La fondazione
Specchio dei tempi, rubrica ideata dal direttore Giulio De Benedetti, è stata inserita la prima volta il 17 dicembre 1955 nella pagina di cronaca di Torino del quotidiano “La Stampa”, dove continua ad essere pubblicata. È la parte del giornale rigorosamente riservata ai lettori che possono scrivere pareri, raccontare esperienze personali, denunciare ingiustizie e disfunzioni della società o degli apparati pubblici e privati. Ma è anche il cuore dei lettori, che apprendendo dalla cronaca o dalle lettere stesse episodi di sofferenza, decidono di offrire un aiuto concreto a chi si trova in difficoltà.
Da subito, infatti, la rubrica stimolò opere benefiche a favore di famiglie bisognose. Col passare degli anni cominciarono ad essere programmati anche interventi in occasione di calamità nazionali e internazionali (Friuli, Vajont, Irpinia, Belice, fame in India etc. etc.); quindi la onlus venne riconosciuta nel ’98.
Oltre all’intervento di Arquata, attualmente la fondazione è impegnata a Torino nella ristrutturazione dell’ospedale infantile Regina Margherita e nell’apertura di uno spazio educativo all’ex Moi, oltre che in due progetti contro la povertà: “Un tetto per chi soffre”, per le famiglie che non riescono a pagare l’affitto, e le “Tredicesime dell’amicizia”, per gli anziani soli (un’iniziativa che ha oltre quarant’anni di storia). Il 90% delle risorse vengono spese sul territorio italiano, ma siamo attivi anche in Birmania e Sri Lanka e stiamo per inaugurare due aree gioco nei campi profughi di Erbil e Mosul per i bambini in fuga dall’Isis.
Con il supporto di Etinet srl, Specchio dei tempi sta rilanciando la sua presenza online: abbiamo ristrutturato interamente il sito e stiamo lavorando sui nostri canali social (la pagina Facebook e il profilo Twitter) per migliorare il dialogo con i donatori e aggiornarli quotidianamente sullo sviluppo dei progetti.