Lodovico Poletto,
La Stampa, 13/12/22
Che cosa vorrebbe come regalo di Natale? «Un sorriso». Poi la risposta resta sospesa, senza altre parole, per qualche istante: «Ma io oggi ho già sorriso». Se non hai da mangiare il pane è la salvezza. Ma anche l’anima ha bisogno di carezze di gesti di attenzione. E a una mamma che fatica a mettere insieme il pranzo con la cena, che spesso non ha nemmeno i soldi per il cibo, e la vita è stata più avara di quel che sognava, una coccola è quel qualcosa in più.
Oxana ha 29 anni. È nata e cresciuta in Ucraina. Due figli ancora piccolissimi. Un marito. La vita in un paese che respira la guerra. Oxana, in quel posto dal nome assolutamente impronunciabile, preparava dolci in una panetteria. Suo marito faceva il muratore. Da sette mesi abita a Torino, sfollata con altre migliaia di persone. Niente lavoro, all’orizzonte nessuna possibilità di riavere la sua vecchia vita: «Le telefonate a casa le faccio tutti i giorni: stanno tutto bene, per fortuna. E la mia casa è ancora lì, intera. Ma fino a quando?»
Oxana la sua carezza l’ha avuta ieri di primo mattino. L’hanno portata nella sede di una cooperativa in via Madonna de La Salette. Cerano decine di parrucchieri, c’erano le ragazze della «Vedani», un’azienda di Torino che realizza prodotti per acconciature, e quelli del supermercato solidale che si chiama «Terza settimana». E ovviamente, quel monumento alla solidarietà che è «Specchio dei tempi» attraverso l’inziativa Forza Mamme. Lì le hanno fatto la prima acconciatura vera della sua vita. La prima. All’età di 29 anni.
E adesso Oxana è fin imbarazzata quando dice: «Questo è il mio regalo di Natale». Perché – è vero – dal parrucchiere c’era già stata altre volte. Per una sforbiciata, per accorciare i capelli castano chiari. Ma niente di più. Oggi invece è tutto differente. I vertici di «Vedani», da tempo volevano far qualcosa per il sociale. E si sono messi in contatto con quelli di «Terza settimana», che poi è anche la struttura che fornisce i pacchi alimentari che Specchio dei tempi fa arrivare alle persone in difficoltà. Dalla sinergia di questi tre strutture è nata l’idea di fare qualcosa per le donne.
Lo dice bene Vivian, uno dei boss di Vedani: «Ci pensavamo da tempo al modo di aiutare chi sta peggio. Poi, quasi per caso, ha preso forma ciò che sta capitando qui dentro oggi. E questo ci rende più orgogliosi che mai». Il regalo di Natale appunto. Ad Oxana, certo, ma anche ad altre 70 donne, straniere e italiane, assistite dalla fondazione Specchio dei tempi e da Terza settimana. Nell’ambito di progetti che vanno oltre gli aiuti in tema di cibo e di denaro.
E allora ha ragione Bruno Ferragatta del supermercato solidale quando dice: «Regalare una gioia a chi soffre è un altro modo di essere accanto alle persone». Ed eccole qui, dalle 10 alle 16, le mamme, « aiutate» in questo modo inusuale. E una volta tanto tutte sorridono mentre le ragazze tagliano i capelli, li pettinano, modellano acconciature con quella foga che solo i coiffeur sanno tirare fuori. Un velo di trucco. Le unghie da laccare. Essere belle richiede tempo e dedizione.
Fortunelle, 49 anni, origini somale, mamma di sette figlie, dai 15 ai 5 anni, ha scelto il rosso per la sua chioma. Dice. «L’ultima volta dal parrucchiere? E chi se la ricorda». La coiffeuse bionda intanto taglia i capelli ad una cinquantenne ucraina. E poi con energia modella le ciocche di un’altra donna fino a darle la forma che vuole. «È come essere in un grande salone di bellezza» dice qualcuna. No, questo è un salone di bellezza. In una strada di periferia. Un salone più bello di mille altri e che apparecchia sorrisi sulla bocca di donne in difficoltà.