Antonio Giaimo
La Stampa, 11/10/2023
Ieri è stato un giorno speciale per Elisa Ribetto, una ragazza di 22 anni di Bibiana, che sin dalla nascita deve convivere con la sindrome di Lennox Gastaut, quella che le provoca improvvise perdite di coscienza con rovinose cadute a terra. A completare quel bel quadro di affetti che la circonda, mamma Patrizia e papà Massimo non la perdono d’occhio un istante, ora a fissarla ci sono gli occhi buoni di Luna, un cucciolo di Golden Retriever che giorno e notte le starà sempre accanto. Un cane speciale che, una volta terminato l’addestramento, diventerà la sua ombra, un angelo custode pronto ad intervenire prima che la crisi si manifesti.
La storia di Elisa e della sua famiglia è fatta di interminabili giornate passate in ospedale dove si cercano le terapie adatte per garantire una buona qualità della vita. Ma anche di momenti felici, perché lei possiede la gioia di tutti i ragazzi di vent’anni, ed ama gli sport e le emozioni forti, quelle capaci di trasformare in sorrisi la scarica di adrenalina che ha quando si lancia giù da un muro con gli sci o guida una moto d’acqua.
Ma in questi anni i genitori hanno scoperto non solo che in casa hanno un’atleta paraolimpica, ma che negli innegabili momenti difficili non sono mai soli: la loro Elisa è al centro di una serie di iniziative di solidarietà. Una volta sono i piloti delle auto da corsa a dare vita ad una giornata per raccogliere fondi, ma la catena di aiuti ha tanti anelli, allora ecco che i colleghi del papà, un operaio che lavora a Villar Perosa, organizzano una cena in bianco per mettere insieme una cifra che servirà comprare un cane guida. L’altro ieri in una gabbietta di metallo alla stazione di Porta Susa è arrivata Luna, ha fatto un lungo viaggio da Roma con il suo istruttore cinofilo, adesso serviranno ore e ore di lavoro e i costi saranno alti, si potrebbe arrivare a 25 mila euro, ed è a questo punto che scatta la generosità dei lettori de «La Stampa», che aderiscono ad una sottoscrizione lanciata dalla Fondazione Specchio dei Tempi. Con un articolo ha raccontato sulle colonne del giornale questa nuova speranza per Elisa e a giorni un contributo per far fronte alle prime spese di addestramento verrà consegnato alla famiglia.
Elisa abbraccia il suo nuovo amico che come tutti i cuccioli è curioso, sale e scende i pochi gradini che separano la casa dal piccolo prato, gioca con Bibi, la cagnetta di famiglia che ha ben accettato il nuovo arrivo. Poi Luna si blocca, ha sentito la voce del suo istruttore, Piero Gatta, e capisce che adesso inizia la lezione: quattro passi poi si ferma, ascolta gli ordini, si mette seduta e aspetta il boccone premio. Così comincia il lungo addestramento di un cane che dovrà migliorare la vita di Elisa, un lavoro che durerà un paio d’anni, ma l’istruttore nel suo compito non è da solo. Al suo fianco ha il fedele Ugo, un altro Golden che lo affianca nelle lezioni, un cane attento che apre e chiude le porte. Luna ha molto da imparare, ma l’emulazione potrà essere d’aiuto.
«Lavoriamo per insegnare al cane ad individuare i segnali che precedono le crisi di cui soffre Elisa, lui imparerà a sentire l’odore del sudore che si manifesta poco prima o una maggior salivazione, si metterà accanto a lei abbaiando per attirare l’attenzione dei genitori. Sarà sempre un addestramento non coercitivo per il cane, un momento felice di gioco e insegnamento».