Il primo assegno, nel ’76, fu di trentamila lire: versato a trenta anziani. Da allora ogni Natale le Tredicesime dell’Amicizia ritornano, puntuali, sempre più numerose e generose: nell’ultima edizione, la 42^, ne sono state consegnate 2400 da 500 euro. Uno sforzo da 1,2 milioni di euro che è solo una parte dell’impegno di Specchio dei tempi a Torino. Grazie ai lettori de “La Stampa”, in tre anni, la fondazione ha investito altri 5 milioni di euro per ristrutturare quattro reparti dell’ospedale infantile Regina Margherita. E ha donato una risonanza magnetica ad alta gamma da 1,3 milioni di euro all’istituto di Candiolo. Poi c’è la pet therapy, un progetto nato per portare un sorriso agli anziani delle case di riposo della città e ora esteso anche ai malati oncologici dell’Irccs e ai bambini disabili di alcune scuole elementari. Due sperimentazioni uniche in Italia.
Per sostenere le Tredicesime dell’Amicizia e i progetti di Specchio dei tempi a Torino si può donare il Cinque per Mille alla fondazione. Ecco come: www.specchiodeitempi.org/donazioni/5xmille/
? Servizi di Lucia Caretti e Angelo Conti.
? Immagini di Daniele Solavaggione (Reporters) e Punto Rec.
Questo servizio è stato realizzato in occasione dello “Specchio Day” del 23 maggio, a Torino. Qui il racconto della serata.
L’impegno di Specchio dei Tempi arriva non solo a Torino, ma anche nel resto d’Italia e del Mondo.
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Ultimo giorno di scuola, un abbraccio ai nostri 5000 ragazzi
di Angelo Conti
Oggi è, per tantissimi studenti, l’ultimo giorno di scuola. Chiudono i battenti tutte le quindici scuole che Specchio dei tempi ha costruito in Italia (altre dieci le abbiamo costruite nel mondo ed una, quella di Tochimilco in Messico, sta crescendo giorno dopo giorno e la inaugureremo ad agosto).
In questo giorno noi di Specchio vogliamo davvero inviare una carezza ai 5000 ragazzi che frequentano le nostre scuole italiane, da quelle dell’infanzia alle medie. Dal Molise all’Abruzzo, dalle Marche alla Sicilia, dalla Liguria al Piemonte.
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E consentiteci un pensiero speciale ai bambini di Arquata ed a quelli di Santa Catalina di Tochimilco. Per loro c’è un affetto speciale perchè qui le difficoltà e le paure non sono ancora del tutto superate. Sotto il monte Vettore e sotto il vulcano Popocateptl, 10.000 chilometri di distanza, questi ragazzi devono sapere che li teniamo nel cuore. E che saremo con loro sino a quando il loro sorriso tornerà ad essere pieno. Un pochino anche grazie alle donazioni dei lettori de La Stampa ed alla nostra fatica.
⇒ Via ai lavori della palestra di Arquata, sarà pronta a settembre
⇒ Messico, ecco il cantiere della scuola di Specchio dei tempi
EX MOI, E' RIPARTITO IL DOPOSCUOLA DI SPECCHIO
di Angelo Conti
Specchio dei tempi, Acmos, Lvia e Arte Migrante hanno ripreso ieri, dopo la pausa di agosto, il ciclo di incontri di sostegno alla scolarizzazione per decine di bambini e ragazzi che vivono nell’ex Villaggio Olimpico, più noto come ex Moi. Ci sono andato ed ho condiviso lo sforzo di Anastasia, Francesco, Giorgio e di tutti coloro che collaborano in quella che sembrava una sfida quasi impossibile. Oggi gli 80 ragazzi che frequentano il nostro doposcuola sono la testimonianza di quanto sia stato giusto percorrere questa strada. Un progetto, il “Villaggio che cresce“, nato dall’idea di una preside e di un giornalista che ha poi preso forma grazie al sostegno economico di Specchio dei tempi e la determinazione di Acmos, Lvia e Arte Migrante. Proprio oggi, scoprendo che tanti ragazzi non avevano nemmeno acquistato il libro con i compiti per le vacanze, ci siamo resi conto di quanto ci sia ancora da fare per un corretto approccio dei migranti verso la scuola. Lavoreremo a questo progetto con impegno. Insieme ai docenti della Pertini, l’istituto comprensivo competente per territorio, che hanno sempre appoggiato questa iniziativa, che ha anche l’avallo dell’Ufficio Scolastico Regionale.
ALL'EX MOI IL NOSTRO VILLAGGIO CHE CRESCE
di Angelo Conti
Il villaggio che cresce è l’iniziativa di scolarizzazione completamente finanziata da Specchio dei Tempi all’interno del Moi (ex Villaggio Olimpico) e attuata in collaborazione con Acmos, Lvia, Arte Migrante e l’Istituto Comprensivo Pertini e d’intesa con l’Ufficio Scolastico Regionale. Per dare conoscenza e cultura a questi ragazzi promuovendo il rispetto per la legalità. Ora siamo in pausa estiva, ma ci stiamo preparando per la ripresa dell’attività, alla fine di agosto.
"IL VILLAGGIO CHE CRESCE", SPECCHIO ALL'EX MOI
di Angelo Conti
Specchio dei tempi è con Acmos, Lvia, Arte Migrante e i docenti volontari della Pertini per favorire la scolarizzazione dei piccoli profughi. Anche oggi vicini a loro, nel cuore del Moi, per aiutarli negli studi verso una integrazione corretta e serena, con i valori della legalità.
Nell’articolo de “La Stampa” che potete leggere qui, tutti i dettagli del progetto.
IL VILLAGGIO CHE CRESCE: SPECCHIO AL MOI
di Angelo Conti
Per noi di Specchio dei tempi era anche una sfida. Nel Moi, il villaggio olimpico del Lingotto occupato da 1800 profughi, non riusciva ad entrare nessuno. Ma quei ragazzi, quei bambini che nelle ore del mattino si intravedevano, furtivi, in quei cortili, hanno fatto scattare una molla, un progetto, un sogno: integrare questi bambini e questi ragazzi portandoli nel mondo della scuola. Con l’obiettivo, a tutto tondo, di avere domani dei giovani protagonisti positivi del nostro Paese e della nostra società, e non degli emarginati, magari con problemi di sopravvivenza o di criminalità.
L’idea è venuta, ad una preside e ad un giornalista, lo scorso inverno. Poi, noi di Specchio, ci abbiamo lavorato. Coinvolgendo un po’ tutti, a cominciare dall’Ufficio Scolastico Regionale e dal Prefetto. Entusiasti.
A febbraio abbiamo scritto il progetto individuando Acmos e Lvia come partner ideali, a marzo quel progetto è stato approvato e finanziato dal CdA della Fondazione La Stampa-Specchio dei Tempi. Ad aprile eravamo già al lavoro nel cortili del Moi. Oggi possiamo dire di essere sulla strada giusta con bambini, ragazzi e famiglie “agganciati”, con momenti di studio, di divertimento, di spettacolo e di arte. Il 26 maggio scenderanno in campo anche i docenti volontari della Pertini e della Sidoli, che cominceranno ad essere presenti al Moi . Attività propedeutica e necessaria per puntare all’ingresso, da settembre, di questi ragazzi in scuole del quartiere, ovviamente supportati e seguiti. In fiondo, questo, era un piccolo sogno. Calato sul territorio (grazie alla Circoscrizione VIII ed al suo presidente Ricca che non ci hanno mai fatto mancare il sostegno!) , fra mille incognite.
Noi ci abbiamo provato, ci stiamo provando. Perché integrazione vuol dire anche coraggio, entusiasmo, dedizione, impegno. Quello che Specchio dei tempi, Acmos, Lvia, Arte Migrante e Istituti Comprensivi Pertini e Sidoli stanno mettendo sul campo. E in fondo tutto questo è anche un piccolo esempio di come la passione possa abbattere tanti ostacoli, con nel cuore i più piccoli. Un progetto che è anche speranza per tutti noi, per il nostro futuro e per chi ha scelto l’Italia per alimentare i suoi sogni.