“Abbiamo condiviso subito la necessità di una tempestiva azione di sostegno alle piccole imprese come quella avviata da Specchio dei tempi, ecco perché abbiamo destinato a questo scopo le risorse che, purtroppo, non abbiamo potuto utilizzare nell’organizzazione dell’assemblea annuale con i soci, resa impossibile dall’emergenza Covid”. A parlare è Gianni Cappa, presidente della Banca Alpi Marittime di Carrù.
Insieme a Confartigianato, è stata la prima realtà bancaria a contribuire con 40 mila euro al fondo creato dalla Fondazione de La Stampa per supportare il rilancio delle piccole imprese. «Sono quelle che stanno soffrendo di più e che spesso lavorano in spazi stretti, dove risulta difficile riorganizzare l’attività – aggiunge Cappa -. Il bando è veloce, snello e tende una mano ai settori drasticamente colpiti dal lockdown come quelli del turismo e dei pubblici esercizi». Ecco perché, secondo il presidente di Bam, dare una boccata di ossigeno a queste imprese è fondamentale ed è un «atto di responsabilità verso il territorio, dove ci sono parecchie realtà produttive meritevoli che hanno bisogno di essere aiutate». Quanto agli interventi pubblici, secondo Cappa «lo Stato sta facendo quello che può, ma ha delegato molto alle banche e i decreti definitivi hanno inserito dei paletti ai prestiti garantiti, con un minimo di valutazione del credito».
COME DONARE Chi vuole sostenere la fondazione de “La Stampa” può farlo con donazioni online, quindi in totale sicurezza, con causale «Emergenza Coronavirus», Fondo 112. Le donazioni sono possibili con carta di credito qui, con un bonifico sul conto intestato a Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, IBAN: IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, Banca Intesasanpaolo oppure sul conto corrente postale 1035683943, intestato a Specchio dei tempi. E’ anche possibile usare Satispay (qui non occorre causale, ogni aiuto è automaticamente destinato alla lotta al virus). E’ infine possibile donare anche sulla piattaforma “ Rete del dono”. Qui sul sito (e sulle pagine Facebook, Instagram e Twitter) vengono più volte al giorno pubblicati aggiornamenti sull’andamento della sottoscrizione e sulle attività della fondazione a contrasto del Covid-19.
Di Angelo Conti Pubblicato su La Stampa il 28 maggio 2020
Quattrocentonovantadue piccoli imprenditori cuneesi ci hanno già chiesto aiuto. E il flusso di mail è continuo, senza soste nemmeno di notte. Il progetto «La Granda che riparte» di Specchio dei tempi sta scoprendo in questi numeri (e alle 24 di mercoledì 3 giugno, quando scadrà il termine, è facile pensare ad un cifra sopra il migliaio) tutto il suo valore. Il «piatto» da mettere in palio nel bando cresce. Sta salendo verso i 320 mila euro (consentirebbero 106 elargizioni da 3 mila euro ciascuna), mentre ci aspettiamo qualche altra importante adesione.
Artigiani, commercianti e piccoli imprenditori possono chiedere il sostegno di Specchio dei tempi: ditte individuali e società di persone, purché abbiano la sede legale e operativa a Cuneo o provincia. Altro requisito fondamentale, i ricavi del 2018: non devono essere superiori a 60 mila euro. Per le attività avviate nel 2019, è richiesta un’autocertificazione. Lo staff della Fondazione stilerà la graduatoria a suo insindacabile giudizio: i vincitori saranno avvisati entro il 18 giugno, mentre fino al 16 giugno alle 24 si raccoglieranno le donazioni. I contributi saranno erogati in pochi giorni, sino ad esaurimento dei fondi disponibili, per garantire la rapidità dell’intervento.
COME DONARE Chi vuole sostenere la fondazione de “La Stampa” può farlo con donazioni online, quindi in totale sicurezza, con causale «Emergenza Coronavirus», Fondo 112. Le donazioni sono possibili con carta di credito qui, con un bonifico sul conto intestato a Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, IBAN: IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, Banca Intesasanpaolo oppure sul conto corrente postale 1035683943, intestato a Specchio dei tempi. E’ anche possibile usare Satispay (qui non occorre causale, ogni aiuto è automaticamente destinato alla lotta al virus). E’ infine possibile donare anche sulla piattaforma “ Rete del dono”. Qui sul sito (e sulle pagine Facebook, Instagram e Twitter) vengono più volte al giorno pubblicati aggiornamenti sull’andamento della sottoscrizione e sulle attività della fondazione a contrasto del Covid-19.
La pandemia mina da vicino la vita delle famiglie più fragili. Reale Group e la Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi hanno scelto la strada della concretezza per essere vicini a chi è più in difficoltà, realizzando anche nella provincia di Udine quanto hanno già fatto in altre regioni d’Italia: la donazione di 1000 borse della spesa, del valore di circa 50 mila euro in generi alimentari, e del peso di oltre 20 chili. Le spese vengono recapitate direttamente al domicilio di chi ne farà richiesta. Posso presentare domanda gli anziani e le famiglie con Isee sotto i 15 mila euro e nessuna proprietà immobiliare. Le richieste possono anche giungere da enti di assistenza, onlus e fondazioni del territorio friulano.
COME AIUTARE SPECCHIO E DONARE UNA SPESA In due mesi di lavoro senza sosta, lo staff di Specchio ha distribuito 1 milionedi dispositivi di protezione individuali ai sanitari che lottano contro il Coronavirus: mascherine, camici, cuffie, guanti, calzari, occhiali. Le forniture sono arrivate in 125 strutture, tra ospedali, pubbliche assistenze, case di riposo, associazioni di volontariato, medici di famiglia, vigili del fuoco volontari. Specchio ha inoltre donato 150, fra macchinari, apparecchiature, letti ed arredi, alle rianimazioni ed ai pronto soccorso di 19 ospedali in tutta la Regione. Chi vuole sostenere la fondazione de “La Stampa” può farlo con donazioni online, quindi in totale sicurezza, con causale «Emergenza Coronavirus», Fondo 112. Le donazioni sono possibili con carta di credito qui, con un bonifico sul conto intestato a Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, IBAN: IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, Banca Intesasanpaolo oppure sul conto corrente postale 1035683943, intestato a Specchio dei tempi. E’ anche possibile usare Satispay (qui non occorre causale, ogni aiuto è automaticamente destinato alla lotta al virus). E’ infine possibile donare anche sulla piattaforma “ Rete del dono”. Qui sul sito (e sulle pagine Facebook, Instagram e Twitter) vengono più volte al giorno pubblicati aggiornamenti sull’andamento della sottoscrizione e sulle attività della fondazione a contrasto del Covid-19.
Temete l’ira dei giusti o dei mansueti, fate un po’ voi. La citazione che si vuole biblica, ma che biblica non è, calza però a pennello per raccontare la storia di generosità e anche sacrificio di Alessandra Mikila Carando e delle sue vecchie e nuove amiche con la passione della sartoria. Dal 3 marzo, amareggiate dalla vergognosa vicenda delle introvabili mascherine anti-Covid, ne hanno tagliate e cucite 10 mila regalandole a enti, associazioni, istituzioni che si occupano degli ultimi, quelli che anche e soprattutto nella pandemia si sono trovate ancora più relegate ai margini di quanto già non lo fossero prima. Di quelle 10 mila mascherina colorate, lavabili in lavatrice e giudicate dagli esperti migliori delle tante, oggi, in commercio o distribuite da chi di dovere, 1.200 sono state date anche a Specchio dei tempi che le ha destinate alle 100 mamme in difficoltà e seguite dalla Fondazione mentre le rimanenti sono state allegate ai tablet donati alle scuole per gli alunni le cui famiglie non potevano permettersi l’acquisto.
Alessandra Mikila Carando, 61 anni, moglie del chirurgo ortopedico che ha rifatto le ginocchia di tanti torinesi, una figlia di 32 anni ormai londinese dove lavora per la Deloitte Consulting, non ama la polemiche e preferisce sorvolare sugli eventi che l’hanno spinta a gettarsi in un’avventura che, oggi, l’inorgoglisce ma che in quell’ormai lontano 3 marzo, quando il Coronavirus è arrivato a stravolgere le nostre vite, la sconvolse tanto da spingerla a fare qualcosa: “Quello che stava accadendo – ricorda con amarezza – non era accettabile”. Un passato da imprenditrice sul quale non ama soffermarsi (“Non è questo il tema” sorride) e una passione per il cucito che l’accompagna da sempre e che le fa frequentare da anni la “Scuola di cucito europea”, la signora Carando s’è informata dal Politecnico su quali caratteristiche tecniche e materiali dovesse avere la mascherina ideale, ha tirato fuori dai suoi armadi “della bellissima stoffa di cotone che intendevo utilizzare per le mie creazioni” e s’è gettata nell’impresa. “Ne ho fatte subito 300 – ricorda – ma mi sono resa conto che, il mio, rischiava di essere un lavoro parziale, non in grado di incidere su un problema, in quei giorni, drammatico”.
Chiamare a raccolta le amiche del corso di cucito è stato un attimo ed entusiastica la risposta. La notizia della generosa avventura, raccontata su La Stampa, le ha poi fatto incontrare altre sarte di professione o per hobby: “Alla fine siamo arrivate ad essere in venti”. Per rendere il lavoro perfetto, Alessandra Mikila Carando ha realizzate e distribuito alle amiche-colleghe un video tutorial. “La nostra mascherina – spiega – è come una tasca nella quale infilare la protezione che si ritiene migliore o di cui si dispone, un Kleenex ad esempio o la carta da forno, come qualcuno in quei giorni suggeriva”. Una mascherina, dunque, facile da lavare e igienizzare.
Ancora grazie alla “pubblicità” arrivata dall’articolo su La Stampa, due aziende tessili di Chieri, la Quagliotti e la Pertile, hanno regalato alle sarte volontarie “del cotone strepitoso che ci ha permesso di lavorare al meglio – racconta Alessandra Mikila Carando -, mentre la Filmar di Leinì ci ha regalato l’elastico, in quei giorni introvabile”. La signora Carando si è anche occupata delle consegne coinvolgendo un tassista trovato nel parcheggio di piazza Gran Madre, poco lontano da casa: “Mi sono presentata lì e ho chiesto se qualcuno era disponibile a darmi una mano: ho trovato il signor Claudio che da quel momento s’è rivelato un collaboratore straordinario”.
In questi due mesi e più, borsate di mascherine, tutte sterilizzate con l’ozono in un laboratorio trovato – e pagato! – dalla signora Carando, sono state consegnate al Comune di Torino (la sindaca Appendino ha pubblicamente ringraziato Alessandra e le amiche sulla sua pagina Facebook), al Banco farmaceutico, al Sermig, alla Caritas, a una cooperativa sociale e a tanti altri enti, quasi tutti privati, ché il pubblico s’è rivelato, diciamo, un po’ refrattario. Tranne una Rsa – ma Alessandra non rivela il nome nemmeno sotto tortura – la quale, sprovvista delle preziose mascherine, non sapeva come uscire dal pericoloso impasse. Ora che l’emergenza sembra finita che farà? “E’ finita, forse, l’emergenza mascherine – sorride Alessandra Mikila Carando – ma non mi sembra assolutamente finita la disorganizzazione, l’incompetenza, l’inefficienza che sono alla base di quanto accaduto con il Covid-19 e, purtroppo, di tanti altri aspetti della vita pubblica…”. Ricordate? Diffidate dei giusti e/o dei mansueti.
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I PROGETTI DI SPECCHIO DEI TEMPI In oltre due mesi di lavoro senza sosta, lo staff di Specchio ha distribuito 1 milionedi dispositivi di protezione individuali ai sanitari che lottano contro il Coronavirus: mascherine, camici, cuffie, guanti, calzari, occhiali. Le forniture sono arrivate in 125 strutture, tra ospedali, pubbliche assistenze, case di riposo, associazioni di volontariato, medici di famiglia, vigili del fuoco volontari. Specchio ha inoltre donato 150, fra macchinari, apparecchiature, letti ed arredi, alle rianimazioni ed ai pronto soccorso di 19 ospedali in tutta la Regione. Chi vuole sostenere la fondazione de “La Stampa” può farlo con donazioni online, quindi in totale sicurezza, con causale «Emergenza Coronavirus», Fondo 112. Le donazioni sono possibili con carta di credito qui, con un bonifico sul conto intestato a Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, IBAN: IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, Banca Intesasanpaolo oppure sul conto corrente postale 1035683943, intestato a Specchio dei tempi. E’ anche possibile usare Satispay (qui non occorre causale, ogni aiuto è automaticamente destinato alla lotta al virus). E’ infine possibile donare anche sulla piattaforma “Rete del dono”. Qui sul sito (e sulle pagine Facebook, Instagram e Twitter) vengono più volte al giorno pubblicati aggiornamenti sull’andamento della sottoscrizione e sulle attività della fondazione a contrasto del Covid-19.
Di Lucia Caretti Pubblicato su La Stampa il 27 maggio 2020
L’ultima donazione è arrivata da un anonimo, con una dedica inequivocabile: «Per le piccole imprese della Granda». Cinquantanove euro, versati qui, dove tutti possono sostenere la Fondazione de «La Stampa». Dove Daniela era stata la prima a lasciare un contributo per il bando: 250 euro, a favore de «La Granda che riparte». Ma la solidarietà dei cuneesi è giunta anche via bonifico, con le offerte di Giampiero, Maurizio, Attilio, Delia, Lidia, Tiziano, Danilo, Enrico, Angelo. E pure di alcune aziende che sono scampate alla crisi provocata dalla pandemia, e hanno già deciso di abbracciare chi invece ne è stato travolto. È il caso della Costruzioni Meccaniche di Piobesi d’Alba, che ha stanziato 750 euro, e della Agrimec di Marene, che ne ha donati mille.
La raccolta prosegue. Si può pure lasciare una frase, che sarà pubblicata su specchiodeitempi.org/dediche. Sin dall’inizio dell’emergenza, la generosità dei cuneesi è passata da questa pagina, con parole commoventi per i sanitari impegnati in prima linea. «Tenete duro, ne usciremo, grazie per ciò che state facendo» scriveva Elisa, da Bra, il 10 marzo. Poco dopo, ecco il messaggio e i risparmi di Giacomo, da Dogliani: «Per chi, al contrario mio, sta veramente facendo qualcosa per fermare questa epidemia. Grazie». Il 26 aprile, la goccia di Giuseppina, da Alba: «Per combattere il Covid: una goccia nel mare della speranza»
I PROGETTI DI SPECCHIO DEI TEMPI In oltre due mesi di lavoro senza sosta, lo staff di Specchio ha distribuito 1 milionedi dispositivi di protezione individuali ai sanitari che lottano contro il Coronavirus: mascherine, camici, cuffie, guanti, calzari, occhiali. Le forniture sono arrivate in 125 strutture, tra ospedali, pubbliche assistenze, case di riposo, associazioni di volontariato, medici di famiglia, vigili del fuoco volontari. Specchio ha inoltre donato 150, fra macchinari, apparecchiature, letti ed arredi, alle rianimazioni ed ai pronto soccorso di 19 ospedali in tutta la Regione. Chi vuole sostenere la fondazione de “La Stampa” può farlo con donazioni online, quindi in totale sicurezza, con causale «Emergenza Coronavirus», Fondo 112. Le donazioni sono possibili con carta di credito qui, con un bonifico sul conto intestato a Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, IBAN: IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, Banca Intesasanpaolo oppure sul conto corrente postale 1035683943, intestato a Specchio dei tempi. E’ anche possibile usare Satispay (qui non occorre causale, ogni aiuto è automaticamente destinato alla lotta al virus). E’ infine possibile donare anche sulla piattaforma “Rete del dono”. Qui sul sito (e sulle pagine Facebook, Instagram e Twitter) vengono più volte al giorno pubblicati aggiornamenti sull’andamento della sottoscrizione e sulle attività della fondazione a contrasto del Covid-19.
Di Roberto Fiore Pubblicato su La Stampa il 26 maggio 2020
La raccolta fondi lanciata dalla Fondazione La Stampa-Specchio dei tempi per aiutare le piccole imprese cuneesi a ripartire ha già superato quota 315 mila euro. Un risultato straordinario, raggiunto in poco più di una settimana dalla presentazione del progetto «La Granda che riparte» rivolto a tutti quegli artigiani, commercianti e micro-imprenditori travolti dalla crisi causata dall’emergenza sanitaria. Le prime domande di aiuto sono già arrivate, ma non c’è fretta: la data di chiusura delle candidature è stata fissata per la mezzanotte di lunedì 3 giugno. A disposizione, al momento, ci sono 105 assegni da 3 mila euro ciascuno, ma potrebbero essere di più, perché la raccolta fondi prosegue fino al 16 giugno e si arricchisce di nuove iniziative.
Da oggi per contribuire alla sottoscrizione c’è una possibilità in più: acquistare la “Barbera d’Italia”, un’edizione limitata di Barbera d’Alba Superiore firmata dall’Astemia Pentita. Per la festa del 2 giugno la cantina di Barolo ha messo infatti in vendita 1946 bottiglie che riportano nell’etichetta una rivisitazione della foglia di vite dedicata al Tricolore. Il prezzo ricorda la nascita della Repubblica (19,46 euro) e il ricavato va a Specchio, per le piccole imprese. Da stamattina le bottiglie si possono ordinare telefonando allo 0173/56.05.01. Oppure si possono comprare nel Wine Shop della cantina, in via Crosia 40 a Barolo (orario 10-18,30, lun. – dom.). Presto saranno disponibili online e nelle migliori enoteche piemontesi. «La cultura del vino è da sempre sinonimo di un rituale magico dello stare insieme che contraddistingue in modo profondo le nostre radici – spiega Sandra Vezza -. Simbolo di condivisione e di una convivialità che noi italiani siamo riusciti a esportare in tutto il mondo». E aggiunge: «La situazione che ci siamo trovati a vivere a causa della pandemia ci ha imposto una distanza forzata che, paradossalmente, è riuscita a farci sentire tutti più vicini. “Barbera d’Italia” è un omaggio proprio a quel senso di appartenenza che ci accomuna. Per la Festa della Repubblica abbiamo voluto dare un contributo concreto a chi è parte integrante del territorio, che è fatto di tante piccole attività e imprese. Non mi dispiacerebbe se questo progetto potesse diventare un’occasione d’incontro tra diversi produttori di Barbera in tutta Italia».
I PROGETTI DI SPECCHIO DEI TEMPI In oltre due mesi di lavoro senza sosta, lo staff di Specchio ha distribuito 1 milionedi dispositivi di protezione individuali ai sanitari che lottano contro il Coronavirus: mascherine, camici, cuffie, guanti, calzari, occhiali. Le forniture sono arrivate in 125 strutture, tra ospedali, pubbliche assistenze, case di riposo, associazioni di volontariato, medici di famiglia, vigili del fuoco volontari. Specchio ha inoltre donato 150, fra macchinari, apparecchiature, letti ed arredi, alle rianimazioni ed ai pronto soccorso di 19 ospedali in tutta la Regione. Chi vuole sostenere la fondazione de “La Stampa” può farlo con donazioni online, quindi in totale sicurezza, con causale «Emergenza Coronavirus», Fondo 112. Le donazioni sono possibili con carta di credito qui, con un bonifico sul conto intestato a Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, IBAN: IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, Banca Intesasanpaolo oppure sul conto corrente postale 1035683943, intestato a Specchio dei tempi. E’ anche possibile usare Satispay (qui non occorre causale, ogni aiuto è automaticamente destinato alla lotta al virus). E’ infine possibile donare anche sulla piattaforma “Rete del dono”. Qui sul sito (e sulle pagine Facebook, Instagram e Twitter) vengono più volte al giorno pubblicati aggiornamenti sull’andamento della sottoscrizione e sulle attività della fondazione a contrasto del Covid-19.
Di Angelo Conti Pubblicato su La Stampa il 26 maggio 2020
Già 120 domande di piccoli artigiani, commercianti e imprenditori sono arrivate, nelle prime 48 ore, alla Fondazione Specchio dei tempi nel contesto del bando «La Granda che riparte». È una lunga striscia di speranze, quelle che animano le mail che giungono all’indirizzo bando@specchiodeitempi.org. Parecchie da Cuneo città, ma in stragrande maggioranza da fuori. Così, accanto all’edicola di corso Francia e al ristorantino del centro entrambi del capoluogo, ecco il bar di Entracque, l’elettricista di Castelletto Stura, la merciaia di Revello, la parrucchiera di Casteldelfino, il tabaccaio di Cervasca, l’estetista di Mondovì, e tanti altri.
Non sarà facile scegliere, la prossima settimana, fra tante realtà che cercano ossigeno per ripartire. Ed è per questo che è straordinariamente importante trovare le risorse necessarie, per poi offrirle al numero più alto possibile di imprenditori di questa Granda che cerca luce. Intanto, mentre registriamo l’interesse di tante eccellenze del territorio (l’iniziativa della Barbera d’Italia non potrà che avere successo), il «piatto» da mettere in palio nel bando cresce. Siamo già ben sopra i 315 mila euro e ci aspettiamo, nelle prossime 24 ore, altre importanti adesioni. Tutti gli artigiani, commercianti e piccoli imprenditori possono chiedere il sostegno di Specchio dei tempi: ditte individuali e società di persone, purché abbiano la sede legale e operativa a Cuneo o in un comune della provincia. Altro requisito fondamentale, i ricavi del 2018: non devono essere superiori a 60 mila euro. Per le attività avviate nel 2019, è richiesta una autocertificazione.
LA SPESA DAVANTI A CASA
Intanto è sempre possibile, anche dalla Granda, avanzare richieste per le spese «solidali». Un dono offerto da Specchio dei tempi e dal Gruppo Cassa di Risparmio di Asti alle famiglie e agli anziani in difficoltà. Per ottenere la spesa (che ha un «peso» di 23 chili ciascuna) basta seguire le istruzioni spiegate su spese.specchiodeitempi.org. Lo possono fare i privati (accludendo Modello Isee sotto i 15 mila euro) e gli enti e le onlus che volessero collaborare all’iniziativa.
COME DONARE Chi vuole sostenere la fondazione de “La Stampa” può farlo con donazioni online, quindi in totale sicurezza, con causale «Emergenza Coronavirus», Fondo 112. Le donazioni sono possibili con carta di credito qui, con un bonifico sul conto intestato a Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, IBAN: IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, Banca Intesasanpaolo oppure sul conto corrente postale 1035683943, intestato a Specchio dei tempi. E’ anche possibile usare Satispay (qui non occorre causale, ogni aiuto è automaticamente destinato alla lotta al virus). E’ infine possibile donare anche sulla piattaforma “ Rete del dono”. Qui sul sito (e sulle pagine Facebook, Instagram e Twitter) vengono più volte al giorno pubblicati aggiornamenti sull’andamento della sottoscrizione e sulle attività della fondazione a contrasto del Covid-19.
Di Angelo Conti
Pubblicato su La Stampa il 25 maggio 2020
Specchio dei tempi ha portato a mille i tablet donati a trenta scuole torinesi. Dopo la prima fornitura di 250, si è poi passati a 750, infine a mille. «Ci siamo resi conto – spiega il presidente della fondazione Lodovico Passerin d’Entreves – che c’erano davvero tantissimi bambini, pensiamo soprattutto a quelli delle elementari, che non potevano seguire le lezioni semplicemente perché la famiglia non aveva risorse, in un momento così difficile, per acquistare un device. Il nostro intervento ha risolto mille situazioni difficili, portando la didattica a distanza in case in cui non sarebbe mai entrata».
Su segnalazione dei dirigenti scolastici, Specchio si è poi reso conto che in tante famiglie non c’era il wifi. La fondazione ha così definito un accordo con Tim per far sì che, insieme al tablet, fosse abbinata una sim gratuita con una «carica» tale da garantire la funzionalità sino alla fine dell’anno scolastico. Tecnicamente i tablet sono stati donati alle scuole che li hanno poi assegnati agli studenti più indigenti. Quando la situazione sarà di nuovo normale, i device torneranno a disposizione degli istituti che potranno così impiegarli in altre attività didattiche. I tablet sono stati consegnati anche ai bambini che partecipano ai due progetti contro la dispersione di Specchio: il “Villaggio che cresce” in zona ex Moi/piazza Galimberti e “Stella Polare” in area Giardini Saragat/Barriera di Milano.
La donazione si affianca alle altre iniziative che Specchio ha attuato, negli ultimi due mesi, a favore delle scuole. Dal portale gratuito per la didattica a distanza, alla proposta di lezioni online di recupero individuale, alla distribuzione di un kit di sanificazione a 180 scuole, seguito da un’altra distribuzione di dispenser, disinfettanti e cartellonistica con le disposizioni anti-contagio. Un sostegno concreto, che comincia dalle cose semplici. Quelle che anche i bambini sanno vedere e apprezzare.
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I PROGETTI DI SPECCHIO DEI TEMPI In due mesi di lavoro senza sosta, lo staff di Specchio ha distribuito 1 milionedi dispositivi di protezione individuali ai sanitari che lottano contro il Coronavirus: mascherine, camici, cuffie, guanti, calzari, occhiali. Le forniture sono arrivate in 125 strutture, tra ospedali, pubbliche assistenze, case di riposo, associazioni di volontariato, medici di famiglia, vigili del fuoco volontari. Specchio ha inoltre donato 150, fra macchinari, apparecchiature, letti ed arredi, alle rianimazioni ed ai pronto soccorso di 19 ospedali in tutta la Regione. Chi vuole sostenere la fondazione de “La Stampa” può farlo con donazioni online, quindi in totale sicurezza, con causale «Emergenza Coronavirus», Fondo 112. Le donazioni sono possibili con carta di credito qui, con un bonifico sul conto intestato a Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, IBAN: IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, Banca Intesasanpaolo oppure sul conto corrente postale 1035683943, intestato a Specchio dei tempi. E’ anche possibile usare Satispay (qui non occorre causale, ogni aiuto è automaticamente destinato alla lotta al virus). E’ infine possibile donare anche sulla piattaforma “Rete del dono”. Qui sul sito (e sulle pagine Facebook, Instagram e Twitter) vengono più volte al giorno pubblicati aggiornamenti sull’andamento della sottoscrizione e sulle attività della fondazione a contrasto del Covid-19.
Indovinelli e quiz, personaggi e monumenti da ritagliare e colorare, per poi abbinarli al posto giusto su una mappa da scaricare e stampare. Si chiama ‘Mappe Turet’ ed è ungioco benefico sviluppato dadue guide turistiche, Martina Cena e Miriam Canonica di Mostrami Torino. Non potendo esercitare la loro professione a causa della pandemia, Martina e Miriam si sono ingegnate per sostenere i progetti della Fondazione Specchio dei tempi contro l’Emergenza Coronavirus. Il progetto funziona così: è richiesta una donazione minima di 5 euro. Dopo aver donato si manda una mail a info@mostramitorino.it. Le guide invieranno i quiz ideati da Mostrami Torino e la mappa disegnata da Carlotta Quercia di Serendipity Illustration.
“Abbiamo pensato a un gioco per far conoscere il territorio ai più piccoli ma che potesse coinvolgere anche gli adulti – spiega Martina – magari risvegliando l’interesse di scoprire la nostra città e riunire le famiglie: inizialmente intorno a un tavolo, per poi svolgere i tour con le nostre guide”. Mostrami Torino ha ideato cinque percorsi con tematiche diverse, che permettono ai bambini di misurare le proprie conoscenze e imparare a riconoscere i monumenti o i personaggi sabaudi principali. Dalla mappa sul parco del Valentino con la panchina degli innamorati e il Borgo medievale a quella sui personaggi storici torinesi, passando per la carta dedicata al centro città.
I PROGETTI DI SPECCHIO CONTRO IL CORONAVIRUS In tre mesi di lavoro senza sosta, lo staff di Specchio ha distribuito 1 milionedi dispositivi di protezione individuali ai sanitari che lottano contro il Coronavirus: mascherine, camici, cuffie, guanti, calzari, occhiali. Le forniture sono arrivate in 125 strutture, tra ospedali, pubbliche assistenze, case di riposo, associazioni di volontariato, medici di famiglia, vigili del fuoco volontari. Specchio ha inoltre donato 150, fra macchinari, apparecchiature, letti ed arredi, alle rianimazioni ed ai pronto soccorso di 19 ospedali in tutta la Regione. Chi vuole sostenere la fondazione de “La Stampa” può farlo con donazioni online, quindi in totale sicurezza, con causale «Emergenza Coronavirus», Fondo 112. Le donazioni sono possibili con carta di credito qui, con un bonifico sul conto intestato a Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, IBAN: IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, Banca Intesasanpaolo oppure sul conto corrente postale 1035683943, intestato a Specchio dei tempi. E’ anche possibile usare Satispay (qui non occorre causale, ogni aiuto è automaticamente destinato alla lotta al virus). E’ infine possibile donare anche sulla piattaforma “ Rete del dono”. Qui sul sito (e sulle pagine Facebook, Instagram e Twitter) vengono più volte al giorno pubblicati aggiornamenti sull’andamento della sottoscrizione e sulle attività della fondazione a contrasto del Covid-19.
La pandemia ha sconvolto la vita delle famiglie più fragili. Specchio dei tempi lo sa e ne sta aiutando 450 nel biellese: nei prossimi giorni ognuna riceverà una spesa gratuita del valore di 60 euro, direttamente sullo zerbino. Cinque chili di pasta, tre litri di latte, olio extra vergine, olio di semi, salsa di pomodoro, riso, tonno, biscotti, cioccolata, legumi, pane, zucchero, patate, carote, mele e cipolle: ogni pacco contiene 23 chili di prodotti. La distribuzione durerà per alcune settimane e in tutta la provincia di Biella Specchio consegnerà una mole di 11 tonnellate di spese.
Le borse sono donate dal Gruppo Cassa di Risparmio di Asti (Banca di Asti e Biver Banca), che ha stanziato 300 mila euro per sostenere la fondazione dei lettori de “La Stampa” e portare il progetto “Specchio d’Italia” a Biella e in altre 16 città. Richiedere una spesa è semplicissimo: basta inviare una mail a specchio.italia@specchiodeitempi.org, indicando nominativo, indirizzo, numero di telefono e allegando copia del Modello Isee (inferiore a 15.000 euro e senza significative proprietà immobiliari). Le domande possono provenire dalle singole famiglie (o anziani) oppure dalle associazioni del territorio. Ulteriori informazioni si trovano su spese.specchiodeitempi.org, dove si può anche donare una spesa. Sono quasi 16 mila le offerte raccolte finora da Specchio per la lotta al Coronavirus: oltre 9,6 milioni di euro, trasformati in aiuti immediati agli ospedali, alle scuole e alle fasce deboli.
COME AIUTARE SPECCHIO E DONARE UNA SPESA In due mesi di lavoro senza sosta, lo staff di Specchio ha distribuito 1 milionedi dispositivi di protezione individuali ai sanitari che lottano contro il Coronavirus: mascherine, camici, cuffie, guanti, calzari, occhiali. Le forniture sono arrivate in 125 strutture, tra ospedali, pubbliche assistenze, case di riposo, associazioni di volontariato, medici di famiglia, vigili del fuoco volontari. Specchio ha inoltre donato 150, fra macchinari, apparecchiature, letti ed arredi, alle rianimazioni ed ai pronto soccorso di 19 ospedali in tutta la Regione. Chi vuole sostenere la fondazione de “La Stampa” può farlo con donazioni online, quindi in totale sicurezza, con causale «Emergenza Coronavirus», Fondo 112. Le donazioni sono possibili con carta di credito qui, con un bonifico sul conto intestato a Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, IBAN: IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, Banca Intesasanpaolo oppure sul conto corrente postale 1035683943, intestato a Specchio dei tempi. E’ anche possibile usare Satispay (qui non occorre causale, ogni aiuto è automaticamente destinato alla lotta al virus). E’ infine possibile donare anche sulla piattaforma “ Rete del dono”. Qui sul sito (e sulle pagine Facebook, Instagram e Twitter) vengono più volte al giorno pubblicati aggiornamenti sull’andamento della sottoscrizione e sulle attività della fondazione a contrasto del Covid-19.
Di Angelo Conti Pubblicato su La Stampa il 24 maggio 2020
Quattrocento persone si sono collegate ieri a bando.specchiodeitempi.org per avere informazioni sul progetto “La Granda che riparte” della Fondazione La Stampa-Specchio dei tempi. Mentre già di mattina sono cominciate a giungere anche le domande di piccoli e piccolissimi imprenditori del Cuneese. La prima, in assoluto, alle 10.09 è stata quella di un piccolo albergo di Borgo San Dalmazzo. Poi un’agenzia di viaggi di corso Giolitti a Cuneo (11.03). poi una piccola azienda di imballaggi di Mondovi (11.30), poi ancora una selleria di Barge (12.06). E a ruota, nel pomeriggio, artigiani e commercianti di Bra, Alba, Savigliano e ancora Cuneo. Ieri sera, fra domande (21) e richieste di informazioni (20) contavamo già oltre 40 mail. E si trattava del primo giorno, molto lontano dalla chiusura delle domande che è stata fissata per la mezzanotte di lunedì 3 giugno.
A disposizione, al momento, ci sono 105 assegni da 3 mila euro ciascuno, ma potrebbero essere di più, perché la raccolta prosegue. In questa prima settimana sono arrivati contributi per 315.000 euro. Ma adesioni, piccole e grandi, si stanno ripetendo tutti i giorni ed è difficile fare previsioni su quale sarà la disponibilità finale.
Tutti gli artigiani, commercianti e piccoli imprenditori possono richiedere il sostegno di Specchio dei tempi: ditte individuali e società di persone, purché abbiano la sede legale e operativa a Cuneo o in un comune della provincia. Altro requisito fondamentale, i ricavi del 2018: non devono essere superiori a 60 mila euro. Per le attività avviate nel 2019, è richiesta una autocertificazione. Il regolamento completo si trova sul sito dove bisogna anche scaricare il modulo di adesione.
Lo staff della Fondazione lavorerà per due settimane per stilare la graduatoria: i vincitori saranno avvisati entro il 18 giugno, mentre fino al 16 giugno alle 24 si raccoglieranno donazioni. I contributi saranno erogati in pochi giorni, sino ad esaurimento dei fondi disponibili, per garantire la rapidità dell’intervento.
La mail bando@specchiodeitempi.org è a disposizione per qualsiasi tipo di richiesta o di chiarimento. Per velocizzare i contatti, gli interessati possono anche lasciare un numero telefonico. Lo staff di Specchio dei tempi compilerà la graduatoria di assegnazione a suo insindacabile giudizio, ma va da sé che saranno considerati con maggior attenzione le realtà più difficili e marginali e comunque quelle in grado di ridare vivacità e vita ai quartieri ed ai paesi, della nostra pianura e delle nostre montagne.
Nelle prossime ore ci attendiamo altre adesioni ed anche altre iniziative a sostegno della raccolta. I contatti sono tanti, l’interesse altissimo. Sembra una bella gara a sostegno dell’economia cuneese.
COME DONARE Chi vuole sostenere la fondazione de “La Stampa” può farlo con donazioni online, quindi in totale sicurezza, con causale «Emergenza Coronavirus», Fondo 112. Le donazioni sono possibili con carta di credito qui, con un bonifico sul conto intestato a Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, IBAN: IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, Banca Intesasanpaolo oppure sul conto corrente postale 1035683943, intestato a Specchio dei tempi. E’ anche possibile usare Satispay (qui non occorre causale, ogni aiuto è automaticamente destinato alla lotta al virus). E’ infine possibile donare anche sulla piattaforma “ Rete del dono”. Qui sul sito (e sulle pagine Facebook, Instagram e Twitter) vengono più volte al giorno pubblicati aggiornamenti sull’andamento della sottoscrizione e sulle attività della fondazione a contrasto del Covid-19.
Di Angelo Conti Pubblicato su La Stampa il 23 maggio 2020
«Buongiorno, la Banca d’Asti e Specchio dei tempi hanno pensato a lei». E’ cominciata ieri la distribuzione di 500 spese ad altrettante famiglie astigiane in difficoltà. In tutto verranno donate quasi 12 tonnellate di alimenti. L’iniziativa, finanziata dal Gruppo Cassa di Risparmio di Asti (con risorse messe a disposizione anche dai dipendenti), viene realizzata con il supporto logistico di Specchio dei tempi che ha così esteso anche a tutte le province piemontesi una iniziativa attuata a Torino nelle settimane della pandemia, dove le spese distribuite sono state circa 7000. L’iniziativa della banca astigiana vedrà invece la donazione di oltre 5000 spese in tutti i capoluoghi piemontesi, in Lombardia, in Liguria e nel Veneto.
La logistica è stata messa a punto da Specchio dei tempi insieme alla Cooperativa Crescere 1979, abituale partner della fondazione torinese. Le spese distribuite ad Asti sono state acquistate dai supermercati Borello di Villanova e la consegna è stata realizzata dal Gruppo Defendini. La spesa è di circa 23 chili, valore 60 euro, è stata concordata da Specchio dei tempi con i supermercati. «Alimenti adatti sia alle famiglie con bambini e sia agli anziani – spiega Paola Farnia dell Cooperativa Crescere 1979 – ogni nostra donazione comprende cinque chili di pasta, tre litri di latte, olio extra vergine, olio di semi, salsa di pomodoro, riso, tonno, biscotti, cioccolata, legumi, pane in cassetta, zucchero, patate, carote, mele e cipolle». La distribuzione, iniziata ieri, si svilupperà nell’Astigiano nell’arco di qualche settimana, anche in considerazione del fatto che la mole di spese da consegnare tocca le 12 tonnellate. Contestualmente sono in avvio distribuzioni in altre 16 cittadine: oltre 5000 donazioni per oltre 125 tonnellate di alimenti.
COME AIUTARE SPECCHIO E DONARE UNA SPESA In due mesi di lavoro senza sosta, lo staff di Specchio ha distribuito 1 milionedi dispositivi di protezione individuali ai sanitari che lottano contro il Coronavirus: mascherine, camici, cuffie, guanti, calzari, occhiali. Le forniture sono arrivate in 125 strutture, tra ospedali, pubbliche assistenze, case di riposo, associazioni di volontariato, medici di famiglia, vigili del fuoco volontari. Specchio ha inoltre donato 150, fra macchinari, apparecchiature, letti ed arredi, alle rianimazioni ed ai pronto soccorso di 19 ospedali in tutta la Regione. Chi vuole sostenere la fondazione de “La Stampa” può farlo con donazioni online, quindi in totale sicurezza, con causale «Emergenza Coronavirus», Fondo 112. Le donazioni sono possibili con carta di credito qui, con un bonifico sul conto intestato a Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, IBAN: IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, Banca Intesasanpaolo oppure sul conto corrente postale 1035683943, intestato a Specchio dei tempi. E’ anche possibile usare Satispay (qui non occorre causale, ogni aiuto è automaticamente destinato alla lotta al virus). E’ infine possibile donare anche sulla piattaforma “ Rete del dono”. Qui sul sito (e sulle pagine Facebook, Instagram e Twitter) vengono più volte al giorno pubblicati aggiornamenti sull’andamento della sottoscrizione e sulle attività della fondazione a contrasto del Covid-19.