Forza mamme!, il racconto di Judith

Minello Beppe,
La Stampa 09/04/2023

“Avevo un lavoro ma dopo sei mesi il contratto è scaduto e non me l’hanno rinnovato. Mio marito se n’è andato, ora faccio la badante ad Aosta e vado da un anziano 3 volte alla settimana”.

La donna ha chiamato i suoi bambini Precious e Peace, Preziosa e Pace. «Perché cerco la pace, un po’ di tranquillità…», dice con un sorriso timido Judith Ituma, mamma di 34 anni arrivata in Italia «in nave» dalla Nigeria nel 2007. Judith è una delle 100 mamme, metà italiane e metà straniere, seguite dal progetto Forza mamme! della Fondazione che sta vivendo il suo 5° anno di vita.

Il progetto ha l’obiettivo di aiutare – grazie alla generosità dei lettori e di tanti, piccoli e grandi donatori – donne che sono rimaste sole con i loro bambini, tutti minorenni. Per dire, l’ultimo gruppo di madri ha con sè ben 198 ragazzini. Tra loro ci sono anche Precious, bimba che non sta mai ferma e che schizza dal passeggino appena Judith si distrae e che a settembre entrerà alla Materna, e Peace che ha iniziato la prima Elementare alla “De Amicis” poco distante da casa della donna, in corso Regina Margherita.

Judith, che nasconde sotto il cappellino treccine finissime, è una delle mamme seguite da Specchio e sembra avercela fatta. A lei e a altre 14 donne, l’autunno scorso, è stata data la possibilità di partecipare ad altrettante “borse lavoro” finanziate, attraverso Specchio dei tempi, dalla generosità e lungimiranza della Fondazione Lavazza. Finanziamenti finalizzati ad educare e formare persone appartenenti alle “fasce deboli”. L’unica condizione era che le mamme seguite da Specchio fossero residenti nella zona della “Nuvola” Lavazza che ha voluto così aiutare il quartiere attorno alla nuova, affascinante sede, Judith e le altre sono state seguite e aiutate da uno staff che ne ha valutato capacità e desideri.

Judith ha voluto prima terminare la scuola per ottenere la licenza di Terza media, è stata accolta per 6 mesi nella caffetteria “Associazione via Baltea”. «È stato bello – ricorda in un italiano che, ogni tanto, slitta – perché amo pulire e mi piace fare la cameriera. Peccato che alla fine dei 6 mesi non hanno potuto confermarmi». Ma la donna non è stata lasciata sola. Così come s’era data da fare per raggiungere l’Italia 15 anni fa. Perché “la nave” come lei liquida frettolosamente e con imbarazzo il suo lungo viaggio dall’Edo State nigeriano era, in realtà, uno dei tanti barconi che dalla Libia raggiungono più o meno fortunosamente la Sicilia. Da lì, in treno, a Torino, dov’è stata aiutata da connazionali nelle pratiche per l’asilo. Sono seguiti annidi lavori saltuarie in nero, poi l’occasione di Forza mamme! di Specchio dei Tempi. Il papà delle bimbe da tempo se n’è andato. Lei s’è tirata su le maniche, fa la badante di un anziano che vive ad Aosta. «Vado tre giorni alla settimana – racconta Judith -. Mia sorella bada ai bambini. Non è l’ideale e sono pagata poco, ma devo lavorare. Intanto cerco altro». Sogna di trovare qualcosa da fare il sabato e la domenica: «Aggiungerei qualcosa al poco che guadagno durante la settimana». E sorride, incredibilmente, felice.

Come donare per Forza Mamme!

Tutti possono sostenere le Forza Mamme! Si può donare cliccando qui con carta di credito e Paypal. Oppure si può versare con un bonifico bancario sul conto corrente intestato a Fondazione La Stampa – Specchio dei Tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, codice Iban IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, indicando nella causale Forza Mamme!

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Con Forza Mamme! siamo accanto anche a Sonia

Maria Teresa Martinengo

Sonia è una giovane madre rimasta sola con un bambino di 11 anni, gravemente disabile, e una bambina di 9, seria e consapevole delle preoccupazioni tra le quali si dibatte la mamma. Sonia, operatrice scolastica precaria, è entrata qualche mese fa nel progetto Forza Mamme! della Fondazione Specchio dei tempi. Alle volontarie e ai volontari ha potuto confidare le sue ansie per la gestione del figlio, Alessio.

“Abitiamo in Borgo Vittoria e io lavoro a Trofarello, nell’unica scuola che all’inizio dell’anno mi ha concesso di avere un orario fisso, senza turni. Le norme non prevedono facilitazioni né cambi in corso d’anno. Tra andare e tornare impiego tre ore”, racconta Sonia. La sua vita è un difficile gioco di incastri in cui non si deve mai sbagliare una mossa.

“Dopo le diciotto ore settimanali a scuola, Alessio ha quattro ore settimanali coperte da educatori, nove ore di affidatari e sei di assistenza di una operatrice socio sanitaria. Per qualche ora, poi, intervengono i genitori del padre. I trasferimenti sono numerosi e necessari. E siccome Alessio è cresciuto, il sedile che viene spostato da un’auto all’altra tra pochissimo non servirà più. Dovremo averne uno fisso su un veicolo che dovrà servire per tutti gli spostamenti e che possa contenere anche la carrozzina, ma io non sono assolutamente in grado di acquistarlo”, spiega la donna.

Ancora: “Il venerdì uso i permessi della legge 104 perché quasi tutto il giorno è scoperto. Ma presto anche il giovedì lo sarà e non so come farò”. Invano da anni fa domanda al Comune per inserire il figlio nei centri Cesm per disabili gravissimi. “So che altre mamme sono state costrette a licenziarsi perché non ce la fanno più. Io non ho alternative, devo lavorare. I bambini li voglio con me”.

E’ forte Sonia, anche se è minuta e sembra la sorella maggiore dei suoi figli. Ma è anche stanca, ha problemi di salute. “Oggi dovevo fare un esame al Mauriziano e ci siamo andati tutti e tre in pullman, poi dal Mauriziano siamo venuti alla Gran Madre per il laboratorio multisensoriale”. Quando arriverà a casa, dove non c’è ascensore e per il montascale non c’è posto, dovrà far salire Alessio fino al secondo piano, tirandolo su ogni volta che lui si butterà a terra.

Una vita difficile, raccontata davanti a un caffè mentre Alessio è al laboratorio. “Ringrazio Specchio e Forza Mamme! per le cose utili che mi insegnano, oltre che per gli aiuti concreti che ricevo”, dice Sonia con riconoscenza. Poi va a riprendere Alessio e con i bambini si avvia alla fermata. Il 56 arriva e l’autista scende per mettere a terra la pedana e far salire la pesante carrozzina. Sonia è un po’ in difficoltà, l’uomo le sorride e l’aiuta. Ecco, comprensione e solidarietà. A Sonia e ai suoi serve questo. E Specchio dei tempi, insieme ai lettori de La Stampa, le starà vicino.

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Riparte anche nel 2023 il progetto Forza Mamme!

Angelo Conti

Da sei anni, Specchio dei tempi propone a Torino il progetto Forza Mamme! L’obiettivo è semplice: stare vicini a 100 donne che si ritrovano sole con i loro bambini, spesso in condizioni economiche precarie e con scarse chance di inserimento o reinserimento nel mondo del lavoro. Quello “stare vicini” vuol dire innanzitutto garantire la quotidianità (borse della spesa, buoni carne) ma soprattutto costruire con queste donne (metà italiane e metà straniere) un percorso di crescita, crescita di autostima ma anche crescita di competenze e quindi di possibilità di impiego.

Questo percorso viene tracciato da un formatore esperto come Antonio Cajelli e dal suo staff, mentre in un’altra dimensione si lavora sul sostegno alla genitorialità. C’è poi l’aspetto più lieve di iniziative collaterali non banali ma molto apprezzate come la periodica disponibilità di un parrucchiere gratuito, i momenti di incontro in occasione delle festività, il costante scambio di esperienze. E poi i bambini che, quest’anno sono 192, a cui Specchio propone pomeriggi di giochi e di spettacolo, fra musica e magia, oltre alla possibilità di inserimento diretto nei tre centri di doposcuola che Specchio realizza a Torino.

Molti di questi momenti, preparati con la logistica di Crescere 1979, vengono ospitati nei locali e nel cortile di Casa Santa Luisa di via Nizza, mentre il doposcuola è quello previsto nei progetti “Stella Polare” a Barriera di Milano, “Villaggio che cresce” al Lingotto e presto “Insieme Qui” a Madonna di Campagna.

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Il dono per le mamme: “Una carezza per l’anima è il nostro regalo di Natale”

Lodovico Poletto,
La Stampa, 13/12/22

Che cosa vorrebbe come regalo di Natale? «Un sorriso». Poi la risposta resta sospesa, senza altre parole, per qualche istante: «Ma io oggi ho già sorriso». Se non hai da mangiare il pane è la salvezza. Ma anche l’anima ha bisogno di carezze di gesti di attenzione. E a una mamma che fatica a mettere insieme il pranzo con la cena, che spesso non ha nemmeno i soldi per il cibo, e la vita è stata più avara di quel che sognava, una coccola è quel qualcosa in più.

Oxana ha 29 anni. È nata e cresciuta in Ucraina. Due figli ancora piccolissimi. Un marito. La vita in un paese che respira la guerra. Oxana, in quel posto dal nome assolutamente impronunciabile, preparava dolci in una panetteria. Suo marito faceva il muratore. Da sette mesi abita a Torino, sfollata con altre migliaia di persone. Niente lavoro, all’orizzonte nessuna possibilità di riavere la sua vecchia vita: «Le telefonate a casa le faccio tutti i giorni: stanno tutto bene, per fortuna. E la mia casa è ancora lì, intera. Ma fino a quando?»

Oxana la sua carezza l’ha avuta ieri di primo mattino. L’hanno portata nella sede di una cooperativa in via Madonna de La Salette. Cerano decine di parrucchieri, c’erano le ragazze della «Vedani», un’azienda di Torino che realizza prodotti per acconciature, e quelli del supermercato solidale che si chiama «Terza settimana». E ovviamente, quel monumento alla solidarietà che è «Specchio dei tempi» attraverso l’inziativa Forza Mamme. Lì le hanno fatto la prima acconciatura vera della sua vita. La prima. All’età di 29 anni.

E adesso Oxana è fin imbarazzata quando dice: «Questo è il mio regalo di Natale». Perché – è vero – dal parrucchiere c’era già stata altre volte. Per una sforbiciata, per accorciare i capelli castano chiari. Ma niente di più. Oggi invece è tutto differente. I vertici di «Vedani», da tempo volevano far qualcosa per il sociale. E si sono messi in contatto con quelli di «Terza settimana», che poi è anche la struttura che fornisce i pacchi alimentari che Specchio dei tempi fa arrivare alle persone in difficoltà. Dalla sinergia di questi tre strutture è nata l’idea di fare qualcosa per le donne.

Lo dice bene Vivian, uno dei boss di Vedani: «Ci pensavamo da tempo al modo di aiutare chi sta peggio. Poi, quasi per caso, ha preso forma ciò che sta capitando qui dentro oggi. E questo ci rende più orgogliosi che mai». Il regalo di Natale appunto. Ad Oxana, certo, ma anche ad altre 70 donne, straniere e italiane, assistite dalla fondazione Specchio dei tempi e da Terza settimana. Nell’ambito di progetti che vanno oltre gli aiuti in tema di cibo e di denaro.

E allora ha ragione Bruno Ferragatta del supermercato solidale quando dice: «Regalare una gioia a chi soffre è un altro modo di essere accanto alle persone». Ed eccole qui, dalle 10 alle 16, le mamme, « aiutate» in questo modo inusuale. E una volta tanto tutte sorridono mentre le ragazze tagliano i capelli, li pettinano, modellano acconciature con quella foga che solo i coiffeur sanno tirare fuori. Un velo di trucco. Le unghie da laccare. Essere belle richiede tempo e dedizione.

Fortunelle, 49 anni, origini somale, mamma di sette figlie, dai 15 ai 5 anni, ha scelto il rosso per la sua chioma. Dice. «L’ultima volta dal parrucchiere? E chi se la ricorda». La coiffeuse bionda intanto taglia i capelli ad una cinquantenne ucraina. E poi con energia modella le ciocche di un’altra donna fino a darle la forma che vuole. «È come essere in un grande salone di bellezza» dice qualcuna. No, questo è un salone di bellezza. In una strada di periferia. Un salone più bello di mille altri e che apparecchia sorrisi sulla bocca di donne in difficoltà.

Torna Forza Mamme, per 100 donne sole e i loro bimbi

Angelo Conti

Torna, per il terzo anno consecutivo, “Forza mamme!”, il progetto di Specchio dei tempi pensato per aiutare le famiglie monogenitoriali, quasi tutte mamme sole con uno o più bambini. Situazioni difficili, spesso caratterizzate da un passato di violenza. Sempre da una concreta povertà.

Partito tre anni fa, questo progetto prevede l’assistenza a 100 mamme per volta: nell’anno di assistenza, insieme ad aiuti alimentari di varia natura (dalle spese tradizionali a quelle in macelleria), queste donne trovano anche una formazione specifica per l’avviamento od il ritorno al lavoro.

I consulenti di Specchio dei tempi aiutano poi le mamme ad acquisire competenze sulla gestione del denaro e le aggiornano su tutte le possibili facilitazioni (dalla rateizzazione delle bollette al fondo sociale Atc) che potrebbero rendere meno drammatica la loro vita. Un gruppo di volontarie è poi sempre disponibile per valutare anche interventi straordinari di fronte a particolari emergenze familiari.

Consegnate 93 tonnellate di spese agli anziani, adesso Specchio aiuterà le famiglie

Di Angelo Conti

Con ieri Specchio dei tempi ha concluso la distribuzione delle spese gratuite agli anziani (over 80 e Tredicesime dell’Amicizia). Alla fine, con la logistica di Crescere 1979 e Terza Settimana, ne abbiamo consegnate 5460 per un peso complessivo di 93 tonnellate, fra derrate alimentari e sanitari per la casa. Di queste circa 12 tonnellate si riferiscono a pasta e circa 15 tonnellate a verdura e frutta fresca. Tutte le spese (ciascuna di circa 17 chilogrammi complessivi) sono state depositate sullo zerbino di casa, così da ridurre al minimo i rischi di contagio e facilitare il ricevimento anche agli anziani con difficoltà motorie. Innumerevoli le attestazioni di stima e di gratitudine giunte alla fondazione che i beneficiati hanno chiesto di estendere ai lettori de La Stampa, che hanno sostenuto con grande slancio questa iniziativa, attivata oltre un mese fa e poi sviluppatasi al ritmo di 200 consegne al giorno, grazie alla collaborazione di Pam, Coop, Conad, Borello e Defendini.

Ma Specchio dei tempi non si ferma qua. Oggi siamo partiti con il progetto famiglie in difficoltà. Ne abbiamo individuate 1000, fra quelle già verificate dal nostro Specchio Point, a cui abbiamo cominciato ad inviare una spesa (più ampia rispetto a quelle degli anziani, con prodotti pensati anche per i bambini). Seguirà anche un aiuto economico. Nella prima trance di 1000 consegne, che concluderemo in una settimana, doneremo oltre 20 tonnellate di alimenti.

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I PROGETTI DI SPECCHIO CONTRO IL VIRUS
In un mese di lavoro senza sosta, lo staff di Specchio ha distribuito ottocentomila di dispositivi di protezione individuali ai sanitari che lottano contro il Coronavirus: mascherine, camici, cuffie, guanti, calzari, occhiali. Le forniture sono arrivate in 90 strutture, tra ospedali, pubbliche assistenze, case di riposo, associazioni di volontariato, medici di famiglia, vigili del fuoco volontari. Specchio ha inoltre donato 146, fra macchinari, apparecchiature, letti ed arredi, alle rianimazioni ed ai pronto soccorso di 16 ospedali in tutta la Regione. Chi vuole sostenere la fondazione de “La Stampa” può farlo con donazioni online, quindi in totale sicurezza, con  causale «Emergenza Coronavirus», Fondo 112.  Le donazioni sono possibili con carta di credito qui, con un  bonifico sul conto intestato a Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, IBAN: IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, Banca Intesasanpaolo oppure sul conto corrente postale 1035683943, intestato a Specchio dei tempi. E’ anche possibile usare  Satispay (qui non occorre causale, ogni aiuto è automaticamente destinato alla lotta al virus). E’ infine possibile donare anche sulla piattaforma “ Rete del dono”.  Qui sul sito (e sulle pagine Facebook, Instagram e Twitter) vengono più volte al giorno pubblicati aggiornamenti sull’andamento della sottoscrizione e sulle attività della fondazione a contrasto del Covid-19.
Infospecchiodeitempionlus@lastampa.it; 011.6568376.