Angelo Conti
Specchio dei tempi è convinto da sempre che il modo più corretto per aiutare i paesi più poveri dell’Africa sia quello di garantire la salute di chi li abita, soprattutto quella dei bambini. L’obiettivo ultimo è salvare tante vite, ma anche di conferire fiducia a chi coraggiosamente vuole dare un futuro ai propri paesi. Così, da 12 anni siamo ad Hargeisa, in Somaliland, dove abbiamo costruito un ospedale pediatrico , che tutt’ora sosteniamo anche attraverso il lavoro di Medacross, la onlus torinese presieduta da Daniele Regge, il cui progetto Specchio dei tempi finanzia integralmente.
Qui tante storia di malattia e disperazione, come quella di Suha, un bambino di 4 mesi, che vive nell’orfanotrofio di Hargeisa insieme ad altri 400 bambini di cui 50 con età compresa tra una settimana e 9 mesi. Tra questi Suha, abbandonato per strada dalla mamma. Suha ha un glaucoma congenito che gli provoca un aumento della pressione all’interno dei bulbi oculari che appaiono ingrossati. Se non si interviene subito il bambino perderà la vista. L’intervento chirurgico consiste nel drenaggio al fine di ridurre la pressione nel bulbo. Purtroppo, l’occhio destro del bimbo è irreversibilmente compromesso, ma sull’altro è ancora possibile intervenire.
L’intervento è urgente e nel Somaliland c’è solo un oculista disposto ad operarlo, ma l’intervento ha un costo alto e l’orfanotrofio non ha i mezzi per farlo operare. Aiutateci a restituire la vista e un futuro a Suha.