200 mila euro per i profughi ucraini: cosa stiamo facendo

Angelo Conti

Oltre 200.000 euro di solidarietà. Cresce la sottoscrizione per la gente dell’Ucraina promossa da Specchio dei tempi e Specchio d’Italia. Ai 100.000 euro messi da disposizione dalle due fondazioni si sono aggiunti oltre 100.000 euro arrivati nelle prime 72 ore di raccolta. Intanto è scattata anche la macchina operativa.

Aiuti economici immediati per i profughi

Specchio dei tempi ha attivato il numero +39 011/0230075 riservato ai profughi ucraini in arrivo in Piemonte. Le telefonate verranno gestite dalle volontarie del Consolato dell’Ucraina di Torino che, una volta accertata la situazione, metteranno i profughi in contatto con Specchio dei tempi che fornirà loro un immediato contributo economico in contanti e, se necessario, anche le risorse per accedere a strutture alberghiere per il periodo necessario a trovare una soluzione abitativa più stabile.

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Navette verso il confine polacco

Specchio dei tempi è intervenuto lunedì per attivare un un servizio di navetta verso il confine fra Polonia e Ucraina. Il primo mezzo è stato affidato ai volontari dell’Associazione “Memoria viva” di Castellamonte che sono partiti, già martedì alla volta di Przemysl dove hanno consegnato aiuti umanitari e da dove oggi hanno iniziato il viaggio di rientro con tre mamme ed i loro cinque bambini che hanno chiesto di essere accompagnate a Torino, a Brescia ed a Modena, città dove vivono loro famigliari.

Gli aiuti consegnati nella notte tra lunedì e martedì

Specchio dei tempi manterrà il furgone a disposizione di questi volontari anche per un secondo viaggio, già programmato per lunedì prossimo. Il pullmino resterà anche dopo a disposizione di organizzazioni di volontariato che volessero mantenere in vita il servizio di navetta verso la Polonia (contattare lo 011.6568376).

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Ottanta rifugiati in arrivo domenica

Specchio dei tempi è inoltre pronto ad accogliere gli 80 rifugiati che arriveranno domenica o lunedì con un pullman di Arcasolidale, la cui partenza per il confine polacco è imminente. Intanto Specchio dei tempi è in contatto con la Regione Piemonte per garantire a tutti i profughi una immediata vaccinazione anti-covid. Purtroppo, infatti, la maggioranza degli abitanti di quel Paese non risulta vaccinata. Situazione che è stata prospettata ieri mattina anche al generale Figliuolo che si è impegnata ad individuare al più presto rapide procedure.

Gli hub piemontesi sono comunque tutti in grado di procedere alle vaccinazioni, una volta effettuata con sicurezza la identificazione dei profughi. Reale Mutua si è detta pronta ad accogliere gli ucraini non vaccinato nel suo hub di piazza Borgo Dora.

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Ucraina, raccolti 90 mila euro per i profughi

La Stampa, 2/03/22

Mentre le tv continuano a trasmettere le immagini delle bombe che martellano le città ucraine, a Torino non si ferma la catena della solidarietà. In poche ore la raccolta fondi lanciata dalla Fondazione Specchio dei Tempi ha raggiunto 91 mila euro, grazie a oltre quattrocento donazioni da tutta Italia. Quei soldi serviranno per l’accoglienza degli ucraini che raggiungeranno il Piemonte in questi giorni. Inizialmente Specchio dei Tempi fornirà ai profughi un primo alloggio temporaneo, in attesa che la Regione, in collaborazione con il consolato onorario di Torino guidato da Dario Arrigotti, trovi una sistemazione definitiva. «Vedere la foto delle due mamme e dei tre giovani ucraini arrivati ieri a Borgosesia e sapere che sono oltre 600 le famiglie piemontesi ad aver dato disponibilità ad accogliere altri profughi mi stringe il cuore, perché penso a chi sta scappando dalla propria casa», ha scritto sui social il presidente della Regione Alberto Cirio. «Allo stesso tempo – ha aggiunto – mi conferma ancora una volta il cuore grande dei cittadini piemontesi».

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La rete della solidarietà cittadina vede in prima linea anche la Caritas diocesana, che ieri ha invitato alla preghiera e alle donazioni per il popolo ucraino. «La difficile e dolorosa situazione interpella tutti», ha sottolineato il direttore, Pierluigi Dovis, ricordando che è possibile raccogliere e affidare alla Caritas offerte di natura monetaria «che utilizzeremo integralmente, contribuendo alle progettazioni di Caritas Italiana». Accanto a quelle del mondo religioso, ci sono numerose iniziative di solidarietà, come quella messa in piedi da Compagnia di San Paolo: «Non reagiamo all’emergenza, perché su questo fronte ci sono enti migliori di noi – ha spiegato il segretario generale Alberto Anfossi – Il nostro atteggiamento è più strutturale: individuare dove possano esserci buchi e intervenire su questi. Abbiamo deciso di indirizzare verso l’emergenza ucraina i nostri fondi già previsti in alcune realtà, come l’European Cultural Foundation».

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Anche l’Unicef ha lanciato una raccolta fondi. «Questo è un momento terribile per i bambini di tutto il Paese — ha dichiarato Antonio Sgroi, presidente del comitato provinciale — L’operazione militare in Ucraina rappresenta una minaccia immediata per la vita dei 7,5 milioni di bimbi che vivono nel Paese». In campo è sceso anche l’Ente per il diritto allo studio universitario, dando la disponibilità ad accogliere studenti e membri della comunità accademica ucraina. «Questo conflitto ci coinvolge e turba in modo particolare perché ci colpisce nel cuore dell’Europa — ha sottolineato il presidente Alessandro Ciro Sciretti — e ciò che possiamo fare nel nostro piccolo è tendere una mano alla popolazione studentesca e accademica ucraina, così come abbiamo fatto per gli studenti e le studentesse afghane, affinché possano mettere in sicurezza la propria vita e ricevere un sostegno concreto». Oltre alle iniziative concrete si moltiplicano i gesti simbolici.

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Da ieri sera Palazzo Lascaris, sede del Consiglio regionale del Piemonte, è illuminato di giallo e blu, i colori della bandiera ucraina. «Un segnale visibile della vicinanza alla tragedia che questo popolo sta vivendo», hanno fatto sapere dal Consiglio regionale.

Consegnate 2181 Tredicesime: raccolta record

Angelo Conti
La Stampa, 30/12/2021

Missione compiuta, anche quest’anno: sono state 2181 le Tredicesime dell’Amicizia consegnate nelle scorse settimane da Specchio dei tempi ad altrettanti anziani poveri e soli. Nel dettaglio sono state 1947 a Torino e provincia, 220 nelle altre province piemontese, e 14 nella Liguria di Ponente.

La distribuzione è terminata a Natale ed ha segnato un nuovo importante primato di una sottoscrizione che, da 46 anni, ogni anno, tocca il cuore dei piemontesi. “Questa volta – ha spiegato il presidente di Specchio, Lodovico Passerin d’Entreves –  il traguardo del milione di euro è stato raggiunto con più facilità del passato ed è stato così possibile accogliere tutte le domande (in regola con i documenti e con i parametri di povertà) ricevute. Non ci siamo dunque fermati alle previste 2000 Tredicesime, ma ne abbiamo erogate 181 in più del previsto. E questo esclusivamente grazie ai 3674 piemontesi, fra cui anche tante aziende e la Fondazione Crt, che hanno sostenuto l’iniziativa con le loro donazioni”.

Quanto sta ancora arrivando per le Tredicesime in queste giornate verrà subito destinato al progetto gemello, che è “Forza Nonni”. Una iniziativa che consente a 150 anziani piemontesi (prevalentemente over 80 e comunque in condizione di grande fragilità) di ricevere un’assistenza continuativa tutto l’anno: 2 borse della spesa gratuite ogni mese consegnate sul pianerottolo, 4 ore di una colf per sistemare la casa, la disponibilità di una psicologa, un colloquio settimanale con un volontario di Specchio dei tempi che potrà individuare emergenze o difficoltà per le quali intervenire immediatamente (le più frequenti sono la rottura degli occhiali o il malfunzionamento di stufe ed elettrodomestici) e infine la consegna della Tredicesima dell’Amicizia ogni Natale.

“Forza Nonni” è un progetto realizzato in tutto il Piemonte anche grazie ad un importante contributo della Fondazione Bersezio e, nel corso del 2022, punta ad aumentare il numero degli assistiti, sia a Torino che nel resto della regione.

Gli anziani restano un anello molto delicato del nostro tessuto sociale: tradizionalmente con poca voce di fronte alle scelte del Governo, hanno potuto usufruire in modo molto marginale del reddito di cittadinanza, e sono – in questi mesi – i più in difficoltà di fronte al caro bollette che sembra inarrestabile.

Il ruolo delle Tredicesime, inventate dai cronisti de La Stampa 46 anni fa (allora con un assegno da 30 mila lire pensato per acquistare il carbone per l’inverno), è anche quello di offrire un momento di amicizia, di condivisione, di dialogo. La maggioranza degli assegni viene infatti consegnata di persona dagli enti e dalle associazioni di volontariato che collaborano con Specchio dei tempi (in primis la San Vincenzo) o direttamente dallo staff della Fondazione.

L’appuntamento è dunque  per l’autunno del 2022 quando saremo ancora qua, pronti a tendere un’altra volta la mano verso i nostri anziani, insieme a Torino ed ai torinesi che non hanno mai mancato questo commuovente appuntamento con la solidarietà.

Dona per gli anziani di Forza Nonni!

Tornano le Tredicesime dell’Amicizia, la raccolta fondi più longeva d’Italia

Angelo Conti

Non è soltanto la sottoscrizione popolare più vecchia d’Italia, ma è soprattutto l’occasione per ribadire valori veri, forti, ineludibili. Quelli dell’affetto, della deferenza e del rispetto verso gli anziani. Soprattutto quelli più fragili, di quelli che hanno bisogno, e che non chiedono. Che il Covid in questi mesi ha talvolta toccato, impegnandoli poi in cure lunghe e sofferte.  Valori un po’ stinti, ma non a Torino e in Piemonte dove le Tredicesime dell’Amicizia di Specchio dei tempi vengono riproposte dal 1976. Nessuna iniziativa solidale, in Italia, si perpetua da così tanto tempo, senza saltare nemmeno una edizione, di anno in anno diventando più forte, nella raccolta e nel numero dei beneficiati.

Quarantasei edizioni, 77.546 aiuti consegnati, donazioni pari a circa 30 milioni di euro (attualizzata ad oggi). Sta in queste cifre il miracolo delle Tredicesime dell’Amicizia. Nate da una richiesta della leggendaria suor Pierina (ancora attiva oggi nei quartieri più degradati della città) e recepita da un giornalista de La Stampa, Marco Marello, l’iniziativa trovò nell’allora capocronista, Ferruccio Borio, un immediato sostenitore. Da allora è stato un appuntamento che Specchio dei tempi ha riproposto ogni anno, nei tre mesi precedenti il Natale. Senza mai fallire i suoi obiettivi.

Quella per le Tredicesime è una sottoscrizione che ha maggior valore e maggior peso negli anni difficili, come questi del Covid. Anni in cui la crisi colpisce, e colpisce soprattutto i più deboli. Persone che si trovano, spesso, con una pensione davvero minima, sempre inadeguata di fronte alle maggiori spese, in primis quelle delle bollette. In più gli anziani sono “senza voce”: non riescono né a protestare, né a lamentarsi. Ecco così evidente, anche quest’anno, la necessità e l’attualità delle Tredicesime dell’Amicizia.

Le richieste stanno già in questi giorni nelle centinaia di lettere giunte sulle scrivanie di Specchio. Richieste a volte espresse con frasi disperate, altre volte con la ritrosia di chi non avrebbe mai voluto chiedere, ma che ora non ce la fa più. Sull’altro piatto della bilancia ecco l’affetto della città e dei nostri lettori per quanti hanno già superato i 65 anni e che, oltre al peso dell’età, devono sopportare quello della solitudine, dell’indigenza, delle malattie.

Apriamo dunque, anche quest’anno, un’altra pagina di questa lunga storia di solidarietà. Il primo assegno fu, nel 1976, di 30.000 lire, versato a trenta anziani. Una cifra che oggi pare piccolissima ma che allora consentiva di acquistare il carbone per tutto l’inverno. L’assegno fu portato a 50.000 lire nel ‘78 ed a 100 l’anno dopo. Mentre il numero degli assistititi saliva rapidamente a diverse centinaia e poi superava il migliaio. Dall’80 si passò a 200.000 lire, dall’83 a 300, dall’85 a 400, dall’87 a 500, dal‘92 a 600 e dal‘98 a 700 mila lire. Con l’avvento dell’euro la cifra divenne 360 euro, sino al 2003 quando fu elevata a 400 euro. Oggi il contributo è salito a 500 euro. E, con il passare del tempo, il numero degli anziani beneficiati ha raggiunto quota 2000.  Ogni anno. Numero che resta l’obiettivo anche nel 2021, ma speriamo – come è successo spesso in passato – di portare almeno 2200-2300 aiuti, in base alle offerte ricevute.  Che, da alcuni anni Specchio dei tempi distribuisce anche in tutte le province del Piemonte.

Come useremo le offerte per l’alluvione

di Angelo Conti

Immediata e generosa è stata la risposta alla sottoscrizione lanciata da Specchio dei tempi in aiuto delle popolazioni alluvionate del Piemonte. Decine i versamenti dei privati, mentre la fondazione de La Stampa ha deciso di mettere subito a disposizione la somma di 50.000 euro, in modo da rendere possibili i primi interventi già nelle prossime ore. L’attività solidale sulle aree colpite ha intanto trovato un partner importante in Reale Foundation che sosterrà interventi per 70.000 euro.

La prima iniziativa che è stata decisa è quella del “Bando Alluvione” con cui verranno aiutate decine di piccole attività, nei comuni maggiormente colpiti del Cuneese.  Sarà un contributo destinato soprattutto ai negozi, agli artigiani, ai bar, ai piccoli ristoranti. Sono stati stanziati oltre 100 mila euro, grazie alla generosità dei lettori e di alcune altre realtà cuneesi già partner del precedente bando di Specchio dei tempi, quello ideato da Confartigianato Cuneo dopo il lockdown. La raccolta fondi continua: ogni sussidio sarà di 3000 euro. Più donazioni riceveremo, più aumenterà il numero dei sussidi.

Accanto al bando per le piccole attività commerciali del Cuneese è previsto anche un intervento, sempre con Reale Foundation, nella zona di Borgosesia, anche qui pensato per sostenere negozi ed artigiani danneggiati dall’acqua. Non mancherà la consueta attenzione per il mondo della scuola e delle aggregazioni.

A Ceva abbiamo donato 20 mila euro per un intervento sull’asilo e la ristrutturazione del Centro di formazione professionale (che ha avuto i laboratori di informatica allagati).  In programma anche un intervento di ripristino sulla passerella pedonale sul Tanaro che ora presenta seri danni ai mancorrenti, che ne pregiudicano l’uso. A Nucetto (appena 400 abitanti) stiamo valutando un intervento sulla struttura polivalente del parco del Gurei (che ospita anche la sede della Protezione Civile), a Garessio interventi a favore di alcune piccole attività commerciali, ad Ormea (che è “la città dei bambini”) il ripristino del parco giochi “Pollicino” e dell’annessa area camper, a Limone Piemonte un intervento sulla centralissima strada romana.

Come donare per gli alluvionati

di Angelo Conti

Specchio dei tempi interviene in aiuto della gente del Piemonte. La fondazione de La Stampa, da sempre vicina al suo territorio, ha deciso di aprire una sottoscrizione a favore degli abitanti dei comuni colpiti dall’alluvione. Per Specchio si tratta di riprendere una triste ma consolidata tradizione che nel 1994 ci vide raccogliere oltre 25 miliardi di lire in favore degli alluvionati sul percorso del Tanaro.

In queste ore stiamo ricevendo decine di donazioni e di richieste d’aiuto. E siamo al lavoro per definire i primi progetti. A Ceva stiamo considerando la ristrutturazione del Centro di formazione professionale e dell’asilo, entrambi invasi dal fiume. Nonché un intervento di ripristino sulla passerella pedonale sul Tanaro, costruita proprio da Specchio dei tempi nel 1994.

Nucetto stiamo valutando un intervento sulla struttura polivalente del parco del Gurei (che ospita anche la sede della Protezione Civile), a Garessio interventi a favore di alcune piccole attività commerciali, ad Ormea (che è “la città dei bambini”) il ripristino del parco giochi “Pollicino” e dell’annessa area camper, a Limone Piemonte un intervento sulla centralissima strada romana che è un po’ il cuore del paese.

Tutti possono aiutare le popolazioni alluvionate. Il modo più semplice per contribuire è fare una donazione online, cliccando qui. Oppure si può versare con un bonifico bancario sul conto corrente intestato a Fondazione – La Stampa Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, Codice IBAN: IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, Banca Intesa Sanpaolo, con la dicitura «Fondo 610 – Alluvione Piemonte». Qui sono spiegate tutte le altre modalità di donazione.

Aperta una raccolta fondi per l’Alluvione del Piemonte

di Angelo Conti

Specchio dei tempi interviene in aiuto della gente del Piemonte. La fondazione de La Stampa, da sempre vicina al suo territorio, ha deciso di aprire una sottoscrizione a favore degli abitanti dei comuni colpiti dall’alluvione. L’obiettivo è al momento quello di raccogliere fondi in attesa, già oggi o domani, di individuare i primi interventi. Agiremo in stretta sinergia con le redazioni locali de La Stampa e con le testate del Gruppo Gedi.

Per Specchio dei tempi si tratta di riprendere una triste ma consolidata tradizione che la vide, nel 1994, raccogliere oltre 25 miliardi di lire in favore degli alluvionati sul percorso del Tanaro.

Tutti possono aiutare le popolazioni alluvionate.Il modo più semplice per contribuire è fare una donazione online, cliccando qui. Oppure si può versare con un bonifico bancario sul conto corrente intestato a Fondazione – La Stampa Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, Codice IBAN: IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, Banca Intesa Sanpaolo, con la dicitura «Fondo 610 – Alluvione Piemonte». Qui sono spiegate tutte le altre modalità di donazione.

Specchio e Fondazione Bersezio aiutano 50 nonni torinesi

Di Angelo Conti

Specchio dei tempi, la fondazione nata grazie alla spinta solidale dei lettori de La Stampa, s’incontra con la Fondazione Bersezio, che ricorda la figura e l’attività di Vittorio Bersezio, fondatore della Gazzetta Piemontese che poi cambiò nome, diventando La Stampa. L’alleanza ha un nobile scopo: aiutare un folto gruppo di over 80 torinesi. I più anziani, i più fragili, i nonni veri della nostra città.

Inizialmente i beneficiati saranno 50, scelti fra coloro che appaiono nelle condizioni più critiche fra quelli segnalati per l’erogazione delle Tredicesime dell’Amicizia (che quest’anno giungeranno alla 45esima edizione consecutiva). Gli anziani godranno, dopo un colloquio conoscitivo per individuarne esattamente i bisogni, di uno sportello di ascolto ed aiuto che potrà fornire ogni tipo di informazione inerente consegne di medicinali a domicilio, trasporti speciali, assistenza sanitaria. Una volta al mese, per tutta la durata del progetto, verrà inviato al domicilio di ogni assistito una spesa solidale gratuita con beni alimentari di prima necessità.  Mentre due volte al mese (per due ore ciascuna) verrà inviata, presso il domicilio dei beneficiati, una persona che si occuperà della pulizia della casa, svolgendo quelle attività che un anziano difficilmente potrebbe effettuare. I giornalisti de La Stampa (insieme ad alcuni studenti dell’Alternanza Scuola Lavoro provenienti dall’indirizzo di Comunicazione del Liceo Classico Alfieri) si impegneranno poi ad andare a raccogliere le testimonianze ed i vissuti personali dei più anziani, vere memorie storiche della città. L’obiettivo è quello di raccogliere e pubblicare questi testi sul giornale e sui siti web dei protagonisti di questo progetto.

Il presidente della Fondazione Bersezio, l’avvocato Mario Napoli, ha evidenziato la comunione di idee che ha maturato questa alleanza: “Siamo consci che quella degli anziani over 80 è una nicchia di solitudine e di indigenza che non necessità solo di un aiuto economico, ma anche di presenza e di sostegno quotidiano. Questa è la strada che abbiamo tracciato e che percorreremo nei prossimi mesi”. Il presidente di Specchio, Lodovico Passerin d’Entreves ha sottolineato “la particolare soddisfazione per lavorare con un’altra fondazione autenticamente torinese, con la quale condividiamo in toto progetti e valori”.

Il progetto “Nonni in difficoltà” verrà avviato nei primi giorni di settembre e si svilupperà per 6 mesi. Se i riscontri saranno positivi, Specchio dei tempi e Fondazione Vittorio Bersezio sono già pronti ad esaminare il prolungamento dell’iniziativa, magari aggiungendo altri servizi ed aumentando il numero dei beneficiati.

Covid, cosa abbiamo fatto per la sanità

Di Lucia Caretti e Angelo Conti

Ci chiamavano i soccorritori, il sabato notte, disperati: “Abbiamo bisogno di tute e mascherine, o domattina dovremo fermare le nostre ambulanze”. Ci scrivevano medici, infermieri, oss: quegli “eroi” costretti a lavorare con i sacchi della pattumiera al posto dei gambali. Ci sono stati giorni in cui abbiamo pensato di non potercela fare: camici e guanti, semplicemente, non si trovavano. E invece abbiamo continuato a cercare, abbiamo scatenato i nostri volontari e il nostro staff, abbiamo passato giornate intere al telefono. Abbiamo cercato all’estero, abbiamo utilizzato i nostri furgoni per accelerare i tempi di consegna. E in meno di due mesi abbiamo acquistato e distribuito oltre un milione di dispositivi di protezione a 136 fra ospedali, croci e pubbliche assistenze piemontesi.

Un numero record, tra i tanti che raccontano l’impegno di Specchio dei tempi per l’Emergenza Coronavirus. Sin dall’inizio del lock-down la nostra fondazione è vicina agli operatori sanitari, a cui ha destinato circa metà degli oltre 10 milioni di euro raccolti. Da 65 anni aiutiamo gli ospedali di Torino e del Piemonte, ma quello di questi mesi è uno sforzo senza precedenti per i nostri sostenitori.

Grazie alla generosità di oltre 16 mila supporter da 67 paesi del mondo, tra cui migliaia di lettori de “La Stampa”, abbiamo infatti potuto donare 68 strumentazioni mediche. Per lo più ecografi: strumenti fondamentali per la diagnosi del Covid-19. E poi 41 letti di terapia intensiva, 27 arredi destinati ai reparti, ma soprattutto due tac: una mobile, che abbiamo affittato e portato su un tir, dalla Polonia, all’Amedeo di Savoia di Torino. E una che resterà in dotazione al Martini di Torino anche dopo la pandemia: “Questo macchinario è vitale per il nostro ospedale”, ci hanno detto i medici quando lo abbiamo installato. Con la stessa commozione e gratitudine che abbiamo trovato in decine di lettere arrivate da tutta la regione.

Sono 19 gli ospedali piemontesi che abbiamo aiutato. Compreso quello temporaneo allestito alle Ogr, a cui abbiamo fornito una squadra di 38 medici e infermieri specializzati in emergenze. Siamo andati a prenderli a Cuba, affittando un aereo, quando ancora i voli e gli aeroporti erano bloccati. Era il giorno di Pasqua. Dalla Cina stavano per atterrare a Milano anche le 60 mila mascherine regalateci da un imprenditore di Pechino.

Procedure doganali, problemi di trasporto, infiniti ostacoli burocratici: per la prima volta nella nostra storia non ci siamo impegnati solo a riparare i danni di una tragedia, ma ci siamo trovati al centro della battaglia. L’abbiamo affrontata con le armi che sono il frutto della nostra esperienza, della nostra fatica, della nostra passione, del nostro coraggio, e con le munizioni che ogni giorno ci sono state donate, per essere usate subito contro un nemico che, più di una volta, ci è sembrato invincibile. Ora, dopo 100 giorni, sappiamo che questa battaglia si può invece vincere: abbiamo imparato a prendere la mira. Ma, ricordando quella milionesima mascherina consegnata al Mauriziano, vi chiediamo di continuare a starci vicini. L’emergenza sanitaria si è ormai trasformata in emergenza sociale. Noi ci siamo e ci saremo. Ma abbiamo bisogno di voi, del vostro affetto e delle vostre donazioni. Per combattere ancora insieme.

A Specchio 8,2 milioni di euro: raggiunti grazie a 12 mila donazioni

Di Angelo Conti
Pubblicato su La Stampa il 5 aprile 2020

Sottoscrizione di Specchio dei tempi, giorno 26. Tanti numeri: dagli 8,2 milioni di euro già raccolti ai quasi 12.000 donatori. Ma a contare è soprattutto la dimensione degli interventi. Lo staff di Specchio ha distribuito 512.000 dispositivi di protezione individuali, consegnati a 50 fra ospedali, pubbliche assistenze, case di riposo, associazioni di volontariato, medici di famiglia, vigili del fuoco volontari. Ha inoltre donato 146, fra strumenti, apparecchiature, letti ed arredi, alle rianimazioni ed ai pronto soccorso di 16 ospedali, a Torino e in tutto il Piemonte. All’Asl Città di Torino è stata infine prestato lo Specchiobus, il nostro Ducato Maxi attrezzato per l’emergenza e dotato di due ambulatori: lo staff del commissario Carlo Picco lo impiegherà per effettuare i tamponi.

Anche ieri il lavoro non si è fermato ed abbiamo raggiunto diverse realtà di Torino e provincia. Dalla Croce Rossa di Piossasco alla Croce Verde di Pinerolo, alla Rsa Santa Rita di Torino alle Comunità riabilitative di Pinerolo e Val Pellice, dalla Rsa Bianchi di Cumiana sino alla Rsa di Luserna San Giovanni. Intanto stiamo pianificando il lavoro, le installazioni e le consegne di domani e quelle della prossima settimana che avrà, insieme a decine di altre attività, il suo focus sulla consegna della nuova modernissima tac all’Ospedale Martini. Per tutta la settimana continuerà la distribuzione delle spese gratuite agli over 80 e agli anziani poveri.

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COME DONARE
Chi vuole essere con Specchio dei tempi potrà farlo con donazioni online, quindi in totale sicurezza, con causale «Emergenza Coronavirus», Fondo 112Le donazioni sono possibili con carta di credito qui, con un bonifico sul conto intestato a Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, IBAN: IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, Banca Intesasanpaolo oppure sul conto corrente postale 1035683943, intestato a Specchio dei tempi. E’ anche possibile usare l’applicazione Satispay (qui non occorre causale, ogni aiuto è automaticamente destinato alla lotta al virus). E’ infine possibile donare anche sulla piattaforma “Rete del dono”. Qui sul sito (e sulle pagine Facebook, Instagram e Twitter) vengono più volte al giorno pubblicati aggiornamenti sull’andamento della sottoscrizione e sulle attività della fondazione a contrasto del Covid-19.

Un ecografo hi-tech per la lotta al Coronavirus donato da Specchio all’ospedale di Cuneo

Di Angelo Conti
Pubblicato su La Stampa il 29 marzo 2020

Il grande cuore dei lettori per un gesto di solidarietà che è un abbraccio a chi sta lottando contro il coronavirus e un applauso a tutti i medici e infermieri in prima linea impegnati a contrastare questa terribile emergenzaLa Fondazione Specchio dei tempi, da sempre impegnata a sostenere progetti solidali in tutto il mondo e a garantire un aiuto nelle situazioni più difficili ha donato all’ospedale «Santa Croce e Carle» di Cuneo un ecografo con sonda. Una donazione resa possibile grazie alle tante piccole e grandi offerte arrivare dai lettori, molti anche dalla provincia di Cuneo.

L’ecografo acquistato dalla fondazione de La Stampa è un modernissimo macchinario Philips Sparq è destinato al reparto di Rianimazione guidato dal dottor Locatelli. L’apparecchiatura è accompagnata da una sonda Lumify che ne amplia il raggio di azione e che può, in alcuni casi, anche sostituirlo in alcune funzioni. La donazione di Specchio dei tempi all’ospedale «Santa Croce» ha un valore complessivo di oltre 50 mila euro.

Tutti possono aiutare Specchio dei tempi in questa grande gara di solidarietà per agire con rapidità a favore di chi sta combattendo il virus in prima linea (ospedali, medici e infermieri) ma anche delle fasce più deboli, ad esempio gli anziani, che stanno vivendo questa situazione con maggior difficoltà.

COME DONARE
Chi vuole essere con Specchio dei tempi potrà farlo con donazioni online, quindi in totale sicurezza, con causale «Emergenza Coronavirus», Fondo 112Le donazioni sono possibili con carta di credito qui, con un bonifico sul conto intestato a Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, IBAN: IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, Banca Intesasanpaolo oppure sul conto corrente postale 1035683943, intestato a Specchio dei tempi. E’ anche possibile usare l’applicazione Satispay (qui non occorre causale, ogni aiuto è automaticamente destinato alla lotta al virus). E’ infine possibile donare anche sulla piattaforma “Rete del dono”. Qui sul sito (e sulle pagine Facebook, Instagram e Twitter) vengono più volte al giorno pubblicati aggiornamenti sull’andamento della sottoscrizione e sulle attività della fondazione a contrasto del Covid-19.

330.219 protezioni individuali donate da Specchio in due settimane

Di Angelo Conti
Sono saliti a 330.219 i presìdi di protezione individuale donati da Specchio dei tempi all’Unità di Crisi, agli ospedali torinesi, a svariate delegazioni di Croce Verde e Croce Rossa, ad associazioni di volontariato, a case di riposo. Un aiuto modesto nel mare dei bisogni dell’emergenza coronavirus, ma un aiuto concreto, portato sempre con tempestività ed impegno da chi, in queste due settimane, non si è fermato mai. Più nel dettaglio sono state donate 24.100 mascherine, 280.000 guanti in lattice e vinile, 22.655 calzari alti e bassi, 2582 camici idrorepellenti e monouso, 882 confezioni di gel disinfettante. Oltre a decine di saturimetri, termometri e fonendoscopi. Questi i materiali di consumo, mentre agli ospedali di tutto il Piemonte sono state donate anche decine di apparecchiature d’avanguardia, da impiegare nella cura del malati Covid, fra cui 2 tac (una all’Amedeo di Savoia, noleggiata per 3 mesi, ed una al Martini in via definitiva), una ventina di ecografi polmonari e di rianimazione, altrettanti monitor parametrici.

Acquisti portati a termine sempre in difficili situazioni di mercato, con ordini concordati spesso all’estero: dalla Cina alla Polonia, dalla Ucraina all’Olanda.
A questo vanno aggiunte le iniziative nel sociale: dalle spese donate agli anziani (stimiamo che alla fine saranno circa 4.500) e consegnate sullo zerbino di casa, al sostegno alle madri sole, alla consegna di cibo per gli animali, all’aiuto dato alle scuole con 160 kit di sanificazione e con l’offerta di didattica a distanza.
Altre iniziative verranno prese la prossima settimana, compatibilmente con le risorse a disposizione. Stamattina la sottoscrizione ha raggiunto 7.665.827 euro da 9.733 donazioni.

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Infospecchiodeitempionlus@lastampa.it; 011.6568376.
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