Specchio dei tempi da giugno è attivo con i laboratori del progetto “Il nostro centro di gravità: interventi educativi a misura di ragazzi e bambini” nei quartieri difficili di Torino (Borgo Filadelfia e Barriera di Milano) e di Genova (Fegino), dove svolge tutto l’anno attività di educazione alla cittadinanza e di sostegno alla didattica.
“Il nostro centro di gravità: interventi educativi a misura di ragazzi e bambini” è un progetto che ha come obiettivo la lotta alla povertà educativa, offrendo punti di riferimento per gli studenti e per le loro famiglie. E’ realizzato da Specchio dei tempi attraverso il finanziamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri (Bando Educare – avviso 2020), in parnership con Acmos, Lvia e Fondazione Bianca Costa Bozzo.
La rimonta del Covid ostacola la scuola, i ragazzi e le famiglie. Diventa sempre più difficile realizzare una didattica utile, a misura di bambino. Mancano spazi, tecnologie, persino le presenze umane. Così la Fondazione Specchio d’Italia (nata per volere della fondazione torinese Specchio dei tempi) ha pensato d’intervenire anche a Genova, dopo Torino e Roma, per realizzare un progetto, avviato ieri, che è di aiuto compiti e doposcuola, ma che vuole anche essere una concreta e fattiva presenza accanto ai giovani studenti, ora più che mai soli.
L’iniziativa è stata sviluppata con la collaborazione del Ceis Genova (Fondazione Centro di Solidarietà Bianca Costa Bozzo) che ha scelto di operare, con Specchio d’Italia che finanzia il progetto, nella zona di Fegino, all’interno del Municipio V Valpolcevera.L’obiettivo principale del progetto è sostenere e supportare le famiglie in questo delicato momento storico-sociale, su aspetti concreti e quotidiani.
L’esperienza della Fondazione Specchio dei tempi sui territori della città metropolitana di Torino e nel quartiere Bastogi di Roma favorisce e sostiene un lavoro analogo e replicabile sull’area genovese. L’impegno didattico verso i bambini sarà il punto di partenza per una serie di attività intergenerazionali di promozione del benessere, quale monitoraggio dei bisogni delle famiglie e dell’intero territorio. I locali individuati per le attività del progetto sono quelli dell’oratorio della Chiesa di Sant’Ambrogio di Fegino. Le aule sono pienamente agibili, consentono l’opportuno distanziamento interpersonale alla luce delle misure di contrasto e contenimento all’epidemia da Covid-19. Le attività sono partite con la mappatura degli enti e delle associazioni del territorio, alle quali è stato illustrato il progetto, recependone i consigli. E sono seguite con il coinvolgimento di dirigenti scolastici e docenti per il confronto sui programmi scolastici e le situazioni di maggiore fragilità.
Il crollo del Ponte Morandi prima e la pandemia di Covid-19 poi, hanno messo in grossa difficoltà Fegino. Un quartiere che fino a qualche anno fa ospitava importanti attività produttive e che adesso ha bisogno di essere sostenuto per non perdere terreno rispetto al resto della città. Il progetto di Specchio d’Italia è quello che serviva al territorio, quello di cui cera bisogno: l’impegno della fondazione è stato apprezzato soprattutto dal mondo scolastico che, sentendosi coinvolto, ha partecipato attivamente al progetto, spiegando quali erano le necessità più urgenti da soddisfare. Ed è stato deciso di puntare sul dopo lezioni, per fornire gli strumenti necessari a implementare quello che in questi mesi è venuto a mancare con le lezioni a distanza. Anche a chi non ha gli strumenti. Insomma, verranno aiutati bambini e ragazzi che hanno bisogno di non essere lasciati soli dopo due anni difficili. E che lo scoppio dei contagi stanno rendendo ancora più complicati. Non mancavano le strutture, ma mancavano le risorse per poterle mettere a norma. Questo è stato fatto coinvolgendo la chiesa di Sant’Ambrogio, chiudendo il cerchio di una iniziativa che abbraccia tutto il quartiere.
Ieri pomeriggio è anche partito il supporto scolastico vero e proprio per bambini e ragazzi di età compresa tra i 6 e i 14 anni, con l’affiancamento individuale e di gruppo per l’esecuzione dei compiti ed il supporto formativo di bambini e ragazzi della scuola del primo e secondo ciclo. Da novembre partiranno anche i laboratori di rinforzo all’attività di supporto scolastico con l’organizzazione di laboratori tematici per il rinforzo agli apprendimenti logico-matematici e linguistici e alle competenze trasversali.
Ma come detto, è soltanto un primo passo. Il piano della Fondazione Specchio d’Italia è intergenerazionale e quindi non toccherà soltanto i giovani. Particolare attenzione verrà riservata agli anziani, iniziative sono già allo studio per creare punti di aggregazione e per dare nuova linfa a un quartiere che in questo modo si sente meno solo. Fegino da qui può pensare di lasciarsi alle spalle questi due anni e più di fatica.