Suor Pierina, la “mamma” delle Tredicesime dell’Amicizia

Inventò nel ‘76, con il cronista de La Stampa Marco Marello, quella che è diventata la più antica sottoscrizione italiana: ogni Natale 2.300 anziani vengono aiutati grazie alla sua intuizione.

Continua a vivere nel centro storico di Torino, accanto alla chiesa del Corpus Domini, suor Pierina Righetti delle Figlie della Carità di San Vincenzo de’ Paoli, la religiosa che nel 1976, con il giornalista Marco Marello, diede il via all’iniziativa natalizia delle Tredicesime dell’Amicizia di Specchio dei tempi. Erano una suora e un cronista che, ognuno nel proprio ruolo, salivano le scale dei vecchi palazzi intorno al Municipio su su fino alle soffitte: lei per visitare le persone anziane, sole, povere, lui per fare il proprio mestiere e raccontare la città più nascosta e sofferente.

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Nel quartiere suor Pierina è arrivata a trent’anni, nel 1970, e da allora ha osservato i cambiamenti e accompagnato gli abitanti in difficoltà condividendo quel che arrivava. Oggi i palazzi scrostati di allora sono diventati abitazioni di lusso, ma restano le case popolari con i loro problemi. Porta Palazzo è vicina e chiede aiuto. Dei primi anni 70, nella Torino dei cartelli “non si affitta ai meridionali”, la suora ricorda le famiglie numerose, le donne che ne portavano il carico, bambini (per loro avviò un doposcuola che oggi prosegue, con splendidi volontari, per i figli delle famiglie di origine straniera). E ricorda la drammatica solitudine degli anziani. “A Marello, una persona eccezionale per sensibilità, dicevo che era necessario fare qualcosa per aiutarli. Allora gli anziani erano la popolazione più povera, più abbandonata, con la salute precaria, difficoltà a scaldarsi, cibo insufficiente. In quelle soffitte c’era una grande desolazione. Le Tredicesime dell’Amicizia di Specchio dei tempi – sottolinea suor Pierina -sono state una risposta”.

Ancora: “Il primo Natale la distribuzione avvenne nel salone di via Porta Palatina, dove facevamo l’oratorio. Le tredicesime fecero versare tante lacrime di gioia. Per quelle donne e quegli uomini erano un grande dono. Sapere che tutto questo si ripete, da 47 anni, ogni Natale mi commuove e mi fa apprezzare profondamente il grande spirito solidale di questa città”.

(MM)

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Ida: “Grazie per la Tredicesima, è difficile vivere con tante medicine da comprare”

Beppe Minello,
La Stampa, 18/11/2022

La signora Ida sopravvive con la pensione minima, peraltro “aumentata, pensi un po’, di 20 euro da questo mese’, che deve bastare a pagare affitto, spese e riscaldamento (“Bollette che, tutte insieme, si portano via oltre la metà dei 670 euro dell’Inps”) e quei 48 euro di medicine (“Non posso nemmeno risparmiare con i generici perché il mio fisico non li accetta”) che scandiscono, ogni due ore, la sua esistenza minacciata, fin dall’infanzia, da un cuore ribelle.

Già quattro volte sono finita sotto i ferri del chirurgo, l’ultima volta, poco più di un mese fa“, racconta Ida, 73 anni ma che, a dispetto dell’età e dei guai fisici, dimostra una vitalità sorprendente. Una lotta quotidiana, la sua, per far quadrare il pranzo con la cena e non pesare sull’unica figlia e i due nipoti già grandi. La sua esistenza è la fotocopia di migliaia di anziani che, pur avendo lavorato tutta la vita, non sono riusciti a maturare più della “minima”.

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“Facevo la commessa – ricorda Ida – e sapesse quanti anni ho lavorato pagata in nero: non uno straccio di contributo. Ma funzionava così”. Separata dopo pochi anni di matrimonio, ha comunque allevato, e bene, una figlia e il suo cruccio odierno sono i nipoti “studiosi e bravi – dice nell’unico momento di evidente tristezza – ma che non riescono a trovare un lavoro come piacerebbe a loro”.

Chissà quanti nonni si riconosceranno leggendo la sua storia. La Tredicesima dell’Amicizia della Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi che le abbiamo consegnato in questi giorni non risolverà tutti i suoi problemi, ma le ha regalato un momento di serenità. Un sorriso. “Sto sempre attenta a ogni spesa – ricorda, improvvisamente scura in volto – ma questa estate me la sono vista brutta. Da poco vivo in questa casa dell’Atc dove mi hanno proposto di trasferirmi per liberare l’alloggio che occupavo in corso Racconigi. Non ho fatto bene i conti e quando mi è  arrivato un conguaglio di 685 euro delle spese mi sono sentita morire. Non mi sono arresa, ho chiesto un prestito che sapevo non sarei riuscita a pagare. Come ho fatto per rimediare? Ho chiesto la carità”.

Come donare per gli anziani come Ida

Tutti possono sostenere le Tredicesime dell’Amicizia. Si può donare cliccando qui con carta di credito e Paypal. Oppure si può versare con un bonifico bancario sul conto corrente intestato a Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, codice Iban IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, indicando nella causale “Per le Tredicesime dell’Amicizia”.

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Consegnata la Tredicesima dell’Amicizia anche a Francesca

Giancarlo Zattoni,
La Stampa, 05/11/2022

“Sono sola al mondo, ma sono abituata a lottare. Tutti mi hanno deluso e lasciato, ma la voglia di vivere non mi abbandona. Però devo dire grazie a Specchio dei Tempi e ai suoi donatori che mi permettono di ricevere l’assegno delle Tredicesime dell’Amicizia. E’ un grosso aiuto: la mia pensione è di 600 euro, ma ne devo pagare 460 di affitto e di spese. Come si fa a vivere?”. Francesca è nata a Trana, 82 anni fa. Ricorda la sorella e il cognato, ora deceduti, nel cui negozio di panetteria, nel quartiere San Salvario a Torino, ha lavorato per lunghi anni come commessa.

“Sono sempre stata allegra e amavo comunicare con le persone. Purtroppo, i miei parenti per anni non mi hanno versato i contributi e quando me ne sono accorta, mi sono ritrovata senza sicurezza economica. In quegli anni, devo dire, non ero molto attenta ai soldi, anche perché pensavo che l’uomo che amavo mi avrebbe sposato per donarmi una vita dignitosa. Ma la persona su cui avevo riposto la mia fiducia un bel giorno mi ha lasciato e sono crollati i miei sogni.”

Francesca cerca di riprendersi grazie al lavoro e seguendo una nuova forte passione: camminare in montagna in compagnia di gente nuova. Escursione dopo escursione Francesca trova nuova voglia di vivere e di stare in compagnia riscoprendo le bellezze naturalistiche vicine alla sua Trana, soprattutto le montagne della Val Susa. Ma è una vecchiaia difficile: muore la sorella, muore il cognato, una notte si spegne anche la nipote di 29 anni, fulminata da un aneurisma.

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“Mi sono ritrovata assolutamente sola. Oltre che in gravi difficoltà economiche”. Francesca trova però i volontari e lo staff del progetto Forza Nonni di Specchio dei Tempi: “Ricevo la spesa gratuita, due volte al mese, e sempre due volte al mese viene una colf a sistemarmi la casa. Ho una psicologa a disposizione ed ho soprattutto la volontaria Antonella che mi telefona spesso e con la quale condivido le mie pene”.

Ora sta lottando con un’ernia e con un ginocchio fuori uso: “Quello che mi sta mettendo davvero al tappeto è la protesi al ginocchio destro che mi è stata impiantata alcuni mesi fa e che di notte mi provoca dolori lancinanti. Quando ho male penso alle mie montagne, all’aria frizzante delle vette, all’azzurro del cielo dove perdevo il mio sguardo. E anche il dolore si allenta.

Come donare per gli anziani come Francesca

Tutti possono sostenere le Tredicesime dell’Amicizia. Si può donare cliccando qui con carta di credito e Paypal. Oppure si può versare con un bonifico bancario sul conto corrente intestato a Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, codice Iban IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, indicando nella causale “Per le Tredicesime dell’Amicizia”.

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InfoSpecchio, il nostro sportello nel cuore di San Salvario

Angelo Conti,
La Stampa, 10/11/22

A un passo da corso Marconi, a due dal mercato di via Madama, a tre dal Valentino e in pieno San Salvario, è nato «InfoSpecchio», il nuovo punto di incontro fra Specchio dei tempi e Torino. Il luogo giusto per un aggiornamento sui progetti della fondazione e magari per una donazione alle «Tredicesime dell’Amicizia» o per i tanti altri progetti attivi. Sarà aperto, al 35 di via Madama Cristina, tutte le mattine dal lunedì al sabato, dalle 10 alle 13, e anche nelle prime tre domeniche di dicembre. La gestione della «vetrina di Specchio» sulla città sarà affidata anche ai volontari, preziosi ed entusiasti, che contribuiscono a rendere sempre viva questa avventura solidale.

Ieri mattina il presidente della fondazione, Lodovico Passerin d’Entreves, ha presentato i locali al prefetto Ruberto, al sindaco Lo Russo, al vicedirettore vicario de La Stampa Andrea Malaguti, e ai consiglieri di amministrazione Lavinia Borromeo, Tiziana Nasi e Franca Fagioli, oltre ai tanti volontari. «La filantropia – ha spiegato Passerin – in un contesto sociale sempre più difficile, affronta nuove sfide: le conseguenze della pandemia, della guerra in Europa, dell’inflazione e del ripetersi di calamità naturali. Nuove ansie per persone e famiglie già in crisi. L’impegno di Specchio rimane sempre lo stesso: un aiuto subito a chi ha bisogno, a una platea che si allarga giorno dopo giorno. Allo stesso tempo diamo più attenzione alla dignità delle persone e alla cittadinanza, intesa come partecipazione alla vita civile degli invisibili e degli emarginati».

A Torino l’impegno è su tre direttrici: Forza Bimbi, Forza Mamme e Forza Nonni, con una gamma di progetti sempre più ampia. «Abbiamo così pensato di aprire una vetrina su strada per informare delle attività di Specchio, raccogliere le donazioni, orientare chi ha bisogno di aiuto, creare un punto di aggregazione per i nostri volontari», dice Passerin.

Gli ha fatto eco il sindaco Stefano Lo Russo: «Specchio dei tempi ha due volti. Il primo è rappresentato dalla rubrica delle lettere che è la seconda cosa che leggo su La Stampa, con qualche ansia, dopo l’editoriale in prima pagina. Il secondo sta nella capacità di incidere in modo rapido e concreto sui drammi sociali, essere collettore dello storico slancio solidale dei torinesi. Un mix di partecipazione e reattività che rende unica e preziosa questa fondazione».

Torna Ludovico Einaudi per il concerto di Natale

Angelo Conti

Specchio dei tempi ad Imperia per Olioliva

Imperia vuol anche dire olio di oliva, che in questa area della Liguria sa catturare sapori delicati ed una apprezzata leggerezza.
Da oggi a domenica la cittadina ligure si trasformerà in un grande expo: l’occasione è Olioliva, la manifestazione che da 23 anni celebra l’extravergine appena franto e riporta anche l’attenzione sui sapori e sulle fragranze di stagione. Una vera e propria festa, unica nel suo genere, con un significato profondo per tutti gli imperiesi.

Quest’anno ad Olioliva ci sarà anche Specchio dei tempi. Grazie alla sensibilità degli organizzatori, la fondazione sarà charity partner dell’evento e, nel suo stand, in Calata Gian Battista Cuneo, sarà possibile versare per le Tredicesime dell’Amicizia, i tradizionali aiuti di Natale che vengono distribuiti agli anziani più poveri e più soli anche in Liguria.
Chi effettuerà donazioni, di qualsiasi entità, riceverà in simbolica contropartita una selezione di bulbi di tulipano offerti dalla manifestazione Messer Tulipano che ogni anno anima il Castello di Pralormo, in provincia di Torino.

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Ludovico Einaudi il 29 novembre al Lingotto. “Bello suonare per le Tredicesime dell’Amicizia”

Alessandra Comazzi

Ludovico Einaudi, il grande pianista e compositore, torna in concerto a Torino, con il concerto di Natale che ogni anno «Specchio dei tempi» organizza: il ricavato va alle Tredicesime dell’amicizia, il tradizionale sollievo che l’associazione porta agli anziani in difficoltà.

Appuntamento martedì 29 novembre, ore 20,45, all’Auditorium del Lingotto. I biglietti sono in vendita su vivaticket.com.

Maestro Einaudi, che cos’è per lei la beneficenza?
«Preferisco parlare di aiuto. Aiuto a progetti che hanno un senso, e che danno un senso anche alla mia attività. Quando c’è una bella occasione, come questa, dare un contributo mi piace».
Lei viaggia tantissimo, dirige e suona in tutto il mondo: dove si trova adesso?
«A Dogliani, a casa mia, dove ho lo studio di registrazione. Quando devo registrare con un’orchestra, vado altrove. Ma se sono solo, o con pochi musicisti, lavoro qui. Adesso per esempio sto registrando la musica per un film francese, della scrittrice e regista Laetitia Colombani, tratto dal suo libro “La treccia”».
E dunque qual è il suo rapporto con Dogliani, terra di origine di suo nonno Luigi, il primo presidente della Repubblica Italiana eletto dal Parlamento, e di suo padre Giulio, il fondatore della casa editrice?
«È il mio punto di riferimento, è il luogo dove mi sento a casa. Più passa il tempo, più mi sento legato a questa terra e avverto l’importanza delle radici».
È pesante l’eredità di una famiglia come la sua?
«Il peso lo sentivo soprattutto da piccolo. Ma da quando ho delineato il mio percorso autonomo, sono sereno. Ho avuto la fortuna di avere una mamma che suonava il pianoforte, e che ha portato la musica in casa, e mi ha fatto appassionare».
Che cosa eseguirà a Torino?
«Presenterò il mio ultimo album, “Underwater”, che ho realizzato durante la pandemia. E poi, con il mio gruppo di tre musicisti, compirò un viaggio attraverso il mio repertorio».
A proposito di pandemia: lei come l’ha vissuta?
«Sia detto con il massimo rispetto per il dramma che tutti abbiamo subito: io non sono stato male, in questa dimensione per me nuova, senza l’ansia continua di fare cose. Si sono come aperti confini dimenticati, è stata un’occasione per muovermi di meno, per rimanere di più con la mia famiglia, pensi che quando hanno chiuso tutto, nel marzo del 20, noi stavamo facendo una settimana bianca. Così, nella prima parte della chiusura, siamo stati in montagna. Poi a Dogliani. Mi sono ripreso i tempi del mio lavoro, che ha sempre bisogno di riflessione».
E adesso?
«Adesso tutto è ricominciato, con molta frenesia».
Proprio a Dogliani si svolge il Festival della tv: lei che rapporto ha con la televisione?
«Un rapporto uguale a zero. Non ce l’ho più nemmeno in casa. E quando vado in albergo, e sono spesso negli alberghi, e la trovo accesa, la spengo subito. Non è snobismo, è che non mi interessa».
E i social?
«So che sono importanti per la professione. E quindi professionalmente li frequento. Ma per il resto, il teatrino, hai visto questo, rispondi a quello, no, ne sto lontano».
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A Maria Teresa la prima Tredicesima, “una solidarietà che fa bene al cuore”

Giancarlo Zattoni,
La Stampa, 29/10/22

La prima tredicesime dell’Amicizia 2022 è stata consegnata l’altro giorno da Specchio dei tempi a Maria Teresa, 83 anni, di Iglesias, ma da molti anni residente a Torino, a Barriera di Milano. Una donna che, da moglie e da madre, ha avuto una vita tormentata e difficile, costellata da mille malanni e da ben 8 interventi chirurgici.

La sua casa popolare è molto piccola, ma curata e piena di peluche. “Scusate se vi accolgo con il girello ma sono caduta nel cucinino, mi sono ferita alla testa e ho battuto il bacino che ancora mi duole. Nella mia vita ho attraversato tante malattie ed ora a 83 anni sono diventata magra e smilza come un uccellino. I miei figli vivono lontani ma ogni tano mi vengono a trovare. Con loro è bellissimo tornare al mercato. Da sola non ce la farei”.

Teresa ricorda il primo amore: “Si chiamava John, era un giovanissimo americano che, con la sua divisione, era stato mandato in una base in Sardegna. Iniziai a provare affetto per lui. Un giorno, però, John partì all’improvviso e non ne ho saputo più nulla.

Dona ora per gli anziani come Maria Teresa

Qualche tempo dopo Maria Teresa si sposa, ha tre figli e una nuova vita a Roma. Per caso scopre che il marito, travolto dalla ludopatia, la inganna e si sta rovinando. Sono anni difficili. “Nei momenti di sconforto la mia forza sono sempre stati i miei tre figli, anche quando eravamo veramente poveri e non avevamo nulla. Spesso i bambini erano malati e in quei momenti mi sentivo il mondo crollare addosso. In quel periodo per guadagnare lavoravo fino alle 3 di notte in una trattoria nei pressi dell’Appia Antica, dove aiutavo anche in cucina”.

Per questo ancora adesso Maria Teresa ama seguire i programmi di cucina in televisione: “per me sono una compagnia e quando vedo che si parla di piatti sardi come culurgiones e seadas provo sempre tanta nostalgia per la mia isola”.

Dopo il trasferimento a Torino e la morte del marito nel 1998, la donna combatte ancora per tenere la barra della sua vita dritta e sostenere i suoi figli, ma è in agguato un altro dolore: “Nel 2015 un grave tumore mi ha portato via uno dei figli: ora è un angioletto che mi protegge dal cielo”.

Nel ricevere l’assegno di 500 euro della Tredicesima dell’Amicizia da parte della Fondazione Specchio dei Tempi la signora Maria Teresa si commuove e ringrazia tutti i donatori: “In annate come queste, in cui i soldi sono sempre meno e tutto appare più difficile, questa solidarietà fa bene al portafoglio troppo vuoto, ma fa soprattutto bene al cuore”.

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Tulipani e solidarietà, domenica 23 ottobre al Castello di Pralormo

Angelo Conti

Domenica 23 ottobre, dalle 10 alle 18, tutti potranno assistere nella cornice del Castello di Pralormo alla messa a dimora. Consolata Pralormo ha pensato infatti di condividere anche quest’anno con i visitatori il momento emozionante ed impegnativo del piantamento dei bubi di tulipano nel parco storico del Castello di Pralormo, in attesa della prossima edizione di Messer Tulipano che si terrà dal 1° aprile al 1° maggio 2023.

Sarà una giornata dedicata ai bulbi e in particolare ai tulipani: sarà possibile assistere alle diverse fasi del piantamento nel parco, a conversazioni sulla storia dei tulipani e della tulipomania, con approfondimenti sulle caratteristiche, le particolarità e le varietà botaniche dei bulbi. Infine, sarà possibile anche acquistare bulbi di diverse varietà. I visitatori e le famiglie potranno trascorrere la giornata nel parco storico, visitare l’interno del Castello e approfittare dei prati per giocare e fare picnic.

Messer Tulipano anche quest’anno sosterrà Specchio dei tempi nella raccolta di donazioni a favore delle Tredicesime dell’Amicizia, il progetto che ha l’obiettivo di aiutare, per Natale, con un assegno da 500 euro oltre 2000 anziani poveri e soli di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta.

A questo fine Consolata Pralormo donerà alla fondazione de La Stampa circa 5000 bulbi di tulipano che verranno consegnati a chi effettuerà un versamento a favore delle tredicesime dell’Amicizia presso il nuovo Specchio Point di via Madama Cristina con orario dalle 10 alle 13 di tutti i giorni feriali. Domenica 23 ottobre Specchio dei tempi sarà presente anche al Castello di Pralormo con un desk informativo delle proprie attività e con un servizio di raccolta fondi..

Il Club Tenco per le Tredicesime dell’Amicizia

Giulio Gavino,
La Stampa, 14/10/22

La Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi sbarca alla rassegna Tenco, la più prestigiosa manifestazione italiana in materia di canzone d’autore. È una partnership solidale quella che andrà in scena dal 20 al 22 ottobre a Sanremo, con il pubblico del Teatro Ariston chiamato a contribuire e sostenere Specchio dei tempi e in particolare la storica iniziativa delle «Tredicesime dell’amicizia». Serate di grande spettacolo, ma anche solidarietà concreta quindi, una vetrina importante che Specchio racconterà anche raccogliendo testimonianze tra gli artisti presenti.

E i nomi attesi sul palco sono davvero di primo piano. Si inizia il 20 ottobre con ‘A67, Ditonellapiaga, Madame, Marracash, Simona Molinari,  Gualtiero Bertelli e Ferdinando Arnò. Poi il 21 si prosegue con Alice, Giorgio Conte, Pino Marino, Michael McDermott, Olden ed  Eileen Rose. Gran finale sabato 22 con Claudio Baglioni, Fabio Concato, Bénabar, Djelem do Mar, Erica Mou e Jurij Ševčuk (i biglietti per assistere alle serate si possono acquistare sul sito www.clubtenco.it). Ma in quei giorni tutta Sanremo dedicherà spazi alla musica e alla canzone d’autore, ad esempio con una masterclass di Morgan su «Le canzoni su cui è nato il club Tenco», che quest’anno compie 50 anni. E ancora concerti alla Pigna nell’ex chiesa di Santa Brigida, nel centro storico medievale e convegni al casinò (attesa anche Dori Ghezzi).

Nato da un’idea di Amilcare Rambaldi nel ’72, per raccogliere la realtà dei cantautori a quell’epoca «emarginati» dalla musica commerciale e dal Festival, il Tenco con il passare dei decenni ha lasciato quel ruolo oggi anacronistico di «riserva indiana» diventando una realtà dove si ascolta la «buona e bella musica» – come afferma il direttore artistico Sergio Secondiano Sacchi. Con uno sguardo sempre attento al sociale e, per questo, decisamente in linea con le finalità di Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi. Tutti ottimi motivi per regalarsi una trasferta a Sanremo e sottoscrivere le «Tredicesime dell’amicizia» 2022.

Messer Tulipano per le Tredicesime, un bulbo a chi farà donazione

Angelo Conti

Messer Tulipano anche quest’anno sosterrà Specchio dei tempi nella raccolta di donazioni a favore delle Tredicesime dell’Amicizia, il progetto che ha l’obiettivo di aiutare, per Natale, con un assegno da 500 euro oltre 2000 anziani poveri e soli di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta.

A questo fine Consolata Pralormo donerà alla fondazione de La Stampa circa 5000 bulbi di tulipano che verranno consegnati, a partire da lunedì 24 ottobre, a chi effettuerà un versamento a favore delle tredicesime dell’Amicizia presso il nuovo Specchio Point di via Madama Cristina con orario dalle 10 alle 13 di tutti i giorni feriali.

Domenica 23 ottobre Specchio dei tempi sarà presente anche al Castello di Pralormo con un desk informativo delle proprie attività.

Apre l’Info Specchio in via Madama Cristina 35 a Torino

Angelo Conti

A un passo da corso Marconi, a due passi dal Mercato di via Madama, a tre passi dal Valentino ed in pieno quartiere San Salvario, è nato “Infospecchio”, il nuovo punto di incontro fra Specchio dei tempi e la città.

Vi aspettiamo per quattro chiacchiere, un aggiornamento sui nostri progetti, magari per una donazione per le Tredicesime dell’Amicizia. Ad ottobre sarà aperto dalle 10 alle 13, tutte le mattine dal lunedì al venerdì. Poi a novembre e dicembre gli orari saranno più dilatati.

La gestione della nostra “vetrina” sulla città sarà affidata anche ai tanti volontari di Specchio dei tempi, sempre preziosi ed entusiasti in questa avventura solidale che viviamo insieme, fra mille progetti, stimoli ed idee.