Il 5 x Mille a Specchio per i bimbi curdi

PERCHE’ Il 5XMILLE A SPECCHIO DEI TEMPI?

Per l’aiuto che portiamo ogni giorno a centinaia di bimbi curdi

È stato a lungo il luogo più pericoloso e difficile del mondo. Qui la morte è stata di casa tutti i giorni. E i bambini sono quelli che hanno pagato il prezzo più alto, anche in termine di vite. Parliamo di Mosul, la cittadina rimasta per anni sotto l’attacco dell’Isis, e dei suoi 250.000 profughi che si trovano da mesi nei campi intorno ad Erbil, appena 77 chilometri più in là. Fra loro almeno 40.000 fra bambine e bambini.

A Duhok, poco a nord di Erbil, Specchio dei tempi nel 2017 ha lanciato (sostenendola completamente) l’operazione Mirror of Peace, “Specchio di pace”. Abbiamo costruito, proprio al centro del campo profughi dell’etnia curdo yazida (la più odiata dal Califfato per motivi religiosi), due «Children’s friendly space», cioè delle piccole oasi dove i piccoli tra i 6 e i 14 anni sono curati, assistiti, confortati e posti anche nella condizione di giocare.

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Per sviluppare il progetto Specchio dei tempi collabora con il Gus (Gruppo Umana Solidarietà), che opera in zona dal marzo 2017 ed è partner di Specchio dei tempi da circa vent’anni in interventi sia in Italia e sia in Paesi lontani (Sri Lanka, India, Nepal). Concretamente, sono stati allestiti, operativi già dall’autunno 2017, spazi ricreativi e di educazione, pensati soprattutto per i più fragili: minori con forti traumi, bambine vittime di brutali violenze, disabili.

Specchio dei tempi e Gus sono presenti in quell’area con un capoprogetto italiano, con una decina di volontari della ong locale partner che si chiama Weo e, appena possibile, anche con quattro volontari del Servizio Civile. Inoltre tutta l’attività delle due strutture è periodicamente monitorata in loco da giornalisti di Specchio dei tempi.

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Il punto sulla palestra di Arquata

di Angelo Conti

I nostri bambini che giocano davanti alla scuola che abbiamo inaugurato a settembre. E il paese ancora distrutto. Angelo Conti è tornato ad Arquata a combattere contro la burocrazia: grazie alla generosità dei lettori de La Stampa costruiremo una palestra per completare questa struttura che è già considerata un gioiellino e sta dando speranza a un paese intero. Abbiamo promesso che sarà pronta a settembre e ce la faremo!

Forza Arquata, Specchio dei tempi è con voi.

Nella foto di Daniele Solavaggione, il terreno dove verrà costruita la palestra.

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Messico, la scuola di Specchio pronta entro l'estate

di Angelo Conti

A Tochimilco si lavora alle fondamenta: i lavori saranno terminati entro l’estate. La scuola sarà cablata e connessa con tutto il mondo.

Ci arrivano nuove immagini da Santa Catarina di Tochimilco, dove l’impresa Benitez ha messo mano alla realizzazione delle fondamenta della scuola che Specchio dei Tempi sta costruendo per sostituire la vecchia struttura, pesantemente danneggiata dal terremoto di metà settembre 2017. La nuova scuola sarà pronta in estate, forse già entro luglio.

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 ⇒ Specchio in Messico a febbraio, diario di viaggio

Tappa successiva sarà il cablaggio della scuola che, via satellite (a Santa Catarina non arriva alcun segnale, nè telefonico, nè internet, nè televisivo…), collegheremo con le altre scuole legate a Specchio dei tempi nel mondo.

Sarà la ventiseiesima scuola ricostruita dalla Fondazione Specchio dei tempi negli ultimi 20 anni. Ne siamo orgogliosi. Tutto questo, anche grazie al supporto logistico del Gruppo Umana Solidarietà e della Università Buap di Puebla.


 ⇒ Il nostro impegno per il Terremoto del Centro Italia

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Arquata, il punto sulla palestra

Angelo Conti è tornato ad Arquata, dove Specchio dei Tempi costruirà una palestra accanto alla scuola che abbiamo inaugurato. Abbiamo delle difficoltà perché la burocrazia a volte rallenta e complica anche le cose semplici.

Noi di Specchio dei tempi però siamo abituati ad affrontarle e verranno superate al più presto. Contiamo di iniziare i lavori nel giro di due settimane e di concluderli per settembre.

⇒ Basta un clic per sostenere il progetto

Un mattinata alla Pertini con la Prima A

di Angelo Conti 

Bello essere stato stamattina con i bambini della prima A della Pertini. Con la docente Antonella Di Massa e con la educatrice Paola abbiamo intrattenuto la scolaresca sul Nepal e sulla vita quotidiana dei bambini che vivono là. E sulle attività di Specchio dei tempi nel mondo. Grande interesse e partecipazione con tante domande simpatiche.

Cose belle da tenere nel cuore.

Kurdistan, inaugurate le due strutture di Specchio per i bimbi sfuggiti all’Isis

Articolo di Angelo Conti pubblicato su La Stampa il 10/04/18

18 mila nel campo ufficiale, altri 25 mila in quello “unofficial” e qualche altro migliaia sparso nelle vicine campagne. Cinquantamila sotto le tende. Sono i curdi yazidi, i più odiati dall’Isis, che finalmente sfuggiti alle violenze del Califfato, negli ultimi due anni si sono riversati nelle campagne intorno a Duhok, la cittadina di un milione di abitanti, nel Kurdistan settentrionale che è un po’ la capitale di questa etnia, contraddistinta da una grande devozione verso le Sacre Scritture.

Quasi tutti contadini, quasi tutti ex proprietari di piccoli terreni, ora si trovano senza più nulla. E nella grande tendopoli, come negli agglomerati vicini, riescono a vivere grazie all’impegno budellone e di organizzazioni umanitarie di mezzo mondo.

Specchio dei tempi è qui da un anno. Dal primo sopralluogo compiuto a maggio, quando si cercò di capire quali fossero le priorità. Tutti, ma proprio tutti, ci chiesero di pensare a ragazzi e bambini traumatizzati: «Dobbiamo ritenere – ci spiegarono le autorità di Erbil – che difficilmente queste famiglie troveranno la forza di rientrare nelle case coloniche devastate. O che almeno lo potranno fare solo fra molto molto tempo. Quindi pensiamo subito a dare un futuro a ragazzi e ragazze che per quasi tre anni sono cresciuti in balia delle dottrine e delle violenze dell’Isis».

Oggi le cose non sono cambiate. «Nessuno degli yazidi è tornato a casa – racconta mister Ali, l’attuale responsabile della tendopoli -. Per due ragioni: la principale è che le loro case coloniche non sono state solo devastate, ma il più delle volte rase al suolo. La seconda è che molti taglia gole si sono semplicemente sbarbati, ma non si sono allontanati da quelle zone, che restano mal controllate dall’esercito curdo. Insomma non c’è sicurezza. E resta il terrore: non dimentichiamo che moltissimi bambini sono orfani di padre e che quasi tutte le donne hanno subito violenze. Erano yazide le ragazze vendute al mercato di Mosul con il prezzo scritto su un cartello appeso al collo…».

Sicurezza ce n’è comunque poca. «Sono stati individuati numerosi infiltrati – spiegano alla Weo, la ong curda più attiva nel campo di Duhok -. Ex militanti dell’Isis che hanno cercato di darsi una nuova identità, in attesa di riorganizzarsi. Svariate centinaia di loro sono stati arrestati nelle cinque grandi tendopoli della regione, ma recentemente sono stati trasferiti dalle carceri curde a quelle irachene, manovra che potrebbe preludere ad un futuro scambio di prigionieri».

I posti di blocco dei peshmerga, i combattenti dell’esercito curdo, sono numerosi ed i controlli molto attenti. Ma l’insicurezza si respira ad ogni passo.

Queste ragioni fanno pensare che le tendopoli siano destinate a durare ancora molti anni. La Fondazione Specchio dei tempi, che ha scelto come partner operativo il Gruppo Umana Solidarietà, ha realizzate la scorsa estate due strutture pensate per i più giovani.

«L’obiettivo è quello di far superare ai ragazzi in età scolare, soprattutto nella fascia 8-14 anni, questo complesso momento in cui, usciti dalle angherie e dalle dottrine dell’Isis, devono invece affacciarsi al mondo – spiega Paolo Bernabucci, presidente del Gus -. Così abbiamo creato, con il finanziamento di Specchio dei tempi, prima una struttura con 20 computer in rete e connessi ad Internet, nella quale i ragazzi seguono corsi di alfabetizzazione informatica. 

Poi un’altra struttura dove insegniamo loro l’inglese, perchè purtroppo questi bambini conoscono soltanto il curdo e l’inglese scolastico è davvero di qualità modestissima. Accanto a questi due percorsi formativi ce ne sono ovviamente anche di ludici, più lievi, pensati per un divertimento sereno. Sino ad oggi abbiamo coinvolto nelle iniziative circa 120 ragazzi».

Specchio dei tempi era presente, l’altro giorno, all’inaugurazione ufficiale delle strutture, comunque già del tutto operative da ottobre (ma poi pressoché irraggiungibili dagli occidentali dopo la chiusura al traffico internazionele dell’aeroporto di Erbil, deciso dalle autorità irachene per rappresaglia dopo il risultato del referendum sull’indipendenza del Kurdistan), e continuerà a sostenerne l’attività. Allo studio anche un progetto per favorire l’affitto di piccoli appezzamenti di terreno alle familie yazidi nei dintorni di Duhok così da consentire il loro ritorno all’agricoltura, nonchè la costruzione di una struttura polivalente per ospitare i ragazzi soprattutto nel periodo invernale, molto severo sotto le tende.

L’aiuto dei lettori de La Stampa ai piccoli yazidi quindi non si fermerà. Come sempre l’impegno di Specchio dei tempi non è spot, ma rappresenterà anche in Kurdistan, per tanti ragazzi, un concreto accompagnamento verso una vita più normale e più serena. 

I nostri progetti mondo

Specchio vicino alla famiglia della piccola Alessia

Pasquetta. Un pensiero per Alessia, che oggi è stata operata di nuovo al Regina Margherita. Siamo vicini alla sua famiglia con un aiuto, per permettere al papà di fermarsi a dormire qualche notte a Torino durante questo ennesimo ricovero. Forza!

⇒ L’impegno di Specchio per il Regina, cinque milioni di euro in tre anni

La Pasqua di Specchio: a Torino, in Somalia, in Iraq

di Angelo Conti

Ci sono coincidenze belle, che riempiono il cuore. Come quella di aver trovato, questa mattina, aprendo il pc qui alla Fondazione Specchio dei tempi (non stupitevi troppo… noi lavoriamo anche a Pasqua), una mail del Gruppo Umana Solidarietà con le foto scattate ieri a Dhuok, nel Kurdistan iracheno, dove Specchio ha attrezzato (con il Gus partner logistico) due strutture ludico-educative, frequentate da decine di piccoli curdi yazidi, sfuggiti l’anno scorso ai soprusi ed alle violenze dell’Isis nella zona di Mosul. Con questi bambini è in corso un programma di recupero dopo il pesante indottrinamento subìto. Difficile per i maschi, a cui era stato insegnato anche a fare la guerra, ma non meno semplice con le bambine, considerato che fra loro ci sono le vittime di inaudite violenze. Noi lavoriamo qui anche oggi, che non è ovviamente una festività in Kurdistan. Siamo vicini ai curdi, da sempre, soprattutto alle coraggiosissime donne, straordinarie nella vita e anche in battaglia. 

La Pasqua di Specchio dei tempi è con i piccoli curdi, ma anche con le nostre carissime bambine abusate dello Sri Lanka, con i piccoli messicani di Santa Catalina a cui stiamo ricostruendo la scuola, con i bambini somali che curiamo nell’ospedale di Hargeisa che abbiamo costruito e che stiamo attrezzando con la neonatologia, oltre che con i malati del sud del Myanmar a cui cerchiamo di portare conforto e cure con le cliniche mobili.

Ma siamo anche vicini alle 3045 persone che negli ultimi quattro mesi abbiamo aiutato a Torino. La nostra città e il nostro cuore. Perché senza i torinesi nulla di tutto questo sarebbe stato possibile.


Il giornalino con i sogni dei bambini del Moi

di Angelo Conti

Vivere nei casermoni dell ‘ex Moi è una esperienza difficile. Ma i bambini che crescono qui vorrebbero raccontarla, insieme ai loro sogni. E stanno preparando un giornalino. Ieri ho avuto il privilegio di dirigere la prima riunione di redazione. La prossima settimana cominceremo a scrivere ed a disegnare.

Specchio dei tempi è qui con Acmos, Lvia, Istituto comprensivo Pertini. Per dare a questi bimbi un futuro migliore.

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Posata la prima pietra della scuola di Specchio in Messico

di Angelo Conti

E’ un bel giorno per Specchio dei tempi. Ieri pomeriggio, a Santa Catalina di Tochimilco, il piccolo comune alle falde del vulcano Popocateptl, a quota 2500 metri, in Messico, abbiamo posato la prima pietra della nuova scuola elementare. Sarà il dono dei lettori de La Stampa ad una popolazione, già poverissima, duramente colpita dal sisma dello scorso 15 settembre. La vecchia scuola, non più agibile, è stata demolita il mese scorso.

 

Ieri, completate le pratiche burocratiche e la stesura dei contratti, la presidenta della Regione di Tochimilco, Albertana Calyeca Amelco, ha posato la prima pietra. L’impresa Benitez ha indicato in circa tre mesi il tempo necessario alla costruzione, fatti salvi eventuali rallentamenti che la posizione del piccolo comune (a 2 ore da Puebla) e l’attività del vulcano (che fuma costantemente e che spesso spara pietre e lapilli) potrebbero anche provocare.

⇒ DIARIO DI BORDO: ANGELO CONTI IN MESSICO

Specchio dei tempi seguirà da vicino tutta la costruzione, d’intesa con il Gruppo Umana Solidarietà e con l’Università di Puebla, partner logistici dell’operazione. E’ sempre possibile sostenere la costruzione della scuola e la sua attività: si può contribuire con un clic qui. Tutte le altre modalità di donazione sono illustrate qui.

⇒ IL NOSTRO IMPEGNO PER IL TERREMOTO DEL CENTRO ITALIA

Palestra di Arquata, pronti tutti i documenti

di Angelo Conti

Martedì mattina, in fondazione, il presidente di Specchio dei tempi, Lodovico Passerin d’Entreves, assistito dal progettista e direttore lavori Paolo Panetta, ha sottoscritto tutta la documentazione relativa alla palestra scolastica di Arquata del Tronto. Mercoledì tutti i 6 faldoni (circa 240 documenti) sono stati trasferiti ad Arquata e messi a disposizione del responsabile dell’ufficio tecnico di quel comune, geometra Mauro Fiori. L’inizio dei lavori della platea è previsto nella prima decade di aprile.

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L'asilo di Specchio a Canelli ricostruito 24 anni fa

di Angelo Conti

Ieri mattina con il presidente Lodovico Passerin d’Entreves sono stato a Canelli a visitare la scuola di infanzia Specchio dei tempi ricostruita dalla nostra fondazione dopo l’alluvione del 1994. Ottanta bambini, la dirigente scolastica e le maestre ci hanno accolto con i loro canti. Bellissimo.
Realizzazioni di Specchio che restano nel tempo a sostenere le nostre comunità.

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