Da La Stampa Cuneo
Nel novembre ’94 era quasi stato spazzato via dalla piena del Tanaro. L’avevano ricostruito gli alpini di Limone e gli amici del Friuli, riconoscenti per l’aiuto che Ceva portò in quelle terre, in occasione del terremoto del 1976. E il restyling diede all’asilo comunale di Ceva l’aspetto allegro e le facciate colorate.
Nella notte tra il 2 e il 3 ottobre scorsi, però, il fiume è tornato a danneggiare il basso edificio, «disteso» sulla sponda: giardino, giochi, aule e locale caldaia colpiti. Ma anche la solidarietà è tornata: con il lavoro di tanti volontari (Aib e alpini in particolare), docenti, collaboratrici scolastiche e genitori, e anche un aiuto (10 mila euro) di Specchio dei tempi. Così, poco più di un mese dopo il disastro, la scuola materna ha ripreso l’attività. Lunedì 9 novembre insegnanti e piccoli alunni sono tornati in classe, accolti anche dal vicesindaco Lorenzo Alliani, che ha sottolineato: «Ringraziamo tutti quelli che, senza risparmiarsi, si sono impegnati perché questa ripresa per i nostri bimbi avvenisse il prima possibile».