PERCHE’ Il 5XMILLE A SPECCHIO DEI TEMPI?
Per l’aiuto che portiamo, ogni Natale, a 2000 anziani poveri e soli con le Tredicesime dell’Amicizia
Quarantadue edizioni, 69.495 aiuti consegnati, una raccolta pari a circa 25 milioni di euro (attualizzata ad oggi). Sta in queste cifre il miracolo delle Tredicesime dell’Amicizia di Specchio dei tempi.
Nata nel 1976 da una richiesta della leggendaria suor Pierina (ancora attiva oggi nei quartieri più degradati di Torino) da allora è stato un appuntamento che Specchio dei tempi ha riproposto ogni anno. Sottoscrizione che ha maggior valore e maggior peso soprattutto negli anni difficili, come questi. Anni in cui la crisi colpisce i più deboli, innanzitutto gli anziani. Persone che si trovano, spesso, con una pensione davvero minima, sempre più inadeguata di fronte alle maggiori spese. In più gli anziani sono “senza voce”: non riescono né a protestare, né a lamentarsi. Spesso dissimulano grandi povertà con tratti di orgoglio. Ecco così evidente, anche quest’anno, la necessità e l’attualità delle Tredicesime dell’Amicizia, pur in un contesto di crisi che vede aumentare le richieste di aiuto e diminuire le possibilità dei donatori.
Le richieste arrivano ogni autunno sulle scrivanie di Specchio. Richieste a volte espresse con frasi disperate, altre volte con la ritrosia di chi non avrebbe mai voluto chiedere, ma che ora non ce la fa più. Sull’altro piatto della bilancia ecco l’affetto della città e dei lettori de “La Stampa” per quanti hanno già superato i 65 anni e che, oltre al peso dell’età, devono sopportare quello della solitudine, dell’indigenza, delle malattie.
Il primo assegno fu, nel 1976, di 30.000 lire, versato a trenta anziani. Una cifra che oggi pare piccolissima ma che allora consentiva di acquistare il carbone per tutto l’inverno. L’assegno fu portato a 50.000 lire, poi 100 e crebbe fino alle 700 mila lire del ’98. Con l’avvento dell’euro la cifra divenne 360 euro, sino al 2003 quando fu elevata a 400 euro.
Oggi il contributo è salito a 500 euro. E, con il passare del tempo, il numero degli anziani beneficiati ogni anno ha raggiunto quota 2000. Negli ultimi anni le donazioni dei torinesi hanno poi consentito di elevare a 2200 gli aiuti. In una gara di solidarietà commuovente, che pare senza fine.
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