Cento giorni contro il Covid: cosa abbiamo fatto per le famiglie in difficoltà

Di Lucia Caretti e Angelo Conti

Fabrizio manda un messaggio su Facebook: “Oggi ho rivisto il sorriso di mia figlia davanti a una fetta di pane e Nutella. Queste sono le gioie vere della vita. Grazie di cuore per la vostra spesa”. Mary invia semplicemente una foto: si vedono tutti i prodotti sul tavolo, e dietro due bimbi felici. Nunzia scrive che suo figlio ormai è grande: “Addirittura maggiorenne. Non sapete com’era contento quando nel vostro pacco ha visto il cioccolato, che non compro da mesi. Spero che mi aiuterete ancora. Non smetterò mai di ringraziarvi”.

 

Dall’inizio dell’emergenza, Specchio dei tempi sta consegnando migliaia di spese gratuite. Prima agli anziani ultra-ottantenni, bloccati in casa dal lock-down. Poi alle mamme sole del programma “Madri e figli”. E ora alle famiglie bisognose di 19 città, grazie a “Specchio d’Italia, una grande iniziativa che porta la solidarietà dei lettori de “La Stampa” e l’esperienza della nostra fondazione in sei regioni: dal Piemonte – dove operiamo ormai da 65 anni – al Friuli, passando per Veneto, Lombardia, Valle d’Aosta e Liguria. Il progetto è finanziato dal Gruppo Cassa di Risparmio di Asti (Biver Banca e Banca d’Asti) e da Reale Group, e prevede la distribuzione di oltre 10 mila spese da 23 chili. Ognuna ha un valore di circa 60 euro e contiene cinque chili di pasta, tre litri di latte, olio extra vergine, olio di semi, salsa di pomodoro, riso, tonno, legumi, pane, zucchero, patate, carote, mele, cipolle, biscotti e cioccolata. Insomma tutti quei prodotti che mancano nelle case di chi è stato travolto dalla pandemia.

DONA UNA SPESA

I pacchi vengono lasciati direttamente sullo zerbino, sempre nel rispetto delle norme anti-contagio. Per tremila casi di famiglie torinesi in estrema difficoltà, oltre ai viveri è previsto un contributo economico, che la onlus sta erogando in queste settimane. Decine di richieste vengono infatti raccolte ed esaminate ogni giorno dallo Specchio Point, lo sportello di “pronto soccorso” che non ha mai interrotto le attività e non si fermerà nemmeno d’estate. Pure la consegna delle spese proseguirà, e a settembre saranno oltre 17 mila quelle offerte ai più bisognosi. Si possono richiedere su spese.specchiodeitempi.org. Ma si possono anche donare: la raccolta fondi di Specchio, infatti, non si ferma. E nell’autunno si concentrerà sugli anziani, i più colpiti dalla pandemia. I più soli, i più dimenticati, i più cari alla nostra fondazione, che da oltre quarant’anni, ogni Natale, li abbraccia con le Tredicesime dell’Amicizia: duemila assegni da 500 euro ciascuno per gli over65 più poveri. Un piccolo regalo per chi non ne riceve da nessuno.

 

COME SOSTENERE I PROGETTI DI SPECCHIO CONTRO IL VIRUS
Chi vuole sostenere la fondazione de “La Stampa” nella lotta contro il Covid-19, può farlo con  causale «Emergenza Coronavirus», Fondo 112.
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Con carta di credito o prepagata qui sul nostro sito
▪️ Con un bonifico sul conto intestato a Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, IBAN: IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, Banca Intesasanpaolo
▪️ Con un bonifico sul conto corrente postale 1035683943, intestato a Specchio dei tempi
▪️ Con Satispay (qui non occorre causale, ogni aiuto è automaticamente destinato alla lotta al virus)
▪️ Sulla piattaforma “ Rete del dono
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La lavandaia di Mirafiori: “Grazie Specchio, vincendo il bando ho pagato gli arretrati”

Di Beppe Minello
Pubblicato su La Stampa il 16 giugno 2020

La voce di Eglantina Binjacu, 40 anni, è quella di una donna coraggiosa. Il lockdown ha fatto vacillare tutte le sue certezze mettendo a rischio il frutto delle fatiche e dei sacrifici che, in questi anni, le hanno permesso di mettere su una lavanderia in via Veglia con la quale ha cresciuto tre figli, due ragazze e un maschio dai 15 ai 18 anni.  “Quando ho saputo di essere stata scelta da Specchio dei tempi per il contributo – dice – non potevo crederci….”.

Arrivata in Italia nel ’96 è riuscita, con il lavoro, a crearsi una vita: la sua prima stireria era in via Sant’Antonino poi, 13 anni fa, si è trasferita in via Veglia. “La mia attività era tra quelle autorizzate a rimanere aperte durante il lockdown – ricorda – ma se i clienti sono chiusi in casa non si lavora. E infatti sono rimasta senza un euro: andavo in negozio ogni tanto a far girare i macchinari perché non si rovinassero. In questi anni sono riuscita a comprarmeli tutti ma, vivendo dell’incasso, non ho praticamente potuto pagare affitti e le altre spese”.  Eglantina non fa mistero del fatto che il contributo di Specchio le ha dato ben più di un respiro di sollievo. “La prima cosa che ho fatto è stata pagare gli affitti  per i mesi arretrati e ho anche rinegoziato il canone con il padrone – racconta felice -. Ora guardo al futuro con più serenità”. La certezza di potercela fare traspare dalle parole della donna. “Ma so che non sarà facile – spiega –. I mesi di maggio e giugno, come tutti i mesi del cambio di stagione, sono quelli nei quali lavoro di più. Ma ora non è più così: la gente ha altri problemi che non svuotare gli armadi. A maggio, quando ho riaperto, gli incassi erano sotto del 60% e giugno si annuncia ancora peggio. Capite perché,  quando ho saputo che avrei ricevuto il vostro aiuto, sono scoppiata di felicità”.

LEGGI LA STORIA DEL CIABATTINO

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Dal 9 marzo Specchio ha raccolto oltre 10 milioni di euro, con quasi 16 mila donazioni da tutto il mondo. Risorse che ogni giorno si trasformano in aiuti concreti e immediati: 1,1 milioni di dispositivi di protezione per gli operatori sanitari; 146 macchinari e attrezzature mediche donati agli ospedali piemontesi; tablet, kit igienizzanti e piattaforme di didattica online per le scuole; centinaia di sussidi alle piccole imprese torinesi e cuneesi. E migliaia di spese per gli anziani e le famiglie difficoltà, distribuite prima a Torino e ora in tutta Italia. Chi vuole sostenere la fondazione de “La Stampa” nella lotta contro il Covid-19, può farlo con  causale «Emergenza Coronavirus», Fondo 112.
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Coronavirus, ripartite oggi le "Colazioni dei poveri"

Di Angelo Conti

La assistenza alle famiglie in difficoltà anche nelle scorse settimane non è mai mancata, ma l’allentamento dei divieti ci consente finalmente di riprendere quasi in pieno anche il servizio giornaliero delle Colazioni dei Poveri servite da Casa Santa Luisa di via Nizza 24. Con le suore vincenziane, anche grazie ad alcuni interventi strutturali finanziati da Specchio dei tempi, da oggi i poveri della città possono di nuovo usufruire di una abbondante colazione, per ora servita al vassoio, quindi da asporto, ma che presto tornerà ad essere consumata ai tavoli del refettorio. Un altro passo avanti verso la normalità, in assoluta sicurezza.

 

L’artigiano di Ivrea: “Grazie al bando di Specchio potrò continuare a fare il ciabattino”

Di Beppe Minello
Pubblicato su La Stampa il 15 giugno 2020

E’ uno degli ultimi calzolai. “Anche se, si ricordi, i calzolai sono quelli che fanno le scarpe. Io le riparo solo e sono, più propriamente, un ciabattino”. L’orgoglio di fare un mestiere considerato dai più umile, ma cercato e voluto fin dall’adolescenza, emerge nitido dalle parole di Gianpiero Galiano, 54 anni, 33 dei quali trascorsi nella bottega di corso Vercelli 35, ad Ivrea. Lo stesso orgoglio con il quale Galiano ringrazia, commosso, Specchio dei tempi e chi ha permesso, con le sue donazioni, di sopravvivere.  “Non nascondo l’incredulità che ho provato di fronte al contributo, importante, che ho ricevuto e con il quale ho subito provveduto a pagare un fornitore che attendeva quel denaro da mesi”. Galiano è rimasto chiuso due mesi e “solo da un paio di settimane – dice – mi sembra che stia tornando la vita”.

Un tempo a Ivrea c’erano 13 ciabattini. Galiano, che già alla fine della terza media, alla domanda di rito “Cosa vorresti fare da grande?” rispose, orgoglioso, “Il ciabattino”, ha saputo tenere duro. “Ricordo che venni convocato dalla direttrice, la Massaro, un personaggio mitico dell’epoca. La incontrai preoccupato di aver commesso chissà che cosa. Invece, mi disse che in 35 anni di scuola non le era mai capitato un ragazzo che volesse vivere riparando scarpe – sorride Galiano -. Per aiutarmi mi fece iscrivere a una scuola di Parabiago e per due anni studiai modellistica. Ma io, che fin da bambino raccoglievo le scarpe di casa e le prendevo a martellate, volevo fare solo il ciabattino, non disegnare scarpe. Finii la scuola per non deludere lei e i miei genitori, ma imparai veramente il mestiere, con grande fatica perché nessuno voleva prendermi a bottega, solo quando incontrai un pensionato che lo insegnava ai disabili di una cooperativa sociale. Lo aiutavo con i ragazzi e lui aiutava me. Da allora non mi sono più fermato”. E continua, anche oggi “che un paio di scarpe può costare appena 5 euro e, devo dire, non sono proprio malvagie e così quasi nessuno ricorre al ciabattino per le riparazioni”.

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Dal 9 marzo Specchio ha raccolto oltre 10 milioni di euro, con quasi 16 mila donazioni da tutto il mondo. Risorse che ogni giorno si trasformano in aiuti concreti e immediati: 1,1 milioni di dispositivi di protezione per gli operatori sanitari; 146 macchinari e attrezzature mediche donati agli ospedali piemontesi; tablet, kit igienizzanti e piattaforme di didattica online per le scuole; centinaia di sussidi alle piccole imprese torinesi e cuneesi. E migliaia di spese per gli anziani e le famiglie difficoltà, distribuite prima a Torino e ora in tutta Italia. Chi vuole sostenere la fondazione de “La Stampa” nella lotta contro il Covid-19, può farlo con  causale «Emergenza Coronavirus», Fondo 112.
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Bando “Un respiro per Torino”, ecco le piccole imprese salvate da Specchio

Di Angelo Conti
Pubblicato su La Stampa il 15 maggio 2020

In questi giorni, espletate le formalità bancarie e fiscali, i 220 vincitori del bando Specchio dei tempi – Reale Group stanno ricevendo i contributi da 5 mila euro ciascuno. Già 179 di loro hanno il denaro sul conto corrente, gli altri 41 riceveranno la donazione entro una settimana. Ognuno di questi piccoli commercianti, artigiani e imprenditori ha una storia di lavoro e di sacrifici che il lockdown minacciava di distruggere. Ne abbiamo raccontata qualcuna per sottolineare quanto questa iniziativa sia stata importante per la ripresa di Torino e della provincia. Il bando, promosso e finanziato dalla Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi (un milione) con un contributo di Reale Group (100 mila euro) aveva avuto uno straordinario successo con 2.875 domande è pervenute, di cui 2.668 valide.

I vincitori sono stati equamente divisi fra Torino e provincia: 110 e 110, 108 attività risultato intestate a uomini e 103 a donne, oltre a 9 società. Molto ampia la tipologia delle attività: commercianti al dettaglio, parrucchieri, tassisti, pizzaioli, lattai, edicolanti, gestori di bar, calzolai, sarti e camiciai, tappezzieri, restauratori, fotografi, estetiste, gestori di baby parking e ludoteche, elettrauto, maniscalchi, gelatai, decoratori, falegnami, tipografi e rilegatori, orologiai, tabaccai, gestori di lavanderie e stirerie, maestri di sci, materassai, manutentori giardini, cicloriparatori e pasticcieri.

Il successo dell’iniziativa torinese è stato un volano per un analogo progetto che Specchio dei tempi sta sviluppando anche a Cuneo e provincia dove, insieme a banche ed enti locali, è stato avviato un nuovo bando che ha una disponibilità di circa 315 mila euro e che premierà, con 3 mila euro ciascuno, almeno 105 piccoli imprenditori della Granda.

LEGGI LA STORIA DELLA LAVANDAIA

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Dal 9 marzo Specchio ha raccolto oltre 10 milioni di euro, con quasi 16 mila donazioni da tutto il mondo. Risorse che ogni giorno si trasformano in aiuti concreti e immediati: 1,1 milioni di dispositivi di protezione per gli operatori sanitari; 146 macchinari e attrezzature mediche donati agli ospedali piemontesi; tablet, kit igienizzanti e piattaforme di didattica online per le scuole; centinaia di sussidi alle piccole imprese torinesi e cuneesi. E migliaia di spese per gli anziani e le famiglie difficoltà, distribuite prima a Torino e ora in tutta Italia. Chi vuole sostenere la fondazione de “La Stampa” nella lotta contro il Covid-19, può farlo con  causale «Emergenza Coronavirus», Fondo 112.
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Dove comprare la bottiglia dell'Astemia Pentita che aiuta Specchio

Di Lucia Caretti

C’è un modo speciale per sostenere il bando di Specchio dei tempi a favore delle piccole imprese cuneesi: acquistare la “Barbera d’Italia”, un’edizione limitata di Barbera d’Alba Superiore firmata dall’Astemia Pentita. Per la festa del 2 giugno la cantina di Barolo ha messo infatti in vendita 1946 bottiglie che riportano nell’etichetta una rivisitazione della foglia di vite dedicata al Tricolore. Il prezzo ricorda la nascita della Repubblica (19,46 euro) e il ricavato va a Specchio, che utilizzerà i fondi per aumentare il numero di sussidi a disposizione delle aziende della Granda.

Le bottiglie si possono ordinare telefonando allo 0173/56.05.01. Oppure si possono comprare nel Wine Shop della cantina, in via Crosia 40 a Barolo (orario 10-18,30, lun. – dom.). Presto saranno disponibili online e si possono già acquistare nelle migliori enoteche del Piemonte. Eccole.

▪️ Alba in via Vittorio Emanuele 23 (Enoteca Carosso) e in via Vernazza 9 (Fracchia e Berchialla)
▪️ Bra in via Cuneo 43 (Mondo Vino)
▪️ Cuneo in piazza Galimberti 14 (Arione)
▪️ Dogliani in piazza San Paolo 5 (Casarico)
▪️ Fossano in viale Regina Elena 36 (Bar Aurora)
▪️ Monforte d’Alba in piazza Umberto I, 20 (Enoteca Rocca)
▪️ Novello in piazza Caduti (La nas-cetta)
▪️ Savigliano in corso Roma 63 (Gaute la Nata)
▪️ Torino in via Mazzini 4 (Domenico Fongo)

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Aosta, Specchio consegna la spesa a 200 famiglie bisognose

Di Angelo Conti
Pubblicato su La Stampa l’11 giugno 2020

Pasta, latte, olio extra vergine, olio di semi, salsa di pomodoro, riso, tonno, legumi, pane, zucchero, patate, carote, mele e cipolle. Persino biscotti e cioccolata. Insomma tutti quei prodotti che mancano nelle case di chi è stato travolto dalla pandemia. Prodotti che la fondazione La Stampa – Specchio dei tempi sta consegnando a 200 famiglie aostane in difficoltà, con il progetto «Specchio d’Italia». Una iniziativa finanziata dal Gruppo Cassa di Risparmio di Asti (Banca di Asti e Biver Banca), con cui la onlus dei nostri lettori sta donando migliaia di spese in 18 città di cinque regioni.

Ogni pacco pesa 23 chili e ad Aosta saranno distribuite 4,6 tonnellate di derrate alimentari entro i primi dieci giorni di luglio. Oggi Specchio farà avere le prime 100 spese alla Fondazione VDA, che nei prossimi giorni procederà alle consegne nel capoluogo e nelle valli. Una successiva fornitura di altrettante spese verrà effettuata il 7 luglio. Le 200 spese previste per il territorio valdostano sono state tutte assegnate a tempo record. Si può però continuare a donare, per sostenere questo e i vari progetti che Specchio sta realizzando per fronteggiare l’Emergenza Coronavirus. In tre mesi di lavoro senza sosta, la fondazione de La Stampa ha raccolto oltre 10 milioni di euro con quasi 16 mila donazioni da tutto il mondo. Fondi immediatamente trasformati in aiuti concreti per gli ospedali, le scuole, le imprese, gli anziani e le famiglie più bisognose.

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Dal 9 marzo Specchio ha raccolto oltre 10 milioni di euro, con quasi 16 mila donazioni da tutto il mondo. Risorse che ogni giorno si trasformano in aiuti concreti e immediati: 1,1 milioni di dispositivi di protezione per gli operatori sanitari; 146 macchinari e attrezzature mediche donati agli ospedali piemontesi; tablet, kit igienizzanti e piattaforme di didattica online per le scuole; centinaia di sussidi alle piccole imprese torinesi e cuneesi. E migliaia di spese per gli anziani e le famiglie difficoltà, distribuite prima a Torino e ora in tutta Italia. Chi vuole sostenere la fondazione de “La Stampa” nella lotta contro il Covid-19, può farlo con  causale «Emergenza Coronavirus», Fondo 112.

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Dal 24 giugno i compiti delle vacanze diventano magici con i video di Specchio

Di Lucia Caretti

Vi aspettiamo il 24 giugno con la prima video-lezione di “Compiti Magici”, il progetto della fondazione La Stampa – Specchio dei tempi che permette ai bambini delle scuole primarie di imparare i trucchi dei maghi e sfidarli durante le vacanze. Ogni 24 del mese, a giugno, luglio e agosto, caricheremo qui una nuova puntata della serie, con un tutorial realizzato dai professionisti dal Circolo Amici della Magia di Torino. Poi toccherà ai bimbi, che dovranno allenarsi e tornare su questa pagina, insieme ai genitori, per inviare i video dei loro esercizi. I migliori saranno pubblicati e i baby-maghi che faranno i “Compiti Magici” per tutta l’estate, mandando un video dopo ogni tutorial, saranno premiati dalla fondazione.

Tra i docenti della serie ci sarà anche la giovane star dell’illusionismo italiano Luca Bono. L’iniziativa prosegue l’esperienza di “A casa dei maghi”, il programma con cui Specchio ha fatto conoscere l’arte della magia a centinaia di bambini.

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Vercelli, da Specchio 145 pacchi spesa alla Croce Rossa

Di Angelo Conti 
Pubblicato su La Stampa il 10 giugno 2020

La pandemia del covid-19 continua a minare la vita delle famiglie più fragili. Specchio dei tempi, la fondazione de La Stampa, le sta aiutando fin dall’inizio dell’emergenza. Un nuovo carico di aiuti è arrivato ieri nella sede del comitato di Vercelli della Croce Rossa, importante partner grazie al quale verranno distribuite 450 borse della spesa ai più bisognosi: si tratta di un dono del Gruppo Cassa di Risparmio di Asti, e della stessa fondazione, mirato a sostenere concretamente famiglie, ma anche anziani.

Il trasporto e la consegna di quintali e quintali di derrate alimentari è avvenuta grazie alla ditta Sarpaf trasporti di Nino Loiacono; i pacchi sono stati depositati nei magazzini di via Gioberti con una catena umana di volontari della Cri. Presente al momento della consegna il presidente della Cri di Vercelli, Mauro Olivero. «Le famiglie bisognose – ha detto – sono aumentate nel periodo della pandemia, fino a raddoppiare: ora sono quasi 800». La consegna dei viveri avviene a cadenza quasi giornaliera alla caserma Garrone.

L’iniziativa del Gruppo Cassa di Risparmio di Asti (Banca di Asti e Biver Banca) rientra nel progetto «Specchio d’Italia», e interessa, oltre a Vercelli, tutti i capoluoghi delle province piemontesi, cinque comuni lombardi fra cui Milano, due comuni veneti e il capoluogo ligure. È l’ultima di una serie di iniziative che testimoniano la presenza sul territorio della Fondazione La Stampa, specialmente nei momenti più difficili: migliaia di mascherine, tute, guanti e camici sono stati consegnati ai soccorritori della Cri di Vercelli e della Assistenza pubblica ciglianese. La fase di richiesta delle 450 borse spesa era stata avviata in piena pandemia.

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Dal 9 marzo Specchio ha raccolto oltre 10 milioni di euro, con quasi 16 mila donazioni da tutto il mondo. Risorse che ogni giorno si trasformano in aiuti concreti e immediati: 1,1 milioni di dispositivi di protezione per gli operatori sanitari; 146 macchinari e attrezzature mediche donati agli ospedali piemontesi; tablet, kit igienizzanti e piattaforme di didattica online per le scuole; centinaia di sussidi alle piccole imprese torinesi e cuneesi. E migliaia di spese per gli anziani e le famiglie difficoltà, distribuite prima a Torino e ora in tutta Italia. Chi vuole sostenere la fondazione de “La Stampa” nella lotta contro il Covid-19, può farlo con  causale «Emergenza Coronavirus», Fondo 112.

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I pacchi-spesa di Specchio consegnati a 450 famiglie biellesi

Di Lucia Caretti
Pubblicato su La Stampa il 10 giugno 2020

Pasta, latte, olio extra vergine, olio di semi, salsa di pomodoro, riso, tonno, legumi, pane, zucchero, patate, carote, mele e cipolle. Persino un po’ di biscotti e di cioccolata. Insomma tutti quei prodotti che mancano nelle case di chi è stato travolto dalla pandemia. Prodotti che la fondazione La Stampa – Specchio dei tempi da ieri sta consegnando a 450 famiglie biellesi in difficoltà, con il progetto “Specchio d’Italia”. Una iniziativa finanziata dal Gruppo Cassa di Risparmio di Asti (Biver Banca e Banca d’Asti), con cui la onlus dei nostri lettori sta donando migliaia di spese in 18 città e cinque regioni.

Ogni pacco pesa 23 chili e a Biella saranno distribuite 10 tonnellate di derrate alimentari entro fine luglio. Ieri Specchio ha portato le prime spese all’associazione Anffas, che si occupa delle famiglie di persone con disabilità intellettiva e relazionale. Nei prossimi giorni gli aiuti arriveranno alla Croce Rossa e ai privati che ne hanno fatto richiesta.

Le 450 spese previste per il territorio biellese sono già state tutte assegnate, a tempo record. Si può però continuare a donare, per sostenere questo e i vari progetti che Specchio sta realizzando per fronteggiare l’Emergenza Coronavirus. In tre mesi di lavoro senza sosta, la fondazione de “La Stampa” ha raccolto oltre 10 milioni di euro con quasi 16 mila donazioni da 67 Paesi. Fondi immediatamente trasformati in aiuti concreti per gli ospedali, le scuole, le imprese, gli anziani e le famiglie più bisognose.

COME DONARE PER L’EMERGENZA CORONAVIRUS
Dal 9 marzo Specchio ha raccolto oltre 10 milioni di euro, con quasi 16 mila donazioni da tutto il mondo. Risorse che ogni giorno si trasformano in aiuti concreti e immediati: 1,1 milioni di dispositivi di protezione per gli operatori sanitari; 146 macchinari e attrezzature mediche donati agli ospedali piemontesi; tablet, kit igienizzanti e piattaforme di didattica online per le scuole; centinaia di sussidi alle piccole imprese torinesi e cuneesi. E migliaia di spese per gli anziani e le famiglie difficoltà, distribuite prima a Torino e ora in tutta Italia. Chi vuole sostenere la fondazione de “La Stampa” nella lotta contro il Covid-19, può farlo con  causale «Emergenza Coronavirus», Fondo 112.

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Ripartita questa mattina la pet school di Specchio

Di Angelo Conti

La città riparte e oggi è ripartita anche la pet therapy di Specchio dei tempi. Il progetto, che coinvolge 15 scuole primarie torinesi, ha l’obiettivo di sostenere bambini con disabilità. Giunto al terzo anno, ha dovuto fare i conti con le limitazioni della pandemia ed era stato interrotto a fine febbraio. “Ci siamo subito resi conto – ha spiegato Antonia Tarantini, la presidente dell’Associazione Aslan che realizza il progetto – che i bambini più fragili erano quelli che soffrivano di più il lockdown. Per quanto possibile abbiamo cercato di mantenere un contatto con loro ed appena si è profilata una schiarita abbiamo cominciato a martellare il Ministero della Sanità per ricevere le nuove linee guida. Disposizioni che sono state divulgate la settimana scorsa. Noi eravamo pronti e siamo ripartiti subito, primi in Italia. Proprio con quei bambini  che ci stavano aspettando. Ora continueremo per buona parte dell’estate, pronti a tornare nelle scuole a settembre”.

L’attività ora si svolge nei saloni di via Lombroso 16 (dove Specchio dei tempi effettua già altre attività, come il sostegno ai bambini del progetto “mamme sole”) che sono diventati la sede provvisoria del progetto. Ovviamente bambini, conduttori e cani seguono scrupolosamente particolari raccomandazioni anticontagio: ad esempio le crocchette, che sono da sempre un  … intenso momento di comunicazione fra bimbo e cane, non possono più essere offerte sul palmo della mano bensì nelle ciotole.

Questa mattina Viki e Lorenzo, con Hope e Hero, hanno mostrato di sapersi ben adeguare alle nuove normative e, dopo le formalità, la seduta di pet therapy ha assunto i ritmi di sempre, con gli occhi dei bimbi a riempirsi pian piano di gioia. Domani, dopodomani e giovedì si continua, con altri cani di Aslan ed altri bambini delle nostre scuole. Per tutta l’estate.

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Domani torna la pet therapy di Specchio dei tempi

Di Angelo Conti

Domani riparte la prima attività “scolastica” di Specchio dei tempi dopo la pandemia, la pet therapy in aiuto degli alunni disabili, che realizziamo con i professionisti della Associazione Aslan. Inagibili le scuole, i nostri cani torneranno ad aiutare i piccoli più in difficoltà nei locali di Lombroso16, in presenza di tutti gli accorgimenti necessari ed in linea con le indicazioni del ministero della sanità. 

Ripartiamo perché crediamo che i bimbi più sfortunati non possano e non debbano aspettare. Dall’altro ieri la legge e le normative ci consentono di farlo. E noi non abbiamo perso nemmeno un giorno. Abbiamo scelto, per ripartire, una splendida e dolce femmina pastore svizzero di 4 anni che si chiama Hope, cioè Speranza (conduttore Laura Cedro). Incontrerà un bambino con grossi problemi alla vista. Speriamo davvero che tutto sia ormai alle nostre spalle, pronti a ridare vita alle nostre attività ed ai nostri sogni.