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Colazioni della domenica

Chi di domenica mattina tra le 7 e le 9 si trova a passare per largo Marconi non può non notare il camper di Specchio dei tempi: i volontari e le volontarie distribuiscono la colazione alle persone senza dimora o in povertà estrema. Giovani e anziani, uomini e donne, si mettono in coda per ricevere il sacchetto con brioche, succo di frutta, acqua, frutta e un buono per un caffè al bar. E con il sacchetto, un sorriso, una parola di incoraggiamento. Grazie alla generosità dei torinesi questo prezioso servizio nei confronti dei cittadini più poveri e fragili prosegue ormai da undici anni.

Un piccolo gesto per un grande aiuto. Ogni contributo ci permette di continuare a offrire una colazione calda e un momento di conforto a chi ne ha più bisogno. Dona ora e sostieni chi vive situazioni di estrema fragilità.

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Bartolomeo & C.

Dalla sua fondazione, nel 1979, l’associazione Bartolomeo & C. ha assistito, aiutato ed ospitato centinaia e centinaia di persone senza dimora. Oggi ne accoglie ogni sera 15 presso “Il bivacco” e altre 35 sono inserite negli 11 alloggi del progetto “Social housing” per periodi variabili, fino a 18 mesi, in modo da accompagnarle nel modo più mirato ed efficace possibile verso l’autonomia e una vera rinascita. È un impegno importante per le risorse economiche che richiede (ristrutturazioni, manutenzioni, utenze, assistenza) al quale Specchio dei tempi assicura sostegno.

Aiutaci a continuare questo impegno. Con il tuo sostegno possiamo garantire a sempre più persone senza dimora un luogo sicuro dove ripartire e ricostruire la propria vita. Ogni donazione, grande o piccola, fa la differenza.

In ricordo di Gigi Ghirotti

Gigi Ghirotti  era un giornalista.

Raccontò della sua battaglia contro un male terribile, sino alla morte. Cinquant’anni fa. Ghirotti indagò, firmò servizi, scrisse libri, su personaggi e temi fra i più diversi.

Egli entrò a lavorare nel 1945 a “Il Giornale di Vicenza”, per passare a “La Stampa” (1950-1958), quindi a “L’Europeo” (1958-1960), poi ancora a “La Stampa” (1960-1974).

Si distinse per le sue inchieste giornalistiche sulla giustizia, sulla mafia, sul banditismo sardo, sui grandi fenomeni civili e sociali del tempo che si tradussero in altrettanti libri quali “Italia mia benché” (1963), “Il magistrato” (1963), “Mitra e Sardegna” (1968), “Rumor” (1970) e “Da Olimpia a Casa mia”. Nel 1972, quando gli venne diagnosticato un tumore maligno, non si arrese e per due anni lottò contro la malattia.

Raccontò la sua esperienza di malato fra i malati in undici memorabili corrispondenze pubblicate sul quotidiano “La Stampa” poi confluite nel libro “Lungo viaggio nel tunnel della malattia”, definendosi: “inviato, suo malgrado, dentro il tunnel della malattia e della ospedalizzazione”, cronista della sofferenza nella sofferenza, malato tra i malati di quattro ospedali pubblici in cui fu ricoverato.

La sera del 27 maggio del 1973 Ghirotti apparve sul secondo programma della RAI TV in un corridoio d’ospedale mentre intervistava medici e compagni di malattia, era la prima di due storiche inchieste televisive, presentate in quella che è stata considerata la prima trasmissione di divulgazione scientifica della storia televisiva italiana, intitolata “Orizzonti della Scienza e della Tecnica”. Restarono incollati alla TV otto milioni di italiani.

Ghirotti raccontò dell’isolamento dei malati, dell’insufficienza delle strutture sanitarie, delle carenze dell’assistenza pubblica, della paura e del dolore. “Mi auguro – egli scrisse – che gli amici mi siano amici fino in fondo, e che non facciano di me l’Enrico Toti del carcinoma, ma sappiano esortare a vedere oltre il caso personale: a vedere di prendersi a cuore le faccende dei nostri ospedali”. Arrigo Levi, direttore di Ghirotti a “La Stampa” definì questo reportage dal tunnel della malattia come un “viaggio dell’anima nell’ultima fase della sua vita” e ricordò “la dolcezza dei suoi sentimenti, la sua forza d’animo, la bellezza del suo sguardo quando ti parlava di quello che gli stava accadendo, guardando gli altri e guardando dentro se stesso”.

Il Presidente della Repubblica Giovanni Leone, in un telegramma inviato a Ghirotti nel 1973 scrisse: “ho ascoltato con profonda commozione la sua trasmissione televisiva e desidero inviarle espressione della mia ammirazione per la sua edificante testimonianza di coraggio e di serenità…”. Il secondo, e ultimo, servizio televisivo fu trasmesso la sera del 4 giugno 1974.  Questa volta Ghirotti appariva con il viso più scavato, le rughe più profonde, la voce più affaticata.

Resta ancora oggi lapidaria una sua frase che esprimeva la sua alta visione etica della professione giornalistica: “Se gli capita di correre un’avventura tra vita e morte in prima persona e poi non la racconta, direi che quel giornalista è uno che non ha capito nulla, né del proprio mestiere, né dei propri doveri di cittadino”. Il rispetto per quel “malato inerme”, di cui Gigi Ghirotti scrisse nell’ultimo incompiuto articolo, la cui dignità va rispettata fino all’ultimo, è ben riassunto in questa citazione: “Quel che importa, sia durante la vita sia di fronte alla morte, è non sentirsi abbandonati e soli”. Ghirotti morì il 17 luglio 1974 e il 5 maggio 1975 nasceva a Roma per iniziativa della moglie e di un gruppo di amici e colleghi il “Comitato nazionale Gigi Ghirotti”, che il 18 dicembre 1975, in Campidoglio, alla presenza del Capo dello Stato, fu presentato agli italiani e che dal 1984 venne riconosciuto con DPR “ente di utilità sociale non a scopo di lucro”
Una raccolta indetta da Specchio dei Tempi contribuì all’avviamento del Comitato nazionale che destinò le risorse a borse di studio per la formazione di giovani medici meritevoli che si sono poi affermati in Italia e nel mondo. Nel 2002 il Comitato assunse la denominazione di Fondazione nazionale. Essa presta da quasi cinquant’anni un’opera di gratuito servizio a malati di tumore e loro familiari, offrendo orientamento, aiuto e supporto psicologico.
Specchio dei tempi continuerà a sostenere il ricordo di Ghirotti con la raccolta di risorse da destinare alla ricerca.

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Alluvione Valencia

Specchio dei tempi ha aperto una sottoscrizione, con un versamento iniziale di 10.000 euro, a favore della città di Valencia e della sua area metropolitana, colpite da un disastro senza precedenti.

I fondi raccolti in collaborazione con Fondazione Laps saranno destinati a Cruz Roja Española e Caritas per offrire un sostegno immediato alle popolazioni, donando loro speranza attraverso gesti concreti di vicinanza e solidarietà.

Centinaia di famiglie hanno perso tutto. Abbiamo bisogno di te per aiutarle a ricostruire la loro vita.

Al momento le vittime sono più di 200 e migliaia gli sfollati. I soccorritori stanno cercando casa per casa alla ricerca dei molti dispersi e dei sopravvissuti della catastrofica alluvione.

La raccolta fondi permetterà di portare un immediato sostegno alle popolazioni, affinché possano ritrovare la speranza, attraverso il dono concreto della vicinanza e dalla solidarietà.

Sostieni con una donazione gli abitanti colpiti dalle alluvioni a Valencia e nella sua regione in Spagna.

Aiutiamoli a non sentirsi soli!

DONA ORA PER SOSTENERE VALENCIA!

A spasso con Fido

A spasso con Fido

Fondazione Specchio dei tempi organizza anche quest’anno un raduno dedicato ai nostri amici a quattro zampe, a supporto del progetto Forza Nonni!.

L’iniziativa mira ad aiutare ogni anno 150 anziani particolarmente fragili attraverso attività di assistenza. In particolare, l’evento sosterrà le forniture di cibo per gli animali, aiutando così gli anziani più poveri e fragili che vivono con un cane, un gatto o anche solo un canarino.

Appuntamento al Parco del Valentino (Viale Mattioli angolo Corso Vittorio) sabato 12 ottobre. Ritrovo alle ore 9:30.

Ad ogni partecipante verrà consegnato un kit di benvenuto a fronte di una donazione minima di 5 euro.

Info e iscrizioni

È possibile iscriversi donando per il progetto o il giorno stesso, sul posto.

Punto di ritrovo: Viale Mattioli, all’inizio dell’area pedonale (entrata dall’Arco Monumentale dell’Arma di Artiglieria su Corso Vittorio Emanuele II).

Ritrovo alle ore 9:30 e termine alle ore 12:00.

Donazione minima di partecipazione: 5€.

Vi aspettiamo!

Un aiuto per Mattie

Angelo Conti

Specchio dei tempi lancia una sottoscrizione a favore dei comuni piemontesi colpiti dalle esondazioni delle ultime ore.
Focus principale su Mattie, il piccolo centro della bassa Val Susa (appena 690 abitanti) che si ritrova con due ponti crollati, 22 persone di fatto isolate, frazioni difficilmente raggiungibili, e danni per centinaia di migliaia di euro alle attività agricole del territorio.

Una borgata è rimasta completamente isolata dopo che il ponte sul rio Gerardo è stato spazzato via, poco prima delle 4 del mattino.

L’altro ponte caduto era in borgata Giordani, mentre criticità importanti sono state subito segnalate in frazione Santa Petronilla, in questo caso per la grande massa di detriti che ha bloccato la strada verso Bussoleno.

La sottoscrizione, che Specchio dei tempi ha aperto con un versamento di 10.000 euro, avrà l’obiettivo di aiutare il piccolo comune a riprendersi, e possibilmente a riprendersi in fretta, ripristinando le strade che portano alle aziende agricole della zona e anche agli agriturismi, che stanno diventando una fonte di risorse importante per i piccoli centri di questo territorio.

Specchio valuterà anche le segnalazioni che dovessero arrivare nelle prossime ore da altri comuni. Gli interventi saranno, come sempre, il più possibile immediati.

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L’informatica non ha età

Il corso di alfabetizzazione informatica prevede un percorso didattico rivolto a persone over 75 che hanno uno smartphone e che desiderano imparare e/o migliorare le proprie competenze nelle funzioni più comuni del suo utilizzo quotidiano (come, ad esempio, l’utilizzo della casella di posta, l’impiego delle applicazioni o ancora l’accesso alle piattaforme come SPID/Fascicolo sanitario elettronico).

Terrà le lezioni Valeria Marchiandi del Circolo Informatico Torino (scuola specializzata nell’insegnamento delle materie informatiche ad un pubblico over 60)

Il corso è gratuito e si svolge in presenza in Via Lugaro 15, Torino, presso l’Auditorium di La Stampa.

I giorni e gli orari sono i seguenti:

  • Lunedi 10 – 17 – 24 febbraio e 3 marzo: dalle 10 alle 12
  • Martedì 11 – 18 – 25 – febbraio e 4 marzo: dalle 15 alle 17
  • Mercoledì 12 – 19 – 26 febbraio e 5 marzo: dalle 10 alle 12
  • Giovedì 13 – 20 – 27 febbraio e 6 marzo: dalle 15 alle 17

Il corso sarà così composto:

• N° incontri: 4

• Frequenza: 1 volta alla settimana (sempre lo stesso giorno e lo stesso orario comunicato in sede di iscrizione)

• Durata lezione: 2 ore ogni incontro

• Apertura iscrizioni: 20 gennaio 2025

• Chiusura iscrizioni: 7 febbraio 2025

Per iscrizioni: telefonare a: +39 0116568376

oppure inviare una email: info@specchiodeitempi.org (comunica nome e cognome, data di nascita e numero di telefono)

Per la famiglia di Pavel

Specchio dei tempi ha consegnato a Laura Tanase, moglie di Pavel, uno degli operai morti nell’incidente della diga di Suviana, un primo contributo economico.

La donna vive a Settimo Torinese con due figli di 14 anni.

Oltre all’aiuto in denaro, Specchio dei tempi ha messo a disposizione della donna un posto nel prossimo programma “Forza Mamme” che partirà il prossimo settembre. Potrà quindi godere, se lo vorrà, sino all’estate 2025 dei supporti economici e formativi previsti da questo tradizionale progetto di Specchio dei tempi.

 

Per Salvatore

Beppe Minello

Michela Moliterni ha 26 anni,  tre figli piccoli e un sogno. Vuole aiutare il più grande dei tre, Salvatore, “a vivere – dice – una vita il più normale possibile”. Nato 8 anni fa prematuro e dopo un parto difficile aggravato dai postumi di un’emorragia cerebrale, il piccolo Salvatore soffre di difficoltà motorie – che i medici chiamano “stereotipie” – ed è quasi totalmente cieco. Ma è sveglio. Tanto. A volte, detto con affetto, persin troppo.

Fatica a concentrarsi, ma ha una memoria infallibile. L’ultima sua scoperta è “Alexa” con la quale ha già fatto arrivare a casa polizia, vigili del fuoco e 118. Ma la sua vera passione è “Giallo”, un cucciolo di Golden retriever che oggi ha 6 mesi. Quando avrà un anno e mezzo, mamma Michela e papà Rosario Lombardo, decoratore di 33 anni, vogliono farlo addestrare in un centro specializzato di Pisa. Perché “Giallo” è destinato a diventare l’accompagnatore e il protettore del suo padroncino.

Ma già oggi, hanno spiegato a Michela, bisogna darsi da fare. Il cucciolo dev’essere, diciamo, preparato. Deve imparare a rispondere ai comandi, a stare accanto a Salvatore. “Non è una terapia risolutiva. Ma medici e psicologi concordano sul fatto che può essere un grande aiuto. Lo vedo quando Salvatore incontra la logopedista. Se si agita, è sufficiente che ‘Giallo’ si avvicini per farsi accarezzare e il mio bambino si tranquillizza” racconta Michela tenendo in braccio Enea, il figlio più piccolo di 2 anni, mentre Ettore, quello di mezzo di quasi 7 anni, cerca in tutti modi, quasi sempre rumorosi, di attirare l’attenzione del cronista.

Il problema di Michela, che non ha la patente –  “Tanto non potrei permettermi l’auto” – è quello di poter accompagnare Salvatore e il cucciolo ovunque. “Devono abituarsi a stare insieme in ogni ambiente e situazione. Dalla stazione ferroviaria al parco”. Luoghi difficili da raggiungere agevolmente senza un’auto. “Con mio marito abbiamo deciso di fare qualche sacrificio in più per avere le risorse per usare i taxi. Ma spesso non vogliono il cane, arrivano dopo mezz’ora…”.

La soluzione immaginata è una cargo-bike in grado di accogliere sul pianale di carico “Salvatore e Gold e magari pure Enea ed Ettore” sorride Michela, già immaginandosi a spasso per Torino con cane e figli, aiutata dalla pedalata assistita. Fondamentale per spostare un mezzo che “pesa 3 quintali e che può costare più di 5 mila euro” dice Michela.

Ecco, il problema sono i soldi. La famiglia Lombardo non è in grado di racimolare quei 5 mila euro necessari a realizzare un sogno e a donare a Salvatore “qualche possibilità in più di avere un’adolescenza e una vita meno difficili”. E si è rivolta a Specchio dei tempi chiedendo aiuto.

Un aiuto che Salvatore meriterebbe. Il primo, difficile anno di vita l’ha trascorso tra il Maria Vittoria dov’è nato e il Regina Margherita, sballottato da un reparto all’altro da medici che non riuscivano a capire bene la sua situazione sanitaria. Nessuno, ad esempio, ricorda mamma Margherita, si sarebbe “reso conto della sua cecità. Hanno fatto partire le pratiche per l’invalidità senza menzionare quella disabilità”.

All’asilo e poi a scuola, dove frequenta la seconda, Salvatore è seguito da insegnanti di sostegno e specialisti. Michela Moliterni ha provato a sondare Asl e associazioni per capire se la cargo-bike poteva essere inclusa tra gli ausili a carico del servizio pubblico. Va da sé che la risposta è stata negativa.

Restano, dunque, solo la solidarietà, la generosità di chi deciderà di condividere il sogno di mamma Michela, del piccolo Salvatore e del cucciolo “Giallo”. Specchio dei tempi, che “dona speranza” da quasi 70 anni, c’è.

Vittoria for Women

Vittoria for Women continua a promuovere il suo impegno per la prevenzione.

La Fondazione Specchio dei tempi e Vittoria Assicurazioni continuano a portare avanti il loro impegno per la sensibilizzazione sulla prevenzione del tumore al seno. Ogni donazione, grande o piccola, ci avvicina sempre di più al nostro obiettivo comune: promuovere la cultura della prevenzione. I tuoi aiuti saranno utilizzati per acquistare due ecografi portatili, fondamentali per migliorare le attività di screening incrementando la capacità diagnostica delle visite senologiche. Insieme possiamo fare la differenza nella lotta contro il cancro al seno. Grazie per il tuo sostegno!

Un progetto di

Cliniche mobili in Birmania

Specchio dei tempi è presente in Myanmar (Birmania), uno dei paesi più poveri del pianeta, dal 2016. Nella zona sud del paese, a Kawthaung, in un’area flagellata da malaria e dengue, oltre che dalla tratta di prostituzione minorile, dall’A.I.D.S. e dal mercato illegale della droga, svolgiamo da otto anni un progetto sanitario.

Lavoriamo attualmente con due obiettivi. Il primo è quello di garantire la quotidiana attività di un ambulatorio medico gratuito a Kawthaung, città al confine con la Thailandia, dove i servizi sanitari sono del tutto inadeguati e la popolazione è costretta a cercare cure a pagamento, senza potersele permettere. Nella nostra Basic Health Clinic abbiamo in cura 4000 pazienti e operiamo una media di 50 visite al giorno. Il secondo obiettivo è un’attività di cliniche mobili: utilizziamo fuoristrada e barche con a bordo un medico e due infermieri, per raggiungere i villaggi più sperduti. Sono oltre venti quelli dove riusciamo ad arrivare, in un raggio di 150 chilometri. Portiamo cure a migliaia di persone, in particolare bambini affetti da malnutrizione e problemi respiratori.

Abbiamo promosso anche diverse missioni di medici italiani in Birmania per formare il personale locale. In particolare, insieme a Medacross stiamo ora potenziando l’Aung Bar Station Hospital, un piccolo ospedale rurale: vogliamo migliorarne i servizi e l’approvvigionamento di medicinali in modo da coprire il fabbisogno sanitario della popolazione che vive e lavora nell’area e che al momento è costretta a percorrere 80 chilometri per raggiungere Kawthaung. Nei prossimi mesi continueremo a dare speranza a un paese straziato dalle recenti tensioni politiche che potrebbero portare ad un ulteriore impoverimento.

Forza Mamme 2024

Forza Mamme!

Da sei anni, Specchio dei tempi propone a Torino il progetto Forza Mamme!. L’obiettivo è semplice: stare vicini a 100 donne che si ritrovano sole con i loro bambini, spesso in condizioni economiche precarie e con scarse chance di inserimento o reinserimento nel mondo del lavoro. Quello “stare vicini” vuol dire innanzitutto garantire la quotidianità (borse della spesa, buoni carne) ma soprattutto costruire con queste donne (metà italiane e metà straniere) un percorso di crescita, crescita di autostima ma anche crescita di competenze e quindi di possibilità di impiego. Sono in programma anche incontri con donne che, sole come loro, ce l’hanno fatta a creare un’attività imprenditoriale. Per madri e figli sono a disposizione logopedisti, psicologi oppure i dentisti dell’Associazione protesi dentaria gratuita.

È disponibile anche uno sportello legale gratuito. Per il 185 bambini , accanto a momenti ludici ( giochi, cinema…), ci sono anche i tre doposcuola di Specchio; a Barriera di Milano., al Lingotto, a Madonna di Campagna. Sempre per i bambini d’estate si organizzano soggiorni in colonia. Tutte le iniziative accompagnate dall’impegno costante dei nostri volontari, sempre pronti all’ascolto e al sostegno delle mamme.

Come donare per Forza Mamme!

Tutti possono sostenere le Forza Mamme! Qui sul sito con carta di credito e Paypal, Satispay . Oppure si può versare con un bonifico bancario sul conto corrente intestato a Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, codice Iban IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, indicando nella causale “Forza Mamme!”.

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Come partecipare a Forza Mamme!

Forza Mamme! mira a fornire aiuto concreto a 100 mamme sole.

Per partecipare al progetto, le interessate dovranno compilare il form sottostante e fornire le informazioni necessarie, tra cui:

  • Nome
  • Cognome
  • Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE)
  • Numero di telefono
  • Indirizzo email

Questi dati sono fondamentali per valutare l’idoneità delle mamme candidate.

Requisiti di partecipazione

Il progetto è rivolto esclusivamente alle mamme sole, ovvero senza un marito o un partner convivente. Questo criterio è stato stabilito per indirizzare il supporto a chi ne ha maggiormente bisogno e per garantire che le risorse disponibili siano utilizzate in modo concreto ed efficiente.

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