di Angelo Conti
Sono tornato a Noasca, in valle Orco, dove la provincia di Torino si fonde con la Valle d’Aosta. Ero curioso. Diciotto anni fa, proprio qui, Specchio dei tempi inaugurava il suo primo ponte…Pochi mesi prima una terribile alluvione aveva devastato questa valle portando morte e distruzione. Noasca era rimasta tagliata in due, i ponti saltati. Specchio decise di ricostruire, in tempi rapidissimi (un pugno di mesi), il ponte pedonale che l’acqua aveva strappato. E lo fece regalando a Noasca una struttura in legno, sul modello tirolese, che poi è diventato (con la splendida cascata che sovrasta il paese ed i panorami sul Gran Paradiso) uno dei simboli di questa località. Ripercorrere quel ponte, ieri, è stata una emozione. Come una emozione è stato ricordare quei giorni e quella sottoscrizione (che Specchio condusse insieme al Tg5 di Enrico Mentana) che permise anche altre decine di interventi lungo queste valli piemontesi ed in Valle d’Aosta. Opere che durano nel tempo, testimoni di una concreta solidarietà.
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