Dall’articolo di Angelo Conti pubblicato su La Stampa il 12/04/2018
La pet therapy da ieri è ufficialmente una delle risorse a disposizione dei malati dell’Istituto di Candiolo. L’iniziativa è della Fondazione Specchio dei tempi che sostiene l’attività dell’Associazione Aslan. Ieri, alla vernice dell’iniziativa, sono intervenuti anche il direttore generale di Candiolo Sottile e il direttore sanitario Fenu. Il primo gruppo di sei pazienti ha incontrato Olly, una femmina golden retriver di 2 anni, che era accompagnata dalla presidente di Aslan, Antonia Tarantini: “Dopo le case di riposo, gli hospice e le scuole, i nostri cani fanno ora il loro ingresso anche in un ambiente delicato, dove ci si confronta tutti i giorni con una malattia che mette paura. L’aiuto che può venire dalla pet therapy è importante e noi siamo qui, con i nostri animali, per essere vicini a chi lotta”.
Tutti i golden retriver impegnati nel programma di Candiolo vengono continuamente controllati dai veterinari e sottoposti ad analisi a cura dell’Istituto Zooprofilattico. L’iniziativa ha destato interesse anche scientifico. Gli studenti che frequentano Candiolo hanno già espresso l’intenzione di studiare gli effetti della pet therapy, facendone anche oggetto di approfondimenti e di tesi di laurea.
Specchio dei tempi finanzia ormai da anni l’attività di pet therapy in numerose strutture torinesi. Quest’anno è partito anche il progetto sperimentale per assistere, a scuola, i bambini disabili gravi. L’iniziativa, che sta riscuotendo risultati eccezionali, riguarda ormai tre istituti: Salgari, Berta e Sclarandi. L’anno prossimo diventeranno dieci.