto le tende di Borgo.

La nostra scuola in Messico compie tre anni

Angelo Conti

Ieri la scuola ricostruita da Specchio dei tempi in Messico, a Santa Caterina di Tochimilco, ha compiuto tre anni. E con commozione, ed anche con un po’ di orgoglio, ricordiamo così la ricostruzione dopo il terremoto di quella struttura, lassù, a 2500 metri, subito sotto la bocca dell’attivissimo vulcano Popocateptl.

Una grande avventura per concretizzare le tante donazioni giunte dai lettori de La Stampa e dagli amici di Specchio dei tempi dopo il terremoto di 4 anni fa.

Questa mattina abbiamo ricevuto anche un caloroso messaggio dalla preside della scuola, Angelica Jimenez: non ci hanno affatto dimenticati. E speriamo di poter tornare presto da loro, per cementare questa forte amicizia.

Haiti, le vittime del terremoto sono quasi 2000

Angelo Conti, La Stampa 18 agosto

Millenovecento morti. Un sistema sanitario pubblico inesistente. Bande armate che ostacolano i soccorsi. Persino una tempesta tropicale in atto in queste ore. Lo spaventoso terremoto (di 7,2 gradi) che ha devastato Haiti la vigilia di Ferragosto richiede l’attenzione di tutti. Soprattutto per noi di Specchio dei tempi che abbiamo già vissuto, undici anni fa, il dramma del precedente terremoto (meno violento, ma con epicentro la capitale Port Au Prince, quindi con migliaia di morti)  Allora, attraverso la fondazione  intervenimmo per sostenere l’attività dell’Ospedale Saint Camille di Port Au Prince, contribuendo anche alla realizzazione di un ambulatorio a Jeremee, nella parte più meridionale dell’isola, che risulta essere oggi anche la zona più colpita dall’ultima scossa.

DONA ORA PER HAITI

“Al momento le priorità sono due – spiega padre camilliano Antonio Menegon – l’assistenza ai feriti che spesso si trovano in villaggi completamente privi di strutture mediche di base e il reperimento di alternative abitative alle case distrutte.  La prima emergenza è resa più critica sia dalle strade che attraversano la tormentata e montuosa area colpita e la dalla presenza di bande di criminali che, dopo le recenti traversie politiche del paese, hanno preso forza e che compiono continuamente rapine, rapimenti e violenze. Accanto al dramma del terremoto, qui dobbiamo dunque fare i conti anche con un profondo dramma sociale. Subito dopo dovremo pensare alla ricostruzione: per fortuna qui con poche migliaia di euro si può costruire una casa capace di ospitare anche famiglie con molti bambini, come sono quasi tutte sull’isola”.

DONA ORA PER HAITI

Padre Robert Daudier è il direttore dell’Ospedale Saint Camille di Port Air Prince: “La scossa è stata violentissima anche nella capitale, ma è nella zona di Jeremee che la situazione è davvero tragica.  Di fatto, è difficile portare soccorsi via terra perché l’area di Martissant, lungo il percorso, è in mano ai banditi da più di 2 mesi: sparano alle auto di passaggio, aggrediscono i passanti, rapiscono chi può pagare qualcosa, ed i bianchi sono i più a rischio. Abbiamo bisogno di aiuto per superare queste situazioni difficili, magari cercando di utilizzare anche un elicottero. La popolazione non ce la faceva  già più di fronte a queste terribili condizioni socio-politiche. Ed ora è arrivato il terremoto, con centinaia e centinaia di morti, migliaia di case distrutte, decine di migliaia di famiglie in gravissima difficoltà, anche alimentare”.

Haiti, aperta una raccolta fondi per i terremotati

Angelo Conti

Centinaia di morti, sistema sanitario pressoché inesistente, bande armate che ostacolano i soccorsi con rapine e rapimenti, lo spaventoso terremoto (di 7,1 gradi) che ha devastato Haiti la vigilia di Ferragosto richiede l’attenzione di tutti. Soprattutto per noi che abbiamo già vissuto il dramma del precedente terremoto (meno violento, ma con epicentro la capitale Port Au Prince, quindi con migliaia di morti). Per questo, insieme alla nostra fondazione sorella Specchio d’Italia, abbiamo aperto una raccolta fondi e iniziato a lavorare per portare aiuti concreti come undici anni fa.

Allora intervenimmo per sostenere l’attività dell’Ospedale Saint Camille di Port Au Prince, contribuendo anche alla realizzazione di un ambulatorio a Jeremee, nella parte più meridionale dell’isola, che risulta essere oggi anche la zona più colpita dall’ultimo terremoto.

DONA ORA PER HAITI

“Al momento le priorità sono due – spiega padre Antonio Menegon – l’assistenza ai feriti che spesso si trovano in villaggi completamente privi di strutture mediche di base e il reperimento di alternative abitative alle case distrutte. La prima emergenza è resa più critica sia dalle strade che attraversano la tormentata e montuosa area colpita e la dalla presenza di bande di criminali che, dopo le recenti traversie politiche del paese, hanno preso forza e che compiono continuamente rapine, rapimenti e violenze. Accanto al dramma del terremoto, qui dobbiamo dunque fare i conti anche con un profondo dramma sociale”.

Padre Robert Daudier è il direttore dell’Ospedale Saint Camille: “La scossa è stata violentissima anche nella capitale, ma è nella zona di Jeremee che la situazione è davvero tragica. Di fatto, è difficile potare soccorsi via terra perché l’area di Martissant, lungo il percorso, è in mano ai banditi da più di 2 mesi: sparano alle auto di passaggio, aggrediscono i passanti, rapiscono chi può pagare qualcosa, ed i bianchi sono i più a rischio. Abbiamo bisogno di aiuto per superare queste situazioni difficili, magari cercando di utilizzare anche un elicottero. La popolazione non ce la faceva già più di fronte a queste terribili condizioni socio-politiche. Ed ora è arrivato il terremoto, con centinaia e centinaia di morti, migliaia di case distrutte, decine di migliaia di famiglie in gravissima difficoltà, anche alimentare”.

DONA ORA PER HAITI

La Fondazione Specchio d’Italia è il braccio solidale delle testate del Gruppo Editoriale Gedi. Nasce dall’esperienza torinese di Specchio dei tempi ma è autonoma e diffusa in tutta Italia. Specchio d’Italia ha sede a Milano e realizza progetti a Roma, Bari, Genova, Trieste, Venezia, Palermo, Crotone e Sassari. All’estero è presente in Sri Lanka, Ruanda, Somaliland, Messico e Brasile. Vive della solidarietà di chi vuole dare concretamente una mano per rendere il mondo un pochino migliore.

Tutti possono aiutarci con una donazione online cliccando qui. Oppure con bonifico bancario sul conto corrente intestato a Fondazione – La Stampa Specchio dei tempi Iban IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, Banca Intesasanpaolo. Oppure tramite conto corrente postale numero 1035683943, intestato a Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi. Oppure ancora agli sportelli presso l’Ufficio Abbonamenti de La Stampa in via Lugaro 21 a Torino (anche con carta di credito o bancomat) in via Lugaro 15 dal lunedì al venerdì ore 9.30-13.00 (sabato e domenica chiuso). In orario di ufficio è possibile versare anche negli uffici di Reale Mutua, Agenzia Principale Torino Castello, Piazza Castello 111/113. Nella causale va indicato “Per Haiti”.

*Foto Ansa / La Stampa

Il nostro Ferragosto con gli ultimi

Angelo Conti

Per noi di Specchio dei tempi Ferragosto è cominciato presto, con le colazioni che, ogni mattina, serviamo ai poveri di Torino nella Casa Santa Luisa di via Nizza 24, in stretta collaborazione con la formidabile suor Cristine, le altre suore, ed i volontari vincenziani. Oggi le colazioni servite, almeno sino a questo momento, sono state poco meno di un centinaio. Molte meno del solito perché il blocco ferragostano dei mezzi pubblici impedisce ai poveri che abitano più lontano di raggiungere via Nizza. E il caldo è già opprimente di prima mattina.

Comunque è stata l’occasione per valutare il progetto di copertura del cortile interno, analizzare la situazione dei green pass (ce l’hanno poco meno del 40% dei clochard torinesi), decidere un intervento a favore di un anziano in condizioni disperate.

Adesso l’attività continua in ufficio a valutare un intervento ad Haiti (colpito ieri da un grave terremoto), a sentire lo Sri Lanka dove le bambine del nostro villaggio di Ibbawale sono in quarantena dopo casi di covid, studiare un progetto autunnale che potrà consentire a tutti di fare qualcosa di concreto contro la violenza sulle donne, andando ben oltre le scarpette rosse abbandonate sulle piazze. Si lavora anche oggi. Per noi, non è mai Ferragosto…

Elena, una mamma più forte del buio

Angelo Conti

Elena* ha 2 bambini piccoli, un matrimonio finito, un lavoro precario di quelli che oggi è così e domani chissà. Vive ai bordi di Torino, in una di quelle case troppo care per uno stipendio incerto e troppo piene di falle e di spifferi quando arriva l’inverno. Affitto più riscaldamento possono diventare insostenibili. “E così, ogni tanto, giro la manopola e mettiamo un maglione in più”.

Dona per Elena e le nostre 100 mamme sole

La storia di Elena sembrava perfetta. “Avevo una casa, un marito, un lavoro e due bellissimi bambini. Facevo la maestra elementare in una scuola paritaria. Ma poi si è rotto tutto. Mio marito si è allontanato, e ci siamo separati. Mi sono ritrovata con un bambino piccolo e con un lavoro che non era semplice gestire. Non ho trovato comprensione, anzi c’è chi ha fatto in modo da costringermi ad andarmene, a licenziarmi. E così mi sono ritrovata sola. E con la depressione”.

La depressione è davvero una brutta bestia. E il ritorno sopra la linea di galleggiamento è stato lungo e complesso. Decisivo l’inserimento nel progetto “Forza mamme” di Specchio dei tempi. “Cercavo comprensione, ho trovato dialogo. Al di là degli aiuti concreti, è davvero importante incontrare qualcuno capace di ascoltare e consigliare. Quando si è disperati è soprattutto importante il contatto umano. Gli esperti di Specchio mi hanno aiutato a gestire meglio le mie poche risorse, le volontarie mi sono state sempre vicine, mettendo a mia disposizione la loro esperienza”.

Dona per Elena e le nostre 100 mamme sole

Gli aiuti alimentari sono sempre una risorsa preziosa: “Ho apprezzato soprattutto la disponibilità del bonus macellaio. Soprattutto pensando ai bambini che possono così ricevere una alimentazione più regolare”.

Ora Elena attende il futuro con più serenità. “Forza Mamme dura un anno, poi sappiamo che dobbiamo lasciare spazio ad altre in difficoltà come eravamo noi. Ma restano gli insegnamenti, la condivisione e la speranza. Oltre alla certezza di avere sempre qualcuno a portata di mano, se avrò bisogno di essere di nuovo ascoltata”.

Dona per Elena e le nostre 100 mamme sole

*Nome di fantasia per proteggere la mamma.

Colazioni dei poveri, ad agosto aperti anche la domenica

Angelo Conti

Le colazioni dei poveri di Specchio dei tempi sono in piena attività. A Casa Santa Luisa (in via Nizza 24 a Torino) abbiamo ristrutturato, nel corso del mese di luglio, i locali comuni (refettorio, sala incontri, servizi, ambulatorio) ed è poi ripresa, in agosto, l’attività. Anche domenica mattina oltre un centinaio di homeless hanno fruito dei nostri servizi che non si limitano ad una abbondante colazione, ma comprendono l’offerta docce, vestiario, ambulatorio medico e farmacia.

Ovviamente rispettiamo tutte le norme anti Covid (gran parte delle colazioni vengono consumate all’aperto, nell’ampio cortile, con tavolini e sedie ben distanziate). Con le suore ed i volontari vincenziani stiamo anche lavorando ad una giornata di vaccini all’interno della struttura. Una proposta in tal senso è stata avanzata all’Asl Città di Torino, in considerazione del fatto che il 60% degli homeless (secondo le nostre rilevazioni) risulta non vaccinato, nemmeno con la prima dose. Anche ad agosto, Specchio dei tempi c’è.

Covid, Airbnb e GlobalGiving donano 75 mila dollari

La Stampa, 29/07/2021

Specchio dei tempi vive della fiducia, dell’affetto, del costante sostegno dei torinesi. Ma Specchio dei tempi, per la sua serietà ed il suo impegno, è anche apprezzata nel mondo. Così, talvolta, registriamo importanti donazioni che arrivano da lontano. Come quella di Airbnb che, tramite il partner solidale Global Giving, ci ha fatto pervenire nei giorni scorsi 75.000 dollari.

Il colosso degli affitti di breve periodo ha selezionato 150 enti in tutto il mondo, ritenuti meritevoli di una sovvenzione, e fra questi ci siamo anche noi. La finalità è quella di aiutare la ripresa del dopo pandemia e così abbiamo destinato questa importante somma a sostenere famiglie bisognose, anziani soli, piccole imprese ed anche pubbliche assistenze ed ospedali. Quello, insomma, che facciamo sempre, da un anno e mezzo, ma che ora potremo fare con un po’ di benzina in più.

Airbnb ha approvato un programma che prevede, nei prossimi 10 anni, di distribuire 100 milioni di dollari alle organizzazioni che sostengono le comunità di tutto il mondo. Fondi che vengono dalla community degli host di Airbnb, chiamati anche a votare gli enti da loro ritenuti più meritevoli, con il tramite di Global Giving, la più importante piattaforma americana della solidarietà.

 

Mario, il nonno di Vercelli che ha perso tutto

Beppe Minello
La Stampa Vercelli 25 luglio

La vita è crudele. Per Mario Franzoso lo è un po’ di più. Ad agosto compirà 77 anni ma – dice – vorrei morire”. Nella sua voce non c’è ira e, paradossalmente, nemmeno disperazione ma solo rassegnazione.

Il signor Franzoso, nato ad Adria ma a Vercelli da quando aveva sei mesi, ha avuto una vita piena, anche di soddisfazioni. Manager della Ford quando Vercelli era il cuore della distribuzione dei veicoli statunitensi in tutta Italia e, prima e dopo, rappresentante, ha condiviso la sua vita, fino a tre anni fa, con la moglie Tina, una donna bella il cui volto e la snella silhouette riempiono l’alloggetto al piano terra di via San Cristoforo. Insieme hanno avuto un figlio, Davide, che oggi avrebbe 44 anni. Avrebbe, perché, pure lui, è morto un anno fa: “Un mattino non si è più svegliato” ricorda, svuotato, Mario. Una tragedia che ha chiuso, si fa per dire, il cerchio del periodo più brutto della sua esistenza, iniziato sedici anni fa quando si è ammalato di tumore al colon che l’ha spedito “tre mesi in rianimazione e altri sei in ospedale con  12 cicli di chemioterapia”.

DONA ORA PER  NONNO MARIO E GLI ANZIANI DI SPECCHIO

Potrebbe bastare, direte, per un uomo. E no, perché, uscito dall’ospedale, è stata l’amata Tina ad ammalarsi di leucemia. Mario Franzoso ha fatto di tutto per salvarla: “L’abbiamo curata con cocktail di medicinali che arrivavano dalla Svizzera”. “Un bagno di sangue”, dal punto di vista economico, per la famiglia Franzoso. “Quando mi sono ammalato decisi di andare anticipatamente in pensione – ricorda Mario – e quindi, da allora, sopravvivo con 630 euro al mese”. Per stare dietro alle spese per le cure della moglie, se n’è andata presto anche la casa dove viveva la famiglia Franzoso. “C’era anche un albicocco che ci dava 4-5 quintali di frutti ogni anno” ricorda sognante.

Mario rifarebbe tutto quello che ha fatto, soprattutto perché ha avuto per una dozzina d’anni l’illusione di aver sconfitto il male. Invece, tre anni fa Tina s’è spenta e, un anno dopo, anche il figlio Davide è scomparso: “Era un grande chitarrista…” lo ricorda con orgoglio.

Da allora, la vita di Mario è diventata un calvario. Metà della pensione se ne va per pagare l’affitto dell’alloggetto che ha un’unica stanza da letto, inutilizzabile perché piena di muffa. “Tanto non riesco quasi a camminare – dice – e così devo solo spostarmi dal divano al tavolo al fornello e viceversa… Ha un pregio: non devo salire scale anche se, negli ultimi due anni, per la verità, sono uscito di casa solo un paio di volte. Ho chiesto al Comune se possono aiutarmi a trovare un alloggetto più economico e meno malsano: mai avuto risposta”.

DONA ORA PER  NONNO MARIO E GLI ANZIANI DI SPECCHIO

Mario Franzoso è stato “adottato” da Specchio dei tempi che l’ha inserito nel progetto “Forza Nonni!”. C’è, quindi, ora, chi lo segue telefonicamente, c’è qualcuno che va a pulirgli la casa, un paio di volte al mese riceve un pacco alimentare che, però, confessa imbarazzato, “non posso consumare”. L’ultima disgrazia di quest’uomo dignitoso che ti riceve vestito con una tuta che ha visto tempi migliori ma la riga tra i capelli canuti è perfetta, sono i denti: “Dovrei mettere la dentiera dice imbarazzato ma l’intervento e l’apparecchio mi costano 2.500 euro che non ho la più pallida idea di dove trovare”.

Franzoso, il cui unico aiuto e conforto lo riceve da un amico del figlio che lo va spesso a trovare non è seguito da nessun servizio sociale. Persino il medico di base l’ha “dimenticato”: dovrebbe fare il vaccino Covid ma nessuno l’ha contattato. Mario Franzoso, con tutti i guai che ha, alza le spalle ma è amareggiato: “L’ultima volta che ho visto il medico è stato quando ha fatto ricoverare mia moglie… tre giorni prima che morisse”.

Sostieni Mario e gli anziani del progetto Forza Nonni. Dona ora. 

Orto, frutteto, serre e galline per le famiglie libanesi

Angelo Conti

Il primo polo di agricoltura solidale pensato e realizzato da Specchio dei tempi con la Brigata Alpina Taurinense è attivo dalla scorsa settimana ad Al Mansouri, nel Libano meridionale. Il progetto è stato realizzato, in particolare grazie alla collaborazione con il reggimento Nizza Cavalleria (inquadrato nella Taurinense), ed ha permesso di realizzare un’isola agricola pilota con orto, serre, frutteto e allevamento di animali da cortile.

E’ una concreta azione volta a contrastare la grande povertà di chi vive in questi difficili territori: l’obiettivo è di dare una autonomia alimentare a famiglie indigenti, cercando di offrire loro anche la possibilità di modesti ricavi con la vendita delle produzioni agricole e delle uova. Specchio dei tempi ha sviluppato il progetto (sostenendone tutti i costi) d’intesa, oltre che col Comando della Taurinense, anche con la Imam Sadr Foundation, che ha due sedi: una a Beirut ed un’altra nella provincia di Tiro. Questa fondazione, riconosciuta dalle Nazioni Unite, è impegnata soprattutto nell’assistenza scolastica ai bambini delle famiglie più povere e ad alla formazione delle donne.

La collaborazione dei Caschi Blu del contingente italiano con le realtà locali ha permesso di individuare le famiglie maggiormente bisognose di aiuto, mentre i terreni sono stati selezionati dall’ufficiale agronomo della Riserva, scegliendoli in base alla qualità e alla resa del terreno, nonché alla reale possibilità di utilizzo da parte dei destinatari. La particolarità di questo progetto, che lo rende prezioso quanto esemplare, è la sua completa autosostenibilità, essendo dotato di cisterne per l’approvvigionamento idrico e aree di compostaggio, un motocoltivatore, incubatrici per uova, mangiatoie ed abbeveratoi per il pollame. Non necessitando di ulteriori apporti esterni, il progetto potrà quindi diventare un modello replicabile anche per altri enti e per le associazioni che operano per il supporto alle fasce più deboli della popolazione.

Alla cerimonia di inaugurazione hanno preso parte il Comandante del Sector West Generale di Brigata Davide Scalabrin, il Comandante di ITALBATT Colonnello Paolo Scimone, il Direttore Generale della Fondazione locale e il Sindaco di Tiro. L’obiettivo è ora quello di realizzare altre aree di agricoltura solidale in questa area del Libano.

Bando Educare, tutta l’estate con i bimbi di Genova e Torino

Anastasia Sironi

Specchio dei tempi  da giugno è attivo con i laboratori del progetto “Il nostro centro di gravità: interventi educativi a misura di ragazzi e bambini” nei quartieri difficili di Torino (Borgo Filadelfia e Barriera di Milano) e di Genova (Fegino), dove svolge tutto l’anno attività di educazione alla cittadinanza e di sostegno alla didattica.

“Il nostro centro di gravità: interventi educativi a misura di ragazzi e bambini” è un progetto che ha come obiettivo la lotta alla povertà educativa, offrendo punti di riferimento per gli studenti e per le loro famiglie. E’ realizzato da Specchio dei tempi attraverso il finanziamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri (Bando Educare – avviso 2020), in parnership con Acmos, Lvia e Fondazione Bianca Costa Bozzo.