Alba e Ceva, così Specchio ricostruì i ponti distrutti dall'alluvione del '94

Di Paola Scola
Pubblicato su La Stampa il 19 maggio 2020

La gara di solidarietà – per aiutare Comuni, associazioni, strutture pubbliche e private, aziende, scuole e cittadini – è commovente. Il colore unto della melma, che odora di distruzione, avvolge ogni cosa. Sono passati pochi giorni dall’alluvione che, il 5 e 6 novembre, ha stravolto la geografia delle province di Cuneo, Asti e Alessandria. Devastate dalla furia delle piene e delle colline graffiate da enormi dita invisibili. Le stesse che hanno schiacciato case, fabbriche, negozi, ponti e strade. Lasciando un centinaio di morti in Piemonte, 29 dei quali nel solo Cuneese. Croci tra acqua e fango. Danni difficilmente calcolabili. Tanta disperazione.

Ma i piemontesi sono gente tenace. Che si asciuga gli occhi e vuole ripartire. E trova subito le mani tese di migliaia di lettori de La Stampa, che attraverso la fondazione Specchio dei tempi donano agli alluvionati una trentina di miliardi di vecchie lire. Trasformati presto in «aiuti concreti» a privati e per ricostruire opere pubbliche simboliche di intere comunità. Con un miliardo si restituisce ad Alba il «ponte della Solidarietà», come viene chiamato il nuovo attraversamento sul Cherasca, definito dal sindaco-eroe Enzo Demaria «l’opera pubblica più importante ultimata dopo la disastrosa alluvione». Lungo 27 metri, s’inaugura il 14 dicembre ’97.

A Ceva, invece, sul ponte pedonale c’è una targa: «La Stampa con la rubrica Specchio dei tempi in aiuto alla comunità di Ceva nei tristi giorni dell’alluvione del 5/11/94 volle la ricostruzione della Passerella che venne riconsegnata il 26/3/95». Il rettangolo scolorito racconta una storia di dolore e solidarietà. Quella dell’attraversamento strappato dal Tanaro e della sua ricostruzione, grazie a Specchio dei tempi. Prima opera pubblica restituita alla città dopo il disastro. «A Ceva di chi è povero si diceva che non ha i soldi neppure per passare il Tanaro – disse allora il sindaco Gianni Taramasso -. Noi eravamo così, ma Specchio ci ha soccorsi. Quando si è saputo che il Tanaro aveva tagliato in due la città, abbiamo capito che era una tragedia». Specchio dei tempi, inaugurando la Passerella dopo soli 5 mesi, ricuce un intero paese e i suoi frammenti di memoria comune.

Coronavirus, Specchio aiuta ancora la Granda: come donare
Sin dall’inizio dell’emergenza, Specchio non ha mai dimenticato i cuneesi. Ha donato ecografi e dispositivi di protezione ai sanitari, e ora sta consegnando centinaia di spese gratuite alle famiglie in difficoltà. Ma soprattutto ha lanciato un bando che aiuta le piccole imprese a rialzarsi: ci sono in palio oltre 100 sussidi da 3 mila euro e continueranno ad aumentare, perché la raccolta fondi prosegue. Chi vuole sostenere la fondazione de “La Stampa” può farlo con donazioni online, quindi in totale sicurezza, con  causale « Emergenza Coronavirus», Fondo 112.  Le donazioni sono possibili con carta di credito qui, con un  bonifico sul conto intestato a Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, IBAN: IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, Banca Intesasanpaolo oppure sul conto corrente postale 1035683943, intestato a Specchio dei tempi. E’ anche possibile usare  Satispay (qui non occorre causale, ogni aiuto è automaticamente destinato alla lotta al virus). E’ infine possibile donare anche sulla piattaforma “ Rete del dono”.  Qui sul sito (e sulle pagine Facebook, Instagram e Twitter) vengono più volte al giorno pubblicati aggiornamenti sull’andamento della sottoscrizione e sulle attività della fondazione a contrasto del Covid-19.

Tangram torna in scena: “;La buona novella” di De André in diretta tv per aiutare Specchio

Di Beppe Minello

Ricominciare (quasi) davvero. Tangram Teatro lo farà in compagnia di Specchio dei tempi al quale verranno devolute le offerte, volontarie, che verranno fatte il 29 maggio quando, alle 21, in diretta su Rete 7 (canale 12 del digitale terrestre) e sulla pagina Facebook, andrà in scena una versione live de “La buona novella” liberamente tratta dai Vangeli apocrifi e dall’opera di Fabrizio De André.

Una versione ridotta di quello che è uno degli spettacoli più sentiti e riproposti da Bruno Maria Ferraro, anima di Tangram Teatro, e protagonista di un grande successo dove la narrazione si fonde con la canzone d’autore. “Ridotta – spiega Ferraro – perché comprenderà solo la prima parte tratta dall’omonimo lp di De André che, proprio quest’anno, compie 50 anni. Il lato A, diciamo, dedicato alla vita di Maria, dall’infanzia alla nascita di Gesù. Ridotta, perché in scena ci sarò solo io rispetto alla versione originale dove sono accompagnato da due musicisti”.

Una scelta coerente con il particolare momento storico che vieta, ancora fino al 15 giugno, gli spettacoli teatrali: “Finalmente però, intravediamo la possibilità di riannodare un filo interrotto quasi tre mesi fa. E mentre attendiamo disposizioni per la messa in sicurezza di pubblico e lavoratori e la riapertura completa, noi con questo spettacolo, comunque live, ci avviciniamo ad una forma di spettacolo più vicina al vero”.

A convincere Ferraro e Tangram Teatro a realizzare lo spettacolo è stata una concatenazione di eventi: certamente i 50 anni “di uno dei tanti capolavori di Fabrizio De André. Nel 1970, andando come al solito controcorrente con il periodo storico – spiega Ferraro – Fabrizio raccontò in musica i personaggi della tradizione cattolico cristiana visti dalla prospettiva dei Vangeli apocrifi. Quelle stesse storie che ispirarono a Dario Fo  un’altra opera straordinaria come il Mistero Buffo. Noi semplicemente reimmergiamo le canzoni di De André nelle storie che le hanno originate”.  Tangram Teatro ha poi raccolto la sollecitazione di Don Moreno Filippetti, responsabile della comunicazione nazionale dei salesiani, impegnato nelle celebrazioni del mese di maggio dedicate alla figura di Maria di Nazareth, allestendo una versione ridotta per la tv appunto de “La buona novella”.

Ferraro coglie anche nella figura “umana” di Maria di Nazareth spunti di riflessione attualissimi “in questo periodo di paura, di dolore e di perdita delle certezze. Tutti noi, credenti e non credenti, abbiamo una radice culturale comune e condivisa. Si tratta di superare diffidenze e recuperare la capacità di guardare tutti in un’unica direzione esattamente come in questi mesi hanno fatto medici, infermieri e personale degli ospedali. Superare contrapposizioni inutili e faziose che mettono virologi contro virologi, politici contro politici come si trattasse di una partita di calcio, un gioco. Anche raccontare storie, che poi è il nostro mestiere, serve a curare le ferite di questa società e lo faremo dando però anche un segno concreto con l’aiuto a Specchio dei Tempi”.

Anche l’aspetto solidale della serata ha infatti a che fare con la narrazione de “La buona novella”.  lI ricavato delle offerte sarà impegnato “a sostegno del programma ‘Madri  e figli in difficoltà – spiega Angelo Conti della Fondazione La Stampa – Specchio dei Tempi -. L’emergenza Coronavirus ha acuito le difficoltà economiche di 100 mamme che Specchio ha selezionato tra le più bisognose. A loro e ai loro bambini andrà il frutto della raccolta, che verrà trasformato in borse della spesa che verranno consegnate nei tre giorni successivi allo spettacolo: la solidarietà non deve aspettare!”.

Il “biglietto di ingresso” per lo spettacolo del 29 maggio, se lo vorrete, potrà essere un’offerta grande o piccola.

 

Oltre 300 mila euro per le imprese cuneesi: da oggi via al bando di Specchio

Di Michela Casale Alloa
Pubblicato su La Stampa il 23 maggio 2020

Oltre trecentomila euro per aiutare le piccole imprese cuneesi a rialzarsi. Da oggi il progetto è realtà: in poco più di una settimana Specchio dei tempi ha trovato i fondi necessari e ha messo in piedi un bando per le aziende travolte dalla pandemia. Si chiama «La Granda che riparte» e da stamattina ci si può candidare: ci sono in palio 101 assegni da 3 mila euro ciascuno, ma potrebbero essere molti più, perché la raccolta prosegue. Ieri sono arrivati 40 mila euro dalla Cassa di Risparmio di Fossano e 10 mila euro dalla Banca di Alba. Ma la Fondazione de «La Stampa» continuerà a trasformare ogni euro ricevuto in sussidi per le attività artigianali e commerciali.

Antonio Miglio, presidente della Cassa di Risparmio di Fossano: «La nostra è una banca di territorio e fra i nostri clienti ci sono molte piccole imprese. Quindi, oltre a cercare di essere più veloci dei finanziamenti garantiti dallo Stato, riteniamo importante e utile aiutare quelle ditte che hanno difficoltà di accesso al credito bancario. Per questo abbiamo deciso di sostenere l’iniziativa».

VAI AL BANDO

«In questa emergenza, Banca d’Alba è stata sempre presente a sostegno del proprio territorio con importanti interventi in campo sanitario, ma anche e soprattutto con misure di sostegno a favore delle famiglie e le imprese – dice il presidente di Banca d’Alba, Tino Cornaglia -. Gli artigiani e i commercianti sono il polmone dell’economia della provincia e siamo al loro fianco nell’immediato per le difficoltà e alla ripartenza con un’assistenza mirata e puntuale».

Fruttivendoli, baristi, parrucchieri, ristoratori, edicolanti, muratori, autonomi. Tutti possono chiedere il sostegno di Specchio: ditte individuali e società di persone, purché abbiano la sede legale e operativa a Cuneo o in un comune della provincia. Altro requisito fondamentale, i ricavi del 2018: non devono essere superiori a 60 mila euro. Per le attività avviate nel 2019, è richiesta una autocertificazione. Il regolamento completo si trova  su bando.specchiodeitempi.org, dove bisogna anche scaricare il modulo di adesione. Va inviato insieme alla dichiarazione dei redditi, al documento di identità e alla visura.

Per partecipare c’è tempo fino al 3 giugno, alle 24: bisogna inviare un’email a bando@specchiodeitempi.org con gli allegati in formato pdf. Pec, materiali su Wetransfer o simili, o inviati in formato cartaceo, non saranno accettati. Lo staff della Fondazione lavorerà per due settimane per stilare la graduatoria: i vincitori saranno avvisati entro il 18 giugno, mentre fino al 16 giugno alle 24 si raccoglieranno donazioni. Gli aiuti economici saranno erogati in pochi giorni, sino ad esaurimento dei fondi, per garantire la rapidità dell’intervento.

DONA PER LE IMPRESE

Fare in fretta. Fare cose concrete, che diano speranza a chi non ne ha più. Da 65 anni Specchio dei tempi lavora così e per questo la onlus dei nostri lettori aveva immediatamente stanziato 100 mila euro per le piccole e micro-imprese cuneesi sull’orlo della chiusura. Subito Confartigianato Cuneo e la Banca Alpi Marittime avevano appoggiato l’iniziativa, donando 40 mila euro ciascuna. Poi si erano uniti il gruppo «Impresecheresistono» (10  mila euro), la Cassa di Risparmio di Savigliano (30 mila) ed Egea (30 mila). Con gli ultimi due contributi arrivati ieri, e le prime offerte dei lettori, la somma provvisoria raccolta  è salita a 303 mila euro.

Etinet aiuta Specchio: impennata di donazioni online contro il Covid

Di Lucia Caretti
Pubblicato su La Stampa il 21 maggio 2020

Era il 10 marzo, ed era soltanto l’inizio. In 24 ore sul sito di Specchio dei tempi transitavano più donazioni che nell’intero 2019. Cominciava una gara di solidarietà nelle nuove piazze virtuali, a cui la Fondazione de «La Stampa» si prepara da anni, con i suoi giornalisti e con i tecnici di Etinetl’agenzia di Savigliano dove batte il cuore di «Specchio Digitale».

Dal 2016 la onlus racconta ogni progetto qui sul sito, su lastampa.it e sui principali social media, con la stessa trasparenza con cui da sempre scrive sul giornale. I donatori vengono quindi costantemente informati, anche online, sugli interventi che finanziano. E i lettori possono confrontarsi, chiedere e offrire aiuto: quello che dal 1955 fanno sulla rubrica de «La Stampa». Il dialogo nato sulle colonne del quotidiano, così, continua in rete. E si è straordinariamente intensificato durante l’emergenza coronavirus.

Da 73 giorni Etinet e la Fondazione lavorano senza sosta: Specchio riceve centinaia di messaggi sul web e le donazioni hanno avuto una crescita record. Ne sono arrivate 9597 da 66 Paesi, cioè il 60% delle quasi 16 mila complessive. Sono versamenti effettuati con carta di credito o Paypal sul sito (che è tradotto in inglese e cinese), su Facebook e sulle principali piattaforme di raccolta fondi italiane e internazionali. Ma anche su Satispay, l’app cuneese che sta rivoluzionando i pagamenti, dove Specchio ha avuto un boom: 1600 nuovi sostenitori.

I PROGETTI DI SPECCHIO DEI TEMPI
In due mesi di lavoro senza sosta, lo staff di Specchio ha distribuito 1 milione di dispositivi di protezione individuali ai sanitari che lottano contro il Coronavirus: mascherine, camici, cuffie, guanti, calzari, occhiali. Le forniture sono arrivate in 125 strutture, tra ospedali, pubbliche assistenze, case di riposo, associazioni di volontariato, medici di famiglia, vigili del fuoco volontari. Specchio ha inoltre donato 150, fra macchinari, apparecchiature, letti ed arredi, alle rianimazioni ed ai pronto soccorso di 19 ospedali in tutta la Regione. Chi vuole sostenere la fondazione de “La Stampa” può farlo con donazioni online, quindi in totale sicurezza, con  causale «Emergenza Coronavirus», Fondo 112.  Le donazioni sono possibili con carta di credito qui, con un  bonifico sul conto intestato a Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, IBAN: IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, Banca Intesasanpaolo oppure sul conto corrente postale 1035683943, intestato a Specchio dei tempi. E’ anche possibile usare  Satispay (qui non occorre causale, ogni aiuto è automaticamente destinato alla lotta al virus). E’ infine possibile donare anche sulla piattaforma “ Rete del dono”.  Qui sul sito (e sulle pagine Facebook, Instagram e Twitter) vengono più volte al giorno pubblicati aggiornamenti sull’andamento della sottoscrizione e sulle attività della fondazione a contrasto del Covid-19.

DONA ORA

Dal Pakistan al Guatemala, tutto il mondo abbraccia Specchio e l'Italia ferita

Di Lucia Caretti
Pubblicato su La Stampa il 22 maggio 2020

È successo ancora nell’ultima settimana. Ieri 50 dollari dagli Stati Uniti. Mercoledì 1696 euro dalla Danimarca. Venerdì scorso 20 dollari da New York, in ricordo di «Leonardo, Florence e Peter, emigrati da Castelfranco in Miscano nel Bronx, nel 1882». E poi 1500 rubli da Alexander, russo di Mosca: «Non sono molti soldi, ma vorrei aiutare in qualche modo. Forza, Italia, non mollare!». È successo e continua a succedere, ormai da due mesi: una solidarietà senza confini. Sono 1449 le donazioni provenienti da 67 Paesi stranieri, il 10% circa delle offerte ricevute da Specchio dei tempi per la lotta al coronavirus, che oggi sono complessivamente 15.850, per un totale di 9.606.542 euro.

Dal Guatemala al Bahrein, passando per Argentina, Finlandia, Emirati Arabi, Spagna, Pakistan, Marocco, Bulgaria, Brasile, Slovacchia, Francia: oltre 185 mila euro dall’estero e un abbraccio agli italiani che soffrono. Ma anche un riconoscimento alla credibilità internazionale della Fondazione de «La Stampa», che da 65 anni opera dopo le più gravi calamità nei cinque continenti. Di fronte alla pandemia, tutto il mondo si è stretto attorno ai nostri lettori, con versamenti piccoli e grandi, spesso accompagnati da messaggi commoventi. Si possono vedere su specchiodeitempi.org/dediche. «L’Italia, con i suoi film e la sua musica, mi ha cambiato la vita: ha un posto speciale nella mia anima e desidero contribuire» scrive Liew dalla Malesia. «Sono arrivato nel 2006, sui barconi» racconta un signore eritreo che ora vive in Norvegia. «Grazie, mi avete aiutato in un momento per me difficile. Siete un popolo generoso. Mi spezza il cuore sapere quello che state affrontando». Duecento euro, quindi. Poi ci sono i cento che il medico Ammar manda dall’Iraq. E i 2 euro di Ali Said, con tante scuse: «Vorrei poter donare di più. Ma sono soltanto un povero ragazzo turco con un salario minimo».

L’impresa dell’irlandese
Ognuno fa come può; qualcuno s’inventa imprese impossibili. Come quella del conferenziere irlandese Andrew Bannon, che ora abita in Baviera e per Specchio ha corso una maratona in giardino. Risultato: mille giri e 2070 euro, per dimostrare che «l’Europa è viva». Germania e Regno Unito sono finora i due Paesi più generosi dopo gli Usa, stando alle statistiche di specchiodeitempi.org: 75 donazioni ciascuno mentre sono 161 quelle provenienti dagli States. E ne vanno aggiunte altre 393 ricevute sulla piattaforma Global Giving, un’istituzione per gli americani.

Il sito tradotto in cinese
Specchio ha tradotto il suo sito web in inglese, per aggiornare questi sostenitori. E pure in cinese per farsi conoscere in Estremo Oriente. Così da Hong Kong sono arrivati 6445 euro con venti donazioni (il secondo Paese più generoso, sul sito della fondazione); mentre da Pechino 60 mila mascherine: una fornitura regalata da una cordata di imprenditori innamorati delle montagne piemontesi.

L’ondata benefica non si ferma, grazie al lavoro sui social media e alla rivista «Forbes», che ha indicato la onlus de «La Stampa» come primo riferimento per le donazioni verso l’Italia. Ma grazie, soprattutto, al cuore di persone speciali. Come i monaci buddhisti di New York, che hanno versato 10 mila dollari. E il compositore sudafricano Nic Paton, che ha realizzato un brano per sostenere Specchio. Inizia così: «Dedicato alla cara gente italiana. Siamo con voi».

I PROGETTI DI SPECCHIO CONTRO IL CORONAVIRUS
In due mesi di lavoro senza sosta, lo staff di Specchio ha distribuito 1 milione di dispositivi di protezione individuali ai sanitari che lottano contro il Coronavirus: mascherine, camici, cuffie, guanti, calzari, occhiali. Le forniture sono arrivate in 125 strutture, tra ospedali, pubbliche assistenze, case di riposo, associazioni di volontariato, medici di famiglia, vigili del fuoco volontari. Specchio ha inoltre donato 150, fra macchinari, apparecchiature, letti ed arredi, alle rianimazioni ed ai pronto soccorso di 19 ospedali in tutta la Regione. Chi vuole sostenere la fondazione de “La Stampa” può farlo con donazioni online, quindi in totale sicurezza, con  causale «Emergenza Coronavirus», Fondo 112.  Le donazioni sono possibili con carta di credito qui, con un  bonifico sul conto intestato a Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, IBAN: IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, Banca Intesasanpaolo oppure sul conto corrente postale 1035683943, intestato a Specchio dei tempi. E’ anche possibile usare  Satispay (qui non occorre causale, ogni aiuto è automaticamente destinato alla lotta al virus). E’ infine possibile donare anche sulla piattaforma “ Rete del dono”.  Qui sul sito (e sulle pagine Facebook, Instagram e Twitter) vengono più volte al giorno pubblicati aggiornamenti sull’andamento della sottoscrizione e sulle attività della fondazione a contrasto del Covid-19.

DONA ORA

Specchio ha già raccolto 250 mila euro per aiutare le mini imprese cuneesi

Di Angelo Conti
Pubblicato su La Stampa il 21 maggio 2020

Energie del territorio per le piccole imprese della Granda. Ieri Egea ha deciso di partecipare con 30 mila euro al progetto di Specchio dei tempi che ha l’obiettivo di aiutare la ripresa degli artigiani e dei commercianti di Cuneo e provincia.

«Il contributo di Egea rientra nel concetto di “patto di comunità”, ovvero l’importanza più profonda dell’essere comunità, valore a noi particolarmente caro, del supporto reciproco, dell’ascoltarsi – dice l’Ad della multiutility albese, PierPaolo Carini -. Per questo abbiamo voluto dare un contributo mettendo queste risorse a disposizione delle piccole e micro imprese che nel nostro territorio rappresentano una realtà fondamentale per il tessuto produttivo e che sono state fortemente colpite in questo periodo di emergenza». Ancora: «Non sarà facile riaprire negozi e botteghe dovendosi accollare costi importanti dopo una così lunga chiusura e parallelamente fronteggiare una inevitabile riduzione di ingressi. Pensiamo sia importante aiutarsi e, come Egea, cerchiamo di farlo in modo concreto».

DONA PER AIUTARE LE IMPRESE

Con questo contributo la «cordata» dei sottoscrittori raggiunge quota 250 mila euro. Oltre ad Egea, hanno contribuito la Fondazione La Stampa-Specchio dei tempi con 100 mila euro, Confartigianato Cuneo con 40 mila, Banca Alpi Marittime con 40 mila, il consorzio «Impresecheresistono» con 10 mila e la Cassa di Risparmio di Savigliano con 30 mila .

Ogni aiuto avrà un valore di 3 mila euro e, per questo, sono al momento finanziati 83 interventi a favore di altrettante piccole imprese. L’obiettivo è arrivare a cento aiuti, quindi a 300 mila euro. Il primo step della raccolta verrà chiuso domani, in vista della pubblicazione di sabato (23 maggio) del bando, ma sarà possibile, da parte di privati ed aziende, sino al giorno prima della proclamazione dei vincitori, cioè sino al 15 giugno. La somma a disposizione (ed il numero degli aiuti) potrà quindi essere continuamente integrata. Lo staff di Specchio dei tempi, una volta scaduto il termine delle domande (lunedì 1° giugno alle ore 24), esaminerà le richieste e stabilirà la graduatoria, che verrà seguita nell’erogazione dei contributi.

 

COME DONARE
Chi vuole sostenere la fondazione de “La Stampa” può farlo con donazioni online, quindi in totale sicurezza, con  causale «Bando Imprese Cuneo – Emergenza Coronavirus», Fondo 112.  Le donazioni sono possibili con carta di credito qui, con un  bonifico sul conto intestato a Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, IBAN: IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, Banca Intesasanpaolo oppure sul conto corrente postale 1035683943, intestato a Specchio dei tempi. E’ anche possibile usare  Satispay (qui non occorre causale, ogni aiuto è automaticamente destinato alla lotta al virus). E’ infine possibile donare anche sulla piattaforma “Rete del dono”.  Qui sul sito (e sulle pagine Facebook, Instagram e Twitter) vengono più volte al giorno pubblicati aggiornamenti sull’andamento della sottoscrizione e sulle attività della fondazione a contrasto del Covid-19.

Specchio a Cuneo: un aiuto a tante piccole imprese grazie a "La Granda che riparte"

Di Angelo Conti
Pubblicato su La Stampa il 20 maggio 2020

Sabato prossimo, su queste colonne, Specchio dei tempi pubblicherà il testo del bando pensato per ridare slancio alle piccole aziende del Cuneese. Dove per piccole aziende si intendono attività artigianali e commerciali, con speciale riferimento a quelle che sanno dare vita alle strade delle nostre cittadine e paesi. Il bando «La Granda che riparte», che ha (per il momento) il supporto economico, oltre che di Specchio dei tempi, di Confartigianato, di Banca Alpi Marittime, del consorzio «Imprese che resistono» e della Cassa di Risparmio di Savigliano, vuole essere un aiuto immediato a chi cerca di ripartire.

DONA PER AIUTARE LE IMPRESE

Dopo la pubblicazione del bando, ci sarà tempo fino a lunedì 1 giugno alle 24 per inviare le domande. Mercoledì 10 verranno informati i vincitori e il giorno dopo saranno effettuate le erogazioni. Non si deve perdere tempo, quando si tratta di uscire da un’emergenza. Cifra erogata, volume dell’intervento, requisiti dei potenziali aspiranti verranno comunicati sabato, con il bando. Per ora la disponibilità è già di 220 mila euro. A cui ci auguriamo possano aggiungersi, nei giorni da qui a venerdì altri contributi da imprese, aziende e privati del Cuneese. L’impegno per la ripresa deve essere di tutti, soprattutto di chi ne sta uscendo magari un pochino meglio di altri e vuole condividere lo sforzo per la ripresa economica del territorio. Che poi, in fondo, è la ripresa di tutti.

 

COME DONARE
Chi vuole sostenere la fondazione de “La Stampa” può farlo con donazioni online, quindi in totale sicurezza, con  causale «Bando Imprese Cuneo – Emergenza Coronavirus», Fondo 112.  Le donazioni sono possibili con carta di credito qui, con un  bonifico sul conto intestato a Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, IBAN: IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, Banca Intesasanpaolo oppure sul conto corrente postale 1035683943, intestato a Specchio dei tempi. E’ anche possibile usare  Satispay (qui non occorre causale, ogni aiuto è automaticamente destinato alla lotta al virus). E’ infine possibile donare anche sulla piattaforma “Rete del dono”.  Qui sul sito (e sulle pagine Facebook, Instagram e Twitter) vengono più volte al giorno pubblicati aggiornamenti sull’andamento della sottoscrizione e sulle attività della fondazione a contrasto del Covid-19.

Specchio ora sostiene il lavoro: 2846 piccole imprese torinesi ci hanno chiesto aiuto

Di Angelo Conti
Pubblicato su La Stampa il 20 maggio 2020

Sono 2.846 le piccole imprese che hanno chiesto aiuto a Specchio dei tempi, aderendo al bando «Un respiro per Torino», proposto dalla fondazione de La Stampa con un contributo di Reale Group. Un numero imponente, che non era atteso e che dimostra quanta necessità di carburante abbia la piccola economia torinese, per rimettersi in cammino. Le adesioni al bando si sono chiuse alle 24 di lunedì ed ora inizieranno le due selezioni, prima quella legata al controllo dei requisiti, e poi quella finale, che premierà 220 vincitori a cui verrà subito erogato un aiuto da 5.000 euro ciascuno. In tutto 1,1 milioni di euro. Una cifra importante, capace di rimettere in moto davvero quei motori che hanno sofferto troppo questo lungo black out. Una cifra resa possibile dalle risorse che sono state versate a Specchio dei tempi da 15.797 donatori che hanno permesso sinora una raccolta di 9.555.366 euro.

DONA PER AIUTARE LE IMPRESE

Il bando torinese ha comunque fatto scuola e, in collaborazione e con il contributo di Confartigianato Cuneo, è stato replicato, con numeri minori anche nella Granda, dove è stata lanciata una sottoscrizione a sostegno del progetto. A cui hanno già aderito la Banca Alpi Marittime, la Cassa di Risparmio di Savigliano e il consorzio «Imprese che resistono». Per complessivi 220.000 euro. C’è dunque molta voglia, in tutto il Piemonte, di rimettere in moto l’economia, anche attraverso iniziative private, sostenute dallo slancio della gente. Quella solidarietà è una ricchezza di questa terra che sa offrire da sempre, a chi è più in difficoltà, oltre all’aiuto economico anche vicinanza ed affetto.

 

I PROGETTI DI SPECCHIO CONTRO IL VIRUS
In due mesi di lavoro senza sosta, lo staff di Specchio ha distribuito 1 milione di dispositivi di protezione individuali ai sanitari che lottano contro il Coronavirus: mascherine, camici, cuffie, guanti, calzari, occhiali. Le forniture sono arrivate in 125 strutture, tra ospedali, pubbliche assistenze, case di riposo, associazioni di volontariato, medici di famiglia, vigili del fuoco volontari. Specchio ha inoltre donato 150, fra macchinari, apparecchiature, letti ed arredi, alle rianimazioni ed ai pronto soccorso di 19 ospedali in tutta la Regione. Chi vuole sostenere la fondazione de “La Stampa” può farlo con donazioni online, quindi in totale sicurezza, con  causale «Emergenza Coronavirus», Fondo 112.  Le donazioni sono possibili con carta di credito qui, con un  bonifico sul conto intestato a Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, IBAN: IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, Banca Intesasanpaolo oppure sul conto corrente postale 1035683943, intestato a Specchio dei tempi. E’ anche possibile usare  Satispay (qui non occorre causale, ogni aiuto è automaticamente destinato alla lotta al virus). E’ infine possibile donare anche sulla piattaforma “ Rete del dono”. Qui sul sito (e sulle pagine Facebook, Instagram e Twitter) vengono più volte al giorno pubblicati aggiornamenti sull’andamento della sottoscrizione e sulle attività della fondazione a contrasto del Covid-19.

Xerjoff con Specchio: un profumo per chi combatte il virus in prima linea

L’iniziativa parte dall’imprenditore torinese del lusso Sergio Momo: un omaggio a chi si batte in corsia

di Luca Ferrua e Lucia Caretti

Il coronavirus cambia le nostre vite e le nostre abitudini, viviamo tra le mura di casa, contingentiamo le uscite, cerchiamo nuovi equilibri scoprendo che la vita virtuale è diventata un’alternativa a quella reale fatta di appuntamenti, corse, commissioni ma anche aperitivi, cene, baci. Scopriamo di avere tempi liberi insospettabili oppure che la vita tra le mura domestiche tra lavoro da casa, bambini, cani e pulizie è più pesante di quanto avremmo potuto immaginare. Per qualcuno questo periodo, cominciato senza la consapevolezza di quanto ci stesse accadendo, è invece una battaglia quotidiana. Sono le infermiere, le dottoresse, le ricercatrici come i loro colleghi maschi in prima linea ogni giorno. In ospedali come l’Amedeo di Savoia, donne e uomini in camice bianco la morte la vedono, la toccano e la sfidano.

GUARDA IL VIDEO SU LA STAMPA

Sono soldati dell’emergenza, studiosi nei confronti dei quali si sta mobilitando il cuore dei piemontesi con donazioni record. Denaro che grazie a realtà come Specchio dei tempi si trasforma subito in azioni concrete. Operazioni decisive che il privato riesce a fare con la rapidità che al pubblico viene negata dalla burocrazia. Questo è il determinante aiuto al fronte medico. Ci sono però altri gesti, che in questi giorni prendono un valore speciale. Cominciamo dalle mimose davanti agli ospedali dedicate alle donne in prima linea a contro il virus e poi le pizze donate dai ragazzi di Brick’s, come i dolci di Peyrano e Seam destinati agli ospedali. Sono attenzioni come quelle che in un rapporto umano, sentimentale o amicale fanno sempre la differenza.

[wds id=”178″]

L’esempio di Xerjoff
Il grande cuore dei torinesi sa restare in bilico tra quello che serve al quotidiano e quello che scalda il cuore. Un esempio è Sergio Momo, imprenditore che con il marchio «Xerjoff» ha portato in tutto il mondo profumi nati a Torino. Momo è un simbolo di eccellenza italiana a Londra, Dubai e Mosca: con la sua azienda ha deciso di sostenere Specchio dei tempi. Prima con una donazione, poi destinando una parte del ricavato delle vendite online alla onlus, poi ancora avviando una raccolta fondi. E infine facendo arrivare una selezione delle sue creazioni a chi sta lavorando in prima linea contro il virus.

DONA CON XERJOFF PER AIUTARE SPECCHIO

Una sorta di «restituzione»
Momo da qualche anno ha iniziato un percorso di restituzione alla sua città del successo ottenuto nel mondo. Lo ha fatto a fianco di Fondazioni importanti, senza mai cercare visibilità. Alla torinese. La scelta di donare un profumo a chi è in prima linea è un omaggio alla bellezza di chi combatte il virus. Per questo l’imprenditore ha voluto consegnare di persona i suoi prodotti (foto sopra). Prima creme e fragranze femminili alle infermiere dell’Asl Città di Torino. E poi altre, maschili, agli infermieri delle Molinette. I sanitari rischiano di persona e tutti sanno come la loro professione sia tra le più esposte ma restano umane e lo si scopre in un sorriso su un volto affaticato o nel gesto di attenzione verso un malato. Il profumo non è una scelta casuale. «Alcuni studi scientifici – spiega Sergio Momo hanno confermato l’associazione duratura tra un odore e uno stato d’animo in modo da poterlo rievocare e poi un profumo ha il potere di trasportarci immediatamente in un altro luogo». Per un istante lontano da tutto questo dolore.

Cuneo, la solidarietà di Specchio dei tempi alle piccole imprese

Di Michela Casale Alloa
Pubblicato su La Stampa il 19 maggio 2020

C’è un intero «pezzo» della provincia che chiede soltanto di poter continuare a lavorare. È quello rappresentato dalle piccole imprese commerciali e artigiane, talvolta piccolissime e spesso a conduzione familiare, che stanno pagando a caro prezzo le conseguenze dell’emergenza coronavirus. Dopo oltre due mesi di stop ora molte potranno riaprire i battenti, ma lo scenario non è certo roseo. Oltre ai mancati ricavi (si stima un calo di fatturato del 55% ad aprile), ci sono altri costi da affrontare fra sanificazioni dei locali, acquisto di mascherine, guanti e igienizzanti. Sì, perché se è vero che la sicurezza è fondamentale, lo è altrettanto il fatto di essere nelle condizioni di poterla garantire.

A loro è destinata l’iniziativa della Fondazione La Stampa-Specchio dei tempi «La Granda che riparte». A pochi giorni dal lancio l’interesse per il progetto continua ad aumentare, anche sul web. La speranza è che tutti contribuiscano a sostenere quelle piccole attività irrinunciabili simbolo e fiore all’occhiello del «made in Granda». Le micro imprese in provincia sono 43.810 (17.489 artigiane) e danno lavoro a 84.236 persone. Un comparto importantissimo che tuttavia, malgrado la tenacia come segno distintivo, rischia di affondare nelle acque agitate della crisi.

A favore del progetto sono già a disposizione 220 mila euro: 100 mila di Specchio dei tempi, 40 mila a testa di Confartigianato Cuneo e Banca Alpi Marittime, 30 mila della Cassa di Risparmio di Savigliano e 10 mila del gruppo «Impresecheresistono» il cui fondatore, l’imprenditore di Villafalletto Luca Peotta, ricorda che le donazioni «sono fiscalmente deducibili, un piccolo incentivo a partecipare».

Il bando sarà pubblicato sabato su La Stampa (in edicola e online) e sui canali web di Specchio dei tempi. Le domande, valutate da una commissione, si potranno presentare fino alla mezzanotte di lunedì primo giugno a bando@specchiodeitempi.org. Entro il 10 giugno saranno assegnati i contributi a fondo perduto. Dalla pubblicazione del bando la partecipazione sarà aperta a ogni mini e micro impresa del Cuneese di qualunque categoria economica in grado di dimostrare di essere in crisi per l’emergenza. Per donare, invece, non c’è tempo da perdere e tutti lo possono fare.

COME DONARE
Chi vuole sostenere la fondazione de “La Stampa” può farlo con donazioni online, quindi in totale sicurezza, con  causale «Bando Imprese Cuneo – Emergenza Coronavirus», Fondo 112.  Le donazioni sono possibili con carta di credito qui, con un  bonifico sul conto intestato a Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, IBAN: IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, Banca Intesasanpaolo oppure sul conto corrente postale 1035683943, intestato a Specchio dei tempi. E’ anche possibile usare  Satispay (qui non occorre causale, ogni aiuto è automaticamente destinato alla lotta al virus). E’ infine possibile donare anche sulla piattaforma “Rete del dono”.  Qui sul sito (e sulle pagine Facebook, Instagram e Twitter) vengono più volte al giorno pubblicati aggiornamenti sull’andamento della sottoscrizione e sulle attività della fondazione a contrasto del Covid-19.

A Cuneo 300 spese per le famiglie in difficoltà: un dono di Specchio e Banca di Asti

Di Angelo Conti
Pubblicato su La Stampa il 19 maggio 2020

C’è una nuova povertà. È la povertà da coronavirus che ha messo in crisi economie familiari che reggevano e ora si sono arrese di fronte a quasi tre mesi di inattività. Piccoli commercianti, piccoli artigiani, chi si è trovato lo stipendio alleggerito dal ricorso alla cassa integrazione. E poi ci sono le povertà storiche, di persone già in difficoltà prima, e più in difficoltà adesso. Che hanno perso anche riferimenti d’emergenza, come le mense dei poveri, gli ambulatori solidali, semplicemente la possibilità di chiedere l’elemosina, non potendo più tendere la mano a nessuno.

Così Specchio dei tempi ha scelto di realizzare un progetto che prevede la consegna a casa di borse della spesa. Donazioni di un valore relativo (tra 50 e 60 euro), ma capaci di raggiungere due finalità. La prima è quella di risolvere per qualche giorno il problema del sostentamento famigliare. La seconda sta invece nel gesto di amicizia, il «coraggio non sei solo». Il Gruppo Cassa di Risparmio di Asti ha donato a Specchio dei tempi una cifra che ci consentirà di distribuire oltre 5 mila borse della spesa in 5 regioni. A Cuneo saranno 300. 

COME RICHIEDERE UNA SPESA

COME AIUTARE SPECCHIO E DONARE UNA SPESA
In due mesi di lavoro senza sosta, lo staff di Specchio ha distribuito 1 milione di dispositivi di protezione individuali ai sanitari che lottano contro il Coronavirus: mascherine, camici, cuffie, guanti, calzari, occhiali. Le forniture sono arrivate in 125 strutture, tra ospedali, pubbliche assistenze, case di riposo, associazioni di volontariato, medici di famiglia, vigili del fuoco volontari. Specchio ha inoltre donato 150, fra macchinari, apparecchiature, letti ed arredi, alle rianimazioni ed ai pronto soccorso di 19 ospedali in tutta la Regione. Chi vuole sostenere la fondazione de “La Stampa” può farlo con donazioni online, quindi in totale sicurezza, con  causale «Emergenza Coronavirus», Fondo 112.  Le donazioni sono possibili con carta di credito qui, con un  bonifico sul conto intestato a Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, IBAN: IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, Banca Intesasanpaolo oppure sul conto corrente postale 1035683943, intestato a Specchio dei tempi. E’ anche possibile usare  Satispay (qui non occorre causale, ogni aiuto è automaticamente destinato alla lotta al virus). E’ infine possibile donare anche sulla piattaforma “ Rete del dono”.  Qui sul sito (e sulle pagine Facebook, Instagram e Twitter) vengono più volte al giorno pubblicati aggiornamenti sull’andamento della sottoscrizione e sulle attività della fondazione a contrasto del Covid-19.

DONA ORA

Cuneo, famiglie e anziani ricevono la spesa grazie a Specchio e al Gruppo Cassa di Risparmio di Asti

Di Angelo Conti
Pubblicato su La Stampa il 17 maggio 2020

Trecento borse della spesa saranno in distribuzione, dalla prossima settimana, a Cuneo e provincia, fra le famiglie più in difficoltà e gli anziani più poveri. E’ un dono del Gruppo Cassa di Risparmio di Asti e di Specchio dei tempi che hanno avviato un progetto di sostegno concreto nel contesto della pandemia da Coronavirus. Nel corso della prossima settimana cominceremo a raggiungere, con consegne effettuate direttamente sullo zerbino di  casa (così da evitare ogni rischio di contagio), le prime decine di beneficiati. Famiglie, ma anche anziani.
L’iniziativa del Gruppo Cassa di Risparmio di Asti (Banca di Asti e Biver Banca), gestita nel progetto “Specchio d’Italia” della Fondazione La Stampa Specchio dei tempi, interessa, oltre a Cuneo, tutti i capoluoghi delle province piemontese, cinque comuni lombardi fra cui Milano,  due comuni veneti, Padova e Verona, ed un ligure, Genova. La scelta di puntare sulla distribuzioni di spese a domicilio è stata la conseguenza delle grandi richieste che questa iniziativa, già attuata da Specchio dei tempi a Torino, ha destato nelle ultime settimane.  Soprattutto per gli anziani, ma anche tante famiglie, hanno visto nel progetto anche l’occasione per limitare le uscite da casa, comunque occasione di rischio e di pericolo stante la pandemia. Ora la situazione sta migliorando, ma ancora per qualche tempo le precauzioni non saranno certamente troppe. E così il Gruppo Cassa di Risparmio di Asti e Specchio dei tempi hanno scelto di allargare questa iniziative ad altre città, fra queste Cuneo.
Lo spirito dell’iniziativa è stato ben sintetizzato da un comunicato dei vertici del Gruppo Cassa di Risparmio di Asti: “Desideriamo ringraziare tutti i colleghi che sin dall’inizio della pandemia hanno dimostrato grande resilienza, spirito di adattamento e consapevolezza dell’importanza del ruolo delle banche in questo frangente: l’importante gesto di generosità, insieme all’unione degli intenti verso un unico obiettivo, ha consentito di raggiungere una somma in grado di fornire un contributo concreto e sostanziale ai nostri territori”.

COME AIUTARE SPECCHIO E DONARE UNA SPESA
In due mesi di lavoro senza sosta, lo staff di Specchio ha distribuito 1 milione di dispositivi di protezione individuali ai sanitari che lottano contro il Coronavirus: mascherine, camici, cuffie, guanti, calzari, occhiali. Le forniture sono arrivate in 125 strutture, tra ospedali, pubbliche assistenze, case di riposo, associazioni di volontariato, medici di famiglia, vigili del fuoco volontari. Specchio ha inoltre donato 150, fra macchinari, apparecchiature, letti ed arredi, alle rianimazioni ed ai pronto soccorso di 19 ospedali in tutta la Regione. Chi vuole sostenere la fondazione de “La Stampa” può farlo con donazioni online, quindi in totale sicurezza, con  causale «Emergenza Coronavirus», Fondo 112.  Le donazioni sono possibili con carta di credito qui, con un  bonifico sul conto intestato a Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, IBAN: IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, Banca Intesasanpaolo oppure sul conto corrente postale 1035683943, intestato a Specchio dei tempi. E’ anche possibile usare  Satispay (qui non occorre causale, ogni aiuto è automaticamente destinato alla lotta al virus). E’ infine possibile donare anche sulla piattaforma “ Rete del dono”.  Qui sul sito (e sulle pagine Facebook, Instagram e Twitter) vengono più volte al giorno pubblicati aggiornamenti sull’andamento della sottoscrizione e sulle attività della fondazione a contrasto del Covid-19.

DONA ORA