Al Madonna di Campagna sette squadre con atleti provenienti da otto nazioni, e una femminile composta da bambine rom.
Palla al centro: presentato il progetto calcistico che si svolgerà sul campo del Madonna di Campagna. Sette squadre con atleti provenienti da otto nazioni; una femminile composta da bambine rom. Tutte sostenute economicamente da Specchio dei tempi grazie alla generosità dei lettori della Stampa. Si chiama «Un pallone per l’integrazione» il progetto presentato oggi allo Specchio Point di via Santa Maria 6, nuova presenza della fondazione in centro. Uno sportello per chiedere e dare aiuto che stamattina ha accolto la sindaca Chiara Appendino, la capitana della Juventus Women Sara Gama e l’allenatrice bianconera Rita Guarino, ma soprattutto le piccole calciatrici dello Sport Club.
La Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi presenterà domani alle 10.30 allo Specchio Point di via Santa Maria 6/H, il progetto “Un pallone per l’integrazione” che prevede il sostegno economico allo Sport Club Madonna di Campagna e alle sue sette squadre di calcio, composte da giocatori fra gli 8 ed i 16 anni, provenienti da 8 differenti nazioni. Fra le squadre anche quella formata da bambine rom che vivono nel campo nomadi di strada Aeroporto. Una iniziativa volta a sostenere una corretta integrazione, un percorso di crescita nel rispetto delle regole, il contrasto alla dispersione scolastica. Sono attesi la Sindaca di Torino, Chiara Appendino, l’allenatrice della Juventus Women Rita Guarino, la capitana Sara Gama, il presidente del Gruppo Umana Solidarietà, Paolo Bernabucci. Ad accoglierli il presidente di Specchio dei tempi, Lodovico Passerin d’Entrèves, che coglierà l’occasione anche per presentare lo Specchio Point che, dall’inizio della sua attività a novembre, ha già effettuato 545 interventi di emergenza a favore di famiglie in difficoltà ed è anche diventato punto di raccolta per le donazioni dei torinesi. Sempre allo Specchio Point nei giorni scorsi sono stati distribuiti altri 500 aiuti ad altrettante famiglie. Da novembre ad oggi Specchio dei tempi ha così aiutato, su Torino e provincia, 1045 famiglie oltre ai 2000 assegni consegnati agli anziani nel programma Tredicesime dell’Amicizia. In tutto 3045 interventi concreti di solidarietà, una media di oltre 30 al giorno, uno ogni 45 minuti.
Beatrice Covassi, capo della rappresentanza italiana della Commissione Europea, ha visitato questa mattina la scuola “Specchio dei tempi” di Arquata del Tronto.
L’eurodeputata, accolta dalla vicepreside Antonella Micaloni, dal sindaco di Arquata Aleandro Petrucci e dal consigliere di amministrazione di Specchio dei tempi Angelo Conti, si è detta stupita e colpita dalla qualità della struttura e delle tecnologie a disposizione degli alunni.
La visita della scuola è durata circa mezz’ora ed ha permesso all’eurodeputata di incontrare i ragazzi che frequentano la scuola, costruita lo scorso anno da Specchio dei tempi, e di scambiare con loro alcune valutazioni sulla ripresa di questo territorio dopo il terremoto.
Google Maps ha recentemente aggiornato le carte di alcune aree dell’Italia Centrale. Tra queste, anche quelle del territorio in cui Specchio dei tempi ha ricostruito la scuola distrutta dal terremoto di agosto 2016.
L’immagine satellitare di Arquata del Tronto, scattata la scorsa estate, mostra il cantiere della nostra scuola in piena attività.Un’immagine insolita, piena dei ricordi di una battaglia contro il tempo. Vinta. Un’emozione dal cielo…
Continuano anche quest’anno i corsi di giornalismo che Specchio dei tempi regala alle scuole interessate. Le lezioni sono sempre un bel momento di dialogo e confronto con i più piccoli, le loro domande e soprattutto le loro idee.
Grazie ad Angelo Conti, Lucia Caretti e Daniele Solavaggione, noi di Specchio cerchiamo di coinvolgere i bambini con i nostri racconti sulla storia del giornalismo, partendo dagli albori fino ai giorni nostri. Non mancano nemmeno i dibatti su quello che probabilmente diventerà, tenendo conto dei nuovi metodi di comunicazione odierni.
Le lezioni, anche grazie al materiale multimediale, non mancano mai di scatenare interesse e curiosità nei nostri giovanissimi interlocutori. Un vero piacere vedere così tanto riscontro anche tra i più piccoli: il loro entusiasmo è uno stimolo per noi giornalisti a fare sempre del nostro meglio!
Nella foto di Daniele, un momento della lezione tenuta oggi alla Scuola Elementare Statale Salgari di Torino.
Spesso sono le idee semplici quelle che hanno più successo. E quella lanciata dalla Fondazione Ferrero, ora sostenuta e sviluppata grazie alla Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi, è una di quelle. Perché chi è più bravo a scuola non aiuta chi è invece in difficoltà? Perché i “primi della classe” non sostengono i compagni che prendono brutti voti? Perché l’ “aiutare chi resta indietro” non può essere messo in pratica anche fra i banchi di una scuola?
Il plesso scolastico Specchio dei tempi di Arquata del Tronto, completamente ricostruito dalla fondazione de La Stampa dopo il terremoto del Centro Italia, è stato connesso stamattina, per la prima volta, con la scuola Sandro Pertini di Torino. I ragazzi marchigiani della quinta elementare e della prima media hanno potuto studiare, per una mattinata, insieme ai ragazzi della quinta della scuola torinese. L’iniziativa è stata resa possibile dalla NTT Data, l’azienda informatica che ha donato il cablaggio della scuola marchigiana e che, alla Pertini, sviluppa corsi di coding riservati ai ragazzi.
Paolo, Letizia ed io stasera siamo proprio sfatti. In pratica non dormiamo da 40 ore… Ma oggi, nostro primo giorno in Sri Lanka, l’abbiamo passato prima facendo il punto con il nostro rappresentante quaggiù, Anil, e poi incontrando nel pomeriggio il reverendo Ratanasare, il capo dei monaci buddhisti di questa zona del paese. Insieme abbiamo studiato alcuni correttivi alla gestione del villaggio delle bambine dove Specchio dei tempi (con il Gus di Macerata ed i monaci buddhisti) ospita una trentina di bambine abusate o vittime di abbandoni, che il tribunale di Matara ha deciso di allontanare da famiglie troppo violente. Domani mattina e poi anche dopodomani, saremo invece proprio al villaggio, sulle colline di Ibbawale.
LUNEDI’ 30. GIORNATA DI RICORDI, CONTI E PROGETTI
Oggi Specchio dei tempi ha lavorato, insieme al Gus, in Sri Lanka. Come sapete qui esistono tre scuole costruite da Specchio dopo lo tsumani ma c’è soprattutto il Villaggio delle Bambine, che ospita una trentina di bambine che i tribunali cingalesi hanno allontanato dalle famiglie dopo episodi di violenza o di abbandono. Questa mattina, nella sala riunioni di una dei cinque edifici che fanno parte del villaggio, gli amici cingalesi ci hanno fatto anche trovare alcune immagini scattate il 18 maggio 2006, cioè oltre 11 anni fa, quando Paolo Bernabucci (presidente Gus) ed io posammo la prima pietra di questa struttura. Insieme ad una foto di un giovanissimo reverendo Ratanasare, oggi capo dei monaci del sud dello Sri Lanka, allora presente alla cerimonia. Per il resto è stata una giornata di conti, di budget e di progetti. Una giornata molto amministrativa… Domattina alle 9 abbracceremo invece le nostre bambine, durante la celebrazione della Giornata del Fanciullo, nel nostro villaggio, cominciando alle 9 locali, quando in Italia saranno le 4 e mezza del mattino.
MARTEDì 31, UNA FESTA PER IL VILLAGGIO
Oggi ad Ibbawale è un giorno di festa! Poco fa l’alzabandiera nel villaggio delle bambine fondato undici anni fa (e sostenuto ancora oggi) da Specchio dei tempi. Con il Gus di Macerata. Fieri di portare qui il nostro Tricolore in un progetto di pace e di amore.
Fare del bene vuol dire anche fare festa insieme. Questa mattina la comunità agricola di Ibbawale, con tutti i loro bambini, si è stretta intorno alle nostre bambine più piccole (quelle con il grembiule azzurro e il colletto blu) nella festa che si è svolta sul grande prato del Villaggio di Specchio dei tempi. Momenti intensi e commoventi, ma anche di grande gioia. Come potete vedere….
MERCOLEDì 1 NOVEMBRE, IL PATTO COL MONACO
Questa mattina ultimo incontro con il reverendo Ratanasare, il capo dei monaci buddhisti del sud Sri Lanka. Insieme con il Gus, abbiamo definito il programma di interventi futuri a sostegno del Villaggio delle Bambine e dell’Orphanage di Matara. E concordato alcune migliorie nella gestione. Alla fine anche l’impegno formale, mano sulla mano.
Parto con le nostre bambine nel cuore. Ecco la loro bella esibizione di ieri al Villaggio di Ibbawale. Bambine serene, nonostante i drammi del loro passato, grazie a Specchio dei tempi, ai lettori de La Stampa, al Gus… Un ricordo che resterà indelebile.
Specchio dei tempi è il principale finanziatore, da molti anni, del Progetto Sunflower che viene gestito in Sri Lanka insieme al Gus di Macerata. Il progetto è finalizzato alla assistenza alle bambine (attualmente una trentina) che, vittime di abusi ed abbandoni, vengono sottratte dai tribunali cingalesi alle famiglie. Specchio e Gus, d’intesa con i monaci buddhisti della SouthernProvince, si occupano del loro mantenimento, dei loro studi, della loro educazione ed anche del loro inserimento nel mondo del lavoro. In questo progetto lavorano anche volontarie del Servizio Civile. Ci piacerebbe che, l’anno prossimo, ci fossero anche ragazze torinesi… A sottolineare questo intervento che è sostenuto da tanti torinesi con le loro offerte.
Oggi è la Giornata Mondiale delle Bambine. Una giornata che noi, di Specchio dei tempi, celebriamo ogni giorno dell’anno. Tutti i giorni, infatti, la fondazione de La Stampa garantisce vitto, alloggio ed istruzione alle bambine del nostro Children Village di Ibbawale, nel sud dello Sri Lanka. Bambine che abbracciamo idealmente anche in questa particolare giornata, con tutto il nostro affetto.
Qui, in cinque case famiglia, costruite in mezzo ad una suggestiva piantagione di cannella, vivono 25 ragazze e bambine che i tribunali cingalesi hanno sottratto alle famiglie dopo episodi di abbandono o, più spesso, di violenza sessuale interfamigliare. Storie triste e difficili. A cui Specchio risponde con concretezza, d’intesa con le autorità locali, con il Gus di Macerata (che cura la logistica) e soprattutto con i monaci buddhisti della Southern Province, splendidi compagni di questa avventura. Con l’orgoglio di essere l’unica fondazione italiana che, concretamente, è accanto ogni giorno alle bambine vittime di violenza. Molto più delle scarpette rosse….
Aiutare le bimbe vittime di violenza è sempre possibile. Basta un click qui per donare online. Oppure qui trovate tutte le altre modalità: scegliete il fondo 500 e indicate nella causale del versamento “Per le bambine dello Sri Lanka”.
Oggi pomeriggio siamo stati ad Ibbawale dove da diversi anni Specchio dei Tempi finanzia le speranze ed i sogni delle bimbe cingalesi sottratte dai Tribunali dello Sri Lanka alle famiglie dopo abbandoni, violenze od abusi. Abbiamo incontrato le 25 bambine più piccole ( da 5 a 12 anni) e Benedetta ha consegnato a ciascuna di loro un dono, anzi due: ci hanno mostrato le case in cui vivono, i loro dormitori, le aule di disegno e di cucito e quella informatica. Ho poi incontrato i nostri referenti in loco (il progetto è sostenuto economicamente quasi del tutto da Specchio dei Tempi mentre il Gus si occupa della logistica e dei rapporti con i magistrati e con i monaci buddhisti, responsabili di un corretto lavoro con le bambine). Giovedì altri incontri operativi in vista di un aumento del numero delle bimbe assistite: bello impegnarsi per dare loro un futuro.
Pronti in valigia 25 orsetti di peluche. Partiranno con noi fra una settimana alla volta del Villaggio delle Bambine di Specchio dei tempi e del Gus di Ibbawale, in Sri Lanka. Un regalo per le ospiti più piccole delle nostre case famiglia, che sappiamo molto atteso. Nel villaggio, che abbiamo costruito dopo lo tsunami, vivono bambine affidateci dai tribunali cingalesi dopo episodi di abusi, violenze o abbandoni. La più piccola ha 5 anni.