Angelo Conti
“È stato molto più di una goccia, l’aiuto di Specchio dei tempi alla mia gente. Ci ha permesso di ricostruire un ponte provvisorio in una settimana, liberando dall’isolamento la frazione Combe, i suoi abitanti e le loro attività”.
Il sindaco di Mattie, Marina Pittau, non usa molti giri di parole per ringraziare le centinaia di lettori de La Stampa che hanno consentito di raccogliere oltre 30.000 euro per le comunità piemontesi colpite dall’alluvione di un mese fa.
“Il nostro comune” – continua – “è tutt’altro che ricco, con appena 700 abitanti, e quindi i fondi disponibili per i cosiddetti lavori di somma urgenza sono limitatissimi. Con i 20.000 euro trasferiti al Comune in tempi brevissimi e con l’aiuto economico portato all’azienda agricola più colpita, abbiamo cominciato a respirare. Gran parte della cifra messa a disposizione da Specchio dei tempi è stata subito investita nel ponte provvisorio verso la frazione Combe e il resto contiamo di impiegarlo per la pista alternativa che consentirà di aggirare l’altro ponte caduto in frazione Giordani, dove ci stiamo confrontando con alcuni degli abitanti per mettere a punto una strategia di ripristino condivisa”.
I danni arrecati a Mattie dai due torrenti esondati ( il “Gerardo” ed il “Corrente”) sono comunque ingenti e molto ci si attende anche dalla Regione Piemonte, che ha comunque chiesto alcuni passaggi burocratici prima di passare all’erogazione degli aiuti.
Strascichi dell’alluvione sono attesi anche per la primavera: “Nella zona dell’Alpe Toglie vivono tre famiglie di margari con le loro mandrie, scese a valle subito dopo l’esondazione del torrente Corrente che ha devastato i pascoli e distrutto gli abbeveratoi. Ora qualche centinaio di bovini passerà, come sempre, l’inverno nelle stalle a Mattie ma a maggio del prossimo anno dovranno tornare in quota per la transumanza. Ed entro quella data dovremmo ripristinare sia i pascoli e sia gli abbeveratoi, alcuni dei quali naturali, cioè realizzati con vasche di pietre e sassi ai lati del torrente”.
Capitolo a parte il completo ripristino del Bivacco dell’Orsiera, all’interno del parco naturale Orsiera Rocciavrè. Qui, ai problemi dell’alluvione, si sono aggiunti costi amministrativi: il bivacco non ha servizi dedicati ai portatori di handicap e la loro realizzazione ha costi insostenibili. “Se non riusciremo a sistemare tutto” – spiega il sindaco – “saremo esclusi dai percorsi GTA e quindi dal turismo organizzato che qui ha sempre avuto numeri bassi, ma che rappresenta anche una forma di presidio del territorio.
L’alluvione ha demolito, oltre ai due ponti in paese, anche una passerella in quota, che consentiva un collegamento verso il Rifugio Amprimo. Se l’è portata via il torrente Gerardo. Ora andrebbe ricostruita, ma il corso d’acqua si è allargato ed ora ne servirebbe una più lunga ed ovviamente più costosa. Ma poco ci si aspetta dal parco Orsiera Rocciavrè che, come spiega il sindaco Pittau, “ha 57 dipendenti, ma solo due operai…”.