Arriva Patèle, il nuovo gioco che aiuta Specchio

Di Angelo Conti

La squadra di TorinoXXL! è tornata e non intende lasciarvi tranquilli nemmeno questo Natale. La novità è che stavolta non dovrete conquistare la nostra amata Torino con la vostra astuzia finanziaria e il provvidenziale aiuto dei dadi: con Patèle, il nuovo gioco targato TorinoFactory, stavolta si menano le mani, anche se solo sul tabellone. Scegliete la vostra banda, quella che più vi assomiglia e più vi diverte, prendete le carte e iniziate a dar battaglia agli altri per impossessarvi della città quartiere dopo quartiere, scontro dopo scontro, fino all’ultimo uomo. E preparatevi per la grande battaglia finale che ha come obiettivo la conquista del centro! Ma attenti, perché il cammino sarà pieno di intoppi…

“Patèle” è un termine piemontese usato per indicare botte e percosse, ma sempre con una punta di levità, di ironia, di allegoria. Ecco perché non è mai un termine realmente violento, piuttosto molto colorito…

Patèle sarà in vendita presso lo SPECCHIO POINT di via Santa Maria 6 TUTTI I SABATI DI DICEMBRE dalle 10 alle 18. Una parte dell’incasso verrà devoluto dallo staff di Patèle alle Tredicesime dell’Amicizia di Specchio dei tempi.

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Dice lo scrittore Giuseppe Culicchia…
“Avete presente Arancia Meccanica? Vi siete mai imbattuti ne I guerrieri della notte? Avete amato This is England? Vi siete mai presi il tram numero 4 da un capolinea all’altro, da Falchera a Mirafiori e ritorno?…. ricordate di quando, complice il successo del primo album dei Police, tra i ragazzi delle periferie torinesi si diffuse la moda dei capelli tinti di biondo e con tanto di permanente?… Avete mai notato dalle parti di Palazzo Paravia un assembramento di ragazzi piuttosto distinti raccolti intorno a un grumo cromato e super-accessoriato di Vespa e Lambretta? Di sicuro, non siete così longevi da aver visto Salgari e altri scapigliati darsi appuntamento al numero 10 di via Bligny… Ebbene: quello che ora vi trovate tra le mani è un gioco che a partire da queste e altre suggestioni riesce a tenere assieme le tante sottoculture giovanili che nel corso del tempo si sono stratificate nell’immaginario dei torinesi”.

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Una Memoriosa in dono per donazioni sopra i 10 euro

di Angelo Conti

Chi verserà almeno 10 euro per la sottoscrizione per le Tredicesime dell’Amicizia, presso gli sportelli dello Specchio Point di via Santa Maria 6h e presso l’ufficio abbonamenti de La Stampa in via Lugaro 21, riceverà una splendida agenda settimanale Memoriosa 2020, l'”agenda degli aforismi”… Grazie ad Adnav Edizioni ed a Wanda Ferrero per il sostegno alle Tredicesime. Grazie anche a tutti coloro che, approfittando di questa opportunità, vorranno fare una donazione a favore degli anziani più poveri e più soli.

Tredicesime, in pieno svolgimento raccolta e consegne aiuti

Di Angelo Conti

Mentre sale la cifra raccolta nella tradizionale sottoscrizione di Specchio dei tempi, in parallelo procede la distribuzione delle Tredicesime dell’Amicizia agli anziani più poveri e più soli. Alla cassa della fondazione risultano arrivati, ad oggi, circa 635 mila euro ed il ritmo delle donazioni è fra 10 e 15 mila euro giornalieri. Trend che fa sperare che posa essere centrato, anche quest’anno, l’obiettivo finale che è quello di raccogliere 1 milione di euro prima di Natale, così da concretare 2000 aiuti ad altrettanti anziani. Se questa cifra dovesse essere superata, la somma in eccesso verrà destinata ad aiutare le famiglie in difficoltà che si rivolgono, ogni giorno, allo Specchio Point di via Santa Maria.

Sabato scorso proprio allo Specchio point è stata effettuata la prima distribuzione su Torino, con un centinaio di anziani beneficiati, mentre continua l’attività dei giornalisti di Specchio dei tempi che stanno consegnando gli aiuti direttamente al domicilio dei beneficiati, in questo caso in contanti. Spesso si tratta di persone con ridotta mobilità o con handicap, che avrebbero difficoltà a raggiungere uno sportello bancario per trasformare in denaro liquido il voucher che viene loro consegnato. Nei prossimi giorni verranno effettuate altre consegne: ad esempio presso la sede di Anteas e poi in alcune parrocchie e poi ancora a Pinerolo (giovedì) dove saranno una quarantine gli anziani che accoglieremo nel nostro Specchio Point Pinerolo, sotto i portici, proprio dietro il Duomo. Lunedì 9, allo Specchio Point, sarà invece la volta di un primo gruppo di enti (fra cui spiccano la San Vincenzo ed i Servizi Anziani delle Circoscrizioni) a cui consegneremo alcune centinaia di aiuti da recapitare ai loro assistiti. Nei giorni successivi sarà la volta di Cuneo ed Asti perchè, come promesso, quest’anno abbiamo allargato la distribuzione a tutto il Piemonte.

Per fare tutto questo abbiamo bisogno di aiuto. E tutti possono darci una mano.
Ecco come:
versamento a Specchio dei tempi a favore delle Tredicesime dell’Amicizia in via Santa Maria 6H a Torino presso lo Specchio Point, tutte le mattine, dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 13 (anche con bancomat e carta di credito). Lo Specchio Point resterà aperto anche i prossimi sabati e domeniche di dicembre con orario 10-18;
bonifico bancario sul conto corrente intestato a Fondazione – La Stampa Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, CODICE IBAN: IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, Banca Intesasanpaolo;
conto corrente postale numero 1035683943, intestato a Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi;
– agli sportelli presso l’Ufficio Abbonamenti de La Stampa in via Lugaro 21 a Torino (anche con carta di credito o bancomat) n via Lugaro 15 dal lunedì al venerdì ore 9.30-13.00 ; 14.00-17.00 (sabato e domenica chiuso);
– in orario di ufficio è possibile versare anche negli uffici di Reale Mutua, Agenzia Principale Torino Castello, Piazza Castello 111/113. Anche con bancomat e carta di credito;
con carta di credito oppure Paypal per donazioni online sul sito www.specchiodeitempi.org dove è possibile trovare notizie su tutti i nostri progetti con aggiornamenti quotidiani

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Tutti i versamenti (esclusi quelli in contanti) sono fiscalmente deducibili.

A favore delle Tredicesime andranno anche gli utili del Concerto di Natale di Specchio dei tempi, in programma il 12 dicembre all’Auditorium del Lingotto, con sul palco Ezio Bosso e la Europa Philarmonic Orchestra (biglietti su ticketone).

Intervista a Ezio Bosso: "La musica serve per vivere meglio"

Il 12 dicembre Ezio Bosso dirigerà al Lingotto di Torino la Europe Philarmonic Orchestra in un concerto per Specchio dei Tempi, il cui ricavato sarà destinato alle «Tredicesime dell’amicizia» per gli anziani poveri e soli.

GIOVEDÌ 12 DICEMBRE ALLE 20.30

AUDITORIUM LINGOTTO
TORINO

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Di Alessandra Comazzi
Pubblicato su La Stampa il 29 novembre 2019

Maestro Bosso, che cosa significa per lei beneficenza?
«La beneficenza va fatta in anonimato. Credo che gli eventi pubblici possano creare attenzione su temi sensibili e dare così visibilità a cause importanti, che altrimenti resterebbero invisibili».

Ha già pensato al programma?
«Mi è stato chiesto, purtroppo per me che non amo eseguire me stesso, di presentare anche qualche composizione mia, e quindi credo che faremo la mia seconda sinfonia “Under the trees’ voice”, il percorso di un abete che si sacrifica per divenire strumento. Quindi seguirà la meravigliosa Serenata per archi op. 48 di Ciaikovskji, il compositore che più ha amato il Natale, dove trovava conforto dai suoi demoni. Non mi dispiacerebbe però dirigere anche il Concerto Grosso n. 8 op. 6 di Corelli: il travaglio come simbolo del Natale». 

Il 9 giugno 2019 un evento ha scosso la tv: la Quinta e la Settima di Beethoven in prima serata, su Rai3, con lei che dirigeva l’Europa Filarmonica, con ottimi ascolti. Quando torna dunque in tv? Sempre alla Rai?
«Spero presto e sempre con la Rai: ma l’importante è averlo fatto. Dimostrando che tante persone desiderano ascoltare quella musica e parteciparvi, senza sentirsi inadeguate. Che la televisione può essere fatta con sinfonie intere senza compromessi in musica: non c’è solo una tv di grida e lustrini». 

Ma quanto è faticoso per lei fare televisione? Più che dirigere?
«Mille volte più faticoso, non è il mio habitat. La tv mi ha sempre fatto paura, cerco sempre di farne il meno possibile. Credo che la cosa più importante sia che il 9 giugno scorso, con noi su Rai3 e La Scala su Rai5 in contemporanea, la tv italiana è stata per una sera la più bella del mondo, una televisione di cui essere fieri».

La musica serve davvero a vivere meglio?
«Sotto ogni aspetto possibile della nostra esistenza, da quello biologico a quello psicologico».

Suonare si dice come giocare, in tante lingue del mondo: che ne pensa?
«Sottolineo che una variante è “toccare”, come si dice in spagnolo, dove si ricorda che nella musica “bisogna metterci le mani”. Il gioco è parte fondamentale per il processo di crescita di tutti. Ma qui si parla del gioco più serio che esista, quello dei bambini che diventano il gioco stesso. Ecco, un musicista gioca a quel tipo di gioco e non a quello degli adulti: diventa il gioco stesso. Uno dei risultati è quello di rendersi conto che si cresce sempre. Che non basta mai. Un musicista vero non finisce mai né di studiare né di “giocare”».

Che cos’è per lei la condivisione musicale?
«È accompagnarci l’un l’altro, partecipando con le  diverse competenze, ed essere parte del tutto: stare sotto lo stesso tetto protettivo o lo stesso fuoco illuminante che chiamiamo musica. Anche il pubblico è parte integrante dell’evento musicale, coi suoi respiri, col suo silenzio, con la scelta di dimenticare il cellulare».

Come nasce la Europa Filarmonica?
«Col pensiero di unire vecchi e nuovi amici creando una vera e propria comunità. Con l’obiettivo della ricerca continua dentro la partitura che si va ad affrontare. L’ideale del crescere insieme. Dandoci regole nuove eppure naturali al di fuori di schemi obsoleti. Lavorare, studiare insieme felicemente e senza risparmio. Tutto questo è nato prima con la Stradivari e poi con il concerto del 26 gennaio scorso “Grazie Claudio”, organizzato da Alessandra Abbado e Mozart14. Lì è come se si fosse illuminato il cammino. Come se ci fosse ancora lui a dirmi e dirci cosa provare a fare».

Quali rapporti ha con Claudio Abbado e la sua memoria?
«Mi manca, ci manca. Il pensiero va sempre a lui, ad ogni concerto. Continuo a studiare il suo approccio e approfondire i suoi segni. Stima e affetto. Seguire con Alessandra i progetti di Mozart14 e lottare insieme seguendo e sperando di migliorare i suoi insegnamenti preziosi sul valore e l’accesso alla musica». 

Lei ha sempre pensato di fare della musica una professione?
«Sì, fin da bambino. Credo che mi abbia scelto lei perché ne avevo bisogno più degli altri: ne sono sicuro, non è tanto per dire». 

Chi la segue in teatro, chi l’ha vista in tv, conosce bene la sua grande capacità di coinvolgimento: comunicare, in questo caso la musica, è importante tanto quanto eseguirla? Di più, di meno?
«Se si decide di comunicare, bisogna alzare ulteriormente l’asta dell’impegno di esecuzione. Perché prima di tutto viene la qualità musicale. Non esiste compromesso. Non posso scendere di livello per avvicinare un pubblico più ampio, anzi è esattamente il contrario. Perciò chi deve comunicare deve proprio stare ancora più attento alla qualità dell’esecuzione. Altrimenti si ottiene l’effetto opposto e le persone si allontanano».

Un sogno nel cassetto?
«Trovare una casa e i fondi necessari per dare casa alla Europe Philarmonic: ora viviamo come una comunità nomade, andiamo dove ci chiamano, ma è molto faticoso. Sogno un teatro o un auditorio dove lavorare costantemente sul nostro suono, sui progetti e sui nostri ideali. Un teatro con le porte sempre aperte dove le persone possano venire a trovarci senza appuntamento. Dove fare concerti in tournée diventi un di più e non l’unico modo per sopravvivere. Insomma il sogno è uno spazio dove vivere davvero insieme: con o senza telecamere».

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Tredicesime, la storia di Eleonora: "Vivo con gli scarti raccolti a Porta Palazzo"

Di Beppe Minello
Pubblicato su La Stampa il 29 novembre 2019

La signora Eleonora ha 71 anni. La gran parte della sua pensione minima se la mangia l’affitto. Per sopravvivere, raccoglie gli scarti del mercato di Porta Palazzo e s’ingegna ad arricchire, si fa per dire, il menù quotidiano con i pacchi alimentari che di quando in quando le arrivano. Eleonora è quasi sorda e il suo apparecchio acustico funziona poco e male. Sentendo con difficoltà,«Smettila di urlare, mi dicono tutti. E allora io sto zitta, non parlo con nessuno” dice con un velo di tristezza. Ma è l’unico momento di tristezza di questa donna ancora piena di energia che al cronista di Specchio dei tempi, arrivato a consegnarle la Tredicesima dell’Amicizia, dice: «Grazie, apprezzo tanto questo gesto. Ma so di essere fortunata. In qualche modo riesco a cavarmela. Ma conosco tanti giovani che si ritrovano con me a Porta Palazzo per raccogliere gli scarti di fine giornata: datela a loro…».

La signora Eleonora, rimasta vedova ad appena 34 anni, è riuscita a tirare avanti e a crescere due figli facendo, raccomandata dalle suore, la cameriera in molte case blasonate di Torino. Sempre in nero e fino a quando le è arrivata la pensione di reversibilità del marito. Eleonora non ha molti motivi di essere allegra. Eppure, sentirla raccontare i suoi silenziosi viaggi in tram è uno spasso, per i tanti aneddoti che urla all’interlocutore e la profonda conoscenza che ha sviluppato sul variegato popolo che utilizza i mezzi pubblici che neanche Gtt. Eleonora sorride quando racconta che le basta dire «Ci sono i controllori» per trovare posto a sedere: «Sapesse quanti scappano…». E’ un miniera di curiosità: ha imparato a riconoscere i borseggiatori e, se può, disturba il loro lavoro «tanto che una volta ho rischiato di essere picchiata». Ed è un’attenta osservatrice. Sorride quando racconta della mamma “con il velo” che accompagna sempre la figlia, pure lei velata ma che, una volta sola, «si toglie veli e sottanoni e rimane in pantaloni e top con i quali va incontro, felice, al suo ragazzo». Quando si chiude in casa ama guardare la tv e il suo programma preferito «è quello che racconta di quegli evasi che vengono beccati quasi sempre due o tre anni dopo l’evasione e sempre per colpa di qualche donna» ride. Leggere è la sua grande passione, le piacciono Dacia Maraini e Sveva Casati Modignani. Ma i libri costano e a Eleonora non resta che rileggere le stesse opere: «Tanto li dimentico presto» dice rassegnata.

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[LaStampa] Insieme verso il traguardo delle duemila Tredicesime

Raggiunti finora 626.000 euro, dobbiamo arrivare al milione

 

Di Angelo Conti
Pubblicato su La Stampa il 29 novembre 2019

Comincia il mese più intenso per la sottoscrizione di Specchio dei tempi a favore delle Tredicesime dell’Amicizia. Da qui a Natale dobbiamo raggiungere quota 1 milione di euro, così da garantire la consegna di 2000 aiuti da 500 euro ad altrettanti anziani poveri e soli. L’impresa è possibile anche quest’anno, perché la raccolta è in linea con le passate edizioni, quando il target è stato sempre raggiunto. Attualmente sono stati infatti raccolti poco più di 626.000 euro. Ne restano 374.000 per i quali chiediamo la collaborazione di chi, tradizionalmente, ci è stato sempre vicino. Intanto lo spoglio delle richieste è stato completato e l’elenco finale, appunto di 2000 nomi, è pronto. Si tratterà soltanto di procedere alle consegne. Consegne peraltro già iniziate a Torino con le prime distribuzioni effettuate dai giornalisti de La Stampa. La scorsa settimana sono stati visitati molti singoli, con grande attenzione ai più anziani, mentre domani allo Specchio point di Via Santa Maria 6H verranno ricevuti un centinaio di anziani, convocati per la consegna del voucher che sarà poi possibile trasformare in contante in qualsiasi sportello di Intesa Sanpaolo.

Quest’anno il progetto delle Tredicesime si è ulteriormente allargato. Specchio dei tempi ha visitato le redazioni locali delle province piemontesi più quella di Savona per sostenere l’iniziativa. Dalle province sono così giunte sia richieste e sia donazioni. Una particolare attenzione è stata posta a Pinerolo dove, un anno fa, è stato aperto lo Specchio Point, proprio alle spalle del Duomo. Qui abbiamo ricevuto domande e giovedì 5 dicembre alle 15 effettueremo la distribuzione di 36 aiuti, in collaborazione con il Rotary Club e Acea. Il numero delle richieste che giungono dagli anziani resta sempre molto alto. Ogni domanda, che è corredata anche dall’Isee, viene attentamente verificato. Una parte dei beneficiati viene poi visitata dai giornalisti e dai volontari di Specchio che ne verificano “de visu” la situazione economica. La maggioranza delle richieste arriva comunque da associazioni qualificate (in primis la San Vincenzo), una garanzia di situazioni realmente difficili.


(Ludovico Einaudi durante il concerto di Natale 2017 per Specchio dei tempi a favore delle Tredicesime dell’amicizia)

Le Tredicesime dell’Amicizia rappresentano la più antica sottoscrizione annuale indetta a Torino: «Sappiamo di contare – ha spiegato Lodovico Passerin d’Entreves, presidente della Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi – su un gran numero di sostenitori. Persone che considerano un versamento per gli anziani più poveri e più soli come una consolidata abitudine, sovente tramandata da padre in figlio. Negli anni abbiamo dovuto adeguare l’assegno di Natale all’inflazione ed anche alle mutate esigenze degli anziani. Ma lo slancio di chi dona non è mutato mai, è rimasto sempre lo stesso… ». E se si riuscisse a superare il milione di euro? «Il denaro eventualmente raccolto in più verrà impiegato allo Specchio Point di via Santa Maria per aiutare in modo più consistente le famiglie indigenti. Ne accogliamo 12 ogni giorno e, nei due anni di apertura, ne abbiamo aiutate quasi 3000.».

Quest’anno il concerto sarà con Ezio Bosso

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La Tredicesima dell'amicizia all'ex nonno-vigile di Chivasso

Di Beppe Minello
Articolo pubblicato su La Stampa il 5 novembre 2019

Dopo quattro anni vissuti in una baracca invasa dai topi e l’asma a rendere il calvario ancora più duro, Paolo S. , 70 anni, credeva di aver trovato un po’ di serenità nell’alloggetto popolare dal quale, quasi quotidianamente, scende in cortile o accolto come ospite in casa di qualche altro pensionato come lui, per una partita a carte e trascorrere il tempo.
Non è così. E non può esserlo per nessuno obbligato a sbarcare il lunario con neanche 500 euro tra pensione e invalidità maturata tanti anni fa, quando cadde mentre lavorava fratturandosi malamente e portandone le conseguenze per tutta la vita.

Eppure, nel suo piccolo, non è rimasto con le mani in mano. Per un decennio, fino a quando il Comune di Chivasso, dove risiede, non ha eliminato il piccolo contributo spese di 180 euro mensili, che per Paolo S. e quelli come lui facevano la differenza, ha dato una mano alla comunità come «nonno-vigile». «Sembra una cosetta – ricorda Paolo S. – ma alzarsi ogni giorno all’alba e rimanere a disposizione fino al tardo pomeriggio è faticoso».

A dare un po’ di gioia al pensionato, angustiato dal dover cambiare gli occhiali senza avere i soldi, è Lori, un pappagallino la cui gabbia occupa il minuscolo divano del minuscolo alloggio, camera
e cucina, del signor Paolo. Che si commuove quando ricorda che prima del colorato pennuto che non la smette un attimo diparlare («Ciao», «Dai bacio apapà») ce n’era un altro. «Quando è morto – ricorda Paolo – i miei amici hanno fatto una colletta e mi hanno regalato Lori».

-> Clicca qui per leggere la storia di Mirella.
-> Clicca qui per leggere la storia di Maria Lucia.

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Tredicesime, già raccolti quasi 200 mila euro

Di Angelo Conti
Pubblicato il 5 novembre 2019 su La Stampa

La sottoscrizione per le Tredicesime dell’Amicizia di Specchio dei tempi gradualmente sale. In questi giorni siamo vicinissimi ai 200 mila euro, un quinto della strada verso il milione di euro necessario per aiutare 2000 anziani poveri e soli con un assegno da 500 euro ciascuno. Sappiamo che le donazioni cresceranno soprattutto avvicinandoci al Natale, ma noi intanto abbiamo già cominciato la distribuzione degli aiuti.
Tutti possono comunque darci una mano. È infatti possibile fare un versamento a Specchio dei tempi a favore delle Tredicesime dell’Amicizia in via Santa Maria 6H a Torino presso lo Specchio Point, tutte le mattine, dal lunedì al sabato, dalle 9 alle 13 (anche con bancomat e carta di credito). Oppure con un bonifico bancario sul conto corrente intestato aFondazione – La Stampa Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, CODICE IBAN: IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, Banca Intesasanpaolo. Oppure tramite conto corrente postale numero 1035683943, intestato a Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi. Oppure ancora agli sportelli presso l’Ufficio Abbonamenti de La Stampa in via Lugaro 21 a Torino (anche con carta di credito o bancomat) e in via Lugaro 15 dal lunedì al venerdì ore 9.30-13.00 ; 14.00-17.00 (sabato e domenica chiuso). È possibile utilizzare la carta di credito per donazioni online sul sito www.specchiodeitempi. org. Tutti i versamenti (esclusi quelli in contanti) sono fiscalmente deducibili.
A favore delle Tredicesime andranno anche gli utili del Concerto di Natale di Specchio dei tempi, in programma il 12 dicembre all’Auditorium del Lingotto, con sul palco Ezio Bosso e la Europa Philarmonic Orchestra (biglietti su www.ticketone.it).

Tredicesime, la storia di Mirella: "Cacciata dalla Libia ho affrontato una vita difficile"

Di Beppe Minello
Pubblicato su La Stampa il 24 ottobre 2018

Mirella ha 71 anni, 4 figli che, dice, «vede regolarmente» ma che hanno i loro problemi («Non tutti hanno un lavoro»), che le hanno dato «8 nipoti!». In lei s’intuisce una bellezza ormai sfiorita. Non deve avere avuto una vita facile, Mirella. Ricorda quando si è sposata («Il 16 luglio 1966, avevo 18 anni») ma il marito «Non lavorava, beveva,mi…» e con la mano fa il gesto delle percosse. Come abbia tirato avanti e cresciuto 4 figli è cosa che lei non vuole approfondire.

La realtà è che oggi Mirella sopravvive, è il caso di dirlo, con «la Sociale», come dice lei. Che significa non concedersi mai nulla, rinviare cure e interventi necessari per la sua cervicale dolorante. Il suo rifugio è la piccola casa popolare dove vive da sempre e dov’è arrivata adolescente con i genitori e i tre fratelli cacciati dalla Libia di Gheddafi. Dove l’unico tesoroè la tv, con «i tanti film, soprattutto d’amore».  La Tredicesima è una voce importante del suo bilancio di fine anno, un piccolo momento di serenità.

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Tredicesime dell’Amicizia, da 44 anni vicini agli anziani

Di Angelo Conti
Pubblicato su La Stampa il 24 ottobre 2019

Le Tredicesime dell’Amicizia 2019 sono partite con il piede giusto, anche se la strada verso il milione di euro, che è l’obiettivo che ci siamo dati per poter consegnare 2000 aiuti da 500 euro ad altrettanti anziani poveri e soli, è certamente ancora lunga. Comunque, ricevute le prime donazioni, abbiamo immediatamente cominciato la distribuzione degli assegni. Adesso a Torino, ma nelle prossime settimane una quota di tredicesime raggiungerà gli anziani poveri anche delle altre province piemontesi. Fermo restando che, qualora si dovesse superare il milione di euro di raccolta, il resto verrà distribuito alle famiglie in difficoltà che si rivolgono allo Specchio Point.

Quella delle Tredicesime dell’Amicizia di Specchio dei tempi è certamente la sottoscrizione popolare più antica, a Torino e forse in Italia: siam oalla 44a edizione consecutiva, essendo nata nel 1975. Non rappresenta soltanto un momento solidale, ma è anche un appuntamento per chi, avvicinandosi Natale, ritiene sia giusto pensare anche ai meno fortunati, agli anziani in situazioni precarie, spesso soli e dimenticati, malati e con una pensione minima sempre troppo stretta. Ecco perché, anche quest’anno, Specchio dei tempi ha lanciato la sottoscrizione, cominciando a raccogliere i primi versamenti, alcuni subito importanti.

Ma la vera forza delle Tredicesime sono le piccole donazioni, spesso di pochi euro, comunque piene d’amore e che i giornalisti de La Stampa e lo staff di Specchio dei tempi stanno già distribuendo. Abbiamo cominciato dal quartiere Lucento, ma le richieste di aiuto sono giunte da quasi tutti i quartieri.

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Tornano le Tredicesime dell'Amicizia, Specchio aiuta gli anziani in difficoltà

Articolo di Angelo Conti pubblicato su La Stampa il 14 ottobre 2019

Cominceremo già la settimana prossima, a distribuire le Tredicesime dell’Amicizia di Specchio dei tempi, ripetendo così una iniziativa che conta 43 edizioni, oltre 71.495 aiuti consegnati, una raccolta pari a quasi 28 milioni di euro. Nata nel 1976 da una richiesta della leggendaria suor Pierina, ancora attiva nei quartieri più degradati, da allora è stato un appuntamento che Specchio dei tempi ha riproposto ogni anno. La prossima sarà l’edizione numero 44.
Sottoscrizione che ha maggiore valore e maggior peso soprattutto negli anni difficili, in cui la crisi colpisce i più deboli, innanzitutto gli anziani. Persone che si trovano, spesso, con una pensione minima, inadeguata di fronte alle maggiori spese. In più sono “senza voce”: non riescono né a protestare, né a lamentarsi. Spesso dissimulano grandi povertà con tratti di orgoglio.

Molte richieste sono già arrivate, altre le seguiranno (è possibile consegnarle, tutte le mattine dalle 9 alle 13, anche allo Specchio Point di via Santa Maria 6). Richieste a volte espresse con frasi disperate, altre volte con la ritrosia di chi non avrebbe mai voluto chiedere. Sull’altro piatto della bilancia ecco l’affetto della città e dei lettori de “La Stampa”.

Il primo assegno fu, nel 1976, di 30.000 lire, versato a trenta anziani. Una cifra che oggi pari piccolissima ma che allora consentiva di acquistare il carbone per tutto l’inverno. L’assegno fu portato a 50.000 lire, poi a 100 e crebbe fino alle 700 mila lire del ’98. Con l’avvento dell’euro la cifra divenne 360 euro, sino al 2003 quando fu elevata a 400 euro. Oggi il contributo è salito a 500 euro. Con il passare del tempo, il numero degli anziani beneficiati ha raggiunto quota 2000. Quest’anno allargheremo il nostro raggio d’azione alle altre province piemontesi.

Per sostenere le Tredicesime dell’Amicizia è in programma anche il Concerto di Natale, il 12 dicembre all’Auditorium Giovanni Agnelli del Lingotto. Sul palco ci sarà Ezio Bosso, i biglietti sono in vendita su ticketone.

Come donare?

Per aderire alla sottoscrizione è possibile utilizzare uno di questi canali, indirizzando le donazioni con la causale: Fondo 500. E’ possibile contribuire con un bonifico sul conto corrente intestato a Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi, IBAN IT67 L0306909 6061 0000 0117 200. Oppure tramite conto corrente postale numero 1035683943 intestato a Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi. O ancora agli sportelli La Stampa in via Lugaro 21 dalle 9,30 alle 13 e dalle 14 alle 17 (sabato e domenica chiuso). È possibile versare anche presso lo Specchio point di via Santa Maria 6, aperto dal lunedì al sabato e presso l’Agenzia Torino Castello di Reale Mutua in piazza Castello 113 (8,30-12,30; 14,45-18). Oppure, con carte di credito, qui sul sito o utilizzando l’applicazione Satispay.

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Corsi gratuiti per over60, 143 iscritti nelle prime ore

Telefoni caldi a Specchio dei tempi. I corsi gratuiti di smartphone, informatica e fotografia digitale che la nostra fondazione offre agli anziani torinesi, hanno avuto il solito incredibile successo: 143 iscrizioni nelle prime 24 ore. Sono ancora disponibili comunque alcuni posti ed è ancora possibile iscriversi telefonando allo 011.6568376 o scrivendo a specchio.smartphone@gmail.com

Tutti i dettagli qui.