La Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi è un ETS (Ente Terzo Settore), e chi ci sostiene può godere di agevolazioni fiscali, sotto forma di detrazione o deduzione. La detrazione è uno sconto dell’IRPEF lorda per un importo pari al 35% della donazione. La deduzione invece diminuisce il reddito imponibile con conseguente riduzione dell’IRPEF.
Importante: le donazioni devono essere effettuate con bonifico bancario, versamento postale, carte di debito, carte di credito, carte prepagate, PayPal e Satispay, assegni bancari e circolari; cioè devono avvenire con metodi tracciabili, le donazioni in contanti non possono godere dei vantaggi fiscali!
Inoltre, se conosciamo il Codice Fiscale del donatore, possiamo comunicare all’Agenzia delle Entrate le erogazioni liberali ricevute: in questo modo le offerte vengono automaticamente inserite nella dichiarazione dei redditi precompilata. Per beneficiare dei vantaggi fiscali previsti per le tue donazioni, senza alcuno sforzo, ti consigliamo quindi di compilare il modulo e lasciarci il tuo codice fiscale: penseremo a tutto noi!
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La Fondazione La Stampa – Specchio dei Tempi è iscritta al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore come ETS Tutti i donatori che ci sostengono con donazioni tracciate (cioè non anonime, e non in contanti) godono di agevolazioni fiscali, sotto forma di deduzioni o detrazioni.
La deduzione riduce l’imponibile: con la deduzione si agisce prima del calcolo dell’imposta. La detrazione riduce invece l’imposta: si agisce sull’imposta lorda calcolata e si arriva all’imposta netta dovuta. Il risultato, in entrambi, i casi, è uno sconto sulle tasse.
Questi benefici sono normati dal D.lgs. n 460 /1997 e da una Riforma di Legge (Dlgs 117/2017) in vigore dal 1 gennaio 2018, che ha reso ancora più vantaggioso aiutare gli ETS come Specchio dei tempi.
Se si opta per la deduzione dal reddito è possibile dedurre fiscalmente tutto l’importo della donazione nel limite del 10% del reddito complessivo dichiarato. In questo modo il reddito dichiarato si ridurrà dell’importo della donazione. Esempio: su un reddito complessivo di 25.000 euro l’importo massimo deducibile sarà pari a 2.500 euro (25.000 * 10%).
Se invece si opta per la detrazione dell’imposta allora è possibile portare in detrazione il 30% della spesa sostenuta, per un importo complessivo non superiore ad euro 30.000 annui. Esempio: Se una persona fisica dona 400 euro potrà portare in detrazione il 30% di 400 euro, cioè 120 euro.
Se si opta per la deduzione dal reddito è possibile dedurre fiscalmente tutto l’importo della donazione nel limite del 10% del reddito complessivo dichiarato. In questo modo il reddito dichiarato si ridurrà dell’importo della donazione. Esempio: su un reddito complessivo di 25.000 euro l’importo massimo deducibile sarà pari a 2.500 euro (25.000 * 10%).
Se invece si opta per la detrazione dell’imposta allora è possibile portare in detrazione il 30% della spesa sostenuta, per un importo complessivo non superiore ad euro 30.000 annui. Esempio: Se una persona fisica dona 400 euro potrà portare in detrazione il 30% di 400 euro, cioè 120 euro.
Se si opta per la deduzionel’importo massimo deducibile è il 10% del reddito complessivo.
Se si opta per la detrazione l’importo massimo detraibile è il 30% della spesa sostenuta, per un importo complessivo non superiore a 30.000 euro. Di conseguenza chi applica un’aliquota massima superiore al 30% (redditi superiori ad € 28.000) avrà una convenienza ad optare per la deduzione, al contrario chi applica un’aliquota inferiore al 30% (redditi da € 15.000 a € 28.000) avrà una convenienza ad optare per la detrazione.Per detrarre una donazione a Specchio dei tempi è necessario conservare le ricevute di pagamento. Sulla base di queste ricevute il consulente fiscale applicherà le percentuali sopra indicate. I donatori di Specchio dei tempi possono richiedere alla fondazione una ricevuta, scrivendo a donazioni@specchiodeitempi.org.
Per le donazioni effettuate online sul nostro sito non è necessario richiedere la ricevuta: viene automaticamente inviata via mail pochi secondi dopo la donazione.Se il donatore è una persona fisica può scegliere tra due tipi di agevolazione fiscale: • deduzione della donazione, senza limiti assoluti, ma entro il 10% del reddito complessivo dichiarato; • detrazione del 30% della donazione fino ad un massimo di euro 30.000.
Esempio: se una persona fisica dona 100 euro può scegliere tra diminuire il proprio reddito imponibile di 100 euro e quindi pagare l’imposta su un reddito più basso, oppure togliere dall’imposta dovuta 30 euro (30% di 100).Se il donatore è un’azienda, può dedurre le donazioni senza limiti assoluti fino ad un massimo del 10% del reddito complessivo dichiarato.
La spesa sostenuta per la donazione può essere considerata come un costo che diminuisce l’utile su cui si pagano le imposte.Le erogazioni liberali sono delle donazioni spontanee che il contribuente può effettuare in favore di Enti del Terzo Settore e altri soggetti con la finalità di sostenere economicamente l’impegno sociale portato avanti dagli stessi.
Le erogazioni liberali possono avvenire anche in natura: l’obbligo è che le erogazioni siano utilizzate esclusivamente per lo svolgimento delle attività statutarie e per il perseguimento di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale. Con i limiti di importo sopra indicati, anche le erogazioni liberali in natura possono essere portate in deduzione o in detrazione. Con il Decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 28/11/2019 sono state individuate le tipologie di beni che danno diritto alla detrazione dall’imposta o alla deduzione dalla base imponibile ai fini delle imposte sui redditi. Per essere legittima, la donazione in natura deve essere accompagnata da una documentazione scritta da parte del donatore contenente la descrizione analitica dei beni e l’indicazione dei relativi valori. A sua volta, il ricevente (donatario) deve predisporre una dichiarazione con l’impegno ad utilizzare direttamente i beni per lo svolgimento dell’attività statutaria e per l’esclusivo perseguimento di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale.Le erogazioni liberali, più semplicemente dette donazioni sono una delle modalità con cui l’ente di terzo settore può raccogliere fondi o beni in natura da destinare alle proprie attività di interesse generale.
Ai sensi del codice civile, si ha donazione quando una parte (donante), per spirito di liberalità, arricchisce l’altra (donatario), disponendo a favore di questa di un suo diritto o assumendo verso la stessa un’obbligazione. Quindi non deve esserci uno scambio, bensì una volontà da parte di uno di compiere un atto di generosità nei confronti dell’altro. Il codice del terzo settore introduce detrazioni e deduzioni per coloro che effettuano erogazioni liberali a favore degli enti del terzo settore. Le donazioni possono essere sia in denaro che in natura e non costituiscono reddito per gli enti del terzo settore.Con “Riforma del Terzo settore” si indica il complesso di norme che ha ridisciplinato il no profit e l’impresa sociale. Ad oggi, l’intervento legislativo non è stato ancora completato, in quanto non sono stati emanati tutti gli atti previsti dai decreti legislativi di attuazione della legge delega 106/2016.
La legge delega 106/2016 definisce il Terzo settore come il complesso degli enti privati costituiti con finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale che, senza scopo di lucro, promuovono e realizzano attività d’interesse generale, mediante forme di azione volontaria e gratuita o di mutualità o di produzione e scambio di beni e servizi, in coerenza con le finalità stabilite nei rispettivi statuti o atti costitutivi. La riforma del Terzo settore ha riservato particolare attenzione alla razionalizzazione e incentivazione del sistema delle agevolazioni fiscali riconosciute ai soggetti che scelgono di sostenere finanziariamente gli enti del Terzo settore, favorendo l’afflusso verso enti particolarmente meritevoli di beni e risorse finanziarie derivanti da liberalità che, notoriamente, costituiscono una delle fonti principali di sostentamento degli enti del Terzo settore. La riforma del Terzo settore ha consentito a partire dal 2018 di fruire di maggiori benefici rispetto a quelli riconosciuti dalla disciplina previgente. Per le persone fisiche ha istituito una detrazione IRPEF pari al 30% dei valori erogati, sia in denaro che in natura, a favore degli ETS, per un importo complessivo non superiore a euro 30.000 in ciascun periodo d’imposta. In alternativa al regime di detrazione, ha istituito la possibilità di dedurre la liberalità effettuata, dal reddito complessivo nel limite del 10% del reddito dichiarato. Qualora la deduzione superi il reddito complessivo, l’eccedenza può essere portata in avanti nei quattro periodi d’imposta successivi, fino a concorrenza del suo ammontare. Entrambi i regimi di detrazione/deduzione non sono cumulabili né fra loro, né con altre analoghe agevolazioni fiscali, previste a fronte delle medesime erogazioni liberali. Inoltre nell’ipotesi in cui il soggetto erogatore sia un ente o una società, l’unico regime agevolativo riconosciuto è quello della deducibilità delle erogazioni in denaro o in natura. Anche in questo caso, qualora la deduzione sia di ammontare superiore al reddito complessivo netto, l’eccedenza potrà essere computata dal donante in aumento dell’importo deducibile dal reddito complessivo dei periodi di imposta successivi, ma non oltre il quarto e fino a concorrenza del suo ammontare.La normativa di riferimento sulle donazioni è rappresentata da:
• decreto legislativo del 3 luglio 2017 n. 117 “Codice del Terzo settore”: art. 7,33,38,77 comma 5, 79, 82, 83;
• Decreto del 28 novembre 2019 “Erogazioni liberali in natura a favore degli Enti del Terzo Settore”;
• Art. 10 comma 1 del TUIR;
• ART.15 comma 1 del TUIR.
La deduzione riduce l’imponibile e agisce dunque prima del calcolo dell’imposta. Con la riforma per le donazioni effettuate dal 1° gennaio 2018 a favore di ETS, (art. 83 del Dlgs 117/2017), se il donatore è una persona fisica. può dedurre la donazione, senza limiti assoluti, ma entro il 10% del reddito complessivo dichiarato
Esempio. Se una persona fisica dona 100,00 € può diminuire il proprio reddito imponibile di 100 € (ma nel massimo del 10% del complessivo dichiarato) e quindi, a seconda dello scaglione IRPEF applicabile, andare a ottenere un risparmio che aumenta all’aumentare del reddito
Se il donatore è una azienda può dedurre senza limiti assoluti fino ad un massimo del 10% del reddito complessivo dichiarato. La stessa agevolazione è prevista per la donazione tra associazioni e, in generale, per le donazioni a ETS da parte di società.
Nel caso in cui il reddito complessivo dichiarato venga decurtato da ulteriori deduzioni in misura tale che la deduzione di cui si avrebbe diritto (per la donazione) non può essere interamente goduta, l’azienda donatrice può portarsi in deduzione quanto non utilizzato negli anni successivi fino al quarto successivo alla prima dichiarazione.
Esempio. Se un’azienda dona 1000,00 € può considerare questa cifra un costo e diminuire di conseguenza l’utile su cui si pagano le imposte.
I versamenti in contanti e i versamenti anonimi non sono deducibili fiscalmente. Per godere delle agevolazioni è necessario che la donazione sia effettuata con bonifico bancario, bancomat o carta di credito, assegni bancari e circolari, conto corrente postale oppure con un versamento online.
Ciò che bisognerà portare al proprio commercialista o al CAF è l’evidenza postale o bancaria (inclusi estratti conti postali, bancari e della carta di credito). Non si può pertanto usufruire di agevolazioni fiscali per donazioni in contanti e per donazioni non tracciate.
I donatori di Specchio dei tempi possono richiedere alla fondazione una ricevuta, scrivendo a donazioni@specchiodeitempi.orgPer le donazioni effettuate online sul nostro sito non è necessario richiedere la ricevuta: viene automaticamente inviata via mail pochi secondi dopo la donazione (controllare anche la casella Spam).
La detrazione riduce l’imposta: si agisce quindi sull’imposta lorda calcolata e si arriva all’imposta netta dovuta. Con la riforma per le donazioni effettuate dal 1° gennaio 2018 a favore di ETS (art. 83 del Dlgs 117/2017) è consentito alle persone fisiche scegliere tra due differenti ed alternativi incentivi fiscali.
La deduzione, oppure la detrazione dall’IRPEF del 30% della donazione fino ad un massimo di € 30mila (cioè 100.000 € di donazione).
Esempio. Se una persona fisica dona 100,00 € può togliere dalle tasse dovute 30,00 €
Meglio dedurre o detrarre? Per redditi superiori a 29mila euro è più conveniente applicare la deduzione.
I versamenti in contanti e i versamenti anonimi non sono detraibili. Per godere delle agevolazioni fiscali è necessario che la donazione sia effettuata con bonifico bancario, bancomat o carta di credito, assegni bancari e circolari, conto corrente postale oppure con un versamento online.
Ciò che bisognerà portare al proprio commercialista o al CAF è l’evidenza postale o bancaria (inclusi estratti conti postali, bancari e della carta di credito).
Non si può pertanto usufruire di agevolazioni fiscali per donazioni in contanti e per donazioni non tracciate. I donatori di Specchio dei tempi possono richiedere alla fondazione una ricevuta, scrivendo a donazioni@specchiodeitempi.org.
Per le donazioni effettuate online sul nostro sito non è necessario richiedere la ricevuta: viene automaticamente inviata via mail pochi secondi dopo la donazione (controllare anche la casella Spam).
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