Mappe Turet, il gioco che aiuta Specchio e guida i bambini alla scoperta di Torino

Indovinelli e quiz, personaggi e monumenti da ritagliare e colorare, per poi abbinarli al posto giusto su una mappa da scaricare e stampare. Si chiama ‘Mappe Turet’ ed è un gioco benefico sviluppato da due guide turistiche, Martina Cena e Miriam Canonica di Mostrami Torino. Non potendo esercitare la loro professione a causa della pandemia, Martina e Miriam si sono ingegnate per sostenere i progetti della Fondazione Specchio dei tempi contro l’Emergenza Coronavirus. Il progetto funziona così: è richiesta una donazione minima di 5 euro. Dopo aver donato si manda una mail a info@mostramitorino.it. Le guide invieranno i quiz ideati da Mostrami Torino e la mappa disegnata da Carlotta Quercia di Serendipity Illustration.

DONA ORA

“Abbiamo pensato a un gioco per far conoscere il territorio ai più piccoli ma che potesse coinvolgere anche gli adulti – spiega Martina – magari risvegliando l’interesse di scoprire la nostra città e riunire le famiglie: inizialmente intorno a un tavolo, per poi svolgere i tour con le nostre guide”. Mostrami Torino ha ideato cinque percorsi con tematiche diverse, che permettono ai bambini di misurare le proprie conoscenze e imparare a riconoscere i monumenti o i personaggi sabaudi principali. Dalla mappa sul parco del Valentino con la panchina degli innamorati e il Borgo medievale a quella sui personaggi storici torinesi, passando per la carta dedicata al centro città.

I PROGETTI DI SPECCHIO CONTRO IL CORONAVIRUS
In tre mesi di lavoro senza sosta, lo staff di Specchio ha distribuito 1 milione di dispositivi di protezione individuali ai sanitari che lottano contro il Coronavirus: mascherine, camici, cuffie, guanti, calzari, occhiali. Le forniture sono arrivate in 125 strutture, tra ospedali, pubbliche assistenze, case di riposo, associazioni di volontariato, medici di famiglia, vigili del fuoco volontari. Specchio ha inoltre donato 150, fra macchinari, apparecchiature, letti ed arredi, alle rianimazioni ed ai pronto soccorso di 19 ospedali in tutta la Regione. Chi vuole sostenere la fondazione de “La Stampa” può farlo con donazioni online, quindi in totale sicurezza, con  causale «Emergenza Coronavirus», Fondo 112.  Le donazioni sono possibili con carta di credito qui, con un  bonifico sul conto intestato a Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, IBAN: IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, Banca Intesasanpaolo oppure sul conto corrente postale 1035683943, intestato a Specchio dei tempi. E’ anche possibile usare  Satispay (qui non occorre causale, ogni aiuto è automaticamente destinato alla lotta al virus). E’ infine possibile donare anche sulla piattaforma “ Rete del dono”.  Qui sul sito (e sulle pagine Facebook, Instagram e Twitter) vengono più volte al giorno pubblicati aggiornamenti sull’andamento della sottoscrizione e sulle attività della fondazione a contrasto del Covid-19.

DONA ORA

Specchio a Biella, 11 tonnellate di spese per le famiglie in difficoltà

Di Lucia Caretti

La pandemia ha sconvolto la vita delle famiglie più fragili. Specchio dei tempi lo sa e ne sta aiutando 450 nel biellese: nei prossimi giorni ognuna riceverà una spesa gratuita del valore di 60 euro, direttamente sullo zerbino. Cinque chili di pasta, tre litri di latte, olio extra vergine, olio di semi, salsa di pomodoro, riso, tonno, biscotti, cioccolata, legumi, pane, zucchero, patate, carote, mele e cipolle: ogni pacco contiene 23 chili di prodotti. La distribuzione durerà per alcune settimane e in tutta la provincia di Biella Specchio consegnerà una mole di 11 tonnellate di spese.

Le borse sono donate dal Gruppo Cassa di Risparmio di Asti (Banca di Asti e Biver Banca), che ha stanziato 300 mila euro per sostenere la fondazione dei lettori de “La Stampa” e portare il progetto “Specchio d’Italia” a Biella e in altre 16 città. Richiedere una spesa è semplicissimo: basta inviare una mail a specchio.italia@specchiodeitempi.org, indicando nominativo, indirizzo, numero di telefono e allegando copia del Modello Isee (inferiore a 15.000 euro e senza significative proprietà immobiliari). Le domande possono provenire dalle singole famiglie (o anziani) oppure dalle associazioni del territorio. Ulteriori informazioni si trovano su spese.specchiodeitempi.org, dove si può anche donare una spesa. Sono quasi 16 mila le offerte raccolte finora da Specchio per la lotta al Coronavirus: oltre 9,6 milioni di euro, trasformati in aiuti immediati agli ospedali, alle scuole e alle fasce deboli.

RICHIEDI UNA SPESA

 

COME AIUTARE SPECCHIO E DONARE UNA SPESA
In due mesi di lavoro senza sosta, lo staff di Specchio ha distribuito 1 milione di dispositivi di protezione individuali ai sanitari che lottano contro il Coronavirus: mascherine, camici, cuffie, guanti, calzari, occhiali. Le forniture sono arrivate in 125 strutture, tra ospedali, pubbliche assistenze, case di riposo, associazioni di volontariato, medici di famiglia, vigili del fuoco volontari. Specchio ha inoltre donato 150, fra macchinari, apparecchiature, letti ed arredi, alle rianimazioni ed ai pronto soccorso di 19 ospedali in tutta la Regione. Chi vuole sostenere la fondazione de “La Stampa” può farlo con donazioni online, quindi in totale sicurezza, con  causale «Emergenza Coronavirus», Fondo 112.  Le donazioni sono possibili con carta di credito qui, con un  bonifico sul conto intestato a Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, IBAN: IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, Banca Intesasanpaolo oppure sul conto corrente postale 1035683943, intestato a Specchio dei tempi. E’ anche possibile usare  Satispay (qui non occorre causale, ogni aiuto è automaticamente destinato alla lotta al virus). E’ infine possibile donare anche sulla piattaforma “ Rete del dono”.  Qui sul sito (e sulle pagine Facebook, Instagram e Twitter) vengono più volte al giorno pubblicati aggiornamenti sull’andamento della sottoscrizione e sulle attività della fondazione a contrasto del Covid-19.

DONA ORA

Bando Imprese Cuneo, arrivate le prime richieste a Specchio

Di Angelo Conti
Pubblicato su La Stampa il 24 maggio 2020

Quattrocento persone si sono collegate ieri a bando.specchiodeitempi.org per avere informazioni sul progetto “La Granda che riparte” della Fondazione La Stampa-Specchio dei tempi. Mentre già di mattina sono cominciate a giungere anche le domande di piccoli e piccolissimi imprenditori del Cuneese. La prima, in assoluto, alle 10.09 è stata quella di un piccolo albergo di Borgo San Dalmazzo. Poi un’agenzia di viaggi di corso Giolitti a Cuneo (11.03). poi una piccola azienda di imballaggi di Mondovi (11.30), poi ancora una selleria di Barge (12.06). E a ruota, nel pomeriggio, artigiani e commercianti di Bra, Alba, Savigliano e ancora Cuneo. Ieri sera, fra domande (21) e richieste di informazioni (20) contavamo già oltre 40 mail. E si trattava del primo giorno, molto lontano dalla chiusura delle domande che è stata fissata per la mezzanotte di lunedì 3 giugno.
A disposizione, al momento, ci sono 105 assegni da 3 mila euro ciascuno, ma potrebbero essere di più, perché la raccolta prosegue. In questa prima settimana sono arrivati contributi per 315.000 euro. Ma adesioni, piccole e grandi, si stanno ripetendo tutti i giorni ed è difficile fare previsioni su quale sarà la disponibilità finale.
Tutti gli artigiani, commercianti e piccoli imprenditori possono richiedere il sostegno di Specchio dei tempi: ditte individuali e società di persone, purché abbiano la sede legale e operativa a Cuneo o in un comune della provincia. Altro requisito fondamentale, i ricavi del 2018: non devono essere superiori a 60 mila euro. Per le attività avviate nel 2019, è richiesta una autocertificazione. Il regolamento completo si trova sul sito dove bisogna anche scaricare il modulo di adesione.

VAI AL BANDO

Lo staff della Fondazione lavorerà per due settimane per stilare la graduatoria: i vincitori saranno avvisati entro il 18 giugno, mentre fino al 16 giugno alle 24 si raccoglieranno donazioni. I contributi saranno erogati in pochi giorni, sino ad esaurimento dei fondi disponibili, per garantire la rapidità dell’intervento.
La mail bando@specchiodeitempi.org è a disposizione per qualsiasi tipo di richiesta o di chiarimento. Per velocizzare i contatti, gli interessati possono anche lasciare un numero telefonico. Lo staff di Specchio dei tempi compilerà la graduatoria di assegnazione a suo insindacabile giudizio, ma va da sé che saranno considerati con maggior attenzione le realtà più difficili e marginali e comunque quelle in grado di ridare vivacità e vita ai quartieri ed ai paesi, della nostra pianura e delle nostre montagne.
Nelle prossime ore ci attendiamo altre adesioni ed anche altre iniziative a sostegno della raccolta. I contatti sono tanti, l’interesse altissimo. Sembra una bella gara a sostegno dell’economia cuneese.

COME DONARE
Chi vuole sostenere la fondazione de “La Stampa” può farlo con donazioni online, quindi in totale sicurezza, con  causale «Emergenza Coronavirus», Fondo 112.  Le donazioni sono possibili con carta di credito qui, con un  bonifico sul conto intestato a Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, IBAN: IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, Banca Intesasanpaolo oppure sul conto corrente postale 1035683943, intestato a Specchio dei tempi. E’ anche possibile usare  Satispay (qui non occorre causale, ogni aiuto è automaticamente destinato alla lotta al virus). E’ infine possibile donare anche sulla piattaforma “ Rete del dono”.  Qui sul sito (e sulle pagine Facebook, Instagram e Twitter) vengono più volte al giorno pubblicati aggiornamenti sull’andamento della sottoscrizione e sulle attività della fondazione a contrasto del Covid-19.

DONA ORA

Banca d'Asti e Specchio dei tempi donano 12 tonnellate di spesa

Di Angelo Conti
Pubblicato su La Stampa il 23 maggio 2020

«Buongiorno, la Banca d’Asti e Specchio dei tempi hanno pensato a lei». E’ cominciata ieri la distribuzione di 500 spese ad altrettante famiglie astigiane in difficoltà. In tutto verranno donate quasi 12 tonnellate di alimenti. L’iniziativa, finanziata dal Gruppo Cassa di Risparmio di Asti (con risorse messe a disposizione anche dai dipendenti), viene realizzata con il supporto logistico di Specchio dei tempi che ha così esteso anche a tutte le province piemontesi una iniziativa attuata a Torino nelle settimane della pandemia, dove le spese distribuite sono state circa 7000. L’iniziativa della banca astigiana vedrà invece la donazione di oltre 5000 spese in tutti i capoluoghi piemontesi, in Lombardia, in Liguria e nel Veneto.

RICHIEDI UNA SPESA

La logistica è stata messa a punto da Specchio dei tempi insieme alla Cooperativa Crescere 1979, abituale partner della fondazione torinese. Le spese distribuite ad Asti sono state acquistate dai supermercati Borello di Villanova e la consegna è stata realizzata dal Gruppo Defendini. La spesa è di circa 23 chili, valore 60 euro, è stata concordata da Specchio dei tempi con i supermercati. «Alimenti adatti sia alle famiglie con bambini e sia agli anziani – spiega Paola Farnia dell Cooperativa Crescere 1979 – ogni nostra donazione comprende cinque chili di pasta, tre litri di latte, olio extra vergine, olio di semi, salsa di pomodoro, riso, tonno, biscotti, cioccolata, legumi, pane in cassetta, zucchero, patate, carote, mele e cipolle». La distribuzione, iniziata ieri, si svilupperà nell’Astigiano nell’arco di qualche settimana, anche in considerazione del fatto che la mole di spese da consegnare tocca le 12 tonnellate. Contestualmente sono in avvio distribuzioni in altre 16 cittadine: oltre 5000 donazioni per oltre 125 tonnellate di alimenti.

COME AIUTARE SPECCHIO E DONARE UNA SPESA
In due mesi di lavoro senza sosta, lo staff di Specchio ha distribuito 1 milione di dispositivi di protezione individuali ai sanitari che lottano contro il Coronavirus: mascherine, camici, cuffie, guanti, calzari, occhiali. Le forniture sono arrivate in 125 strutture, tra ospedali, pubbliche assistenze, case di riposo, associazioni di volontariato, medici di famiglia, vigili del fuoco volontari. Specchio ha inoltre donato 150, fra macchinari, apparecchiature, letti ed arredi, alle rianimazioni ed ai pronto soccorso di 19 ospedali in tutta la Regione. Chi vuole sostenere la fondazione de “La Stampa” può farlo con donazioni online, quindi in totale sicurezza, con  causale «Emergenza Coronavirus», Fondo 112.  Le donazioni sono possibili con carta di credito qui, con un  bonifico sul conto intestato a Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, IBAN: IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, Banca Intesasanpaolo oppure sul conto corrente postale 1035683943, intestato a Specchio dei tempi. E’ anche possibile usare  Satispay (qui non occorre causale, ogni aiuto è automaticamente destinato alla lotta al virus). E’ infine possibile donare anche sulla piattaforma “ Rete del dono”.  Qui sul sito (e sulle pagine Facebook, Instagram e Twitter) vengono più volte al giorno pubblicati aggiornamenti sull’andamento della sottoscrizione e sulle attività della fondazione a contrasto del Covid-19.

DONA ORA

Alba e Ceva, così Specchio ricostruì i ponti distrutti dall'alluvione del '94

Di Paola Scola
Pubblicato su La Stampa il 19 maggio 2020

La gara di solidarietà – per aiutare Comuni, associazioni, strutture pubbliche e private, aziende, scuole e cittadini – è commovente. Il colore unto della melma, che odora di distruzione, avvolge ogni cosa. Sono passati pochi giorni dall’alluvione che, il 5 e 6 novembre, ha stravolto la geografia delle province di Cuneo, Asti e Alessandria. Devastate dalla furia delle piene e delle colline graffiate da enormi dita invisibili. Le stesse che hanno schiacciato case, fabbriche, negozi, ponti e strade. Lasciando un centinaio di morti in Piemonte, 29 dei quali nel solo Cuneese. Croci tra acqua e fango. Danni difficilmente calcolabili. Tanta disperazione.

Ma i piemontesi sono gente tenace. Che si asciuga gli occhi e vuole ripartire. E trova subito le mani tese di migliaia di lettori de La Stampa, che attraverso la fondazione Specchio dei tempi donano agli alluvionati una trentina di miliardi di vecchie lire. Trasformati presto in «aiuti concreti» a privati e per ricostruire opere pubbliche simboliche di intere comunità. Con un miliardo si restituisce ad Alba il «ponte della Solidarietà», come viene chiamato il nuovo attraversamento sul Cherasca, definito dal sindaco-eroe Enzo Demaria «l’opera pubblica più importante ultimata dopo la disastrosa alluvione». Lungo 27 metri, s’inaugura il 14 dicembre ’97.

A Ceva, invece, sul ponte pedonale c’è una targa: «La Stampa con la rubrica Specchio dei tempi in aiuto alla comunità di Ceva nei tristi giorni dell’alluvione del 5/11/94 volle la ricostruzione della Passerella che venne riconsegnata il 26/3/95». Il rettangolo scolorito racconta una storia di dolore e solidarietà. Quella dell’attraversamento strappato dal Tanaro e della sua ricostruzione, grazie a Specchio dei tempi. Prima opera pubblica restituita alla città dopo il disastro. «A Ceva di chi è povero si diceva che non ha i soldi neppure per passare il Tanaro – disse allora il sindaco Gianni Taramasso -. Noi eravamo così, ma Specchio ci ha soccorsi. Quando si è saputo che il Tanaro aveva tagliato in due la città, abbiamo capito che era una tragedia». Specchio dei tempi, inaugurando la Passerella dopo soli 5 mesi, ricuce un intero paese e i suoi frammenti di memoria comune.

Coronavirus, Specchio aiuta ancora la Granda: come donare
Sin dall’inizio dell’emergenza, Specchio non ha mai dimenticato i cuneesi. Ha donato ecografi e dispositivi di protezione ai sanitari, e ora sta consegnando centinaia di spese gratuite alle famiglie in difficoltà. Ma soprattutto ha lanciato un bando che aiuta le piccole imprese a rialzarsi: ci sono in palio oltre 100 sussidi da 3 mila euro e continueranno ad aumentare, perché la raccolta fondi prosegue. Chi vuole sostenere la fondazione de “La Stampa” può farlo con donazioni online, quindi in totale sicurezza, con  causale « Emergenza Coronavirus», Fondo 112.  Le donazioni sono possibili con carta di credito qui, con un  bonifico sul conto intestato a Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, IBAN: IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, Banca Intesasanpaolo oppure sul conto corrente postale 1035683943, intestato a Specchio dei tempi. E’ anche possibile usare  Satispay (qui non occorre causale, ogni aiuto è automaticamente destinato alla lotta al virus). E’ infine possibile donare anche sulla piattaforma “ Rete del dono”.  Qui sul sito (e sulle pagine Facebook, Instagram e Twitter) vengono più volte al giorno pubblicati aggiornamenti sull’andamento della sottoscrizione e sulle attività della fondazione a contrasto del Covid-19.

Tangram torna in scena: “;La buona novella” di De André in diretta tv per aiutare Specchio

Di Beppe Minello

Ricominciare (quasi) davvero. Tangram Teatro lo farà in compagnia di Specchio dei tempi al quale verranno devolute le offerte, volontarie, che verranno fatte il 29 maggio quando, alle 21, in diretta su Rete 7 (canale 12 del digitale terrestre) e sulla pagina Facebook, andrà in scena una versione live de “La buona novella” liberamente tratta dai Vangeli apocrifi e dall’opera di Fabrizio De André.

Una versione ridotta di quello che è uno degli spettacoli più sentiti e riproposti da Bruno Maria Ferraro, anima di Tangram Teatro, e protagonista di un grande successo dove la narrazione si fonde con la canzone d’autore. “Ridotta – spiega Ferraro – perché comprenderà solo la prima parte tratta dall’omonimo lp di De André che, proprio quest’anno, compie 50 anni. Il lato A, diciamo, dedicato alla vita di Maria, dall’infanzia alla nascita di Gesù. Ridotta, perché in scena ci sarò solo io rispetto alla versione originale dove sono accompagnato da due musicisti”.

Una scelta coerente con il particolare momento storico che vieta, ancora fino al 15 giugno, gli spettacoli teatrali: “Finalmente però, intravediamo la possibilità di riannodare un filo interrotto quasi tre mesi fa. E mentre attendiamo disposizioni per la messa in sicurezza di pubblico e lavoratori e la riapertura completa, noi con questo spettacolo, comunque live, ci avviciniamo ad una forma di spettacolo più vicina al vero”.

A convincere Ferraro e Tangram Teatro a realizzare lo spettacolo è stata una concatenazione di eventi: certamente i 50 anni “di uno dei tanti capolavori di Fabrizio De André. Nel 1970, andando come al solito controcorrente con il periodo storico – spiega Ferraro – Fabrizio raccontò in musica i personaggi della tradizione cattolico cristiana visti dalla prospettiva dei Vangeli apocrifi. Quelle stesse storie che ispirarono a Dario Fo  un’altra opera straordinaria come il Mistero Buffo. Noi semplicemente reimmergiamo le canzoni di De André nelle storie che le hanno originate”.  Tangram Teatro ha poi raccolto la sollecitazione di Don Moreno Filippetti, responsabile della comunicazione nazionale dei salesiani, impegnato nelle celebrazioni del mese di maggio dedicate alla figura di Maria di Nazareth, allestendo una versione ridotta per la tv appunto de “La buona novella”.

Ferraro coglie anche nella figura “umana” di Maria di Nazareth spunti di riflessione attualissimi “in questo periodo di paura, di dolore e di perdita delle certezze. Tutti noi, credenti e non credenti, abbiamo una radice culturale comune e condivisa. Si tratta di superare diffidenze e recuperare la capacità di guardare tutti in un’unica direzione esattamente come in questi mesi hanno fatto medici, infermieri e personale degli ospedali. Superare contrapposizioni inutili e faziose che mettono virologi contro virologi, politici contro politici come si trattasse di una partita di calcio, un gioco. Anche raccontare storie, che poi è il nostro mestiere, serve a curare le ferite di questa società e lo faremo dando però anche un segno concreto con l’aiuto a Specchio dei Tempi”.

Anche l’aspetto solidale della serata ha infatti a che fare con la narrazione de “La buona novella”.  lI ricavato delle offerte sarà impegnato “a sostegno del programma ‘Madri  e figli in difficoltà – spiega Angelo Conti della Fondazione La Stampa – Specchio dei Tempi -. L’emergenza Coronavirus ha acuito le difficoltà economiche di 100 mamme che Specchio ha selezionato tra le più bisognose. A loro e ai loro bambini andrà il frutto della raccolta, che verrà trasformato in borse della spesa che verranno consegnate nei tre giorni successivi allo spettacolo: la solidarietà non deve aspettare!”.

Il “biglietto di ingresso” per lo spettacolo del 29 maggio, se lo vorrete, potrà essere un’offerta grande o piccola.

 

Etinet aiuta Specchio: impennata di donazioni online contro il Covid

Di Lucia Caretti
Pubblicato su La Stampa il 21 maggio 2020

Era il 10 marzo, ed era soltanto l’inizio. In 24 ore sul sito di Specchio dei tempi transitavano più donazioni che nell’intero 2019. Cominciava una gara di solidarietà nelle nuove piazze virtuali, a cui la Fondazione de «La Stampa» si prepara da anni, con i suoi giornalisti e con i tecnici di Etinetl’agenzia di Savigliano dove batte il cuore di «Specchio Digitale».

Dal 2016 la onlus racconta ogni progetto qui sul sito, su lastampa.it e sui principali social media, con la stessa trasparenza con cui da sempre scrive sul giornale. I donatori vengono quindi costantemente informati, anche online, sugli interventi che finanziano. E i lettori possono confrontarsi, chiedere e offrire aiuto: quello che dal 1955 fanno sulla rubrica de «La Stampa». Il dialogo nato sulle colonne del quotidiano, così, continua in rete. E si è straordinariamente intensificato durante l’emergenza coronavirus.

Da 73 giorni Etinet e la Fondazione lavorano senza sosta: Specchio riceve centinaia di messaggi sul web e le donazioni hanno avuto una crescita record. Ne sono arrivate 9597 da 66 Paesi, cioè il 60% delle quasi 16 mila complessive. Sono versamenti effettuati con carta di credito o Paypal sul sito (che è tradotto in inglese e cinese), su Facebook e sulle principali piattaforme di raccolta fondi italiane e internazionali. Ma anche su Satispay, l’app cuneese che sta rivoluzionando i pagamenti, dove Specchio ha avuto un boom: 1600 nuovi sostenitori.

I PROGETTI DI SPECCHIO DEI TEMPI
In due mesi di lavoro senza sosta, lo staff di Specchio ha distribuito 1 milione di dispositivi di protezione individuali ai sanitari che lottano contro il Coronavirus: mascherine, camici, cuffie, guanti, calzari, occhiali. Le forniture sono arrivate in 125 strutture, tra ospedali, pubbliche assistenze, case di riposo, associazioni di volontariato, medici di famiglia, vigili del fuoco volontari. Specchio ha inoltre donato 150, fra macchinari, apparecchiature, letti ed arredi, alle rianimazioni ed ai pronto soccorso di 19 ospedali in tutta la Regione. Chi vuole sostenere la fondazione de “La Stampa” può farlo con donazioni online, quindi in totale sicurezza, con  causale «Emergenza Coronavirus», Fondo 112.  Le donazioni sono possibili con carta di credito qui, con un  bonifico sul conto intestato a Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, IBAN: IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, Banca Intesasanpaolo oppure sul conto corrente postale 1035683943, intestato a Specchio dei tempi. E’ anche possibile usare  Satispay (qui non occorre causale, ogni aiuto è automaticamente destinato alla lotta al virus). E’ infine possibile donare anche sulla piattaforma “ Rete del dono”.  Qui sul sito (e sulle pagine Facebook, Instagram e Twitter) vengono più volte al giorno pubblicati aggiornamenti sull’andamento della sottoscrizione e sulle attività della fondazione a contrasto del Covid-19.

DONA ORA

Dal Pakistan al Guatemala, tutto il mondo abbraccia Specchio e l'Italia ferita

Di Lucia Caretti
Pubblicato su La Stampa il 22 maggio 2020

È successo ancora nell’ultima settimana. Ieri 50 dollari dagli Stati Uniti. Mercoledì 1696 euro dalla Danimarca. Venerdì scorso 20 dollari da New York, in ricordo di «Leonardo, Florence e Peter, emigrati da Castelfranco in Miscano nel Bronx, nel 1882». E poi 1500 rubli da Alexander, russo di Mosca: «Non sono molti soldi, ma vorrei aiutare in qualche modo. Forza, Italia, non mollare!». È successo e continua a succedere, ormai da due mesi: una solidarietà senza confini. Sono 1449 le donazioni provenienti da 67 Paesi stranieri, il 10% circa delle offerte ricevute da Specchio dei tempi per la lotta al coronavirus, che oggi sono complessivamente 15.850, per un totale di 9.606.542 euro.

Dal Guatemala al Bahrein, passando per Argentina, Finlandia, Emirati Arabi, Spagna, Pakistan, Marocco, Bulgaria, Brasile, Slovacchia, Francia: oltre 185 mila euro dall’estero e un abbraccio agli italiani che soffrono. Ma anche un riconoscimento alla credibilità internazionale della Fondazione de «La Stampa», che da 65 anni opera dopo le più gravi calamità nei cinque continenti. Di fronte alla pandemia, tutto il mondo si è stretto attorno ai nostri lettori, con versamenti piccoli e grandi, spesso accompagnati da messaggi commoventi. Si possono vedere su specchiodeitempi.org/dediche. «L’Italia, con i suoi film e la sua musica, mi ha cambiato la vita: ha un posto speciale nella mia anima e desidero contribuire» scrive Liew dalla Malesia. «Sono arrivato nel 2006, sui barconi» racconta un signore eritreo che ora vive in Norvegia. «Grazie, mi avete aiutato in un momento per me difficile. Siete un popolo generoso. Mi spezza il cuore sapere quello che state affrontando». Duecento euro, quindi. Poi ci sono i cento che il medico Ammar manda dall’Iraq. E i 2 euro di Ali Said, con tante scuse: «Vorrei poter donare di più. Ma sono soltanto un povero ragazzo turco con un salario minimo».

L’impresa dell’irlandese
Ognuno fa come può; qualcuno s’inventa imprese impossibili. Come quella del conferenziere irlandese Andrew Bannon, che ora abita in Baviera e per Specchio ha corso una maratona in giardino. Risultato: mille giri e 2070 euro, per dimostrare che «l’Europa è viva». Germania e Regno Unito sono finora i due Paesi più generosi dopo gli Usa, stando alle statistiche di specchiodeitempi.org: 75 donazioni ciascuno mentre sono 161 quelle provenienti dagli States. E ne vanno aggiunte altre 393 ricevute sulla piattaforma Global Giving, un’istituzione per gli americani.

Il sito tradotto in cinese
Specchio ha tradotto il suo sito web in inglese, per aggiornare questi sostenitori. E pure in cinese per farsi conoscere in Estremo Oriente. Così da Hong Kong sono arrivati 6445 euro con venti donazioni (il secondo Paese più generoso, sul sito della fondazione); mentre da Pechino 60 mila mascherine: una fornitura regalata da una cordata di imprenditori innamorati delle montagne piemontesi.

L’ondata benefica non si ferma, grazie al lavoro sui social media e alla rivista «Forbes», che ha indicato la onlus de «La Stampa» come primo riferimento per le donazioni verso l’Italia. Ma grazie, soprattutto, al cuore di persone speciali. Come i monaci buddhisti di New York, che hanno versato 10 mila dollari. E il compositore sudafricano Nic Paton, che ha realizzato un brano per sostenere Specchio. Inizia così: «Dedicato alla cara gente italiana. Siamo con voi».

I PROGETTI DI SPECCHIO CONTRO IL CORONAVIRUS
In due mesi di lavoro senza sosta, lo staff di Specchio ha distribuito 1 milione di dispositivi di protezione individuali ai sanitari che lottano contro il Coronavirus: mascherine, camici, cuffie, guanti, calzari, occhiali. Le forniture sono arrivate in 125 strutture, tra ospedali, pubbliche assistenze, case di riposo, associazioni di volontariato, medici di famiglia, vigili del fuoco volontari. Specchio ha inoltre donato 150, fra macchinari, apparecchiature, letti ed arredi, alle rianimazioni ed ai pronto soccorso di 19 ospedali in tutta la Regione. Chi vuole sostenere la fondazione de “La Stampa” può farlo con donazioni online, quindi in totale sicurezza, con  causale «Emergenza Coronavirus», Fondo 112.  Le donazioni sono possibili con carta di credito qui, con un  bonifico sul conto intestato a Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, IBAN: IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, Banca Intesasanpaolo oppure sul conto corrente postale 1035683943, intestato a Specchio dei tempi. E’ anche possibile usare  Satispay (qui non occorre causale, ogni aiuto è automaticamente destinato alla lotta al virus). E’ infine possibile donare anche sulla piattaforma “ Rete del dono”.  Qui sul sito (e sulle pagine Facebook, Instagram e Twitter) vengono più volte al giorno pubblicati aggiornamenti sull’andamento della sottoscrizione e sulle attività della fondazione a contrasto del Covid-19.

DONA ORA

Specchio ha già raccolto 250 mila euro per aiutare le mini imprese cuneesi

Di Angelo Conti
Pubblicato su La Stampa il 21 maggio 2020

Energie del territorio per le piccole imprese della Granda. Ieri Egea ha deciso di partecipare con 30 mila euro al progetto di Specchio dei tempi che ha l’obiettivo di aiutare la ripresa degli artigiani e dei commercianti di Cuneo e provincia.

«Il contributo di Egea rientra nel concetto di “patto di comunità”, ovvero l’importanza più profonda dell’essere comunità, valore a noi particolarmente caro, del supporto reciproco, dell’ascoltarsi – dice l’Ad della multiutility albese, PierPaolo Carini -. Per questo abbiamo voluto dare un contributo mettendo queste risorse a disposizione delle piccole e micro imprese che nel nostro territorio rappresentano una realtà fondamentale per il tessuto produttivo e che sono state fortemente colpite in questo periodo di emergenza». Ancora: «Non sarà facile riaprire negozi e botteghe dovendosi accollare costi importanti dopo una così lunga chiusura e parallelamente fronteggiare una inevitabile riduzione di ingressi. Pensiamo sia importante aiutarsi e, come Egea, cerchiamo di farlo in modo concreto».

DONA PER AIUTARE LE IMPRESE

Con questo contributo la «cordata» dei sottoscrittori raggiunge quota 250 mila euro. Oltre ad Egea, hanno contribuito la Fondazione La Stampa-Specchio dei tempi con 100 mila euro, Confartigianato Cuneo con 40 mila, Banca Alpi Marittime con 40 mila, il consorzio «Impresecheresistono» con 10 mila e la Cassa di Risparmio di Savigliano con 30 mila .

Ogni aiuto avrà un valore di 3 mila euro e, per questo, sono al momento finanziati 83 interventi a favore di altrettante piccole imprese. L’obiettivo è arrivare a cento aiuti, quindi a 300 mila euro. Il primo step della raccolta verrà chiuso domani, in vista della pubblicazione di sabato (23 maggio) del bando, ma sarà possibile, da parte di privati ed aziende, sino al giorno prima della proclamazione dei vincitori, cioè sino al 15 giugno. La somma a disposizione (ed il numero degli aiuti) potrà quindi essere continuamente integrata. Lo staff di Specchio dei tempi, una volta scaduto il termine delle domande (lunedì 1° giugno alle ore 24), esaminerà le richieste e stabilirà la graduatoria, che verrà seguita nell’erogazione dei contributi.

 

COME DONARE
Chi vuole sostenere la fondazione de “La Stampa” può farlo con donazioni online, quindi in totale sicurezza, con  causale «Bando Imprese Cuneo – Emergenza Coronavirus», Fondo 112.  Le donazioni sono possibili con carta di credito qui, con un  bonifico sul conto intestato a Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, IBAN: IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, Banca Intesasanpaolo oppure sul conto corrente postale 1035683943, intestato a Specchio dei tempi. E’ anche possibile usare  Satispay (qui non occorre causale, ogni aiuto è automaticamente destinato alla lotta al virus). E’ infine possibile donare anche sulla piattaforma “Rete del dono”.  Qui sul sito (e sulle pagine Facebook, Instagram e Twitter) vengono più volte al giorno pubblicati aggiornamenti sull’andamento della sottoscrizione e sulle attività della fondazione a contrasto del Covid-19.

Specchio a Cuneo: un aiuto a tante piccole imprese grazie a "La Granda che riparte"

Di Angelo Conti
Pubblicato su La Stampa il 20 maggio 2020

Sabato prossimo, su queste colonne, Specchio dei tempi pubblicherà il testo del bando pensato per ridare slancio alle piccole aziende del Cuneese. Dove per piccole aziende si intendono attività artigianali e commerciali, con speciale riferimento a quelle che sanno dare vita alle strade delle nostre cittadine e paesi. Il bando «La Granda che riparte», che ha (per il momento) il supporto economico, oltre che di Specchio dei tempi, di Confartigianato, di Banca Alpi Marittime, del consorzio «Imprese che resistono» e della Cassa di Risparmio di Savigliano, vuole essere un aiuto immediato a chi cerca di ripartire.

DONA PER AIUTARE LE IMPRESE

Dopo la pubblicazione del bando, ci sarà tempo fino a lunedì 1 giugno alle 24 per inviare le domande. Mercoledì 10 verranno informati i vincitori e il giorno dopo saranno effettuate le erogazioni. Non si deve perdere tempo, quando si tratta di uscire da un’emergenza. Cifra erogata, volume dell’intervento, requisiti dei potenziali aspiranti verranno comunicati sabato, con il bando. Per ora la disponibilità è già di 220 mila euro. A cui ci auguriamo possano aggiungersi, nei giorni da qui a venerdì altri contributi da imprese, aziende e privati del Cuneese. L’impegno per la ripresa deve essere di tutti, soprattutto di chi ne sta uscendo magari un pochino meglio di altri e vuole condividere lo sforzo per la ripresa economica del territorio. Che poi, in fondo, è la ripresa di tutti.

 

COME DONARE
Chi vuole sostenere la fondazione de “La Stampa” può farlo con donazioni online, quindi in totale sicurezza, con  causale «Bando Imprese Cuneo – Emergenza Coronavirus», Fondo 112.  Le donazioni sono possibili con carta di credito qui, con un  bonifico sul conto intestato a Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, IBAN: IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, Banca Intesasanpaolo oppure sul conto corrente postale 1035683943, intestato a Specchio dei tempi. E’ anche possibile usare  Satispay (qui non occorre causale, ogni aiuto è automaticamente destinato alla lotta al virus). E’ infine possibile donare anche sulla piattaforma “Rete del dono”.  Qui sul sito (e sulle pagine Facebook, Instagram e Twitter) vengono più volte al giorno pubblicati aggiornamenti sull’andamento della sottoscrizione e sulle attività della fondazione a contrasto del Covid-19.

Specchio ora sostiene il lavoro: 2846 piccole imprese torinesi ci hanno chiesto aiuto

Di Angelo Conti
Pubblicato su La Stampa il 20 maggio 2020

Sono 2.846 le piccole imprese che hanno chiesto aiuto a Specchio dei tempi, aderendo al bando «Un respiro per Torino», proposto dalla fondazione de La Stampa con un contributo di Reale Group. Un numero imponente, che non era atteso e che dimostra quanta necessità di carburante abbia la piccola economia torinese, per rimettersi in cammino. Le adesioni al bando si sono chiuse alle 24 di lunedì ed ora inizieranno le due selezioni, prima quella legata al controllo dei requisiti, e poi quella finale, che premierà 220 vincitori a cui verrà subito erogato un aiuto da 5.000 euro ciascuno. In tutto 1,1 milioni di euro. Una cifra importante, capace di rimettere in moto davvero quei motori che hanno sofferto troppo questo lungo black out. Una cifra resa possibile dalle risorse che sono state versate a Specchio dei tempi da 15.797 donatori che hanno permesso sinora una raccolta di 9.555.366 euro.

DONA PER AIUTARE LE IMPRESE

Il bando torinese ha comunque fatto scuola e, in collaborazione e con il contributo di Confartigianato Cuneo, è stato replicato, con numeri minori anche nella Granda, dove è stata lanciata una sottoscrizione a sostegno del progetto. A cui hanno già aderito la Banca Alpi Marittime, la Cassa di Risparmio di Savigliano e il consorzio «Imprese che resistono». Per complessivi 220.000 euro. C’è dunque molta voglia, in tutto il Piemonte, di rimettere in moto l’economia, anche attraverso iniziative private, sostenute dallo slancio della gente. Quella solidarietà è una ricchezza di questa terra che sa offrire da sempre, a chi è più in difficoltà, oltre all’aiuto economico anche vicinanza ed affetto.

 

I PROGETTI DI SPECCHIO CONTRO IL VIRUS
In due mesi di lavoro senza sosta, lo staff di Specchio ha distribuito 1 milione di dispositivi di protezione individuali ai sanitari che lottano contro il Coronavirus: mascherine, camici, cuffie, guanti, calzari, occhiali. Le forniture sono arrivate in 125 strutture, tra ospedali, pubbliche assistenze, case di riposo, associazioni di volontariato, medici di famiglia, vigili del fuoco volontari. Specchio ha inoltre donato 150, fra macchinari, apparecchiature, letti ed arredi, alle rianimazioni ed ai pronto soccorso di 19 ospedali in tutta la Regione. Chi vuole sostenere la fondazione de “La Stampa” può farlo con donazioni online, quindi in totale sicurezza, con  causale «Emergenza Coronavirus», Fondo 112.  Le donazioni sono possibili con carta di credito qui, con un  bonifico sul conto intestato a Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, IBAN: IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, Banca Intesasanpaolo oppure sul conto corrente postale 1035683943, intestato a Specchio dei tempi. E’ anche possibile usare  Satispay (qui non occorre causale, ogni aiuto è automaticamente destinato alla lotta al virus). E’ infine possibile donare anche sulla piattaforma “ Rete del dono”. Qui sul sito (e sulle pagine Facebook, Instagram e Twitter) vengono più volte al giorno pubblicati aggiornamenti sull’andamento della sottoscrizione e sulle attività della fondazione a contrasto del Covid-19.

Xerjoff con Specchio: un profumo per chi combatte il virus in prima linea

L’iniziativa parte dall’imprenditore torinese del lusso Sergio Momo: un omaggio a chi si batte in corsia

di Luca Ferrua e Lucia Caretti

Il coronavirus cambia le nostre vite e le nostre abitudini, viviamo tra le mura di casa, contingentiamo le uscite, cerchiamo nuovi equilibri scoprendo che la vita virtuale è diventata un’alternativa a quella reale fatta di appuntamenti, corse, commissioni ma anche aperitivi, cene, baci. Scopriamo di avere tempi liberi insospettabili oppure che la vita tra le mura domestiche tra lavoro da casa, bambini, cani e pulizie è più pesante di quanto avremmo potuto immaginare. Per qualcuno questo periodo, cominciato senza la consapevolezza di quanto ci stesse accadendo, è invece una battaglia quotidiana. Sono le infermiere, le dottoresse, le ricercatrici come i loro colleghi maschi in prima linea ogni giorno. In ospedali come l’Amedeo di Savoia, donne e uomini in camice bianco la morte la vedono, la toccano e la sfidano.

GUARDA IL VIDEO SU LA STAMPA

Sono soldati dell’emergenza, studiosi nei confronti dei quali si sta mobilitando il cuore dei piemontesi con donazioni record. Denaro che grazie a realtà come Specchio dei tempi si trasforma subito in azioni concrete. Operazioni decisive che il privato riesce a fare con la rapidità che al pubblico viene negata dalla burocrazia. Questo è il determinante aiuto al fronte medico. Ci sono però altri gesti, che in questi giorni prendono un valore speciale. Cominciamo dalle mimose davanti agli ospedali dedicate alle donne in prima linea a contro il virus e poi le pizze donate dai ragazzi di Brick’s, come i dolci di Peyrano e Seam destinati agli ospedali. Sono attenzioni come quelle che in un rapporto umano, sentimentale o amicale fanno sempre la differenza.

[wds id=”178″]

L’esempio di Xerjoff
Il grande cuore dei torinesi sa restare in bilico tra quello che serve al quotidiano e quello che scalda il cuore. Un esempio è Sergio Momo, imprenditore che con il marchio «Xerjoff» ha portato in tutto il mondo profumi nati a Torino. Momo è un simbolo di eccellenza italiana a Londra, Dubai e Mosca: con la sua azienda ha deciso di sostenere Specchio dei tempi. Prima con una donazione, poi destinando una parte del ricavato delle vendite online alla onlus, poi ancora avviando una raccolta fondi. E infine facendo arrivare una selezione delle sue creazioni a chi sta lavorando in prima linea contro il virus.

DONA CON XERJOFF PER AIUTARE SPECCHIO

Una sorta di «restituzione»
Momo da qualche anno ha iniziato un percorso di restituzione alla sua città del successo ottenuto nel mondo. Lo ha fatto a fianco di Fondazioni importanti, senza mai cercare visibilità. Alla torinese. La scelta di donare un profumo a chi è in prima linea è un omaggio alla bellezza di chi combatte il virus. Per questo l’imprenditore ha voluto consegnare di persona i suoi prodotti (foto sopra). Prima creme e fragranze femminili alle infermiere dell’Asl Città di Torino. E poi altre, maschili, agli infermieri delle Molinette. I sanitari rischiano di persona e tutti sanno come la loro professione sia tra le più esposte ma restano umane e lo si scopre in un sorriso su un volto affaticato o nel gesto di attenzione verso un malato. Il profumo non è una scelta casuale. «Alcuni studi scientifici – spiega Sergio Momo hanno confermato l’associazione duratura tra un odore e uno stato d’animo in modo da poterlo rievocare e poi un profumo ha il potere di trasportarci immediatamente in un altro luogo». Per un istante lontano da tutto questo dolore.