Gioacchino, l’ex camionista isolato da 29 scalini

Beppe Minello
La Stampa, 18/03/21

Il signor Gioacchino ha 84 anni ed è un uomo profondamente solo. Uno soltanto dei tanti guai che lo affliggono renderebbe un tormento la vita di chiunque. Gioacchino è stato inserito nel progetto “Forza nonni!” di Specchio dei tempi e per questo ha una colf che gli pulisce casa due volte al mese, riceve una spesa gratuita ogni 15 giorni, ha a disposizione una psicologa, ma nulla sembra renderlo più felice della visita del cronista e del fotografo perché, per mezz’ora, ha potuto finalmente chiacchierare di persona con qualcuno lasciando per un attimo da parte le parole crociate che sono la sua unica distrazione di giorno e di notte.

Gioacchino, arrivato da Siracusa nel ’63 con una preziosa patente “E” che gli ha regalato un lavoro da camionista portandolo sulle strade d’Italia e d’Europa per tutta la vita, è prigioniero in casa propria. Anni e anni al volante fumando una sigaretta dietro l’altra gli hanno lasciato un enfisema che lo obbliga muoversi per casa sempre collegato a un bombolone di ossigeno senza il quale soffocherebbe. In casa il riscaldamento è spento perché l’aria calda gli impedisce di respirare bene. Mobili e pavimenti devono sempre essere uno specchio perché se si deposita polvere sono guai per i suoi polmoni malandati.

Aggiungeteci un tumore allo stomaco e avrete ben chiaro il calvario quotidiano di Gioacchino. Ogni spostamento fra le quattro mura del suo alloggetto di periferia è una fatica immane agevolata, si fa per dire, da un paio di bastoni, uno più corto dell’altro “che mi fanno stare tutto storto” dice. Non parliamo di piegarsi per raccogliere qualcosa o anche solo farsi una doccia con il terrore di scivolare, cadere e non riuscire più ad alzarsi.

“Sono due mesi che non esco di casa – racconta – non riesco più a fare i 29 scalini delle due rampe di scale che mi dividono dalla strada. Ma poi, dove andrei? Avevo un deambulatore che tenevo in cortile e me l’hanno rubato. Avrei anche uno scooter elettrico ma ci sono sempre quei 29, maledetti, scalini che non sono più in grado di superare”. I vicini, una coppia “gentilissima”, ogni tanto lo aiutano, ma è un fatto che il suo pranzo e la sua cena sono sempre latte o te dove inzuppare pane raffermo: “Quello che ho adesso è vecchio di tre giorni…”.

Gioacchino non è solo al mondo. Ma il suo lavoro sempre lontano da casa aveva reso il suo matrimonio un inferno: quando si è separato dalla moglie, ormai mancata dieci anni fa, ha perso i contatti con i figli (“tranne uno”). E non ha mai conosciuto i nipoti che negli anni sono nati. Dolori che si aggiungono ai guai fisici che lo tormentano, ma non offuscano una vivacità intellettuale non così scontata in un over 80.

La cosa che l’angustia di più è il suo funerale. Ha già predisposto tutto e trovato il loculo dove essere messo. “Resta il funerale, fare in modo che qualcuno si occupi di tutto – dice pensieroso – ma mi hanno chiesto 1.300 euro che non ho e non so come fare a pagare: tolto l’affitto mi restano sì e no 230 euro e non posso, non riesco a mettere niente da parte…”.

Specchio dei tempi, dal 23 febbraio quando ha ricevuto la prima borsa della spesa, ha inserito Gioacchino nel suo progetto “Forza Nonni”. Da allora ha a disposizione anche una colf che lo visiterà, se vorrà, due volte al mese per complessive 4 ore, potrà parlare con i nostri volontari, potrà ricevere l’aiuto ed il conforto di una psicologa. Gli staremo vicini, per cambiargli un po’ la vita.

Dalla spesa alla Tredicesima: #ForzaNonni anche a Vercelli

Angelo Conti
La Stampa, 16/03/21

«Forza nonni!», il progetto di Specchio dei tempi nato dopo lo scoppio della pandemia, è da oggi attivo anche a Vercelli. Tutto è cominciato quando ci si è resi conto che i più anziani erano diventati molto più fragili. La loro vita si era improvvisamente complicata e tutto era diventato più difficile: dal fare la spesa a ritirare un farmaco, sino a mantenere relazioni con figli e nipoti. Solitudini profonde, percorse dalla paura ma anche dalla disperazione. La Fondazione Bersezio ci è stata subito vicina, con un importante contributo, condividendo il progetto con entusiasmo.

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E così Specchio si è messo in moto individuando, anche a Vercelli con l’aiuto dei volontari vincenziani, gli over 80 più fragili ad avviando un programma di assistenza, partito in questi giorni, che si concretizza con la donazione di due spese al mese lasciate sullo zerbino in sicurezza, l’assistenza per 4 ore al mese di una collaboratrice domestica, una costante presenza telefonica garantita dal gruppo volontari di Specchio dei tempi, la consegna automatica della Tredicesima dell’Amicizia a Natale e, all’occorrenza, anche un supporto psicologico. Tutti modi per dire «Forza nonni! Non siete soli!». L’iniziativa, nata a Torino lo scorso anno, è stata ora estesa a tutti i capoluoghi di provincia piemontesi. La scelta dei beneficiati avviene dopo una verifica di ogni singola situazione, oltre al controllo del modello Isee.

Lavazza dona 200 mila euro per il bando imprese

Angelo Conti
La Stampa, 09/03/2021

Il gruppo Lavazza raddoppia la somma disponibile per il bando di Specchio dei tempi a favore delle microattività di Torino e provincia, in difficoltà per la pandemia. La dotazione del progetto sale quindi a 400 mila ero e sarà così possibile offrire un contribuito di 2.000 euro a 200 piccole imprese. L’azienda era già stata accanto a Specchio dei tempi nella scorsa primavera quando aveva sostenuto con una importante donazione le molteplici attività svolte a supporto di decine di ospedali, di centinaia di pubbliche assistenze e di migliaia di famiglie in difficoltà.

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Ora la morsa del Covid è tornata a farsi sentire e Specchio è tornato in campo: il suo invito a enti e aziende ha trovato subito la risposta positiva di Lavazza che ha sottolineato, illustrando il suo intervento, la necessità di sostenere soprattutto quelle attività che si trovano nei quartieri più difficili della città, dove la crescita della povertà correlata alla pandemia appare più evidente e più crudele. Possono partecipare al bando imprese di Torino e provincia con ricavi fino a 40.000 euro nel 2019. È necessario compilare il format reperibile online qui, fornire la documentazione richiesta nonché una breve descrizione dell’attività e delle difficoltà riscontrate durante la pandemia. C’è tempo sino alle ore 24 di lunedì 22 marzo.

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La distribuzione in un mese
La graduatoria, a insindacabile giudizio di una commissione nominata da Specchio dei tempi, verrà completata entro Pasqua e i bonifici cominceranno a essere inviati a partire dal 6 aprile. L’intera operazione verrà dunque completata entro un mese. Con questo intervento saliranno ad oltre 700 le piccole attività imprenditoriali sostenute da Specchio dei tempi (e dal suo brand nazionale Specchio d’Italia) in quattro città italiane: Torino, Cuneo, Sassari e Venezia. Per un complesso di donazioni vicino ai 2,5 milioni di euro.

Cappella della Sindone, concluso il restauro dell’altare

Andrea Parodi
La Stampa, 09/03/2021

L’attesa è finita. Ancora 20 giorni e poi (lockdown permettendo) potremo rivedere l’altare della Sindone restaurato. Gli occhi di Marina Feroggio, architetto dei Musei Reali e direttore dei lavori di restauro dell’altare del Bertola nella Cappella della Sindone, spuntano dalla mascherina. Uno sguardo intenso a osservare cosa ancora manca. Pochi dettagli: i due paliotti sugli altari, le quattro lanterne d’argento al lati della teca, i putti sulla balaustra. Sono gli ultimi tasselli per restituire, nella sua interezza, il capolavoro di Guarino Guarini al pubblico dopo un attento restauro reso possibile anche grazie ai fondi (poco più di 100 mila euro) della Fondazione Specchio dei Tempi.

Al momento la data dell’inaugurazione è martedì 30 marzo, in tempo per la Pasqua. Feroggio mostra anche uno speciale tappeto riscaldante che eviterà al pubblico di rimanere al freddo durante la visita. Solo le direttive governative delle prossime settimane (zona gialla, arancione o rossa) stabiliranno la data effettiva in cui si potrà rientrare nei Musei Reali, e quindi nella cappella. Quando venne riaperta, nel settembre 2018, quasi vent’anni dopo l’incendio, le architetture restaurate contrastavano nettamente con quello che venne subito ribattezzato «Il testimone silenzioso». L’altare della Sindone al centro della cappella, realizzato nel 1694 da Antonio Bertola, l’architetto che interviene sui lavori interni dopo la morte di Guarini, è rimasto annerito, mutilato e danneggiato sotto gli occhi dei visitatori. Feroggio lo indica con la mano. Venne anche proposto di lasciarlo così, a testimonianza dell’incendio. Invece, nonostante il Covid e i lockdown, il Consorzio San Luca negli ultimi mesi ha lavorato con una équipe di restauratori guidata da Tiziana Sandri.

«Nella tragedia dell’incendio – precisa – dobbiamo ringraziare che quasi tutti gli apparati lignei e argentei fossero ricoverati nell’attigua sacrestia, salvandosi dalle fiamme». Si è partiti da questi elementi superstiti, già esposti in una mostra nel 2010, compiendo un lavoro certosino per ricostruire quanto perduto e amalgamarlo a nuovi elementi e a nuove dorature. La balaustra dell’altare è tornata a essere sovrastata dagli otto putti in legno dorato, ognuno dei quali sorregge un simbolo della passione di Gesù, realizzati da Francesco Borello e Cesare Neurone. Intorno all’urna, che conteneva la teca originale della Sindone (ci è rimasta dal 1694 al 1992, tranne che in tre occasioni: Assedio di Torino del 1706, Prima e Seconda guerra mondiale) ci sono le statue degli angeli, solamente due, gli altri sono andati perduti. Sopra le quattro mensole in metallo torneranno a essere appese le affascinanti lanterne in argento. Quelle ottocentesche: le originali vennero fuse dai Savoia nel 1793 per finanziare le battaglie contro Napoleone. Lo stesso destino occorso ai candelieri e ai due putti, sempre in argento, alla base dei gradini. Feroggio mostra anche il tabernacolo realizzato da Carlo Genova, detto il Lacchetta, nel 1791, ancora con le punzonature di Vittorio Amedeo III.

Il grande assente è la placca in argento cesellato e sbalzato della Città di Torino del 1632, fino al 1992 incastonato nell’altare. Un’opera straordinaria: si tratta dell’ex voto che i decurioni della città fecero alla Sindone per ringraziare la fine dell’epidemia della peste del 1630. Ancora non si sa se verrà comunque esposta nell’attigua sacrestia del Duomo. «L’intento del restauro è stato quello di riproporre l’altare con la dimensione architettonica del Bertola – precisa la direttrice Enrica Pagella – senza esagerare con gli orpelli». Nei mesi successivi al rogo del 1997 i lettori de La Stampa donarono generosamente poco più di un miliardo e duecentomila lire dell’epoca. La Fondazione Specchio dei Tempi, in collaborazione con l’Associazione Amici di Palazzo Reale, che ha seguito la parte storico-artistica, ha potuto finanziare il restauro non solo dell’altare, ma anche quello dei monumenti sepolcrali sabaudi, oltre alla catalogazione di migliaia di frammenti residui dell’incendio, la realizzazione di un sistema informativo per individuare e ricollocare i frammenti.

Torino, un aiuto alle micro-imprese che lottano contro la crisi

Angelo Conti
La Stampa, 5/03/21

E’ dura, lo sappiamo. Soprattutto per i più piccoli: le microattività commerciali che rappresentano certo una fonte di sostentamento per centinaia di famiglie, ma che sono anche indispensabili per cercare di tenere in vita una città stravolta dei lockdown, dalle saracinesche troppo spesso abbassate, dai lutti e dalla paura. Specchio dei tempi lo sa, lo sa sin dall’inizio. Esattamente da un anno, dal 6 marzo 2020, quando lanciammo la sottoscrizione, ancora attiva. E dall’inizio ha lavorato per sostenere centinaia e centinaia di piccole, piccolissime attività. La grande maggioranza in Piemonte, a Torino e Cuneo, ma anche (con il brand di Specchio d’Italia) a Sassari e Venezia, utilizzando preziose risorse giunte da donor locali. In tutto 500 piccole imprese aiutate con quasi 2 milioni di euro (nella foto una vincitrice della prima edizione, a Torino).

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Oggi, Specchio torna di nuovo a Torino, per un secondo bando. Ce ne è bisogno. E stanzia altri 200.000 euro a fondo perduto, da destinare (2000 euro a testa) ad altrettante micro attività del capoluogo e della provincia. Le regole sono semplici e domani verranno pubblicate, con evidenza, anche sulle pagine della Cronaca de La Stampa. Ci sarà tempo sino a lunedì 22 marzo per presentare le candidature. Poi noi faremo la rapidissima, purtroppo indispensabile selezione. L’invio dei bonifici alle microimprese vincitrici è già prevista per il 6 aprile. Faremo tutto in un mese. In fretta, come sempre e come piace a noi. Con il solo rammarico di non poter stare vicino a tutti.

Ma, come abbiamo fatto in passato, chiediamo la mano di tutti per poter aumentare il numero dei contributi. Enti, banche, aziende e privati possono rendere questo intervento più incisivo. Ci aspettiamo una mano anche da loro. Mentre riparte una nuova sfida, per il nostro staff, che in un anno esatto ha consegnato oltre 1,1 milioni di dispositivi di protezione, centinaia di apparecchiature, ecografi, letti, monitor… e persino 2 tac a centinaia di pubbliche assistenze ed a 19 ospedali piemontesi. Oltre ad aver aiutato oltre 3500 famiglie attraverso lo Specchio Point e  consegnato oltre 20.000 spese gratuite e 45.000 pasti a famiglie ed anziani. Uno sforzo vicino ai 10 milioni di euro di valore reale. Una presenza che non è mai mancata e che continua anche in queste ore. Perché questa battaglia alla fine la vinceremo, la vinceremo di sicuro. Insieme.

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Oltre 2000 tamponi rapidi on the road

Angelo Conti, La Stampa, 28/02/2021

Specchio dei tempi e Associazione Lorenzo Greco hanno attivato a metà gennaio due hotspot per l’esecuzione di tamponi rapidi. In piazza Caio Mario a Mirafiori e presso la Piscina Sempione a Barriera di Milano è stato sempre registrato il “tutto esaurito” nelle prenotazioni (che devono essere effettuate online dai medici di base presso il portale Csi) con una media giornaliera di circa 70 esami. Nella mattinata di ieri è stato effettuato il tampone rapido numero 2000. Circa il 40% dei test si riferiscono a personale del mondo della scuola.

Le rilevazioni statistiche su tutte le prestazioni fornite sino a sabato sera hanno evidenziato che i positivi sono stati 127, con un tasso del 6,49% (in aumento di un punto nell’ultima settimana). La conferma della positività arrivata poi dal test molecolare è stata altissima: il 97,17%. Dallo scorso 4 febbraio con un ulteriore affinamento della tecnica, la percentuale ha toccato il 100%. “Tutti questi dati – ha spiegato Marcello Segre, presidente dell’Associazione Lorenzo Greco – confermano la grandissima attendibilità che sta registrando questo semplice accertamento diagnostico, ormai praticamente infallibile”.

Da domani i due camper collocati presso gli hotspot verranno sostituiti da due container fissi e climatizzati, anche nell’ottica di un possibile utilizzo delle strutture di Specchio dei tempi per l’allargamento della campagna vaccinale.  “Inoltre abbiamo comunicato – ha aggiunto Angelo Conti, vice president operations di Specchio dei tempi –  alla Regione Piemonte ed alle Asl interessate la disponibilità del team degli hotspot ad effettuare test direttamente all’interno delle scuole che dovessero registrare casi di positività. Non possiamo risolvere gli enormi problemi della sanità di fronte al Covid, ma siamo sempre pronti a dare una mano”.

Tutte queste iniziative sono completamente finanziate da Specchio dei tempi grazie alla raccolta fondi per l’Emergenza Covid (si può donare qui). E vengono realizzate con la logistica dell’Associazione Lorenzo Greco.

 

Antonella, mamma in lotta per una vita migliore

Beppe Minello, La Stampa 25/02/21

C’è dignità anche e soprattutto nell’indigenza. C’è coraggio nell’affrontare il male e il dolore che colpisce una figlia. C’è orgoglio nel  cercare un lavoro, uno qualunque, per affrontare a testa alta la vita. Antonella C., 41 anni e due grandi occhi verdi, madre di tre figli, è tutto questo e anche di più.

Come altre 99 mamme sole e in cerca d’aiuto, Antonella è stata “adottata” da Specchio dei tempi che l’ha inserita nel progetto “Madri e figli in difficoltà” seguiti con corsi di formazione, spese gratuite, supporto psicologico e avviamento al lavoro.

Antonella, che vive in una casa Atc delle Vallette con due ragazzi di 7 e 19 anni e una ragazza di 17 avuti da un uomo che li ha lasciati oltre 15 anni fa, ha chiesto aiuto a Specchio con una mail, l’unica strada percorribile in questo periodo di lockdown. “Avevo accumulato così tante bollette arretrate – racconta – che non sapevo più a che santo rivolgermi”.

Figlia di ambulanti di frutta e verdura, Antonella è cresciuta tra i banchi del mercato e ha coltivato una passione importante per la cucina. Con la caparbietà che la contraddistingue ha iniziato a lavorare come lavapiatti fino a diventare aiuto cucina in ristoranti stellati torinesi. La pandemia e il conseguente lockdown, soprattutto nel campo della ristorazione, ha messo Antonella e i suoi tre figli su una strada. Per un anno ha tirato avanti con la Naspi, l’indennità mensile di disoccupazione, “poi ho provato con il reddito di cittadinanza, ma prendendo in considerazione il mio stipendio di un paio d’anni prima, avrei ricevuto solo 49 euro: ci ho rinunciato perché, accettarlo, avrebbe bloccato ogni altro aiuto”.

Insomma, una vita difficile. Diventata drammatica quando alla figlia di 17 anni, Giada, studentessa di “Scienze umane” con il sogno di diventare chirurga, è stato diagnosticato un tumore alla tiroide. “Sin da piccola – ricorda mamma Antonella – mia figlia ha sofferto di tremori, svenimenti, attacchi di tachicardia. Ci siamo sempre preoccupati ma quando hanno scoperto la causa ci è crollato il mondo addosso”. La ragazza è stata operata il 21 gennaio: “Non so se sia un segno, ma quando l’ho accompagnata verso la sala operatoria ho letto all’ingresso che la struttura, bellissima, era stata donata da voi, da Specchio dei tempi: siete incredibili e non so come potrò mai ringraziarvi”.

Da quel giorno, Antonella e la figlia hanno vissuto “in apnea e solo pochi giorni fa abbiamo, e ho quasi paura a dirlo, tirato un sospiro di sollievo perché l’esame istologico ha confermato la diagnosi che, certo, obbligherà la mia bambina a una vita piena di attenzioni ma intanto vivrà. Ovvio che ci potrà essere una ricaduta, ma ora non voglio nemmeno pensarci”.

A darle coraggio è la stessa figlia: “E’ ormai una donna ed è consapevole di ciò che le sta accadendo. E’ brava a scuola, sa di cosa si sta parlando. E’ entrata in quella sala operatoria tranquilla, senza una lacrima anche se mi ha confidato di averne versato qualcuno quando è stata sola. Di quell’intervento è rimasta una cicatrice ben visibile ma lei non se ne cura, dice che non gliene frega niente”.

Mamma Antonella sostiene che si sta godendo questo momento, ma non è vero. La sua mente corre al patentino Haccp, il vecchio libretto sanitario, che le è scaduto e senza il quale non potrà accettare, sempre che glielo confermino, un contratto da aiuto cucina in un asilo. “Ecco, in questo – dice Antonella – mi avete aiutato molto: i vostri collaboratori mi hanno insegnato a fare meglio il curriculum vitae per trovare lavoro, qualsiasi lavoro: pulizie, commessa, sono pronto per ogni  impiego, anche il più umile”. Anche lei, come le altre mamme seguite da Specchio de tempi, ha imparato a destreggiarsi fra bollette e debiti: “Nessuno fa quello che fate voi, nessuno mi aveva mai  spiegato i miei diritti e doveri. Ora, quando mi chiamano per qualche debito non permetto più loro di mordermi: hanno capito che non possono più abusare di me e della mia ignoranza”.

 Antonella, oltre alla spesa in piccoli supermarket convenzionati (“Non ho mai trovato frutta ormai da buttare come mi è capitato altrove”)  riceve anche un buono spesa per la carne da spendere nella “Bottega della carne” di via Berthollet: “E’ ottima. Nel mio peregrinare da un’associazione caritatevole all’altra o in parrocchia, non ho mai trovato nessuno che ti aiuta dandoti la carne, siete solo voi”. Una vita, quella di Antonella, difficile: “Mi vergogno di me, non ho più dignità e mi sento una fallita. A volte ho letto di persone che si sono uccise. Sono arrivata a capirle ma poi mi sono detta ‘No! Bisogna tirare avanti’”.

Sostieni Antonella e le 100 mamme aiutate da Specchio dei tempi.

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Quasi 5 mila euro per il piccolo Fabio: la raccolta continua

Angelo Conti
La Stampa, 17/02/2021

La sottoscrizione aperta da Specchio dei tempi fra i lettori a favore del piccolo Fabio e della madre Miriam ha raccolto 3545 euro che si aggiungono ai 1000 messi immediatamente a disposizione della Fondazione de La Stampa. Quindi l’aiuto complessivo è stato sinora di 4545 euro. La mamma di Fabio, oggi ventiduenne, vive ora nell’Alessandrino ed era stata cacciata di casa quando aveva annunciato ai genitori di essere incinta. Il padre era poi sparito e l’unica persona che ha spalancato le braccia a Miriam è stata la nonna. Una donna coraggiosa, impiegata in una cooperativa che si occupa della mensa di una scuola.

Quando la cooperativa ha però perso l’appalto è sparito l’unico sostegno economico per lei, la nipote e Fabio. La solidarietà di tanta gente li ha salvati fino ad oggi. Una solidarietà che non può fermarsi. Ad occuparsi di loro, per prima, era stata l’associazione“Aruanà” di Casorzo, fondata oltre vent’anni fa da una donna generosa e straordinaria, Pier Rita Calcagno che continua ora a collaborare con Specchio dei tempi per sostenere madre e bambino.

Per aiutare Fabio si può donare qui.

Covid, quegli abbracci ritrovati nelle case di riposo

Chiara Viglietti
La Stampa, 09/02/2021

La Stampa sostiene gli abbracci ritrovati. E da ieri ha riportato le emozioni perdute nelle case di riposo del Cuneese, inaugurando una delle due stanze degli abbracci finanziate dalla Fondazione Specchio dei tempi grazie alla generosità dei lettori. Si inizia dalle due case di riposo di Peveragno: da ieri e fino a domani gli anziani potranno tornare a stringere figli e nipoti alla «Don Peirone», da giovedì a domenica la stanza degli abbracci traslocherà a Villa Fiorita. A seguire altre case di riposo del Cuneese ospiteranno l’iniziativa del giornale.

Intanto prosegue il tour virtuale degli abbracci delle altre strutture gonfiabili nate dall’iniziativa che ha coinvolto anche i lettori de La Stampa e sostenuta dall’Associazione provinciale case di riposo, il consorzio socioassistenziale del Cuneese in collaborazione con Anteas Cuneo Odv e i pensionati Cisl. Tante le case di riposo che hanno già aderito. La prima a rimettere in circolo le emozioni era stata, il 20 dicembre, la «Don Garneri» di Carrù. E per il taglio del nastro dei primi abbracci c’era stato, testimonial d’eccezione, il presidente Alberto Cirio. «Bellissima l’iniziativa rilanciata da La Stampa insieme alle tante associazioni del territorio che non vogliono lasciare soli i nostri anziani. In questi mesi – aveva detto – mi sono a lungo interrogato sui tanti sacrifici che la pandemia ha richiesto ai nostri anziani. Questa seconda ondata ci ha dimostrato che, purtroppo, quella era la strada obbligata per salvare vite umane. Ma la stanza degli abbracci ora va in questa direzione: un ambiente sicuro dove riscoprire il valore umano dell’incontro».

Ceva, 25 computer per il Cfp alluvionato

Angelo Conti

Specchio dei tempi ha consegnato giovedì mattina all’istituto professionale di Ceva devastato dalla recente alluvione del Tanaro, 25 computer, completi di monitor, tastiera e mouse, per l’immediato ripristino dalla sala informatica della scuola. Il materiale è stato messo a disposizione dalla Fondazione Eandi e dal Gruppo Gedi-Editrice La Stampa.

Erano presenti: Cinzia Gonella, presidente Cfpcemon, Simona Giacosa, preside sede Ceva Cfpcemon, Renato Casti, assessore alla Cultura Comune di Ceva.

La fondazione Specchio dei tempi ha inoltre già erogato a favore dell’istituto professionale 60.000 euro per l’acquisto di altri macchinari distrutti dall’alluvione.

Oltre 500 tamponi on the road: ora pronti ad andare nelle scuole

Angelo Conti

Il 19 gennaio ha preso avvio il progetto “Tamponi On The Road” ricevendo, oltre ai patrocini, le diverse autorizzazioni all’utilizzo della piattaforma regionale covid19. Il progetto, completamente finanziato da Fondazione Specchio dei tempi e realizzato dall’Associazione Lorenzo Greco, si compone di due postazioni “PitStop” (piazza Caio Mario e piscina Sempione) per l’effettuazione, da parte di un gruppo di medici di medicina generale, di tamponi antigenici rapidi sia con modalità Drive-in ma anche accettando pazienti a piedi e minori, in specie alunni delle scuole.

Nei primi 9 giorni di attività dai 2 PitStop, riservati esclusivamente alle prenotazioni dei medici di base della Città di Torino, sono stati eseguiti complessivamente 511 tamponi rapidi dei 527 prenotati: 26 hanno avuto esito positivo (5,09%), 21 su 23 sono stati confermati con il tampone molecolare, 3 non necessitavano di ulteriore conferma.

Nella settimana dal 25 gennaio al 29 gennaio a seguito delle diverse sollecitazioni ricevute l’orario di prenotazione è stato allungato, in via sperimentale, anche nel pomeriggio. In questa seconda settimana di attività estesa al pomeriggio si sono alternati nei turni 19 medici con altri 20 disponibili in reperibilità. L’attività proseguirà per tutto il mese di febbraio 2021 nelle stesse modalità operative con orario dalle 10 alle 15,30.

Specchio dei tempi e Associazione Lorenzo Greco hanno comunicato oggi a Regione Piemonte e Ufficio Scolastico Regionale la loro disponibilità ad effettuare in via sperimentale tamponi antigenici agli studenti, nell’ambito del Progetto “Scuola Sicura” (ex DGR 3-2738 del 30/12/2020), direttamente nelle loro classi, in accordo con il Miur e le Direzioni Scolastiche stesse.

Tale nuova modalità, che potrebbe trovare maggiori adesioni allo screening da parte delle famiglie, richiederebbe una modifica all’attuale DGR con modalità da concordare, prevedendo per gli MMG disponibili i tamponi e dpi necessari, facendo rientrare tale specifica attività in un apposito accordo con le OO.SS. Da parte nostra saranno messi a disposizione, sempre a carico di Fondazione Specchio dei tempi e con la logistica di Associazione Lorenzo Greco, strumenti tecnici, mezzi per il trasporto e staff per l’allestimento nei plessi di appositi desk per la preparazione e realizzazione dei tamponi con la loro immediata registrazione sul portale Covid Regionale.

Donati due camper per i tamponi rapidi on the road

Alessandro Mondo
La Stampa, 19/01/2021

 Un altro contributo, come sempre all’insegna della concretezza. Questa mattina, in piazza Caio Mario a Torino, la  Fondazione La Stampa- Specchio dei Tempi ha inaugurato l’attività dei suoi due camper destinati ai tamponi veloci: un altro comincerà ad operare, davanti alla piscina Sempione.

In prima linea con i medici 

L’iniziativa è nata su richiesta dei medici di base: 40 quelli che utilizzeranno i veicoli. Obiettivo: eseguire tamponi rapidi on the road senza sovraccaricare gli  studi medici tradizionali: la prenotazione è già aperta, sul portale del Csi, numerose le richieste (che al solito saranno gestite dai medici di famiglia). Un altro camper, lo Specchiobus, con due ambulatori a bordo, è da tempo impegnato all’Amedeo di Savoia, sempre per tamponi.

Sostegno concreto 

«Questi due hotspot “on the road” si aggiungono agli altri 70, fissi e mobili, che la Regione ha attivato in questi mesi su tutto il territorio e saranno particolarmente utili e preziosi per aiutarci a supportare il progetto Scuola sicura – ha commentato il presidente Alberto Cirio,  presente con l’assessore Luigi Icardi e io direttore generale dell’Asl di Torino Carlo Picco -. Un ringraziamento va a tutti i partner di questa iniziativa e alla Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi, al nostro fianco da sempre e ancora più oggi per fronteggiare l’emergenza e portare il Piemonte fuori dalla pandemia».

Prossima tappa: i vaccini 

Non è tutto: l’attività dei camper potrà essere estesa alla campagna vaccinale sul territorio, che prossimamente coinvolgerà i medici di famiglia.