Angelo Conti
L’Orphanage di Kekanadura, in Sri Lanka, costruito sul finire del 1995 da una fondazione giapponese, si ritrovò, sei anni fa, completamente privo di risorse.
Specchio dei tempi, attivo in Sri Lanka dal dicembre 2004 e cioè dal giorno dopo lo tsunami, decise di intervenire, sostenendolo economicamente.
L’altro giorno all’Orphanage di Kekanadura c’è stata una festa anche per celebrarne la riapertura dopo tre mesi di chiusura per i lavori ai tetti delle strutture, realizzati dall‘impresario volontario torinese Massimo Munafò. I primi 12 bambini rientrati ci hanno accolto col vestito buono, i balli tradizionali ed i canti.
Un bel momento di collaborazione con l’associazione buddhista Oba Mama, sostenuta quest’anno dalla ong torinese MedAcross (ancora con un contributo di Specchio dei tempi). I bambini presto diventeranno 25, con la necessità di un più importante impegno economico.
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