Specchio dei tempi ed il Somaliland hanno un forte legame. Nel 2011 un gruppo di medici e professionisti torinesi, che avevano conosciuto in vita Mohamed Aden Sheik, medico somalo e primo consigliere comunale di colore a Torino, convocarono una conferenza stampa per denunciare lo stato precario di Hargeisa, la capitale del Somaliland, colpita da una gravissima siccità. Proprio in quei giorni Specchio dei tempi aveva lanciato una sottoscrizione per la carestia in Corno d’Africa. Il giornalista presente a quella conferenza stampa, che è poi chi firma questo articolo, tornò in redazione con quell’idea in testa. Ne parlò a Marco Marello, allora segretario generale di Specchio dei tempi e il giorno dopo La Stampa titolò “Faremo noi l’ospedale pediatrico di Hargeisa”. Fu creata una associazione la MAS CTH che raccolse la donazione di Specchio e qualche altra donazione minore e passò subito alla progettazione. Meno di un anno dopo il cantiere era attivo e nel 2013 l’ospedale potè aprire i battenti, con 50 posti letto.
Quell’ospedale c’è ancora e continua ad essere nel cuore di Specchio dei tempi. Dopo averlo gestito, con alcuni contributi esterni, per i primi tre anni, l’ospedale fu passato al Ministero della Salute del Somaliland, che però dopo pochi mesi incontrò le prime difficoltà. Specchio è così tornato ad Hargeisa dal 2018 con un programma di teaching verso medici ed infermieri. Nel luglio 2022 è poi partito l’attuale programma triennale, realizzato sul campo dalla torinese MedAcross, che prevede il soccorso sanitario nei campi profughi intorno ad Hargeisa, l’ammodernamento della Neonatologia e il sostegno al pronto soccorso (50 passaggi al giorno) con il pagamento dello stipendio a medici ed infermieri.
Il progetto, che si concluderà con questa forma nel luglio 2025, verrà poi continuato con l’interessamento di altri reparti e particolare attenzione alla chirurgia. MedAcross, che si occupa di tutte la logistica, è presieduta da Daniele Regge, ex primario di radiologia a Candiolo, ed ha come vicepresidente Gabriella Buono, primario della cardiorianimazione al Mauriziano.
Angelo Conti