Beppe Minello,
La Stampa Torino, 25/06/2023
Non sono mai andati al mare in vacanza e qualcuno nemmeno l’ha mai visto. Sono la sessantina di bambini, tutti delle Elementari e prima Media, che partiranno il 3 luglio – i primi 30 – e il 10 luglio gli altri, per un soggiorno di una settimana a Vallecrosia, in provincia di Imperia, ospiti di Specchio dei tempi che coprirà tutte le spese. Sono bambini con genitori di sette nazionalità che, fino all’anno scorso, erano parte del progetto “Forza Mamme” rivolto, appunto, a donne rimaste sole e in difficoltà economiche che mai avrebbero avuto la possibilità di concedere, a loro e ai loro bambini, una piccola vacanza. Quest’anno, l’invito è stato rivolto a tutte le famiglie in qualche modo seguite e aiutate da Specchio dei tempi. Le richieste di partecipazione sono state tantissime ed è stato doloroso non poterle accogliere tutte, anche se nuove donazioni potrebbero consentire un ulteriore turno a fine agosto.
Un’importante realtà come quella delle colonie, così come le hanno conosciute gli “anta”, è ormai un retaggio del passato, sostituito da Centri estivi, come Estate ragazzi del Comune di Torino che accoglie oltre 4 mila bambini, che però si tengono nei luoghi di residenza, o qualche soggiorno in luoghi ameni, ma a pagamento, organizzati da grandi aziende. Ma l’esigenza per migliaia di famiglie di permettere ai propri figli una vacanza nella quale godere di un po’ di aria buona del mare o della montagna e regalare ai ragazzini quella che, almeno un tempo, rappresentava, e rappresenterebbe ancora, la prima avventura via da casa, lontani da papà e mamma, resta tutta.
Ogni estate, un tempo, sulle pagine della Cronaca de La Stampa compariva, immancabile, un trafiletto con il quale la Fiat – proprietaria del giornale – avvisava i genitori dipendenti dell’azienda automobilistica che i loro figli erano arrivati nelle colonie al mare o in montagna. Poche righe, sempre le stesse: “I bambini sono arrivati”. Un fatto che, un’estate, suscitò anche qualche polemica politica contro un’iniziativa giudicata di stampo paternalistico. Polemica stroncata sul nascere dal Manifesto, quotidiano mai tenero con la Fiat, che rispose ai critici affermando, in buona sostanza, «avercene di colonie!».
Restano, in ogni caso, importanti realtà come quella, completamente finanziata da Specchio dei tempi che da anni organizza “Bambini mai in vacanza”, un progetto pensato per sostenere le famiglie più fragili. L’organizzazione logistica è dei salesiani. Destinazione Vallecrosia, edificio a 5 minuti dal mare. Qui ci saranno a seguirli tre educatori professionali e due educatrici. Un incontro preparatorio al soggiorno estivo con le famiglie e i loro bambini, tenutosi nello Specchio Point di Torino Nord in via Cimarosa, ha permesso di chiarire dubbi e soddisfare le curiosità di genitori accomunati però dalla gioia di poter concedere una vacanza vera ai loro figli. E così, a tutti è stato spiegato che a ciabatte, costumi, teli mare e crema solare provvederà Specchio dei tempi; che i ragazzi dormiranno in camerette da 3 e 4 letti; che tra gli animatori c’è anche un bagnino certificato; che il giovedì ci sarà una gita al parco acquatico “Le Caravelle” di Ceriale. Per gestire i sicuri attacchi di mammite acuta sarà creato un gruppo WhatsApp «ché i cellulari dei singoli è meglio se restano a casa» e la sera una passeggiata sul lungomare, magari arricchita da un gelato, sarà garantita. In spiaggia, grandi gazebo faranno le veci degli ombrelloni. «Per il resto – spiega don Alberto Goia – potranno giocare nel vicino oratorio». L’unica cosa che i ragazzini dovranno portare sono pantaloncini e magliette per una settimana: «Purtroppo non siamo in grado di garantire un servizio di lavatrici» spiega Antonio, il coordinatore di animatori ed educatrici. Un particolare soffocato dalle urla di gioia dei bambini già in modalità vacanza e da una sorridente alzata di spalle dei genitori. Si parte lunedì della prossima settimana, con il primo turno.