M. Martinengo
Una vita interessante, piena di idee, iniziative, progetti e curiosità, quella di Guglielmo Keller.
Gli adulti – meglio, i giovani degli anni 70 – ricordano certamente una sua creatura, il cinema Studio Keller di Madonna di Campagna: film di qualità in una sala di quartiere, diventata poi, per una breve stagione, “prima visione”. A cancellare gli sforzi fatti e a rivoluzionare l’intero settore sarà la tragedia del cinema Statuto.
Keller, 84 anni, nato tecnico elettronico, oggi partecipante entusiasta al progetto di Specchio dei tempi Forza Nonni!, per decenni ha vissuto di amore per cinema e dintorni, pioniere e sperimentatore. A cominciare, in particolare, dall’intuizione di portare in Italia il “super proiettore” Eidophor, che Rai, Fiat e organizzatori di grandi eventi noleggiavano da Keller per dare al pubblico una qualità di visione e di effetti straordinaria per l’epoca.
In parallelo, Keller realizzava in quegli anni lontani – e spera di rifarlo oggi, con l’associazione che ha fondato – un progetto di educazione a tutto campo per le scuole elementari (attraverso il cinema, s’intende).
Come spesso accade, però, chi vive intensamente a volte dimentica un po’ sé stesso e le esigenze che si manifesteranno nella terza età.
“La pensione oggi non mi consente nemmeno di comperare il necessario”, dice Keller, che qualche tempo fa, dopo aver ricevuto la Tredicesima dell’amicizia di Specchio, che ogni Natale dona a oltre duemila anziani torinesi soli un po’ di serenità, ha incontrato il progetto Forza Nonni!. “Sono contento – racconta – dei contatti con i volontari, mi fa piacere e mi aiuta il pacco di generi alimentari che ricevo ogni due settimane, così come è un grosso regalo il servizio di pulizia in casa. Partecipare a Forza Nonni! trasforma le nostre giornate”.