Di Barbara Morra
Pubblicato su La Stampa il 23 giugno 2020
Tremila euro per aiutare le imprese a rialzarsi dopo il lockdown. Sono 111 quelle premiate da Specchio dei tempi, ognuna con un assegno da tremila euro. E il contributo è arrivato anche in via Diaz 5 a Cuneo, all’orologeria Barale. In questa stretta traversa del centro storico Roberta Barale ha ideato un nuovo modo di ricevere i clienti. «Abbiamo aperto il finestrone che dà sulla strada e facciamo l’orologeria take away – scherza -. In questo modo i clienti non entrano nel locale, che è piccolo». L’augurio è comunque quello di poter tornare dentro questa bottega speciale per ammirare gli orologi di tutti i tipi, soprattutto quelli antichi che Roberta e il papà Michele, 81 anni, riparano.
I 111 VINCITORI DEL BANDO CUNEO
«Il mio babbo, in attività dal 1960, era andato in pensione, ma nel 2014 ho deciso di riaprire e assumerlo come coadiuvante – spiega Roberta, che è anche mamma di due gemelle-. Con mia sorella siamo cresciute nella magia di questo negozio ed era un peccato che l’attività andasse persa. Fu mio padre ad appassionarsene quando aveva appena 11 anni». I clienti dell’orologeria arrivano anche da Torino, Alba e Asti. «Molti orologi che ci vengono affidati sono ricordi di famiglia, ci sono pendole dell’800 – continua Roberta – Ci chiedono di riportarle in vita, perché un orologio che non segna l’ora ha perso il suo scopo».
Il lockdown è arrivato presto nella famiglia: «Abbiamo chiuso prima degli altri perché mio padre è anziano e andava protetto. Per lui è stata dura stare fermo questi mesi, in vita sua non ha mai avuto un periodo così lungo di vacanza. Le pendole le ho prese dal negozio e ha lavorato alle riparazioni da casa». Il contributo è arrivato al momento giusto: «Una grossa mano, perché le spese non si sono mai fermate. Siamo ripartiti acquistando pezzi di ricambio essenziali».
COME SOSTENERE I PROGETTI DI SPECCHIO CONTRO IL VIRUS
Dal 9 marzo Specchio ha raccolto oltre 10 milioni di euro, con quasi 16 mila donazioni da tutto il mondo. Risorse che ogni giorno si trasformano in aiuti concreti e immediati: 1,1 milioni di dispositivi di protezione per gli operatori sanitari; 146 macchinari e attrezzature mediche donati agli ospedali piemontesi; tablet, kit igienizzanti e piattaforme di didattica online per le scuole; centinaia di sussidi alle piccole imprese torinesi e cuneesi. E migliaia di spese per gli anziani e le famiglie difficoltà, distribuite prima a Torino e ora in tutta Italia. Chi vuole sostenere la fondazione de “La Stampa” nella lotta contro il Covid-19, può farlo con causale «Emergenza Coronavirus», Fondo 112.
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