Massimiliano Peggio,
La Stampa, 17/04/2023
«Qui fanno gli Spritz comunitari: 10 per 15 euro. Un affare per chi studia in trasferta e non ha soldi da sprecare». La lingua scivola, gli occhi si fanno piccoli e i movimenti più lenti. Stefano arringa gli amici, non controlla il volume della voce ma snocciola discorsi impegnati, da studente del Politecnico. «Il ponte sullo Stretto? Sarà un gioiello a livello mondiale, un capolavoro di ingegneria, con stralli e campate – spiega – Lo diceva l’altro giorno il mio professore. E chi crede che la mafia lucrerà sui lavori, non capisce una minchia. La mafia sta già lucrando sui collegamenti». Sottoponendosi all’alcol test di Specchio dei tempi ha sfoggiato un eloquio esilarante. «Dottore ho esagerato, ne sono consapevole». Risultato? Tasso di 1,8: bocciato all’esame di sobrietà.
Specchiobus sabato sera ha fatto tappa a Borgo Rossini, tra via Catania e via Reggio. Nel quartiere degli Spritz: ritrovo per lo più di universitari, alcuni provenienti da mezza Europa, altri dal Sud Italia, altri da pochi isolati. Sì, in questo angolo di città si beve. Eccome. Il progetto di Specchio dei Tempi «Un soffio ti può salvare la vita» in tandem con i carabinieri del comando provinciale, campagna di prevenzione contro le stragi del sabato sera, sta diventando una cartina tornasole della movida torinese.
A Borgo Rossini si tocca quasi un primato in questo viaggio esplorativo tra i quartieri dello sballo: un ragazzo, tra i primi l’altra sera a sottoporsi volontariamente ai test, alle 22 aveva già un tasso in corpo di 3,9. «Se vai avanti così rischi un coma etilico» gli ha detto il dottore di Specchio, invitandolo a moderarsi. In quattro ore di sosta, nel camper mobile sono stati fatti 1200 test con l’etilometro, e distribuiti 1800 kit monouso. Tanti si sono messi in coda a chiedere consigli, cogliendo lo spirito dell’iniziativa in collaborazione con l’Arma: persuadere i giovani a consumare in modo consapevole i drink.
E l’occasione del test gratuito effettuato dallo staff medico di Specchio è diventato anche il pretesto per improvvisare giochi «alcolici» e sfide all’ultima goccia tra amici, per scoprire come reagisce il proprio corpo. «Dai, beviamo lo Spritz tutto d’un fiato e proviamo a fare l’etilometro. Vediamo chi regge di più». Così un gruppo di ragazzi si è presentato di fronte al camper ambulatorio con i bicchieri in mano, per un esame collettivo. Esito: 1,18; 0,96; 0,85; 1; 1,50. «Chi non ha bevuto, guida». Proteggere la vita senza rinunciare al divertimento. Ecco il messaggio che vuole diffondere il progetto nelle sue varie tappe. Perché l’alcol è subdolo: si può bere la stessa quantità di vino o di Spritz e ritrovarsi con tassi differenti.
«Abbiamo bevuto due drink a testa, lui ha 0,50 e io più di uno» dice una ragazza, guardando contrariata il fidanzato. Contano le differenze di corporatura, le caratteristiche metaboliche individuali. Tante variabili possono influire sugli effetti di una bevuta. Basta poco per superare i limiti e violare la legge. «Urca ho 4,35», dice, o meglio biascica uno studente, poco prima delle 2. «Torno a casa in taxi».
Prossimi appuntamenti:
6 maggio in san salvario
13 maggio in P.zza Santa Giulia
27 maggio in P.zza Vittorio