Angelo Conti
Inizio attività a metà settembre con i piccoli curdi in rete per dialogare con altre realtà legate a Specchio nel mondo
Si chiama Mirror of peace, Specchio di pace, il progetto che Specchio dei Tempi, con il supporto operativo del Gus di Macerata, sta realizzando nel campo profughi di Khane a Dujok, nel nord del Kurdistan. L’iniziativa, che è condotta in stretto contatto con la Weo e con le organizzazioni internazionali a cominciare dall’Onu, prevede la realizzazione di due strutture prefabbricate. L’inizio dell’attività nel campo è prevista per metà settembre, suppergiù negli stessi giorni in cui verrà inaugurata in Italia la scuola di Arquata del Tronto. Due realizzazioni di Specchio dei Tempi che saranno collegate nel progetto “Connettiamo i bambini del mondo” che stiamo sviluppando con le creazione di una rete fra scuole e strutture dedicate ai più giovani che Specchio ha realizzato in tutto il mondo (Nepal, Sri Lanka, Kurdistan, Italia, Thailandia). Connesse anche cinque scuole italiane, a Torino l’Istituto Comprensivo Pertini.
Mirror of peace offrirà a preadolescenti e adolescenti un potenziamento delle attività didattiche. Il centro si configurerà come un luogo di aggregazione e incontro, attraverso il supporto di animatori e una presenza “discreta” di personale specializzato. Attività didattiche quali informatica ed inglese saranno accompagnate da momenti di “libertà” dove i giovani potranno utilizzare gli spazi comuni del centro per socializzare, leggere, accedere ad internet o guardare dei film. Il centro “Mirror of peace” è uno spazio giovanile dove sarà promossa la partecipazione attiva dei giovani all’organizzazione delle attività e dove gli operatori cercheranno di creare le condizioni per un superamento dei traumi ed un ritorno alla “normalità”.