Un defibrillatore per Chiusa Pesio

Angelo Conti

La Fondazione La Stampa-Specchio dei tempi fornirà al Comune di Chiusa Pesio un defibrillatore automatico di ultima generazione. La richiesta, inoltrata negli scorsi giorni dal Comune con una lettera a firma del sindaco Claudio Baudino, è stata immediatamente accolta e in settimana procederemo con l’installazione della teca e con la fornitura dell’apparecchiatura.

Come da richiesta del Comune, il defibrillatore verrà collocato nei pressi della Fondazione Residenza La Meridiana con l’obbligo che sia accessibile 24 ore su 24 a tutta la cittadinanza. La Fondazione La Meridiana, come scrive il sindaco, si è trovata in difficoltà di fronte ai forti costi affrontati per contrastare la pandemia. Quello di Chiusa Pesio sarà il defibrillatore numero 331 installato da Specchio dei tempi in 6 anni, una quarantina dei quali nella provincia di Cuneo. La logistica dell’operazione verrà seguita dall’Associazione Lorenzo Greco.

Quasi 5 mila euro per il piccolo Fabio: la raccolta continua

Angelo Conti
La Stampa, 17/02/2021

La sottoscrizione aperta da Specchio dei tempi fra i lettori a favore del piccolo Fabio e della madre Miriam ha raccolto 3545 euro che si aggiungono ai 1000 messi immediatamente a disposizione della Fondazione de La Stampa. Quindi l’aiuto complessivo è stato sinora di 4545 euro. La mamma di Fabio, oggi ventiduenne, vive ora nell’Alessandrino ed era stata cacciata di casa quando aveva annunciato ai genitori di essere incinta. Il padre era poi sparito e l’unica persona che ha spalancato le braccia a Miriam è stata la nonna. Una donna coraggiosa, impiegata in una cooperativa che si occupa della mensa di una scuola.

Quando la cooperativa ha però perso l’appalto è sparito l’unico sostegno economico per lei, la nipote e Fabio. La solidarietà di tanta gente li ha salvati fino ad oggi. Una solidarietà che non può fermarsi. Ad occuparsi di loro, per prima, era stata l’associazione“Aruanà” di Casorzo, fondata oltre vent’anni fa da una donna generosa e straordinaria, Pier Rita Calcagno che continua ora a collaborare con Specchio dei tempi per sostenere madre e bambino.

Per aiutare Fabio si può donare qui.

Alluvione, pronta la nuova aula informatica a Ceva

Angelo Conti

E’ pronta, operativa da questo venerdì, l’aula informatica dell’Istituto tecnico di Ceva. Completamente alluvionata tre mesi fa, l’aula è stata ripristinata grazie a Specchio dei tempi che ha coordinato le donazioni di Fondazione Eandi (Sistemi) e del Gruppo Editoriale Gedi (La Stampa, Repubblica, Secolo XIX e le testate Gnn).

Presto arriverà la nuova macchina a controllo numerico, in sostituzione di quella danneggiata dal Tanaro. L’impegno di Specchio dei tempi su questa scuola supera i 60.000 euro.

Eredità e legati, un aiuto che non finisce mai

Angelo Conti
La Stampa 09/02/21

Eredità e legati sono contributi preziosi per sostenere le tante iniziative della fondazione La Stampa – Specchio dei tempi. Questi lasciti vengono impiegati seguendo le indicazioni fornite da chi ha voluto compiere questo gesto di solidarietà: il denaro ricevuto (o quello ottenuto dalle vendite dei beni ereditati) può infatti essere destinato ai bambini indigenti, ad apparecchiature ospedaliere, agli anziani più poveri oppure impiegato in uno dei progetti della fondazione (per esempio le Tredicesime dell’Amicizia, oppure al progetto “Madri e figli”, oppure a una delle iniziative all’estero come il Villaggio delle Bambine di Ibbawale in Sri Lanka, l’aiuto agli scolari del Ruanda o gli ambulatori mobili di Kawthaung in Myanmar). In caso di mancata indicazione, le risorse vengono versate sul Fondo di Solidarietà da cui la fondazione attinge il denaro per compiere, ogni anno, centinaia di interventi a favore di famiglie indigenti.

Ricordiamo, a questo proposito, che chi vuole beneficiare con un lascito la Fondazione Specchio dei tempi (via Lugaro, 15 – 10126 Torino) deve provvedervi con un testamento (eredità per lasciare l’universalità dei beni o una quota, legato per un determinato bene). La Fondazione è a disposizione dei donatori per fornire loro qualunque indicazione in materia, anche tramite la consultazione di un notaio di fiducia. Info cliccando qui.

Covid, quegli abbracci ritrovati nelle case di riposo

Chiara Viglietti
La Stampa, 09/02/2021

La Stampa sostiene gli abbracci ritrovati. E da ieri ha riportato le emozioni perdute nelle case di riposo del Cuneese, inaugurando una delle due stanze degli abbracci finanziate dalla Fondazione Specchio dei tempi grazie alla generosità dei lettori. Si inizia dalle due case di riposo di Peveragno: da ieri e fino a domani gli anziani potranno tornare a stringere figli e nipoti alla «Don Peirone», da giovedì a domenica la stanza degli abbracci traslocherà a Villa Fiorita. A seguire altre case di riposo del Cuneese ospiteranno l’iniziativa del giornale.

Intanto prosegue il tour virtuale degli abbracci delle altre strutture gonfiabili nate dall’iniziativa che ha coinvolto anche i lettori de La Stampa e sostenuta dall’Associazione provinciale case di riposo, il consorzio socioassistenziale del Cuneese in collaborazione con Anteas Cuneo Odv e i pensionati Cisl. Tante le case di riposo che hanno già aderito. La prima a rimettere in circolo le emozioni era stata, il 20 dicembre, la «Don Garneri» di Carrù. E per il taglio del nastro dei primi abbracci c’era stato, testimonial d’eccezione, il presidente Alberto Cirio. «Bellissima l’iniziativa rilanciata da La Stampa insieme alle tante associazioni del territorio che non vogliono lasciare soli i nostri anziani. In questi mesi – aveva detto – mi sono a lungo interrogato sui tanti sacrifici che la pandemia ha richiesto ai nostri anziani. Questa seconda ondata ci ha dimostrato che, purtroppo, quella era la strada obbligata per salvare vite umane. Ma la stanza degli abbracci ora va in questa direzione: un ambiente sicuro dove riscoprire il valore umano dell’incontro».

Ogni giorno accanto ai nonni travolti dalla pandemia

Angelo Conti
La Stampa, 09/02/21

“Forza nonni!” è un progetto della Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi nato dopo lo scoppio della pandemia. Quando ci si è improvvisamente resi conto che i più anziani erano diventati molto più fragili, e non solo – purtroppo – perché morivano. La loro vita si era improvvisamente complicata e tutto era diventato più difficile: dal fare la spesa a ritirare un farmaco, sino a mantenere un minimo di relazioni umane con i figli ed i nipoti. Solitudini profonde, percorse dalla paura ma anche dalla disperazione.

La Fondazione Bersezio ci è stata subito vicina, con un importante contributo, condividendo il progetto con entusiasmo. E così Specchio si è messo in moto individuando i cento “over 80” piemontesi più deboli e più soli, avviando un programma di assistenza che si è concretizzato con la consegna delle Tredicesime dell’Amicizia a dicembre, la donazione di due spese al mese lasciate sullo zerbino in sicurezza, l’assistenza per 4 ore al mese di una collaboratrice domestica, una costante presenza telefonica garantita dal gruppo volontari di Specchio dei tempi e, all’occorrenza, anche un supporto psicologico. Inoltre, nell’ambito del programma di Alternanza Scuola-Lavoro, gli studenti degli indirizzi comunicazione del Liceo Alfieri e del Liceo Sociale di Torino raccoglieranno, in un volume le “memorie” degli anziani assistiti, così da non disperdere questo prezioso patrimonio di conoscenza ed esperienza. Tutti modi per continuare a dire “Forza nonni! Non siete soli!”. 

Il presidente di Specchio dei tempi, Lodovico Passerin d’Entrèves, ha sottolineato la validità dell’iniziativa: “L’obiettivo non è tanto quello di offrire un supporto economico, che pure viene fornito ed è importante, quanto soprattutto quello di condividere le difficoltà di persone che, troppo spesso, dopo una vita intensa e di lavoro si ritrovano sole. La consegna di una spesa ogni due settimane, la disponibilità di una colf, le telefonate dei volontari, la disponibilità di una psicologa sono tutti elementi capaci di cambiare la vita a persone che non devono sentirsi emarginate”.

Ceva, 25 computer per il Cfp alluvionato

Angelo Conti

Specchio dei tempi ha consegnato giovedì mattina all’istituto professionale di Ceva devastato dalla recente alluvione del Tanaro, 25 computer, completi di monitor, tastiera e mouse, per l’immediato ripristino dalla sala informatica della scuola. Il materiale è stato messo a disposizione dalla Fondazione Eandi e dal Gruppo Gedi-Editrice La Stampa.

Erano presenti: Cinzia Gonella, presidente Cfpcemon, Simona Giacosa, preside sede Ceva Cfpcemon, Renato Casti, assessore alla Cultura Comune di Ceva.

La fondazione Specchio dei tempi ha inoltre già erogato a favore dell’istituto professionale 60.000 euro per l’acquisto di altri macchinari distrutti dall’alluvione.

Myanmar, il colpo di Stato non ci ferma

di Angelo Conti

In Myanmar c’è stato, l’altra notte, un colpo di Stato militare. Specchio dei tempi è da 5 anni main sponsor di Medacross, la onlus torinese che ha avviato un valido progetto di ambulatori, cliniche mobili su fuoristrada e su barca n una delle più povere regioni della terra. Questa mattina, con Anastasia Sironi, ho incontrato il presidente di Medacross Daniele Regge, l’ematologo Luca Cordero di Montezemolo, Giorgio Rosental ed Erika Vitale per fare il punto della situazione e programmare future attività.

Fra i primi obiettivi la spedizione in Myanmar di apparecchiature mediche (ecografi portatili e ventilatori da camera operatoria) a sostegno dell’attività di quei poveri ospedali.

Oltre 500 tamponi on the road: ora pronti ad andare nelle scuole

Angelo Conti

Il 19 gennaio ha preso avvio il progetto “Tamponi On The Road” ricevendo, oltre ai patrocini, le diverse autorizzazioni all’utilizzo della piattaforma regionale covid19. Il progetto, completamente finanziato da Fondazione Specchio dei tempi e realizzato dall’Associazione Lorenzo Greco, si compone di due postazioni “PitStop” (piazza Caio Mario e piscina Sempione) per l’effettuazione, da parte di un gruppo di medici di medicina generale, di tamponi antigenici rapidi sia con modalità Drive-in ma anche accettando pazienti a piedi e minori, in specie alunni delle scuole.

Nei primi 9 giorni di attività dai 2 PitStop, riservati esclusivamente alle prenotazioni dei medici di base della Città di Torino, sono stati eseguiti complessivamente 511 tamponi rapidi dei 527 prenotati: 26 hanno avuto esito positivo (5,09%), 21 su 23 sono stati confermati con il tampone molecolare, 3 non necessitavano di ulteriore conferma.

Nella settimana dal 25 gennaio al 29 gennaio a seguito delle diverse sollecitazioni ricevute l’orario di prenotazione è stato allungato, in via sperimentale, anche nel pomeriggio. In questa seconda settimana di attività estesa al pomeriggio si sono alternati nei turni 19 medici con altri 20 disponibili in reperibilità. L’attività proseguirà per tutto il mese di febbraio 2021 nelle stesse modalità operative con orario dalle 10 alle 15,30.

Specchio dei tempi e Associazione Lorenzo Greco hanno comunicato oggi a Regione Piemonte e Ufficio Scolastico Regionale la loro disponibilità ad effettuare in via sperimentale tamponi antigenici agli studenti, nell’ambito del Progetto “Scuola Sicura” (ex DGR 3-2738 del 30/12/2020), direttamente nelle loro classi, in accordo con il Miur e le Direzioni Scolastiche stesse.

Tale nuova modalità, che potrebbe trovare maggiori adesioni allo screening da parte delle famiglie, richiederebbe una modifica all’attuale DGR con modalità da concordare, prevedendo per gli MMG disponibili i tamponi e dpi necessari, facendo rientrare tale specifica attività in un apposito accordo con le OO.SS. Da parte nostra saranno messi a disposizione, sempre a carico di Fondazione Specchio dei tempi e con la logistica di Associazione Lorenzo Greco, strumenti tecnici, mezzi per il trasporto e staff per l’allestimento nei plessi di appositi desk per la preparazione e realizzazione dei tamponi con la loro immediata registrazione sul portale Covid Regionale.

L’odissea di Miriam e del piccolo Fabio

Beppe Minello, La Stampa 30/01/2021

C’è un bimbo, che oggi ha due anni e mezzo, che sta crescendo grazie all’amore e alla solidarietà di tanti. Anche di Specchio dei tempi che ha già devoluto un migliaio di euro per aiutare il piccolo e la sua mamma Miriam (i nomi sono diversi da quelli reali) ad affrontare la vita: la spesa, la rata del riscaldamento, le bollette in scadenza, l’affitto. Ma soprattutto ha offerto a madre e figlio la possibilità di lasciarsi alle spalle un passato di sofferenza, violenza e disperazione.

La mamma di Fabio, oggi ventiduenne, vive ora nell’Alessandrino ed è stata cacciata di casa quando ha detto ai genitori che era incinta. Il padre è poi sparito e l’unica persona che ha spalancato le braccia a Miriam è stata la nonna. Una donna coraggiosa, impiegata in una cooperativa che si occupa della mensa di una scuola. Quando la cooperativa ha però perso l’appalto è sparito l’unico sostegno economico per lei, la nipote e Fabio.

La solidarietà di tanta gente li ha salvati fino ad oggi. Una solidarietà che non può fermarsi. Ad occuparsi di loro, per prima, è stata l’associazione “Aruanà” di Casorzo, nell’Astigiano, fondata oltre vent’anni fa da una donna generosa e straordinaria, Pier Rita Calcagno. Ormai ultra settantenne, la donna non ha perso nulla dell’entusiasmo che, in gioventù, l’ha portata, da maestra elementare, a lavorare nelle scuole più problematiche ma ricche di umanità di Torino: a Porta Palazzo, in via Artom, via Farinelli, strada Delle Cacce o alla “Dogliotti” dove venne sperimentato il primo inserimento di un bambino handicappato. “Un periodo – ricorda l’ormai ex-maestra che ha concluso la sua carriera a Casorzo, Grana, Moncalvo – nel quale le classi avevano 31 bambini, non esistevano le fotocopiatrici e per diffondere gli avvisi bisognava ogni volta scriverli a mano sui singoli diari”.

Per Miriam, Fabio e la nonna fu la svolta, resa possibile da quella gara di solidarietà che continua ancora oggi e che ha bisogno di essere rilanciata. Già perché questo amore corale è continuato anche quando, l’estate scorsa, Miriam e il bambino sono scomparsi da Alessandria, portati via dal padre. Di madre e figlio la nonna non ha più avuto notizie per qualche mese. Fino a quando Miriam è riuscita a contattare una zia che è andata a prenderla in un comune del Milanese trovando la nipote in una situazione penosa, smagrita e sofferente. Solo Fabio, accudito e coccolato dall’amore della madre, sembrava non aver patito ciò che la donna aveva invece dovuto subire.

E la gara di solidarietà è ripartita con l’aiuto determinante di Specchio dei tempi e dei suoi sostenitori. “Con il denaro ricevuto – spiega l’ex-maestra – abbiamo coperto gli affitti arretrati, pagato le bollette e stiamo assistendo Miriam  che fatica a riprendersi da ciò che il padre del bambino le ha fatto passare e che lei non vuole raccontare. Aiutateci, per favore”.

Specchio dei tempi sostiene lo sforzo di questa mamma, tutelando anche il suo bambino.

DONA ORA

Covid, il Cral Smat di strada del Nobile dona 3 mila euro

di Lucia Caretti

Tremila euro per sostenere la lotta contro il Covid. E stare accanto ai medici, ai soccorritori delle ambulanze, ai malati che combattono negli ospedali. Ma anche alle famiglie travolte dal lockdown, e alle scuole, in difficoltà con la didattica a distanza. Tremila euro che diventeranno dispositivi di protezione individuale, borse della spesa, tablet per gli studenti. Cioè aiuti concreti.

Specchio dei tempi potrà consegnarli grazie alla generosa donazione del Cral Smat, lo storico dopolavoro di strada del Nobile 12. Un centro sportivo e ricreativo immerso nella collina, dove sono cresciute e si sono ritrovate intere generazioni di torinesi. Persone che di fronte all’Emergenza Coronavirus hanno voluto abbracciare la fondazione piemontese con una donazione. 

“I nostri soci hanno deciso di devolvere il corrispettivo economico degli omaggi natalizi e hanno raccolto tremila euro per far fronte alla pandemia” spiegano dal circolo. “Vorremmo essere d’aiuto ai sanitari, agli studenti e alle fasce più deboli. E ringraziare Specchio dei tempi per l’attività che svolge da sempre nel nostro territorio“.

A quasi un anno dal lancio della sottoscrizione, la raccolta per i progetti contro il virus è vicina agli 11 milioni di euro e prosegue. Tutti possono contribuire con una offerta, cliccando qui.

I dipendenti della Delfin accanto agli anziani delle Tredicesime

di Lucia Caretti

Una donazione per dire grazie ai nonni che hanno fatto l’Italia. E oggi si ritrovano soli, schiacciati dalle difficoltà economiche e dalla paura per il Covid. Nonni fragili che ogni Natale Specchio dei tempi abbraccia con le Tredicesime dell’Amicizia, la tradizionale raccolta fondi a cui stavolta hanno voluto partecipare anche i dipendenti e la direzione della Delfin. Un’azienda torinese riferimento nell’aspirazione industriale, che ha trent’anni di storia e un’attenzione speciale per il territorio in cui è radicata.

“Ricorderemo il 2020 come un anno difficile, che ha impattato negativamente sulla vita di tante persone, soprattutto su quella di anziani e bisognosi: è a questi che rivolgiamo il nostro pensiero e vogliamo che arrivi loro il nostro concreto contributo e sostegno” spiega il fondatore Antonino Siclari, che ha coinvolto i suoi lavoratori in una catena solidale a favore di Specchio dei tempi.

“Delfin quotidianamente si impegna a generare economia e opportunità di lavoro sul proprio territorio. A Natale il nostro impegno va oltre e quest’anno abbiamo voluto rivolgere il nostro sostegno economico agli uomini e donne che hanno contribuito nei decenni passati a fare l’economia dell’Italia ed oggi si meritano di vivere in serenità ed in buona salute”.

I fondi donati si sono subito trasformati in aiuti immediati: assegni da 500 euro che Specchio ha distribuito agli over70 torinesi. Grazie a migliaia di contributi di privati e aziende come Delfin, la sottoscrizione per le Tredicesime dell’Amicizia ha raggiunto e superato l’obiettivo di un milione di euro e 2000 assegni consegnati. Si può sempre donare, cliccando qui.

[In alto un’immagine di archivio dello staff di Delfin]