Un soffio ti può salvare la vita

Un soffio ti può salvare la vita: alcol test gratuiti per prevenire la guida in stato di ebrezza

Torna Un soffio ti può salvare la vita, il progetto nato per contrastare gli incidenti del sabato sera legati all’abuso di alcol, promosso da Fondazione Specchio dei tempi, l’Arma dei Carabinieri, Federfarma Torino e Ordine dei farmacisti di Torino.

L’iniziativa, che si rivolge principalmente ai giovani di età compresa tra i 18 e i 24 anni, ha l’obiettivo di sensibilizzare sul tema della guida in stato di ebbrezza, promuovendo una cultura del consumo responsabile di alcol.

Dopo il successo della prima edizione del 2023, il progetto riprende con circa 15 nuove tappe. La prima si terrà a Torino il 21 settembre, in zona Panche, con appuntamenti successivi già programmati per il 19 ottobre e il 23 novembre, dalle 22 alle 2 di notte.

Nel corso di queste serate, i Carabinieri e il team di Specchio dei tempi avranno un ruolo preventivo ed educativo, invitando i giovani a sottoporsi volontariamente a test alcolici tramite self-test o etilometro, assistiti da medici volontari presenti a bordo dello Specchiobus, un camper attrezzato con ambulatori mobili.

Quest’anno, l’iniziativa si arricchisce con attività di formazione nelle scuole superiori, in particolare nelle classi quinte, con l’obiettivo di preparare i futuri neopatentati ai rischi legati al consumo di alcol.

Durante le serate della movida, la prevenzione sarà rafforzata coinvolgendo anche gli studenti già formati, stimolandoli a riflettere sui pericoli reali della guida sotto effetto di alcol.

L’educazione e la sensibilizzazione restano al centro del progetto, con l’obiettivo di ridurre le tragedie del sabato sera.

AssiCuriamo

Quattro dei progetti vincitori per la prevenzione delle malattie oncologiche femminili

Il bando “AssiCuriamo – Insieme” 2024 di Vittoria Assicurazioni realizzato con il sostegno di Specchio dei tempi e Fondazione Carlo Acutis segue due linee di intervento: “Prevenzione delle malattie oncologiche femminili” e “Contrasto alla violenza di genere”.

Specchio dei tempi cura insieme a Vittoria Assicurazioni il monitoraggio e la realizzazione dei progetti. Ecco 4 dei vincitori, sul tema “Prevenzione delle malattie oncologiche femminili”.

Salute in piazza

Realizzato dalla Cooperativa Servizi Sanitari Onlus in collaborazione con Agenzia Vittoria Isernia, i cui obiettivi sono:
• Sensibilizzazione nelle scuole secondarie
• Visite ed esami ecografici di prevenzione delle malattie oncologiche della sfera femminile con un ambulatorio itinerante

Rosa e rosso, strategie di salute

Realizzato da AVIS provinciale di Frosinone odv in collaborazione con l’Agenzia Vittoria Frosinone, per:
• Spazio informativo con distribuzione e ritiro del kit di screening del tumore al colon retto
• 12 giornate di visite senologiche itineranti con oncologi LILT
• Camper itinerante per sensibilizzare sulla salute femminile e favorire l’iter di prevenzione secondaria
• Attività educative e preventive sul territorio

Informiamo e preveniamo

Realizzato da ACTO PUGLIA – Alleanza contro il tumore ovarico in collaborazione con l’Agenzia Vittoria Taranto, a favore di:
• Sensibilizzazione e informazione dei tumori ginecologici con eventi nelle piazze
• Giornate Open Day con visite ginecologiche gratuite di prevenzione delle malattie oncologiche
• Attività di comunicazione e informazione con distribuzione di materiale informativo sulle malattie oncologiche della sfera femminile

Welcome Woman

Realizzato da Associazione noi e il cancro – Volontà di vivere odv in collaborazione con l’Agenzia Vittoria Padova-Santa Lucia, che offre:
• Supporto a donne fragili con sedute di fisioterapia, psicoterapia, corsi di alfabetizzazione e interpreti per migliorare la qualità della vita di donne italiane e straniere che affrontano il cancro
• Incontri dedicati alla prevenzione oncologica e alla diagnosi precoce del tumore al seno, con approfondimento dei corretti stili di vita

 

Qui trovi gli altri progetti vincitori del bando AssiCuriamo.

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Vittoria_For_Women_Tour

Specchio dei tempi e Vittoria Assicurazioni per la prevenzione dei tumori femminili

Angelo Conti

Sei tappe sulle spiagge di tutta Italia da Milano Marittima a Paestum

Vittoria Assicurazioni, in collaborazione con la Fondazione Specchio dei tempi e la Federazione Italiana Rugby (FIR), presenta il “Vittoria for Women Tour“, un viaggio itinerante, nella cornice del Trofeo Italiano di Beach Rugby, pensato e realizzato per celebrare l’importanza del sentirsi protetti, sul campo e nella vita, e per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della prevenzione femminile.

Con il claim “la prevenzione femminile è la nostra meta“, l’iniziativa si svilupperà in 6 tappe che percorreranno l’Italia, da Nord a Sud, per informare e responsabilizzare tutti i cittadini, indipendentemente dal genere, forti della convinzione che la prevenzione non nasce solo dalle donne, ma dalla coscienza di ognuno. Ad ogni tappa del roadshow che partirà il 22 giugno da Milano Marittima (RA) e terminerà il 28 luglio a Paestum (SA), sarà presente un Maxi Ducato chiamato Vittoria Bus, un centro di informazione e prevenzione itinerante che verrà gestito dalla Fondazione Specchio dei tempi e sarà adibito ad ambulatorio per una visita senologica gratuita.

Inoltre, per l’intera durata del tour, sarà promossa una raccolta fondi per l’acquisto di ecografi portatili da impiegare nella prevenzione. Ovviamente tutti gli eventi vedranno anche il coinvolgimento e la partecipazione diretta delle Agenzie Vittoria Assicurazioni di riferimento per quello specifico luogo.

Un evento all’insegna della prevenzione che unirà anche musica e sport. Sulle note delle hit del momento adulti e bambini, affiancati da esperti e giocatori, avranno l’opportunità di imparare le tecniche del rugby e i sani valori che lo caratterizzano, in un’esperienza di gioco unica.

Alcol_test

Alcol test con Specchiobus a Cuneo per sensibilizzare contro le stragi del sabato sera

Un viaggio nei luoghi della movida a Torino e nelle città delle province piemontesi per sensibilizzare contro le stragi del sabato sera e sulle buone pratiche per evitare rischi di incidenti.

Si tratta dell’iniziativa di Specchio dei tempi, la fondazione de La Stampa che sabato 22 giugno farà tappa a Cuneo.

Il nome del progetto è «Un soffio ti può salvare la vita» ed è in collaborazione con l’Arma dei carabinieri comando Legione Piemonte e Valle d’Aosta.

L’appuntamento sarà dalle 21 all’1 in via Roma angolo piazza Galimberti dove sarà presente la stazione mobile Specchiobus. Si tratta di un laboratorio della Fondazione Specchio dei tempi dove è possibile sottoporsi all’alcoltest. Oltre ai test, offerti dall’associazione dei farmacisti Federfarma, vengono distribuiti kit «fai da te».

Alcol test in piazza per sensibilizzare: tappa astigiana dello Specchiobus

Alcol test in piazza per sensibilizzare: tappa astigiana dello Specchiobus

Massimiliano Peggio

Vuoi provare a fare l’alcol test? Questa è un’iniziativa educativa, non rischi nulla“. L’invito, lì per lì, suona quasi come un trabocchetto, vista la presenza dei carabinieri.

Niente multe per questa sera, solo prevenzione” conferma il brigadiere. Angela sorride, porge all’amica il bicchiere con dentro due dita di cocktail, e accetta di sottoporsi al test. “Tanto non guido stasera” dice.

Pochi secondi dopo il responso: un tasso di 1,88. Il più alto della serata. “Caspita ho esagerato un po’. E pensare che vorrei entrare nelle forze dell’ordine. Ma giuro non mi sento ubriaca”.

Tappa ad Asti, in piazza San Secondo, l’altro ieri, per il laboratorio mobile della Fondazione Specchio dei tempi, utilizzato per diffondere la campagna di prevenzione contro l’abuso di alcol e arginare il fenomeno delle stragi del sabato sera. Lo spirito dell’iniziativa, battezzata “Un soffio ti può salvare la vita“, nata tempo fa dalla proposta di un lettore, è quello di portare nei luoghi della movida, a Torino e in provincia, un messaggio positivo e non punitivo sui rischi della guida in stato di ebbrezza.

Perché “Un soffio ti può salvare la vita”

Obiettivo: sensibilizzare su un consumo consapevole di alcol, programmando comportamenti preventivi. Esempio? “Se usciamo in gruppo, uno a turno non beve, così si può mettere alla guida” racconta Marco, 22 anni, trascinando gli amici a fare il test. Uno di loro soffia deciso. Il suo tasso è oltre il limite di legge: 0,53. “Se mi avessero fermato addio patente”.

Al progetto della Fondazione Specchio dei tempi, che mette a disposizione personale sanitario e volontari, collabora il comando Legione Piemonte e Valle d’Aosta dell’Arma di Carabinieri. Oltre a fare i test, offerti dall’associazione dei farmacisti Federfarma, vengono distribuiti kit “fai da te”. Sabato, nelle quattro ore in piazza ad Asti, sono stati effettuati 80 test.

Per lo più si sono presentati nel laboratorio camper di Specchiobus persone tra i 24 e i 40 anni. Ma anche pensionati. “Ho bevuto tre mojito, chissà che tasso avrò?” dice la signora Graziella. Dopo qualche istante ne esce raggiante con il risultato: “Ho 0,3, posso guidare”, sentenzia guardando il marito. Lui annuisce: “Meglio fare come dice lei”.

Un soffio ti salva la vita

“Un soffio ti può salvare la vita”: i numeri dell’iniziativa

Angelo Conti

Quarantamila ragazzi, nel corso delle prime 19 nottate del progetto “Un soffio ti può salvare la vita”, hanno testato il loro tasso alcolemico prima di mettersi al volante o semplicemente di salire su un monopattino. Nel corso di poco più di un anno Fondazione Specchio dei tempi, Comando Provinciale dell’Arma dei Carabinieri e Federfarma hanno portato avanti un progetto nato quasi casualmente, da una lettera alla rubrica Specchio dei tempi, nella quale un lettore de La Stampa esternava il suo apprezzamento per alcuni controlli preventivi effettuati dai carabinieri in una discoteca del Sestriere ed invitava a replicare l’iniziativa anche a Torino. Fondazione Specchio dei tempi ha trovato una immediata intesa con l’Arma a cui si è aggiunta la disponibilità di Federfarma per la fornitura gratuita di una parte dei self-test poi utilizzati.

Il progetto 2024, dopo i 17 eventi dell’anno passato (tutti in zone “calde” per la movida),  ha preso il via la notte dell’1 giugno in Piazza Vittorio, a cui è seguita la presenza alla notte bianca di via Madama Cristina sabato scorso. Ora, prima di tornare a Torino per altri appuntamenti in estate ed in autunno, il progetto farà tappa ad Asti nel prossimo week end ed a Cuneo il 22 giugno.

L’iniziativa vede l’utilizzo dello SpecchioBus con la presenza di un medico a bordo.  I Carabinieri, nel corso delle serate, insieme ai volontari di Specchio dei tempi sensibilizzano i giovani sui rischi della guida in stato di ebbrezza. I militari partecipano quindi all’attività esclusivamente in chiave preventiva, incontrando e parlando ai ragazzi e distribuendo materiale informativo. I giovani che lo desiderano possono accertare le proprie condizioni prima di mettersi alla guida sia attraverso il self-test, sia rivolgendosi ai medici per una verifica più accurata tramite etilometro di precisione.

Chi ha partecipato

Il target di riferimento è soprattutto quello di ragazze e ragazzi fra i 18 e i 24 anni, che rappresentano circa l’80% dei testati.  In questa fascia il consumo di alcol interessa circa due terzi (69%) della popolazione ed è più frequente tra gli uomini (79%) ma è anche in aumento fra le donne (49%). I sanitari di Specchio hanno però spesso accertato stati di grave alterazione anche in giovani sotto i 16anni: “Ci sono aree della città – spiegano i due medici volontari che si alternano a bordo, Paolo Carbonatto ed Andrea Ferrero – in cui il consumo fra i giovanissimi è decisamente più diffuso: ad esempio nell’area del Lungo Dora Firenze e soprattutto in piazza Santa Giulia. Spesso registriamo scarsa consapevolezza dei rischi e dei danni che l’assunzione di alcolici può determinare (soprattutto sul fegato dei più giovani) e del fatto che anche il consumo di quantità modeste può condizionare negativamente l’integrità delle capacità individuali”.

Il progetto si svilupperà nei prossimi mesi anche con un coinvolgimento più diretto delle scuole. Le ultime classi degli istituti superiori potranno, da settembre, prima incontrare medici e carabinieri, e poi essere ospiti sul campo, nelle serate di attività dello Specchiobus, per toccare con mano la criticità di talune situazioni. Nulla più che una esperienza guidata sul campo può infatti risultare utile per fare comprendere l’importanza di un corretto stile di vita. E mettere in campo una risorsa in più contro le stragi del sabato sera.

Contro le liste d’attesa infinite gli screening e le visite mediche sono offerte da Specchio

Alessandro Mondo,
La Stampa, 14/02/2024

C’era un tempo in cui gli ospedali, soprattutto i più noti, contavano, oltre che sui finanziamenti pubblici, su lasciti testamentari (immobili, terreni) e donazioni: fa fede la targa posta qualche anno fa nell’atrio principale delle Molinette per ricordare i benefattori, di solito ex-pazienti o loro parenti.

Oggi che i lasciti sono in ribasso, restano le donazioni ad opera di fondazioni, onlus e cooperative, più che di privati e anonimi cittadini. Uguale l’obiettivo: comprare apparecchiature o cambiare gli arredi di interi reparti. Con un «di più», molto recente: alle donazioni di tecnologie per i nosocomi si affiancano pacchetti di prestazioni per i cittadini, offerte gratuitamente a seguito di convenzioni con strutture sanitarie convenzionate. Obiettivo: garantire l’accesso in tempi rapidi agli screening e alle visite, altrimenti vincolate ai tempi sovente insostenibili, delle liste di attesa.

Alla voce «donazione di macchinari» rimandano due iniziative presentate ieri. La prima è la donazione all’Oculistica del Mauriziano, diretto dal dottor Maurizio Dall’Acqua, della piattaforma Optos Silverstone da parte della Fondazione La Stampa-Specchio dei tempi: un gioiello da quasi 300 mila euro per l’Imaging Retinico ad ampio campo che, ha rimarcato Lodovico Passerin d’Entrèves, presidente della Fondazione, conferma il costante l’impegno impegno di «Specchio» anche sul fronte della Sanità. E’ la stessa Fondazione che a novembre ha lanciato il progetto «Mille visite subito» per consentire l’accesso alle prestazioni di chi non può rimettersi alle liste di attesa o rivolgersi alla Sanità privata.

Visite di varie specialità: le condizioni sono la residenza in Piemonte, un Isee inferiore a 15 mila euro e l’impegnativa del medico di base. Si prenota dal lunedì al venerdì, 14,30-17,30, chiamando il numero 366.6765663 o inviando una mail a millevisite@specchiodeitempi.org.

Specchio dei tempi dona al Mauriziano il superapparecchio che salva la retina

Alessandro Mondo,
La Stampa, 13/02/2024

Il non plus ultra in campo oculistico. Oggi è stato presentato Optos Silverstone, la più avanzata piattaforma multimodale di ultima generazione per l’Imaging Retinico ad Ampio Campo (UWF) attualmente disponibile, presso l’ambulatorio di Oculistica dell’ospedale Mauriziano di Torino diretto dal dottor Francesco Faraldi: una nuova possibilità, grazie al finanziamento della Fondazione La Stampa – Specchio dei Tempi, per un valore di circa 291.000 euro.

Nuova frontiera

Le malattie del sistema visivo rappresentano oggi più che mai una sfida per i sistemi sanitari. L’Organizzazione Mondiale della Sanità stima che nel mondo vi siano oltre 2 miliardi di persone con disabilità visiva, di cui circa la metà prevenibili. Le principali cause di cecità a livello globale sono gli errori refrattivi non corretti e la cataratta, seguiti da retinopatie e glaucoma. Il costo sociale dell’ipovisione nel mondo è di oltre 400 miliardi di euro l’anno. Nei Paesi industrializzati, dove la diffusione di tecnologie avanzate consente un valido approccio a patologie come la cataratta, le malattie retiniche rappresentano la principale causa di cecità: tale incremento è dovuto al progressivo invecchiamento della popolazione ed all’aumento di incidenza di patologie sistemiche con interessamento oculare. In termini di frequenza e cronicità, le retinopatie di maggior rilievo sono la degenerazione maculare legata all’età (1 milione di pazienti in Italia), la retinopatia diabetica (30-50% del totale dei pazienti diabetici, 3 milioni in Italia), la miopia patologica con la maculopatia miopica e le malattie vascolari retiniche: queste malattie rappresentano gravissime problematiche per frequenza e cronicità nella gestione, con ricadute non solo sul paziente ma anche sulle famiglie e sul sistema.

I trattamenti

I problemi sono su vari fronti legati alla necessità di una corretta informazione della popolazione al miglioramento dei sistemi di presa in carico dei pazienti, nonché la necessità di appropriatezza delle cure con i farmaci sempre più avanzati a nostra disposizione, che devono però essere somministrati con regimi corretti per ottenere quei risultati che hanno consentito di migliorare in questi numerosi pazienti la prognosi e di invertire il trend di cecità, oggi addirittura in diminuzione per alcune di queste malattie. Un caso di maculopatia in miope elevato può oggi venire trattato con successo, mentre dieci anni fa era quasi sempre causa di perdita della vista centrale.

Tecnologia all’avanguardia

In questo contesto, la nuova piattaforma Optos Silverstone, potenziata con il nuovo release per l’analisi non invasiva della vascolarizzazione retinica dal centro all’estrema periferia, rappresenta una preziosa risorsa per i centri di riferimento per la cura delle malattie retiniche. Si tratta di un dispositivo ad alta risoluzione, con tecnologia confocale ad amplissimo campo, progettata per operare attraverso un diametro pupillare fino a 2 mm. La Rete internazionale per la diagnosi e cura della retinopatia diabetica ha dimostrato che con le tecniche di imaging ad amplissimo campo è possibile ridurre l’evoluzione verso forme gravi ed invalidanti in oltre il 50% dei casi.

Intelligenza artificiale

“Queste strumentazioni garantiranno una maggior possibilità di presa in carico dei pazienti, aprendo la strada ai vantaggi offerti dall’intelligenza artificiale ed a nuovi modelli organizzativi di cura multidisciplinare dei pazienti stessi, come già in essere in altre realtà. Nel corso degli ultimi anni, il reparto di Oculistica dell’ospedale Mauriziano di Torino ha visto un processo di progressiva riorganizzazione con l’apertura del Centro Trapianti di Cornea, l’implementazione del servizio di oftalmologia pediatrica e strabismo, l’attivazione di un Centro di riferimento per le uveiti ed adeguamento a standard più elevati di trattamento di patologie mediche e chirurgiche della retina” dichiara il dottor Francesco Faraldi (Direttore Oculistica ospedale Mauriziano di Torino). L’attività di diagnosi e cura delle maculopatie verrà ulteriormente migliorata grazie a questo strumento che rappresenta il gold standard nell’integrazione delle tecniche diagnostiche. Diagnosi più rapide e precise consentiranno l’efficientamento dei percorsi diagnostico-terapeutici. Non meno importante sarà nella diagnosi differenziale delle malattie ereditarie della retina come la retinite pigmentosa. Negli ultimi anni le prospettive per questi pazienti sono radicalmente cambiate con la commercializzazione della prima terapia genica per la cura della retinite pigmentosa. L’individuazione dei casi che possono beneficiare delle nuove terapie diventa di importanza esiziale.

 

Specchio dona al Mauriziano il più innovativo strumento digitale per le malattie della retina

Angelo Conti

Lunedì mattina Specchio dei tempi consegnerà al Reparto di Oculistica del Mauriziano il più innovativo strumento per la diagnosi e la cura delle patologie della retina. E’ la più avanzata Piattaforma Multimodale per l’Imaging Retinico ad Ampio Campo (UWF) attualmente disponibile al mondo, la prima direttamente sostenuta dall’Intelligenza Artificiale. Funzionerà negli ambulatori diretti dal dottor Francesco Faraldi. Il suo acquisto è stato completamente finanziato da Specchio dei tempi per un valore di oltre 290.000 euro.

Questa piattaforma rappresenta un prezioso strumento per contrastare le malattie retiniche che sono la principale causa di cecità, in forte incremento anche per il progressivo invecchiamento della popolazione. In termini di frequenza e cronicità, le retinopatie di maggior rilievo sono la degenerazione maculare legata all’età (1 milione di pazienti affetti in Italia), la retinopatia diabetica (30-50% del totale dei pazienti diabetici, circa 3 milioni in Italia), la miopia patologica e le malattie vascolari retiniche: queste patologie rappresentano gravissime problematiche per frequenza e cronicità nella gestione, con ricadute non solo sul paziente ma anche sulle famiglie e sul mondo del lavoro.

“Queste strumentazioni – spiega il primario Francesco Faraldi – garantiranno una maggior possibilità di presa in carico dei pazienti, aprendo la strada ai vantaggi offerti dall’intelligenza artificiale ed a nuovi modelli organizzativi di cura multidisciplinare. Nel corso degli ultimi anni, il reparto di Oculistica dell’ospedale Mauriziano di Torino ha visto un processo di progressiva riorganizzazione con l’apertura del Centro Trapianti di Cornea, l’implementazione del servizio di oftalmologia pediatrica e strabismo, l’attivazione di un Centro di riferimento per le uveiti ed adeguamento a standard più elevati di trattamento di patologie mediche e chirurgiche della retina”.

Il presidente di Specchio dei tempi, Lodovico Passerin d’Entreves, ha sottolineato come “la donazione di strumentazioni di assoluta avanguardia all’ospedale Mauriziano si inserisce in un più ampio impegno della nostra fondazione verso la sanità piemontese: nell’ultimo anno abbiamo investito oltre un milione di euro per ammodernare reparti di ospedali, a Torino ed anche nel resto del Piemonte. Una parte importante delle risorse impiegate proviene da lasciti ed eredità che abbiamo rapidamente trasformato in aiuti concreti per la gente”.

Una donatrice, quattro persone salvate anche grazie a una delle macchine per perfusione donata da Specchio

Alessandro Mondo,
La Stampa, 14/01/2024

Un trapianto movimentato, in corsa contro il tempo, dipanatosi tra Torino e Cuneo: il primo eseguito in Italia trasportando entrambi gli organi, cuore e fegato, mantenuti funzionanti fuori dal corpo del donatore. Operazione straordinaria, certo. Ma non si tratta solo di questo, di una performance professionale e tecnologica di eccellenza, bensì di una mobilitazione subordinata a due considerazioni, ben presenti nella mente di chi l’ha coordinata ed eseguita: l’importanza di organi donati, risorsa sempre più preziosa e sempre insufficiente rispetto alla domanda, la prima; la possibilità, grazie ai progressi della medicina e delle tecnologie applicate alla medicina, di reimpiegarli quasi tutti (giovani e vecchi, in condizioLavoro di squadra tra le équipe del Santa Croce e Carle e delle Molinette.

In questo quadro rientra il prelievo contemporaneo del cuore, del fegato e dei reni all’ospedale di Cuneo da un donatore in morte cardiaca e il successivo trapianto degli organi presso l’ospedale Molinette di Torino. Un lavoro di rete, prima di tutto, tra ospedali diversi, capaci di condividere tra loro professionalità e tecnologie. Altro elemento di novità: la modalità di donazione, awenuta dopo arresto cardiaco. E ancora: la distanza tra le sedi di donazione e trapianto, le tecnologie impiegate per la preservazione degli organi, il trasferimento di una équipe dedicata a questo particolare tipo di donazione in un ospedale non di Torino, il trasporto degli organi non fermi in ghiaccio ma piuttosto mantenuti in vita al di fuori del corpo del donatore in una condizione molto simile a quella fisiologica. Tanta roba, insomma, anche per un trapianto.

La donatrice, una donna di 62 anni della Valle Po, ricoverata a fine dicembre presso l’ospedale di Cuneo, ha donato i suoi organi dopo accertamento di morte con criteri cardiocircolatori. Indispensabile la stretta collaborazione dell’équipe delle Molinette, formata dalla dottoressa Mannella Zanierato e dal dottor Raffaele Potenza, con l’équipe rianimatoria di Cuneo, composta dalla dottoressa Federica Lombardo e dal dottor Domenico Vitale, guidati dal dottor Giuseppe Coletta. Dopo l’accertamento di morte, il cuore della donatrice è stato rivitalizzato da un’équipe composta da cardiochirurghi torinesi e cuneesi. Il professor Massimo Boffini e la dottoressa Erika Simonato della Cardiochirurgia delle Molinette, con l’aiuto del dottor Maurizio Roberto e del dottor Vincenzo Colucci, Cardiochirurgia di Cuneo, hanno fatto ripartire il cuore prima del prelievo. Il dottor Damiano Patrono ha preparato il fegato, i reni sono stati isolati dall’équipe urologica dell’ospedale di Cuneo.

Impiegate macchine di perfusione per impedire che gli organi si danneggiassero durante il trasporto. In particolare, il cuore è stato posizionato nel sistema di perfusione ex-vivo OCS, recentemente donato alle Molinette dalla Fondazione La Stampa-Specchio dei Tempi, per trasportarlo in sicurezza a Torino, irrorato dal suo sangue e battente fuori dal corpo umano. Una volta arrivato a Torino, l’organo è stato trapiantato con successo su un paziente affetto da una grave malattia cardiaca terminale dal professor Mauro Rinaldi e dagli anestesisti del professor Luca Brazzi. Il fegato è stato trapiantato in una paziente con cirrosi epatica complicata da epatocarcinoma dai chirurghi dell’équipe del professor Renato Romagnoli e degli anestesisti del dottor Roberto Balagna. Anche i due reni sono stati trapiantati a due riceventi iscritti in lista per trapianto presso il Centro Trapianto di Rene, diretto dal professor Luigi Biancone.

Specchio all’avanguardia tecnologica per salvare i neonati critici del Sant’Anna

Angelo Conti

Questa mattina Specchio dei tempi ha donato alla Neonatologia del Sant’Anna di Torino un ventilatore neonatale con tecnologia innovativa in grado di migliorare le aspettative di vita dei neonati pretermine.

Si tratta di un ventilatore neonatale Servo-n (con tecnologia innovativa NAVA), alla Neonatologia universitaria dell’ospedale Sant’Anna della Città della Salute di Torino. La generosa donazione è stata sostenuta dalla Fondazione La Stampa – Specchio dei Tempi, insieme agli organizzatori dell’Italian Tech Week 2023, che hanno devoluto il ricavato della serata finale del più importante evento sulla tecnologia in Italia, svoltosi a Torino dal 27 al 29 settembre 2023.

Il nostro regalo a Cuneo: due macchinari hi-tech per il Santa Croce

Un caschetto per la chirurgia cardiochirurgica mini-invasiva e una colonna endoscopica per la terapia del dolore. Sono i macchinari donati da Specchio dei tempi, grazie alla generosità dei lettori de La Stampa, all’ospedale di Cuneo. La doppia donazione (valore 100 mila euro) è stata presentata giovedì 21 dicembre dall’azienda ospedaliera Santa Croce e Carle. All’incontro hanno partecipato il commissario straordinario dell’ospedale Livio Tranchida, il direttore sanitario Giuseppe Coletta, il direttore della Cardiochirurgia Maurizio Roberto, il presidente della fondazione Specchio dei Tempi, Lodovico Passerin d’Entrèves.
1) Caschetto fornito di telecamera
Il macchinario è funzionale all’implementazione del programma di chirurgia mini-invasiva del reparto di cardiochirurgia. L’approccio mini-invasivo viene adottato nel trattamento delle patologie valvolari aortiche e nelle procedure di rivascolarizzazione miocardica, questa tecnica riduce il trauma toracico regalando al paziente notevoli benefici non solo cosmetici ma anche clinici sia di risultati che di più rapida ripresa alla vita quotidiana e lavorativa.
Il Caschetto fornito di telecamera modello Pharos garantisce un’immagine definita e senza ombre anche dei tessuti profondi, con immagini stabili grazie alla stabilizzazione digitale. La visione del chirurgo può essere condivisa all’intera equipe, risultando uno strumento di didattico importante.
2) Colonna endoscopica per epiduroscopia per terapia del dolore
La metodologia consente l’esplorazione diagnostica endoscopica dello spazio epidurale della colonna lombare con possibilità di effettuazione di trattamenti antalgici ove necessario.
La visione diretta e il trattamento mediante fibra ottica delle patologie del canale spinale è attualmente il gold-standard internazionale per il trattamento delle sindromi algiche radicolari in particolare delle “Post-surgery Pain Syndrom” e delle stenosi del canale lombare.
Rispetto alle procedure di epidurolisi con supporto radiologico, l’utilizzo della fibra ottica per il controllo diretto video migliora l’efficacia e la sicurezza delle procedure per pazienti ed operatori.