Pet Therapy

Pet Therapy per la scuola

Il progetto Pet Therapy per la scuola prevede Interventi Assistiti con gli Animali – e in particolare con i cani – nei contesti scolastici, per promuovere l’inclusione e favorire dinamiche relazionali positive all’interno del gruppo classe. Questo è lo scopo del progetto rivolto agli alunni con disabilità che frequentano gli Istituti Comprensivi della Città metropolitana di Torino.

L’iniziativa prevede che il cane diventi facilitatore di attività mirate e strutturate in base ai bisogni di ogni bambino ed è progettata per coinvolgere, non solo l’alunno con disabilità, ma anche l’intero gruppo classe. Il cane agisce come mediatore, contribuendo a ridurre le barriere relazionali che spesso creano distanze tra i bambini con disabilità e i loro coetanei.

Pet Therapy per la scuola è articolato in cicli di 8 incontri durante i quali ogni bambino, inizialmente in uno spazio individuale e sicuro, interagisce con il cane attraverso attività di cura e gioco. Con il progredire degli incontri, l’attività coinvolge gradualmente il gruppo classe, favorendo l’inclusione. Il cane diventa così un alleato prezioso, capace di abbattere barriere e creare legami, portando benefici concreti nella quotidianità della vita scolastica.

Ma per realizzare tutto questo, abbiamo bisogno di te.

Il tuo aiuto è fondamentale per rendere questo progetto realtà: con una donazione puoi contribuire a coprire i costi delle sessioni di Pet Therapy e permettere a più scuole di partecipare a questa iniziativa. Basta un piccolo gesto per fare una grande differenza nella vita di un bambino.

Dona ora e aiutaci a costruire un ambiente scolastico più inclusivo e solidale!

Che cos’è la Pet Therapy e quali sono i benefici

Il termine Pet Therapy significa letteralmente Terapia dell’animale da affezione, è di origine anglosassone ed è composto da Pet (animale domestico, da compagnia) e Therapy (terapia). Coniato dallo psichiatra americano Boris Levinson, risale agli anni ’60 e definisce una terapia focalizzata sugli effetti positivi della vicinanza tra animali e persone.

I benefici della Pet Therapy sono sia fisici che psichici e derivano dalla relazione che si instaura tra animale e utente: l’empatia che si crea, in modo del tutto naturale, genera effetti positivi sugli attori protagonisti.

Perché questo accade? Entrare in relazione con gli animali è spesso facile anche per chi, nella vita di tutti i giorni, fatica a relazionarsi con i propri simili. Gli animali si donano completamente, non giudicano, non rifiutano, non hanno pregiudizi e favoriscono l’instaurarsi di una relazione spontanea, affettuosa, divertente e delicata.

Nel momento del gioco o della coccola il battito cardiaco della persona rallenta, i livelli di adrenalina e dopamina aumentano (con effetti positivi sull’umore e sullo stato psicologico), diminuiscono l’ansia e la paura, aumentano gli stimoli al movimento e si riduce la sedentarietà. Prendendosi cura di un animale o ricevendo le sue attenzioni, infine, crescono l’autostima e il senso di responsabilità.

Attraverso la relazione con gli animali, bambini imparano a prendersi cura di un altro da sé, aumentando la fiducia in sé stessi: elementi fondamentali per maturare in modo equilibrato.

Progetto per il Regina Margherita e i Bambini di Torino

Per l’ospedale Regina Margherita

Prima gli ambulatori del pian terreno, poi il reparto di Cardiologia, la Cardiorianimazione e infine la Neuropsichiatria Infantile. Ecco gli interventi che hanno caratterizzato l’impegno di Specchio dei tempi al Regina Margherita, l’ospedale dei bambini di Torino e del Piemonte. Un impegno da oltre 5 milioni di euro che negli ultimi anni ha visto Specchio al lavoro in reparti anche delicatissimi, dove sono indispensabili costose tecnologie di avanguardia, come ad esempio i letti di rianimazione post operatoria.

Tutte le nuove opere sono state eseguite in tempi record, pensando sempre pure all’impatto psicologico dei piccoli malati verso l’ospedale, con particolari arredi e particolari decorazioni alle pareti. Perché l’obiettivo di Specchio non è solo la rinnovata funzionalità dei reparti, ma anche l’accoglienza dei giovanissimi pazienti e delle loro famiglie.

Gran parte di questo lavoro è stato reso possibile grazie ad una donatrice che ci ha affidato la sua eredità e il suo sogno: continuare ad aiutare i bimbi più sfortunati e offrire loro una speranza. Bimbi come  Giacomino, il piccolo di tre anni che ha passato più metà della sua vita nella nostra Cardiologia, e nell’estate 2019 è rinato grazie a un trapianto di cuore: uno straordinario miracolo che ripaga tutta la fatica dei nostri medici e la generosità dei nostri sostenitori.

Non è tutto. Recentemente abbiamo anche regalato un set di trapani ai medici dell’Ortopedia, mentre all’Urologia Pediatrica abbiamo donato un nuovo ecografo all’olmio. La nostra fondazione opera un’attività continua che va a surrogare, in qualche misura, alcune delle “falle” della nostra sanità, pensando sempre, unicamente, al bene dei bambini.

Protesi Dentaria Gratuita

La cura dei denti rappresenta la prima rinuncia di chi incontra la povertà. Così, anno dopo anno, le patologie correlate diventano gravi. Sino al dramma della necessità di protesi, magari già in giovane età, che hanno costi impossibili per chi non riesce ad arrivare a fine mese. Emergenze che Specchio dei tempi conosce e alle quali risponde concretamente. E lo fa sostenendo economicamente l’Associazione Protesi Dentaria Gratuita che ha sede in via Negarville 8, a Mirafiori, a Torino, e rappresenta uno straordinario esempio di volontariato professionale.

Qui lavorano, a rotazione, tutti i giorni dal lunedì al venerdì, una ventina di medici dentisti che sono affiancati, sempre volontariamente, da 40 laboratori odontotecnici torinesi. Uno schieramento importante, che dal 1987, anno di fondazione dell’associazione, ha rappresentato una soluzione per oltre 10 mila pazienti.

L’utenza viene selezionate da enti ed associazioni, e il 95% delle persone che curate vengono segnalate dai Servizi Sociali. Specchio dei tempi finanzia l’attività della associazione con uno stanziamento di 40.000 euro l’anno. E affida agli specialisti di via Negarville tutte le persone bisognose che si rivolgono alla fondazione per questi problemi. Come i bambini e le donne che vengono seguite nel programma “Madri e figli in difficoltà”, realizzato a sostegno delle famiglie monogenitoriali più povere. Come Marco, che non mastica più e a forza di rimandare le cure si è rovinato anche l’intestino: “Sono senza denti da 9 anni. Ho sempre aspettato sperando di potermi pagare le protesi con il mio lavoro. Non ce la facevo più. Per fortuna è arrivato Specchio”.

Alzheimer Caffè

E’ una battaglia, sarà una battaglia. I numeri dicono che l’Alzheimer, in paurosa crescita, sarà un problema angosciante in un futuro immediato. Proprio quei numeri, già altissimi nel 2015, hanno indotto Specchio dei tempi a cominciare una azione a favore dei malati ma soprattutto delle loro famiglie. Un lavoro fatto di attenzioni, di presenza, di cure, di condivisione. Il modo di lavorare che piace alla nostra fondazione. Così in questi anni, piano, piano, abbiamo costruito un mondo. Quello di chi l’Alzheimer lo affronta a viso aperto, con lo strumento dei valori umani, in attesa che arrivi il farmaco vincente.

In questo contesto a Torino sosteniamo l’Associazione ASVAD e il progetto degli Alzheimer Caffè: spazi protetti, gratuiti e informali dove i malati ed i loro familiari possono trascorrere alcune ore in un’atmosfera accogliente, centrata sull’ascolto e sulla cordialità.

Le famiglie hanno la possibilità di incontrarsi in tre sedi: Piazza Massaua 17 bis, Corso Belgio 91 e via Rubino 45. La fondazione offre un Gruppo per la Gestione dello Stress, sostegno domiciliare, un laboratorio musicale. E poi lezioni di Pet Therapy, con i professionisti dell’Associazione Aslan, che insieme a Specchio operano pure nelle case di riposo, nelle scuole e con i pazienti oncologici del centro di Candiolo. Con giochi e carezze tra i malati di Alzheimer e i cani di Aslan si crea un feeling immediato. Ma anche per i loro parenti e caregiver sono momenti speciali, di gioia e serenità. Finora sono più di 500 le persone che hanno beneficiato di questi servizi, e la fondazione continuerà a lavorare per aumentare il numero di famiglie aiutate.

Piemonte cardioprotetto

Da dieci anni, 385 defibrillatori installati da Specchio dei tempi vegliano silenziosamente sulla sicurezza delle nostre comunità. Presenti in scuole, impianti sportivi, piazze, musei, stazioni della metropolitana e sui mezzi delle forze dell’ordine e dei vigili del fuoco, questi dispositivi sono pronti a entrare in azione in caso di emergenza, garantendo una risposta immediata a situazioni di arresto cardiaco.

Grazie a un investimento di circa un milione di euro verso il progetto lanciato da Piemonte cuore, sostenuto interamente dalla Fondazione in cinque anni, abbiamo finanziato l’acquisto dei macchinari e la formazione di migliaia di volontari. Le loro competenze, unite alla semplicità d’uso dei defibrillatori semiautomatici, hanno reso possibile l’esecuzione tempestiva e corretta delle operazioni di rianimazione, anche da parte di persone non esperte.

Il progetto non ha trascurato nessun dettaglio: ogni defibrillatore è stato coperto da assistenza tecnica per otto anni, per non gravare sui bilanci delle scuole e delle comunità. Abbiamo organizzato centinaia di incontri formativi, coinvolgendo anche bambini delle scuole elementari, per insegnare loro le basi del massaggio cardiaco e sensibilizzarli sull’importanza di saper intervenire.

In dieci anni, i defibrillatori donati da Specchio dei tempi hanno salvato almeno cinque vite. Ogni giorno continuano a essere un presidio di sicurezza, ma il nostro impegno non si ferma qui. Ci sono ancora scuole e comunità che necessitano di questo strumento vitale.

Ogni donazione ci ha aiutato a proteggere più persone e a estendere la rete dei defibrillatori, grazie a tutti coloro che hanno contribuito!

Per i bimbi di Negombo

Specchio dei tempi è stato accanto allo Sri Lanka per oltre vent’anni e ha offerto il proprio sostegno anche dopo gli attentati di Pasqua 2019. In quella terribile giornata, una violenza inaudita ha devastato il paese, e la Fondazione ha agito immediatamente, avviando una raccolta fondi tra i lettori de La Stampa. L’obiettivo era aiutare gli orfani e le famiglie colpite, offrendo un supporto concreto e un segnale di amicizia da parte dell’Italia.

L’intervento si è concentrato su Negombo, nell’area centrale del paese, dove gli attacchi a due chiese cattoliche hanno causato oltre 200 vittime. Questa piccola comunità cristiana, povera e marginalizzata, è stata colpita duramente e rapidamente dimenticata dai riflettori internazionali. Specchio dei tempi ha scelto di operare qui, sostenendo in particolare i bambini che avevano perso genitori, nonni o altri cari, aiutandoli a superare il trauma e offrendo nuove opportunità.

Nelle scuole di Dundalpitiya e nella vicina preschool salesiana, abbiamo rinnovato aule e creato aree gioco, trasformando spazi poverissimi e offrendo un sostegno concreto per migliorare la quotidianità dei piccoli studenti. Questo impegno è stato parte di una visione più ampia che, per Specchio dei tempi, ha sempre significato intervenire laddove c’era più bisogno, anche quando altri avevano già dimenticato.

L’attenzione della Fondazione verso lo Sri Lanka era iniziata nel 2004, dopo il devastante tsunami che aveva causato 300.000 morti. Da allora, Specchio dei tempi non ha mai smesso di sostenere questo popolo, contribuendo a migliorare le condizioni di vita delle comunità più povere.

Un segnale di speranza è stato lasciato anche attraverso i viaggi solidali organizzati dalla Fondazione, che hanno permesso ai donatori di scoprire la bellezza dello Sri Lanka e visitare i progetti di Specchio dei tempi. Durante uno di questi viaggi, a Ibbawale, i sostenitori hanno piantato 500 piantine di cannella intorno al Villaggio delle bambine violate, creando una risorsa sostenibile per il futuro della comunità.

Con la conclusione di questo progetto, Specchio dei tempi ha lasciato un’eredità fatta di solidarietà e interventi concreti, che continueranno a portare speranza e miglioramenti nelle vite delle persone coinvolte.

Colazioni dei poveri

A Casa Santa Luisa la speranza passa da una tazza di caffè. È il miracolo delle “Colazioni dei poveri”: ogni mattina alle 7,15 le suore e i volontari della famiglia vincenziana offrono a un centinaio di bisognosi quello che per molti sarà l’unico pasto della giornata. Ogni anno si sfiorano le 50 mila colazioni e ogni giorno suor Cristina coltiva lo stesso sogno: «Aprire il portone di via Nizza 24 e non trovare più nessuno ad aspettare».

Lo storico refettorio nel centro di Torino, a due passi dalla stazione di Porta Nuova, è un riferimento per i senzatetto della città. Oltre a poter consumare un’abbondante colazione possono accedere alle docce e anche ricevere vestiti puliti. Tutta l’attività è finanziata da Specchio dei tempi e dai lettori de La Stampa. Recentemente la fondazione ha anche donato un furgone per il trasporto delle derrate alimentari e per le esigenze di assistenza domiciliare ai più poveri. Oltre all’assistenza sanitaria e farmaci nel nostro ambulatorio aperto il lunedì mattina.

Ma Specchio ha pure sostenuto, negli anni, il rifacimento di quattro unità abitative d’emergenza, sempre nello stabile di via Nizza 24. Poi i lavori alla tettoia per il cortile, i nuovi servizi igienici e durante il lockdown pure la cartellonistica e i materiali sanitari anti-contagio. Sì perché le suore e i volontari non si sono fermati nemmeno di fronte alla pandemia: si sono adeguati alle nuove norme e al distanziamento sociale, ma hanno continuato a occuparsi dei più poveri. E a offrire, oltre che un aiuto concreto, anche un supporto psicologico e una vicinanza fraterna ai loro “Amici”. Così vengono chiamati gli ospiti di Casa Santa Luisa, e vengono accompagnati ogni giorno in un cammino verso l’autonomia.