Specchio dei tempi formato provincia, su La Stampa Cuneo più spazio per le Lettere

Specchio dei tempi, rubrica ideata dal direttore Giulio De Benedetti, è stata inserita la prima volta il 17 dicembre 1955 nella pagina di cronaca di Torino del quotidiano La Stampa, dove continua ad essere pubblicata. È la parte del giornale rigorosamente riservata ai lettori che possono scrivere pareri, raccontare esperienze personali, denunciare ingiustizie e disfunzioni della società o degli apparati pubblici e privati.

Ma è anche il cuore dei lettori, che apprendendo dalle pagine della cronaca o dalle lettere stesse episodi di sofferenza, decidono di offrire un aiuto concreto a chi si trova in difficoltà.

Negli anni la rubrica ha generato una straordinaria catena di solidarietà tra i lettori, da cui è nata la fondazione Specchio dei tempi: una onlus che ha ormai 65 progetti attivi in tutto il Piemonte, in Italia e nel mondo. Anche in provincia di Cuneo, Specchio dei tempi assiste gli anziani soli, le famiglie bisognose, i malati, i senzatetto, i bambini e le popolazioni vittime di calamità. L’ultima gara di solidarietà lanciata pochi giorni fa servirà per aiutare Susanna Wüst, la pensionata di origine svizzera che nei giorni scorsi ha perso la sua casa di Pezzolo Valle Uzzone in un incendio.

Le lettere vengono selezionate quotidianamente da Angelo Conti, giornalista e consigliere d’amministrazione della Fondazione La Stampa-Specchio dei tempi. Le migliori verranno pubblicate.

Per inviare le vostre Lettere, potete seguire le indicazioni che trovate cliccando qui.

A fianco di Susanna che ha perso tutto nell’incendio della casa

Manuela Arami,
La Stampa, 19/02/23

La tragedia che domenica scorsa ha colpito Susanna Wüst, ottantenne di origine svizzera la cui casa sulle alture di Pezzolo Valle Uzzone è stata distrutta da un incendio, non ha lasciato insensibile Specchio dei tempi, da sempre protagonista di significativi interventi anche in provincia di Cuneo. Così la Fondazione ha stanziato subito 2 mila euro e consegnerà alla donna, che ha perso tutto – dagli effetti personali alla stalla dove ricoverava le capre, agli attrezzi per fare il formaggio – ogni altro contributo che i lettori de La Stampa e gli amici di Specchio vorranno aggiungere con versamenti alla Fondazione.

Susanna, ex insegnante di Zurigo, lasciò la Svizzera 37 anni fa e con il marito decise di ristrutturare una vecchia cascina in campagna in località Porcavio a Pezzolo (che già, scherzo del destino, aveva subìto un incendio) e dedicarsi all’agricoltura biologica. Ventuno anni fa è rimasta vedova e da allora ha vissuto da sola con cani, gatti, capre, galline e galli. Fino alla scorsa settimana, la pensionata trascorreva le sue giornate coltivando l’orto e facendo il formaggio. Con i vicini di casa organizzava partite a giochi di società e non mancava mai la «pizzata» settimanale a Cairo Montenotte il giorno della spesa grande. Una vita genuina, fatta di cose semplici e di valori.

Poi tutto è stato stravolto dall’incendio: domenica, dopo pranzo, stava ascoltando un concerto in radio quando le fiammate originate dalla stufa a legna hanno bruciato la sua abitazione, distruggendo anche la stalla. Susanna ha avuto la prontezza di chiamare i vigili del fuoco e i vicini, evitando il peggio per sé e i suoi animali.

In tanti la stanno aiutando portandole viveri, coperte e libri. Alcune amiche la stanno ospitando, mentre il Comune e la Protezione civile hanno montato per lei una casetta prefabbricata. «Ho perso tutto nell’incendio, tranne la cassetta della posta che mi aveva costruito mio figlio, morto a 50 anni», dice Susanna.

Si può donare qui. Oppure si può versare un aiuto tramite un bonifico bancario sul conto corrente intestato a Fondazione La Stampa-Specchio dei tempi onlus, codice Iban IT67 L0306909 6061 0000 0117 200. O ancora sul conto corrente postale 1035683943, scrivendo nella causale: «Per Susanna». Tutti i versamenti, eccetto quelli in contanti, sono fiscalmente deducibili. 

Info: specchiodeitempionlus@lastampa.it

Il Cuneese è solidale: già cento donazioni per i terremotati

Angelo Conti,
La Stampa, 17/02/23

Sono circa cento le donazioni arrivate a Specchio dei tempi dal Cuneese a sostegno degli aiuti che la Fondazione de La Stampa sta portando, ormai da otto giorni, alle popolazioni terremotate di Siria e Turchia. Le offerte dalla Granda ammontano a oltre 12 mila euro.

Per quanto riguarda l’intera sottoscrizione, Specchio dei tempi (con il supporto della Fondazione Specchio d’Italia) ha superato quota 300 mila euro. Sinora i donatori sono stati complessivamente 2002: circa 1200 online sui siti Internet delle due Fondazioni, mentre gli altri hanno utilizzato bonifici e bollettini postali.

Quasi tutte le donazioni sono accompagnate da una frase di sostegno alla gente che lotta contro il freddo e la fame, oltre che contro i drammi conseguenti a lutti pesantissimi ed alla perdita delle case. Tutto questo in un’area povera e marginalizzata già prima del sisma.

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Anche l’arrivo dei soccorsi ha subìto pesanti rallentamenti dovuti allo stato della viabilità e alle condizioni meteo, ma anche agli eccessi della burocrazia. Ostacoli che non hanno comunque fermato Specchio dei tempi, operativo sia in Turchia sia in Siria da venerdì pomeriggio.

In Turchia si è scelta la zona a nord di Antiochia, più precisamente nella provincia di Hatay, dove è attiva la cucina da campo in grado di preparare mille pasti al giorno, appoggiata da una ambulanza-ambulatorio. In distribuzione anche kit sanitari e coperte.

In Siria (dove spostarsi è molto difficile) si è scelta la cittadina di Latakia (più nota in Italia come Laodicea): anche qui abbiamo avviato distribuzioni di viveri e generi di primissima necessità.

Gli interventi vengono condotti in partnership con Remar Sos (Turchia) e Terre des Hommes (Siria).

Come donare per il terremoto di Siria e Turchia

Si può donare dalla pagina Terremoto Turchia e Siria con carta di credito e Paypal. Oppure si può versare con un bonifico bancario sul conto corrente intestato a Fondazione Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, codice Iban IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, Banca Intesa Sanpaolo. Oppure tramite il conto corrente postale n. 1035683943. Nella causale “Terremoto Siria Turchia”. E’ anche possibile versare presso l’InfoSpecchio di via Madama Cristina 35, tutte le mattine dalle 10 alle 13, presso l’Ufficio Abbonamenti de La Stampa, in via Lugaro 15 o presso Reale Mutua Agenzia Principale, piazza Castello 113.  I versamenti, eccetto quelli in contanti, sono fiscalmente deducibili.

Info: 

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Con Forza Mamme! siamo accanto anche a Sonia

Maria Teresa Martinengo

Sonia è una giovane madre rimasta sola con un bambino di 11 anni, gravemente disabile, e una bambina di 9, seria e consapevole delle preoccupazioni tra le quali si dibatte la mamma. Sonia, operatrice scolastica precaria, è entrata qualche mese fa nel progetto Forza Mamme! della Fondazione Specchio dei tempi. Alle volontarie e ai volontari ha potuto confidare le sue ansie per la gestione del figlio, Alessio.

“Abitiamo in Borgo Vittoria e io lavoro a Trofarello, nell’unica scuola che all’inizio dell’anno mi ha concesso di avere un orario fisso, senza turni. Le norme non prevedono facilitazioni né cambi in corso d’anno. Tra andare e tornare impiego tre ore”, racconta Sonia. La sua vita è un difficile gioco di incastri in cui non si deve mai sbagliare una mossa.

“Dopo le diciotto ore settimanali a scuola, Alessio ha quattro ore settimanali coperte da educatori, nove ore di affidatari e sei di assistenza di una operatrice socio sanitaria. Per qualche ora, poi, intervengono i genitori del padre. I trasferimenti sono numerosi e necessari. E siccome Alessio è cresciuto, il sedile che viene spostato da un’auto all’altra tra pochissimo non servirà più. Dovremo averne uno fisso su un veicolo che dovrà servire per tutti gli spostamenti e che possa contenere anche la carrozzina, ma io non sono assolutamente in grado di acquistarlo”, spiega la donna.

Ancora: “Il venerdì uso i permessi della legge 104 perché quasi tutto il giorno è scoperto. Ma presto anche il giovedì lo sarà e non so come farò”. Invano da anni fa domanda al Comune per inserire il figlio nei centri Cesm per disabili gravissimi. “So che altre mamme sono state costrette a licenziarsi perché non ce la fanno più. Io non ho alternative, devo lavorare. I bambini li voglio con me”.

E’ forte Sonia, anche se è minuta e sembra la sorella maggiore dei suoi figli. Ma è anche stanca, ha problemi di salute. “Oggi dovevo fare un esame al Mauriziano e ci siamo andati tutti e tre in pullman, poi dal Mauriziano siamo venuti alla Gran Madre per il laboratorio multisensoriale”. Quando arriverà a casa, dove non c’è ascensore e per il montascale non c’è posto, dovrà far salire Alessio fino al secondo piano, tirandolo su ogni volta che lui si butterà a terra.

Una vita difficile, raccontata davanti a un caffè mentre Alessio è al laboratorio. “Ringrazio Specchio e Forza Mamme! per le cose utili che mi insegnano, oltre che per gli aiuti concreti che ricevo”, dice Sonia con riconoscenza. Poi va a riprendere Alessio e con i bambini si avvia alla fermata. Il 56 arriva e l’autista scende per mettere a terra la pedana e far salire la pesante carrozzina. Sonia è un po’ in difficoltà, l’uomo le sorride e l’aiuta. Ecco, comprensione e solidarietà. A Sonia e ai suoi serve questo. E Specchio dei tempi, insieme ai lettori de La Stampa, le starà vicino.

Come donare per Forza Mamme!

Tutti possono sostenere Forza Mamme! Si può donare cliccando qui con carta di credito e Paypal. Oppure si può versare con un bonifico bancario sul conto corrente intestato a Fondazione La Stampa – Specchio dei Tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, codice Iban IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, indicando nella causale Forza Mamme!

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Una sala multisensoriale al CTO per chi ha lesioni al cervello

Alessandro Mondo,
La Stampa, 24/01/23

Una nuova opportunità sul fronte della riabilitazione. E’ stata inaugurata la prima Sala multisensoriale dell’Unità Spinale Unipolare della Città della Salute di Torino: farà parte della Struttura di Neuroriabilitazione diretta dal dottor Maurizio Beatrici e sarà dedicata alla riabilitazione delle persone con grave cerebrolesione acquisita.

L’obiettivo

La stimolazione multisensoriale nasce con l’obiettivo di sostenere persone con disturbi dell’apprendimento, riducendo gli effetti della deprivazione sensoriale, molto comune nei presidi ospedalieri, comprese le degenze di neuroriabilitazione. Il trattamento presuppone la creazione di un ambiente multisensoriale, all’interno del quale i cinque sensi sono stimolati così da rievocare pensieri, emozioni e ricordi relativi alla propria persona. Questa tecnica favorisce la stimolazione sensoriale e il rilassamento, grazie all’utilizzo di ambienti multisensoriali appunto, permettendo di lavorare su olfatto, tatto, udito, vista e gusto senza richiedere particolari abilità cognitive e potendo così anche influenzarne il comportamento dei soggetti che vengono sottoposti a questi trattamenti.

Il target

Risulta pertanto funzionale per i pazienti che hanno conseguito un severo grado di decadimento delle funzioni cognitive (memoria, attenzione, capacità di apprendimento), come nelle gravi cerebrolesioni acquisite, dove le persone a seguito di evento traumatico o di altra natura (emorragia, ischemia, anossia tumori) vanno incontro a perdita dello stato di coscienza sino al coma.

Il percorso

La Sala è costata circa 15mila euro, finanziata dalla Fondazione La Stampa Specchio dei Tempi per 10 mila euro e dalla logopedista del Centro dottoressa Martina Sordini, che ha destinato al progetto 5 mila euro, parte di una borsa di studio che si è aggiudicata proprio in relazione al suo lavoro sulle grandi cerebrolesioni acquisite. Infine un ruolo rilevante ha avuto  Engie nel montaggio vero e proprio della Sala stessa.

Nuove tecnologie

La Struttura punta sulle nuove tecnologie da associare all’esperienza della propria équipe (formata da medici, infermieri terapisti e logopedisti, psicologa, assistente sociale) e su quello che la tecnologia ci offre a cambiamento della realtà che solo apparentemente è esterna al malato. In questi anni la Neuroriabilitazione ha superato di gran lunga i 1000 pazienti (dunque 1000 famiglie) sottoposti a degenza, trattamento rieducativo e reinserimento sociale e famigliare. Tutto grazie ad un lavoro di équipe interdisciplinare con i vari specialisti dell’Azienda. La Neuroriabilitazione si trova nella palazzina di fronte all’ospedale CTO (Centro Traumatologico Ortopedico), dove collaborano figure professionali in grado di intervenire con tempestività e capacità tecniche indiscusse sui gravi politraumi, con lesioni multiple ossee, cerebrali ed addominali. Oggi la capacità di «salvare la vita» deve però andare di pari passo con il tentativo di «dare qualità alla vita»: non basta occuparsi del mondo interno del proprio malato, quello biologico, anche l’ambiente esterno riveste una importanza fondamentale per il loro recupero, che purtroppo non è mai guarigione.

Duemila Tredicesime dell’Amicizia record di donatori, 10% in più del 2021

Angelo Conti
La Stampa, 27/12/22

Duemila tredicesime consegnate. Anche quest’anno Specchio dei tempi e i 4.876 lettori che hanno voluto sostenere con una donazione gli anziani più poveri e più soli hanno centrato l’obiettivo. Ma quest’anno faremo di più perché le domande in regola sono state tante, oltre le previsioni: 2.287. Continueremo la raccolta sino all’Epifania per poter consegnare ai 287 anziani ancora fuori dagli aiuti il contributo da 500 euro.

Quest’anno per le Tredicesime è stato un Natale speciale: il numero dei donatori, vicino a quota 5.000, è superiore di 489 unità rispetto a un anno fa. A questo dato ha fatto fronte una diminuzione dell’entità della donazione media, scesa anche per le difficoltà economiche che pesano su tutti, ceto medio compreso. La distribuzione degli aiuti ha interessato l’intera regione.

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«Le Tredicesime dell’Amicizia – dice il presidente di Specchio dei tempi, Lodovico Passerin d’Entreves – si confermano uno straordinario momento di solidarietà e di condivisione. La crescita delle singole donazioni, che è dell’ordine di circa il 10%, conferma la fiducia che viene riposta in questo nostro progetto, che riproponiamo ormai da 47 anni e con un numero sempre crescente di beneficiati. Dieci giorni fa abbiamo consegnato la Tredicesima numero 50.000 dalla prima edizione che fu per il Natale 1976. Aver aiutato, concretamente, tanti anziani in difficoltà è uno stimolo per fare ancora di più verso persone che spesso, accanto ai problemi economici, devono fare i conti anche con l’angoscia della solitudine».

La raccolta continua sino all’Epifania con un duplice obiettivo: quello di portare al tetto di 2.287 le Tredicesime e quello di sostenere il progetto “Forza Nonni” pensato per quegli anziani più fragili per età o per malattia, in grande maggioranza over 80, che necessitano di una assistenza continuativa durante tutto l’anno. Con quest’ultima iniziativa Specchio dei tempi assiste quasi 200 anziani in tutto il Piemonte, anche grazie al contributo della Fondazione Bersezio, curando una logistica complessa che deve però funzionare sempre bene.

Come donare per le Tredicesime dell’Amicizia

Tutti possono sostenere le Tredicesime dell’Amicizia. Si può donare cliccando qui con carta di credito e Paypal. Oppure si può versare con un bonifico bancario sul conto corrente intestato a Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, codice Iban IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, indicando nella causale “Per le Tredicesime dell’Amicizia”.

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Elena, da un triste divorzio la scelta di una vita da clochard

Giancarlo Zattoni,
La Stampa, 23/12/2022

“A tutti i costi volevo esserci per ritirare di persona l’assegno da 500 euro e ringraziare, tramite i volontari di Specchio dei tempi, tutti i donatori che mi fanno sentire tanto amata. Mia figlia Lucia mi ha sorretto tutto il tempo, ma ora devo sedermi, non mi reggo più in piedi. Ho avuto il cedimento delle vertebre e il busto mi toglie l’aria”. Elena è una delle oltre 400 persone bisognose che in un freddo pomeriggio di dicembre si sono recate presso Casa Santa Luisa, al 24 di via Nizza, per sentire un po’ di vicinanza e calore umano tramite l’assegno donato dalla Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi nell’ambito dell’iniziativa “Tredicesime dell’amicizia”.

“Mia madre ha una salute molto cagionevole, ha 70 anni, ma ne dimostra ben di più. Siamo una delle tante famiglie del sud che negli anni Settanta parte dalla provincia di Cosenza per il nord in cerca di lavoro e dignità; e si stabilisce prima a Poirino e poi a Trofarello. Pensiamo di essere una famiglia unita, ma dopo poco tempo mio padre ci abbandona per seguire un’altra donna della quale si era invaghito. Chiede e ottiene il divorzio. Ma ancora ci tradisce rifiutandosi di pagare spese e alimenti. Per noi è stata una tragedia: mia madre raggranellava piccole cifre come donna di servizio. Senza soldi, in poco tempo ci troviamo sfrattati da casa. Sono seguiti lunghi anni di disperazione in cui abbiamo cercato di vivere alla meglio”.

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Gli occhi di Elena si riempiono di lacrime e il suo sguardo si fa assente mentre sorseggia una tazza di the caldo, raggomitolandosi sulla sedia nel suo cappotto amaranto che le sta un po’ largo. “Mamma a poco a poco si fa sopraffare dal dolore, cadendo in una forte depressione che la porta a fuggire da casa e a vivere per molti anni da clochard lungo le strade. Siamo rimasti sconvolti. In un attimo aveva fatto perdere le sue tracce”.

Elena vive per strada, vicino agli ospedali, approfitta a volte della sale d’aspetto per restare al caldo: nel suo girovagare senza meta sopravvive alle intemperie e ai pericoli grazie all’aiuto saltuario dei centri di accoglienza e al buon cuore di persone sconosciute che le forniscono un pasto caldo e qualche coperta. Poi il miracolo. Riusciamo con mio figlio a ritrovarla e a portarla a casa, anche se all’inizio sembra un’altra persona: è scontrosa, non vuole restare con noi, vuole tornare in strada. Chiediamo aiuto ai Servizi sociali che se ne fanno carico, ma le consigliano come alternativa il dormitorio pubblico. Lei rifiuta: si sente rinchiusa, senza libertà”.

In questo momento di sentimenti contrastati e altalenanti, Elena si ammala di una forte bronchite che la costringe a essere ricoverata per molto tempo in ospedale. A poco a poco non solo la salute migliora, ma soprattutto la sua solitudine viene curata dall’amore dei suoi cari che la convincono, una volta dimessa, ad accettare nuovamente la convivenza familiare. Ma non si sa quanto durerà. Elena ha nella testa le strade del mondo…

Come donare per gli anziani come Elena

Tutti possono sostenere le Tredicesime dell’Amicizia. Si può donare cliccando qui con carta di credito e Paypal. Oppure si può versare con un bonifico bancario sul conto corrente intestato a Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, codice Iban IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, indicando nella causale “Per le Tredicesime dell’Amicizia”.

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Borello Supermercati, un carrello solidale per i nonni delle Tredicesime

La Stampa, 21/12/22

Specchio dei tempi ha tanti compagni di viaggio. Le molte migliaia di amici che ci sostengono con le loro offerte (ad esempio per le Tredicesime dell’Amicizia quest’anno hanno versato già in 3.250) ma anche aziende ed imprenditori che ci offrono materiali o derrate alimentari per sostenere le nostre attività sul territorio, come Forza Nonni, Forza Mamme o le Colazioni dei poveri.

Fra questi sostenitori da ieri c’è anche Supermercati Borello, un’azienda fortemente radicata in Piemonte con 47 punti vendita nelle province di Torino ed Asti. L’intesa con Fiorenzo Borello e con il figlio Gianluca è stata facile ed immediata: la volontà di essere vicini ai più fragili è infatti il forte collante fro questa azienda e la nostra fondazione. “Ringrazio moltissimo Specchio dei tempi – ha spiegato Fiorenzo Borello nell’incontro presso il nuovo supermercato di piazzale Aldo Moro a Torino – per averci coinvolto in questa bellissima iniziativa: donare un carrello solidale con beni di prima necessità per coloro che sono in difficoltà in questi momenti così difficili. La collaborazione con Specchio dei tempi continuerà ancora il prossimo anno per nuove iniziative a sostegno dei più bisognosi.”

Nuove iniziative che sono già allo studio e che andranno ad incidere sulla povertà ma anche per sostenere chi s’impegna in prima linea per il bene di tutti. Anche Lodovico Passerin d’Entrèves, il Presidente di Specchio ha voluto sottolineare le prospettive che offre questa alleanza: “Ci sono aziende con cui progettare insieme è naturale, perché ci muovono gli stessi ideali. Specchio è davvero lieto di avere trovato un nuovo partner, così fortemente radicato sul nostro territorio”.

Come donare per le Tredicesime

Tutti possono sostenere le Tredicesime dell’Amicizia. Si può donare cliccando qui con carta di credito e Paypal. Oppure si può versare con un bonifico bancario sul conto corrente intestato a Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, codice Iban IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, indicando nella causale “Per le Tredicesime dell’Amicizia”.

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Angelina: “Per ricevere la Tredicesima ho messo il vestito buono”

Giancarlo Zattoni,
La Stampa, 20/12/2022

La signora Angelina ha 85 anni e abita in un piccolo appartamento in Borgo San Paolo. Ci apre la porta sorretta dalle figlie che la accudiscono. Ci tiene ad accoglierci in piedi nonostante fatichi a mantenere l’equilibrio. “Ormai sono anziana e non sono più capace di svolgere le attività quotidiane, se non mi sostengono rischio di cadere come mi è già successo tante volte. Ho molti acciacchi e dolori in tutto il corpo. Ho perso anche parte dell’udito, ma la voglia di vivere ancora non mi abbandona. Ho sempre fatto la casalinga, vivo di pensione sociale e dell’aiuto dei miei figli. II vostro assegno per me è una boccata di ossigeno. Dio vi benedica.”

Angelina Piccininno si commuove, stringendo con le mani incerte la busta che contiene la Tredicesima dell’Amicizia della Fondazione La Stampa Specchio dei tempi, che le abbiamo appena consegnato. Si esprime a fatica e spesso i suoi pensieri sono interpretati ed esternati dai suoi cari. Nata a Bari, conosce il marito, ormai deceduto da molti anni, a una festa in casa: si innamorano e subito si sposano. “A 20 anni ero già madre e il mio ruolo era quello di stare in casa”. Metterà al mondo sette figli, sacrificando la propria vita e tutta se stessa alla famiglia.

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II boom economico attira, uno dopo l’altro, i componenti della famiglia a Torino. A metà degli anni 70 si traferiscono in un piccolo alloggio al quinto piano di uno stabile senza ascensore in corso Maroncelli. Sono anni di fatiche e difficoltà economiche: l’integrazione nella capitale dell’auto e dell’industria è problematica e dolorosa. “Eppure, stando insieme siamo sempre riusciti a superare tutto. Ci siamo sempre voluti bene. Anche adesso, che continuiamo a non navigare nell’oro, la forza della famiglia e delle nostre tradizioni ci sostiene”. Ricordando la sua giovinezza.

Angelina indica a una figlia di portarle una fotografia che ci mostra orgogliosa: “Ecco, guardate che bella bruna ero. Facevo girare la testa: cosi mio marito appena mi ha visto, mi ha rubato! Era gelosissimo e possessivo, ma mi voleva bene. Ora sono circondata dall’affetto dei figli e nipoti che hanno cura di me come  una bambina. Vedete che bel vestitino a fiori mi ha fatto indossare per l’occasione: mi sembra di rivivere. Lo indosso in onore di tutti i donatori di Specchio dei tempi che abbraccio con tutto il mio affetto.”

Come donare per gli anziani come Angelina

Tutti possono sostenere le Tredicesime dell’Amicizia. Si può donare cliccando qui con carta di credito e Paypal. Oppure si può versare con un bonifico bancario sul conto corrente intestato a Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, codice Iban IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, indicando nella causale “Per le Tredicesime dell’Amicizia”.

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Loreto è la persona numero 50 mila a ricevere la Tredicesima

Lodovico Poletto,
La Stampa 15/12/2022

Loreto sorride quando gli consegnano il foglio e il denaro. Si slaccia il giaccone. Sorseggia un the caldo. Click. Il fotografo scatta una foto a tutti quelli in coda. Click, alla signora con il paltò nero che lascia intravedere la trama del tessuto ormai liso. Click un’altra volta. E fissa per sempre i capelli bianchi di Loreto. Le sue rughe. Le mani dalla pelle rovinata per la vita che fa. Loreto non lo sa ma, oggi, lui è l’uomo del record. Alle 15,30 in punto gli è stata consegnata la busta con i 500 euro donati da Specchio dei tempi nell’ambito dell’iniziativa «Tredicesime dell’amicizia».

Non lo sa, ma lui è la persona numero 50 mila che la Fondazione ha aiutato in oltre 40 anni, con questo regalo di Natale. Cinquecento euro. Che, è vero, non gli cambieranno la vita, non faranno di lui un uomo benestante. Ma gli daranno speranza. E un po’ di fiato, in questi tempi di crisi. E allora vale la pena starlo ad ascoltare quando racconta che 26 anni fa, quando ancora aveva una famiglia, ebbe un incidente stradale. Faceva l’autista di camion: si schiantò in autostrada, e vai a sapere che cosa accadde davvero. Rimase paralizzato dalla cintola in giù, per mesi. Poi arrivò la depressione.

«E allora sono andato via di casa. Facevo il barbone in giro per l’Italia. D’inverno al sud, dove fa più caldo. D’estate qui, a Torino che è la mi città». E la famiglia s’è evaporata. Gli amici pure. La lucidità per tornare alla guida è svanita con tutto il resto. Vent’anni, e più, di vita così. Di vestiti recuperati dai bidoni nell’immondizia e nelle strutture di assistenza sociale. Di cibo cattivo e letti di cartone. «Poi un anno fa mi è venuta voglia di avere un casa, un posto dove andare stare, un angolo tutto per me» racconta. S’è fermato a Grugliasco. Ha affittato un garage. E ora Loreto campa lì dentro: 80 euro al mese, una stufetta per scaldarsi, un materasso, le sue cose ammucchiate in un angolo.

A Specchio dei tempi è arrivato da solo, con i 400 che ieri sono andati a ritirare la Tredicesima senza passare attraverso associazioni ed enti di soccorso. La cronaca dice che è la persone numero 50 mila che la fondazione aiuta in questo modo. Cinquantamila, dal 1976. E fare i conti di quanti denari Specchio sia riuscito a consegnare a chine ha bisogno è quasi un’impresa.

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Angelo Conti, è il vice presidente operativo di Specchio dei tempi. Dice: «Anche quest’anno consegniamo 2000 tredicesime da 500 euro. Denaro che è stato raccolto grazie alla solidarietà dei torinesi. Grazie alla generosità di chi non si volta dall’altra parte quando vede qualcuno che sta male». Bisognerebbe metterle tutte in fila le persone che hanno donato, e far loro un applauso. E sono migliaia. Un numero può essere utile per capire: quest’anno i «generosi» sono stati 2700, e sono quasi trecento in più rispetto al 2021. Nella media hanno dato cifre più piccine rispetto al passato, perché le bollette sono più pesanti, la benzina è più cara per tutti e così pure l’elettricità.

Ma ciò che conta è che non hanno voltato la faccia dall’altra parte, non hanno fatto finta di dimenticarsi, di non accorgersi di chi sta peggio. Ed è questa la bellezza e l’enormità di questa storia. Che va avanti dal 1976. Quando il giornalista Marco Marello, su suggerimento di una religiosa, pensò per la prima volta a fare un regalo di Natale a chi stava male. Ecco, quello è stato l’inizio. I denari in cassa erano pochi, ma 25 mila lire furono già una piccola e insperata fortuna per i 30 che ricevettero quella busta. Ed erano tutti diseredati e disperati che vivevano nella zona di Porta Palazzo.

Oggi Specchio dei tempi e le sue Tredicesime hanno preso altro fiato. Corrono veloci. In città e in provincia. Da quest’anno anche in Piemonte. Loreto intanto saluta e se ne va. Che ne farà del denaro? «Pago l’anticipo dell’affitto del garage fino a maggio, con il resto ci campo. Buon Natale».

Come donare per gli anziani come Loreto

Tutti possono sostenere le Tredicesime dell’Amicizia. Si può donare cliccando qui con carta di credito e Paypal. Oppure si può versare con un bonifico bancario sul conto corrente intestato a Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, codice Iban IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, indicando nella causale “Per le Tredicesime dell’Amicizia”.

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Il dono per le mamme: “Una carezza per l’anima è il nostro regalo di Natale”

Lodovico Poletto,
La Stampa, 13/12/22

Che cosa vorrebbe come regalo di Natale? «Un sorriso». Poi la risposta resta sospesa, senza altre parole, per qualche istante: «Ma io oggi ho già sorriso». Se non hai da mangiare il pane è la salvezza. Ma anche l’anima ha bisogno di carezze di gesti di attenzione. E a una mamma che fatica a mettere insieme il pranzo con la cena, che spesso non ha nemmeno i soldi per il cibo, e la vita è stata più avara di quel che sognava, una coccola è quel qualcosa in più.

Oxana ha 29 anni. È nata e cresciuta in Ucraina. Due figli ancora piccolissimi. Un marito. La vita in un paese che respira la guerra. Oxana, in quel posto dal nome assolutamente impronunciabile, preparava dolci in una panetteria. Suo marito faceva il muratore. Da sette mesi abita a Torino, sfollata con altre migliaia di persone. Niente lavoro, all’orizzonte nessuna possibilità di riavere la sua vecchia vita: «Le telefonate a casa le faccio tutti i giorni: stanno tutto bene, per fortuna. E la mia casa è ancora lì, intera. Ma fino a quando?»

Oxana la sua carezza l’ha avuta ieri di primo mattino. L’hanno portata nella sede di una cooperativa in via Madonna de La Salette. Cerano decine di parrucchieri, c’erano le ragazze della «Vedani», un’azienda di Torino che realizza prodotti per acconciature, e quelli del supermercato solidale che si chiama «Terza settimana». E ovviamente, quel monumento alla solidarietà che è «Specchio dei tempi» attraverso l’inziativa Forza Mamme. Lì le hanno fatto la prima acconciatura vera della sua vita. La prima. All’età di 29 anni.

E adesso Oxana è fin imbarazzata quando dice: «Questo è il mio regalo di Natale». Perché – è vero – dal parrucchiere c’era già stata altre volte. Per una sforbiciata, per accorciare i capelli castano chiari. Ma niente di più. Oggi invece è tutto differente. I vertici di «Vedani», da tempo volevano far qualcosa per il sociale. E si sono messi in contatto con quelli di «Terza settimana», che poi è anche la struttura che fornisce i pacchi alimentari che Specchio dei tempi fa arrivare alle persone in difficoltà. Dalla sinergia di questi tre strutture è nata l’idea di fare qualcosa per le donne.

Lo dice bene Vivian, uno dei boss di Vedani: «Ci pensavamo da tempo al modo di aiutare chi sta peggio. Poi, quasi per caso, ha preso forma ciò che sta capitando qui dentro oggi. E questo ci rende più orgogliosi che mai». Il regalo di Natale appunto. Ad Oxana, certo, ma anche ad altre 70 donne, straniere e italiane, assistite dalla fondazione Specchio dei tempi e da Terza settimana. Nell’ambito di progetti che vanno oltre gli aiuti in tema di cibo e di denaro.

E allora ha ragione Bruno Ferragatta del supermercato solidale quando dice: «Regalare una gioia a chi soffre è un altro modo di essere accanto alle persone». Ed eccole qui, dalle 10 alle 16, le mamme, « aiutate» in questo modo inusuale. E una volta tanto tutte sorridono mentre le ragazze tagliano i capelli, li pettinano, modellano acconciature con quella foga che solo i coiffeur sanno tirare fuori. Un velo di trucco. Le unghie da laccare. Essere belle richiede tempo e dedizione.

Fortunelle, 49 anni, origini somale, mamma di sette figlie, dai 15 ai 5 anni, ha scelto il rosso per la sua chioma. Dice. «L’ultima volta dal parrucchiere? E chi se la ricorda». La coiffeuse bionda intanto taglia i capelli ad una cinquantenne ucraina. E poi con energia modella le ciocche di un’altra donna fino a darle la forma che vuole. «È come essere in un grande salone di bellezza» dice qualcuna. No, questo è un salone di bellezza. In una strada di periferia. Un salone più bello di mille altri e che apparecchia sorrisi sulla bocca di donne in difficoltà.

Consegnate le Tredicesime anche ai nonni di Cuneo

La Stampa, 13/12/22

«Specchio dei tempi è una Fondazione unica in Italia, per la sua serietà e per il modo in cui porta aiuto a chi, come me, ne ha bisogno». Lo ha detto Vincenzo ritirando il voucher da 500 euro che ha ricevuto da Specchio dei tempi come Tredicesima dell’amicizia. Vincenzo è uno dei diciassette abitanti a Cuneo inclusi dalla Fondazione de La Stampa nel progetto «Forza Nonni» per sostenere anziani Over 80 in difficoltà che hanno bisogno non solo di un contributo economico, ma anche di assistenza continuativa: ricevono la spesa gratuita due volte al mese e una collaboratrice domestica li aiuta nelle pulizie per 4 ore. L’iniziativa, nata dopo la pandemia, dall’anno scorso assiste 25 persone in tutta la provincia. Come Vincenzo, altri anziani sono stati invitati a ritirare la Tredicesima nella redazione di Cuneo del quotidiano.

«Attendevamo una sessantina di persone, ma come sempre molti non riescono a venire di persona e delegano un parente al ritiro. Se non si presenta nessuno, spediamo il voucher per posta – spiega Angelo Conti, vicepresidente della Fondazione che, con la collega Anastasia Sironi, ha accolto tutti con un sorriso, un incoraggiamento, un augurio. Riprende Conti: «Complessivamente in tutta la provincia distribuiamo 160 Tredicesime: i 500 euro sono un aiuto per le spese di riscaldamento. I fondi vengono coperti da grandi donatori, che vogliono restare anonimi, e dai lettori de La Stampa con versamenti che vengono raccolti tra settembre e dicembre. Le persone che le ricevono ci vengono segnalate perlopiù da associazioni come il Consorzio Monviso Solidale che già seguono il loro caso, ma c’è anche chi chiede direttamente un aiuto. In questo caso organizziamo un incontro per valutare la situazione, anche ambientale, in cui l’anziano di trova».

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Ogni assistito porta con sé una storia di sofferenza e spesso di solitudine. C’è chi, come Vincenzo, è stato per molto tempo un importante manager, benestante e riconosciuto. Poi i rovesci della vita lo hanno colpito. «Ho preso una pasticca di morfina per venire fin qui, perché ho forti dolori che non mi abbandonano mai, ma devo camminare perché se mi fermo non riuscirò più a farlo» ha raccontato con la dignità di chi è deciso a non farsi piegare dalla malasorte e neppure dalla malattia. Rosa, Nicoletta, Teresa, Ivana, Matilde, Claudio, Carmela: ogni nome una storia diversa, ma un pensiero condiviso, quello espresso da Vincenzo: «Specchio dei tempi è un grande amico». Perché offre un conforto tangibile che non è carità, ma solidarietà verso persone meno fortunate, da parte di chi invece lo è e sa di esserlo.

Le donazioni che arrivano per la Tredicesime dell’amicizia a volte sono piccole, ma sommate raggiungono cifre importanti. «Specchio fa una cosa bellissima, abbiamo una bolletta pesante da pagare: è un grande aiuto», dice Filippa, figlia di Carmela, che l’ha delegata a ritirare la sua Tredicesima e fa parte del progetto «Forza Nonni». «È stato anche un regalo per il suo ottantacinquesimo compleanno: il 13 dicembre», aggiunge. Carmela ha avuto una vita molto dura, ha fatto tanti mestieri, ha perso un figlio di 19 anni ed è malata: è stata segnalata a Specchio dall’assistente sociale che va a trovarla tre volte a settimana. «Con questo importo continuo la mia battaglia per poterla tenere a casa, tra le sue cose – conclude Filippa -: ne ha viste tante, cerco di darle un po’ di serenità».

Come donare per le Tredicesime

Tutti possono sostenere le Tredicesime dell’Amicizia. Si può donare cliccando qui con carta di credito e Paypal. Oppure si può versare con un bonifico bancario sul conto corrente intestato a Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, codice Iban IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, indicando nella causale “Per le Tredicesime dell’Amicizia”.

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