Quando si pianifica la gestione del proprio patrimonio, è fondamentale comprendere le differenze tra lascito, testamento, successione e donazione. Ognuno di questi strumenti giuridici offre modalità diverse per disporre dei propri beni, garantendo che vengano gestiti secondo le proprie volontà, sia in vita che post mortem.
Indice:
- Lascito testamentario: una donazione post mortem
- Il testamento: lo strumento per organizzare la successione
- La successione: quando non esiste un testamento
- La donazione: un trasferimento di beni tra i vivi
- Differenze tra lascito, testamento, successione e donazione
- L’importanza di donazioni e lasciti
Lascito testamentario: una donazione post mortem
Un lascito testamentario è l’atto con il quale una persona decide di destinare parte del proprio patrimonio a terzi. È una disposizione inclusa nel testamento ed è una forma di donazione post mortem, che può essere diretta a familiari, amici o a cause benefiche come quelle sostenute da fondazioni e organizzazioni no-profit.
Questa forma di donazione postuma consente di esprimere una volontà di solidarietà, garantendo che determinati beni possano avere un impatto positivo anche dopo la propria scomparsa.
Il lascito è un modo per continuare ad esserci, lasciando un segno positivo che può contribuire a cause di beneficenza o supportare i propri cari. Come Specchio dei Tempi sottolinea, un lascito può davvero fare la differenza per progetti di solidarietà che durano nel tempo.
Leggi anche: Come redigere un testamento per un lascito
Cosa si può lasciare nel lascito?
In un lascito si possono includere diverse tipologie di beni, come denaro, titoli, opere d’arte, immobili e azioni. Questo tipo di donazione postuma permette di stabilire anche come questi beni verranno utilizzati. Ad esempio, nel contesto di Specchio dei Tempi, i lasciti possono contribuire al supporto di progetti sociali e assistenziali dedicati alla collettività.
Perché scegliere di fare un lascito?
Il lascito testamentario è l’unico strumento che consente di esprimere chiaramente le proprie volontà e di assicurarsi che queste vengano rispettate dopo la propria morte.
Fare un lascito permette non solo di destinare parte del patrimonio ai propri cari, ma anche di sostenere progetti e assicurare continuità a iniziative di cui si condividono valori e ideali.
Prediligere questa modalità, infatti, non significa privare la famiglia di quanto le spetta: la legge italiana prevede la quota di legittima, che tutela i diritti dei familiari diretti (coniuge, figli, ecc.), mentre la quota disponibile può essere liberamente destinata ad altri beneficiari.
Il testamento: lo strumento per organizzare la successione
Il testamento è uno strumento legale che permette di regolare la successione, trasferendo i beni agli eredi secondo quanto disposto dal testatore. In mancanza di un testamento, si applica la successione legittima, che segue le norme del codice civile.
È importante ricordare che con un testamento è possibile decidere liberamente a chi destinare parte del proprio patrimonio, mentre la successione legittima si limita a rispettare l’ordine di parentela.
Tipologie di testamento
Esistono diverse forme di testamento:
- Testamento olografo: scritto, datato e firmato dal testatore.
- Testamento pubblico: redatto da un notaio in presenza di due testimoni.
- Testamento segreto: scritto dal testatore, sigillato e conservato presso un notaio.
La successione: quando non esiste un testamento
Se una persona muore senza lasciare un testamento, la legge interviene con la successione legittima, che stabilisce come i beni del defunto verranno distribuiti tra gli eredi. Questi possono essere familiari diretti, come figli e coniugi, o parenti entro il sesto grado.
Differenza tra successione testamentaria e successione legittima
- Successione testamentaria: avviene in presenza di un testamento, che definisce le volontà del defunto.
- Successione legittima: si applica quando non c’è un testamento, distribuendo i beni secondo la legge.
La donazione: un trasferimento di beni tra i vivi
La donazione è un atto giuridico che consente a una persona (donante) di trasferire uno o più beni a un’altra persona (donatario) o ente durante la propria vita, per pura liberalità e senza compenso. È un contratto vero e proprio, soggetto a determinate regole e implicazioni fiscali.
Quando avviene la donazione?
La donazione si distingue dal lascito testamentario perché avviene in vita, permettendo al donatario di entrare subito in possesso dei beni donati. Questo può essere utile, ad esempio, per aiutare un familiare a sostenere un progetto o per destinare beni a una fondazione.
Aspetti fiscali della donazione
Le donazioni possono essere soggette a imposte, che variano in base al valore del bene trasferito e al rapporto tra donante e donatario. Esistono diverse agevolazioni fiscali, soprattutto quando la donazione è destinata a enti benefici o no-profit.
Differenze tra lascito, testamento, successione e donazione
Ogni strumento descritto ha caratteristiche uniche che lo distinguono dagli altri.
Il lascito testamentario è una disposizione del testamento che ha effetto solo dopo la morte e permette di destinare una parte del patrimonio a persone o enti specifici. Il testamento, invece, è lo strumento legale con cui una persona esprime le proprie volontà sulla distribuzione dei beni post mortem, definendo anche eventuali lasciti.
La successione, quando non c’è un testamento, è regolata dalla legge e avviene automaticamente, trasferendo i beni agli eredi legittimi. La donazione, a differenza del lascito, è un atto di trasferimento di beni che avviene in vita, rendendo il donatario subito proprietario dei beni donati. È un contratto a tutti gli effetti e non dipende dalla morte del donante.
La scelta di uno di questi strumenti dipende da vari fattori, come il momento in cui si desidera che i beni vengano trasferiti (in vita o post mortem), il tipo di beneficiari e le implicazioni fiscali.
Leggi anche: Lascito testamentario: che cos’è, come funziona e tipologie
Quale strumento scegliere?
Ogni strumento giuridico – lascito, testamento, successione e donazione – offre vantaggi e limiti specifici, a seconda delle circostanze e delle volontà del soggetto.
Per chi desidera lasciare un segno duraturo, un lascito testamentario può contribuire a sostenere progetti solidali come quelli promossi da Specchio dei Tempi, unendo il proprio nome a opere di assistenza e solidarietà. Anche la donazione permette di supportare iniziative solidali che aiutano ogni giorno chi ne ha più bisogno.
L’importanza di donazioni e lasciti per Specchio dei Tempi
Sia le donazioni che i lasciti testamentari rivestono un’importanza cruciale per organizzazioni che, come Specchio dei Tempi, si impegnano a sostenere progetti di assistenza e solidarietà in Italia e all’estero.
Le donazioni permettono di affrontare le emergenze, promuovendo interventi rapidi in situazioni di crisi, oppure supportano progetti ricorrenti e solidi come le Tredicesime dell’Amicizia, Forza Mamme! e Forza Nonni!.
I lasciti testamentari, invece, offrono una visione di lungo termine, garantendo che le attività e i progetti benefici possano proseguire anche in futuro, contribuendo a costruire un’eredità solidale che perdura nel tempo.
Specchio dei Tempi, grazie ai contributi dei suoi sostenitori, può continuare a fare la differenza per migliaia di persone, intervenendo in modo tempestivo e costante in situazioni di difficoltà.
Che si tratti di un contributo immediato o di una pianificazione per il futuro, ogni gesto di generosità permette di costruire un mondo più equo e solidale.