Beppe Minello,
La Stampa, 18/11/2022
La signora Ida sopravvive con la pensione minima, peraltro “aumentata, pensi un po’, di 20 euro da questo mese’, che deve bastare a pagare affitto, spese e riscaldamento (“Bollette che, tutte insieme, si portano via oltre la metà dei 670 euro dell’Inps”) e quei 48 euro di medicine (“Non posso nemmeno risparmiare con i generici perché il mio fisico non li accetta”) che scandiscono, ogni due ore, la sua esistenza minacciata, fin dall’infanzia, da un cuore ribelle.
“Già quattro volte sono finita sotto i ferri del chirurgo, l’ultima volta, poco più di un mese fa“, racconta Ida, 73 anni ma che, a dispetto dell’età e dei guai fisici, dimostra una vitalità sorprendente. Una lotta quotidiana, la sua, per far quadrare il pranzo con la cena e non pesare sull’unica figlia e i due nipoti già grandi. La sua esistenza è la fotocopia di migliaia di anziani che, pur avendo lavorato tutta la vita, non sono riusciti a maturare più della “minima”.
“Facevo la commessa – ricorda Ida – e sapesse quanti anni ho lavorato pagata in nero: non uno straccio di contributo. Ma funzionava così”. Separata dopo pochi anni di matrimonio, ha comunque allevato, e bene, una figlia e il suo cruccio odierno sono i nipoti “studiosi e bravi – dice nell’unico momento di evidente tristezza – ma che non riescono a trovare un lavoro come piacerebbe a loro”.
Chissà quanti nonni si riconosceranno leggendo la sua storia. La Tredicesima dell’Amicizia della Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi che le abbiamo consegnato in questi giorni non risolverà tutti i suoi problemi, ma le ha regalato un momento di serenità. Un sorriso. “Sto sempre attenta a ogni spesa – ricorda, improvvisamente scura in volto – ma questa estate me la sono vista brutta. Da poco vivo in questa casa dell’Atc dove mi hanno proposto di trasferirmi per liberare l’alloggio che occupavo in corso Racconigi. Non ho fatto bene i conti e quando mi è arrivato un conguaglio di 685 euro delle spese mi sono sentita morire. Non mi sono arresa, ho chiesto un prestito che sapevo non sarei riuscita a pagare. Come ho fatto per rimediare? Ho chiesto la carità”.
Come donare per gli anziani come Ida
Tutti possono sostenere le Tredicesime dell’Amicizia. Si può donare cliccando qui con carta di credito e Paypal. Oppure si può versare con un bonifico bancario sul conto corrente intestato a Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, codice Iban IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, indicando nella causale “Per le Tredicesime dell’Amicizia”.